Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Io sarò breve più del collega precedente anche perché è una mozione che, sostanzialmente, riprende alcuni punti che ha già detto il Consigliere Curatella, salvo il fatto che dobbiamo renderci conto che noi stiamo parlando di agevolazioni che da normativa sono comunque poste al di fuori del perimetro del calcolo TARI e tra l’altro, ricordo, che il calcolo TARI non è neanche più un calcolo che viene fatto su dei presupposti tra ente gestore e Città di Torino, ma c’è un sistema tariffario basato su dei calcoli fatti dall’Autorità di Regolazione, ARERA. E poi ci stiamo riferendo ad agevolazioni sul 2020 dove la tariffa puntuale non c’era ancora come non c’è neanche oggi e quindi sarebbe impossibile andare a fare l’esatta puntualizzazione dei rifiuti prodotti perché poi al netto delle aperture e delle chiusure, su cui intervengo tra pochi istanti, non c’è comunque la capacità di calcolare esattamente per ogni utenza quant’è l’effettiva produzione, ma questo in realtà è una cosa che succede dappertutto perché la tariffazione puntuale non si basa sull’esatta produzione, ma si basa o sui numeri di svuotamenti o sul pagare quello che viene chiamato: “sacchetto conforme”. Al di là e al netto dei tecnicismi che lascio stare, nel senso che non sono nelle corde del Consiglio Comunale o perlomeno non in questa fase. Invece sul discorso di riconoscere un’agevolazione specialmente a quelle Associazioni Culturali che seppur, come è espresso anche nella proposta di delibera, non hanno avuto delle effettive chiusure per norma o comunque potevano, in certe situazioni, rimanere aperte, la realtà - purtroppo misconosciuta, evidentemente, al legislatore - perché questo è il tema, è ben diversa perché è vero che magari le Associazioni potevano rimanere aperte, ma non potendo ospitare all’interno dei loro locali più di un tot di persone, piuttosto che non poter far determinate attività, hanno di fatto bloccato le loro attività. Ricordiamo che le categorie 21… la sottocategoria 21.1 della TARI e la 32, in modo particolare 21.1, come ho espresso in narrativa nella mozione di accompagnamento, vivono, sostanzialmente, o di quote associative o di attività per i propri soci, piuttosto che di elargizioni di soci o cittadini, piuttosto che di elargizioni liberali e quindi sostanzialmente la loro fonte di sostentamento sono le attività che vengono svolte normalmente all’interno dei locali delle Associazioni e qui mi viene in mente, l’abbiamo anche sentito in Commissione Cultura, alcune Scuole di Danza piuttosto che Attività Culturali che in effetti potevano non stare chiuse perché, come dire, non era…, ma di per se la limitazione agli spostamenti da una parte, il fatto che gli spazi dovevano essere gestiti in una certa maniera piuttosto che essere gestiti con il ricambio d’aria, piuttosto che… hanno di fatto impedito lo svolgimento delle attività e quindi di fatto hanno impedito la possibilità da una parte di avere dei ricavi per continuare l’attività e pagare anche, come dire, chi quell’attività la svolgeva e dall’altra parte di non produrre effettivamente dei rifiuti. Con la mia mozione, però, introduco il tema, che pur non potendolo fare nei termini della delibera, di spostare, come dire, delle risorse per riconoscere subito sull’acconto queste agevolazioni, chiedo che invece vengano fatte delle agevolazioni a saldo proprio per queste due categorie: la sottocategoria 21.1 e 32, dato che il costo, come è riportato anche nel parere di uno degli emendamenti del Consigliere Curatella, è di circa 280.000 euro e, sostanzialmente, i fondi ci sono perché ci saranno al 90%, ovviamente, non ho la sicurezza perché il Bilancio non è ancora stato presentato, dall’utile di Bilancio di esercizio 2020 proprio di AMIAT. Siccome negli ultimi anni AMIAT ha avuto sempre un Bilancio positivo di cui la Città è… non usufruisce, essendone socio per il 20%, al netto della riserva legale, io credo che, se andiamo a vedere, come dire, i Bilanci degli ultimi anni di AMIAT abbiamo delle quote che sono sicuramente superiori ai quei 280.000 euro. Siccome sono quote che finiscono, se non ricordo male, nel Titolo III del Bilancio, sono quote a disposizione della Città per spese varie, anche queste potrebbero rientrare. A fronte del fatto che effettivamente in tutto il sistema di gestione del ciclo rifiuti sicuramente da una parte - e questo ci è già stato rappresentato con l’anno 2020 - c’è stato un minor conferimento all’inceneritore, quindi evidentemente i rifiuti prodotti sono stati minori. Sicuramente anche il cambio di gestione di alcuni sistemi di raccolta in giro per la Città ha migliorato la qualità della raccolta… MENSIO Federico Sì, grazie. La quantità della raccolta differenziata con maggiori introiti da parte dei Consorzi di Filiera. Quindi io chiedo, sostanzialmente, con l’eventuale utile utilizzandolo tutto o in parte si riesca ad arrivare, ad azzerare, come per altre categorie, alla categoria sottocategoria 21.1 e 32 la parte variabile per l’anno 2020 della TARI. Grazie. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Io solo per ricordare ai Consiglieri che le entrate da utili delle aziende in speciale nelle partecipate, AMIAT non è una società quotata in Borsa, è una società partecipata di cui Torino ