Interventi |
PIRONTI Marco (Assessore) Grazie, Presidente, buongiorno a tutti. Sì, rispondo alla richiesta arrivata in maniera asincrona dai Consiglieri Curatella e Lubatti, e poi anche dal Consigliere Magliano; si riferiscono tutti a quanto successo nella giornata di martedì scorso, in cui nell’iter parlamentare, complesso in generale - quindi non solo riferito all’oggetto della comunicazione che, appunto, ricordo essere il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale -… era un iter parlamentare che riguarda tutto il PNRR, quindi quello che stiamo identificando in maniera fin troppo ampia, come tutta la partita relativa al Recovery Fund. E in quella giornata, sostanzialmente, c’è stato un allarme diffuso sulla mancanza di indicazioni in una delle “N” bozze che stanno circolando nelle varie Commissioni; si parlava della Commissione Lavoro del Senato, in cui, discutendo anche di altro, i famosi sette Centri, perché ricordo il Centro per l’Intelligenza Artificiale è uno dei sette identificati come Centri Nazionali strategici, in una di queste bozze la città di Torino non era indicata come la sede. Dicevo, una giornata abbastanza particolare perché poi in realtà è stata una delle bozze che, vi ripeto, sta circolando nelle varie Commissioni e, in effetti, nell’arco di poche ore, nella stessa giornata, un’ulteriore bozza in Commissione Trasporti, in quel caso, invece riportava la corretta indicazione della nostra città. Quindi, diciamo, nulla di uovo rispetto al giorno precedente e nulla di nuovo rispetto al giorno successivo, però questo allarme, che ha raccolto anche l’attenzione dei nostri Consiglieri, ma anche l’attenzione di stakeholders del territorio, ricordo anche il richiamo del Presidente Marsiaj di Unione Industriale, beh questo ci fa... ci rende confidenti che la scelta fatta dalla nostra città qualche mese fa, di consolidare e convincere l’allora Governo Conte ad attribuire alla Città di Torino questo ruolo di attribuzione e di coordinamento di quest’importante sfida, era stata quella giusta. Quindi, data l’attenzione di tutto il nostro sistema, il nostro ecosistema territoriale, e non solo, a questo nascente Centro, questo ci rende in qualche modo, vi ripeto, confidenti che è stata una scelta corretta e strategica per il nostro territorio. Sfrutto l’occasione per fare un po’ d’ordine e aggiungere anche alcuni passi avanti, visto che, in particolare, il Consigliere Magliano chiede, in effetti, al di là di quello che era successo in quella giornata, di avere un po’ un aggiornamento e anche la potenziale evoluzione di come l’Amministrazione si stesse muovendo su questo ambito. Ricordo un po’ le varie tappe che hanno caratterizzato questa esperienza: nei primi giorni del mese di luglio dell’anno scorso, il Ministero per lo Sviluppo Economico pubblicava un rapporto commissionato a 30 persone rilevanti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che appunto chiamava: “Proposte per una strategia italiana per l’intelligenza artificiale”; in quel rapporto, un rapporto di un centinaio di pagine e con un po’ di allegati - questo è importante perché in alcuni allegati abbiamo ritrovato alcuni aspetti che abbiamo valorizzato per il nostro territorio e che immagino parecchi di voi abbiano letto, vista l’estrema attenzione che, giustamente, tutto il territorio sta mostrando su questo tema -, in quel famoso rapporto di luglio veniva citata l’importanza di dotare il nostro Paese di un Centro nazionale che potesse essere non solo un hub di ricerca, ma anche un elemento di coordinamento tra tutto quello che l’intelligenza artificiale richiede sia in ambito di ricerca e ricerca applicata, che anche in ambito di trasferimento tecnologico. In quegli allegati si faceva riferimento anche ai famosi numeri che poi abbiamo consolidato quando, dopo in meno di due mesi - e uno di questi due mesi era anche il mese di agosto, quindi pensate quanto in Italia nel mese di agosto possa essere ancor più complicato, oltre alla normale pandemia di quel periodo, quanto potesse essere difficile muoversi su certi ambiti -, dopo neanche due mesi, il Governo Conte, grazie all’azione e al rafforzare questa candidatura da parte di questa Amministrazione… perché ricordo che quella fase è stata gestita in primis da questa Amministrazione, portando a fattor comune tutti i valori che il nostro territorio aveva espresso fino a quel momento sia in ambito di ricerca che in ambito di trasferimento tecnologico, ma è questa Amministrazione che ha fatto un’attività di sintesi e ha convinto l’allora organo esecutivo del nostro Paese a che riconoscesse questo ruolo perché nel nostro territorio si ritrovava la somma di quegli ottimi relativi legati sia all’eccellenza nell’ambito della ricerca, ma anche e soprattutto relativamente a quei macro settori che prima degli altri sono toccati e rischiano di essere travolti da questa nuova ondata tecnologica: ricordo il tema della manifattura, ma il tema anche del FinTech, il tema dell’agricoltura, il tema della salute, che abbiamo raccontato in questo macro dossier che ha portato, appunto, il nostro Paese a riconoscere questo ruolo. Ed era il 3 settembre quando il Consiglio dei Ministri aveva, in una sua nota, riconosciuto questo ruolo alla Città di Torino. Perché sono importanti le date? Perché, in quel caso, il 3 settembre era una data in cui per la prima volta il nostro Paese riconosceva un certo percorso che stanno facendo - o dovranno fare - tutti i Paesi dell’Unione Europea, ma per la prima volta il nostro Paese l’aveva fatto prima degli altri, aveva identificato una città per cominciare questo percorso; beh da allora questa Amministrazione, ancor più che settimanalmente, in primis la Sindaca e poi gli Assessori di competenza, hanno cercato di monitorare, di accelerare questo processo perché ogni giorno da quel 3 settembre è un giorno perso per il nostro territorio, ma, in particolare, per il nostro sistema Paese. Che cosa è successo da quel 3 settembre, quando... e vi ricordo che fino a quel momento questa Amministrazione, pur avendo lavorato intensamente per creare questo dossier…, fino a quel momento non avevamo detto nulla perché nulla era ancora certo. E lo stesso l’abbiamo fatto in questa fase, in cui il nostro lavoro è continuato perché, considerate che quella sfida deve concentrarsi in maniera prioritaria su due aspetti: il primo, quello di creare uno strumento adeguato a questa sfida tecnologica; l’altro, ancor più complesso, è di creare meccanismi di governance e di attrazione. Questo Centro non dovrà, pur nascendo dalle forti esperienze accademiche/universitarie del nostro Paese, essere caratterizzato dagli stessi meccanismi di ingaggio che caratterizzano le nostre università perché sarebbero troppo lenti, saremmo troppo poco attrattivi e attraenti per riportare quell’insieme di competenze che stiamo immaginando. Ricordo solo due numeri per ricordare a tutti l’impatto di quella manovra, parliamo... ma non perché l’abbiamo identificato noi, perché è scritto in quel famoso rapporto che abbiamo letto in maniera attenta e abbiamo cercato di rifocalizzarlo sul nostro territorio; si parla di mille teste, mille teste di cui oltre il 60% localizzate nel nostro territorio, teste che il nostro territorio non è in grado di esprimere, ma dovrà essere in grado di attrarre, quindi valorizzare non solo quello che abbiamo, ma anche attrarre quelle competenze e quelle esperienze che oggi il nostro territorio richiede e richiede l’intera sfida che è legata a questo Centro di Competenza sull’Intelligenza Artificiale. Ricordo che dei sette famosi Centri di Competenza che il PNRR sta prevedendo, la Città di Torino è stata l’unica ad avere questo passaggio formale in un Consiglio dei Ministri; gli altri quattro non sono ancora allocati in alcuna città; due sono state già allocate, cioè due competenze sul FinTech, a Milano e sull’Agritech a Napoli, ma nulla c’è di formalizzato, a differenza invece della candidatura di Torino, ma questo non vuol dire che questa Amministrazione - ma tutti i soggetti che stanno mostrando un estremo interesse e un’estrema attenzione a questa nuova sfida -… questo non vuol dire che si debbano, in qualche modo ridimensionare, le nostre attività, le nostre sfide e i nostri sforzi su questo tema. Ricordo su tutti, perché al di là di quanto emerge dai giornali o dalle indiscrezioni, in realtà immagino…, soprattutto sono sicuro che i Consiglieri che oggi stanno portando sul Tavolo questa discussione…, e li ringrazio ancora perché è un momento anche di chiarimento e di allineamento per tutte le Forze oggi coinvolte perché è una partita di tutte le Forze del territorio, ricordo in queste famose bozze, che oggi stanno... sono in discussione nelle varie Commissioni di Senato, seguendo l’iter parlamentare previsto per questo processo importante per il nostro Paese, ebbene, ricordo che, a fronte di questa allocazione del Centro di Intelligenza Artificiale per la città di Torino, oggi Torino è anche citata in un altro aspetto: in particolare, la “Missione 4”, quella legata all’istruzione e alla ricerca e il “Cluster 2”, quello della ricerca alle imprese, perché in quel famoso rapporto del MISE del mese di luglio, non solo era previsto questo Centro di Competenza, ma veniva richiesto da questi famosi 30 esperti un budget (incomprensibile), quindi in più, rispetto ai famosi 80 milioni a regime che questo Centro prevede, fino al 30% di risorse aggiuntive per il trasferimento tecnologico, perché quando abbiamo raccontato la nostra idea di questo Centro, l’abbiamo focalizzato su due pilastri fondamentali: il tema della ricerca fondamentale, di altissimo livello, ma anche e soprattutto l’importanza di un trasferimento tecnologico veloce ed efficace, ed è quella manovra che oggi è nella... PIRONTI Marco (Assessore) Sì, sì, grazie e mi scusi, Presidente. Vado in conclusione. In queste famose bozze che oggi sono in valutazione nelle varie Commissioni, beh, la Città di Torino è la prima citata in questi poli tecnologici che sono legati a questi famosi Centri di eccellenza. Quindi, per rispondere brevemente, non solo a quello che è stato fatto, ma anche a qualcosa che oggi non è ancora evidente, perché non è corretto dare evidenza a qualcosa che oggi non è ancora chiuso, ma attenzione che oltre al Centro di Competenza di Intelligenza Artificiale stiamo facendo in modo che la Città di Torino fosse la prima citata in questo progetto di completamento fortemente indirizzato al trasferimento tecnologico. Grazie, Presidente, e mi scusi. PIRONTI Marco (Assessore) Sì. Provo a dare brevissime risposte, anche se gli aspetti evidenziati richiederebbero più tempo. Parto dall’osservazione del Consigliere Magliano che, ovviamente, richiama ad una velocità; è la velocità che ci ha sempre… la necessità di velocità che ci ha sempre caratterizzato proprio nell’anticipare quell’attribuzione. Cosa, in qualche modo, ha tra virgolette “complicato” il percorso di Torino, ma ha ampliato l’effetto che può avere? Perché se ben ricordate, e per quello ho ricordato i momenti temporali, in realtà il Centro dell’Intelligenza Artificiale nasce ancor prima che venisse inquadrato in un Piano complessivo del PNRR insieme agli altri sei Centri. Questo vuol dire (incomprensibile) ovviamente una visione strategica più ampia, quindi credo che fosse importante e di responsabilità fare quel tipo di percorso; dall’altro, ha, in qualche modo, spostato l’inizio di questo percorso, in quanto i meccanismi di governance, i meccanismi di sviluppo dovranno essere in qualche modo coerenti con tutti gli altri Centri, quindi non dei meccanismi di governance specifici per il Centro di Torino, ma insieme a quanto si farà a Milano, a Napoli o nelle altre città che vedranno questa propria sede dei vari Centri previsti. Però un aspetto ci tengo a sottolinearlo, soprattutto sulla base delle osservazioni, in particolare, del Consigliere Curatella e poi anche del Consigliere Tresso, in cui ho sentito parlare di: la Città che dovrà gestire, il Comitato locale. Attenzione che questa è una partita estremamente complessa che avrà la sua sede principale a Torino, ma non è una partita di Torino, non è una partita locale; sento parlare di ampliarla alla Città Metropolitana, ma qui le interlocuzioni con la Regione sono importanti e le abbiamo già avute, sebbene non coinvolti in una prima fase in cui, vi ripeto, è stata quest’Amministrazione a farsi da (incomprensibile). Vi lascio solo con questo messaggio. Quello che stiamo raccontando - e questa è una partita del Paese, e non solo - è perché Torino dovrà avere anche un atteggiamento di responsabilità e l’Amministrazione di Torino, non solo quella attuale, ma anche quella che seguirà, di non vivere questa partita come una partita locale, perché sarebbe una sconfitta nella sua struttura, sarebbe una sconfitta nell’idea; un Centro del genere può guidare le politiche del Paese, non le politiche territoriali. Quindi, mi permetto solo di fare questa riflessione, poi, ovviamente, ci saranno altre sedi per approfondire. Grazie, Presidente. Mi scusi. |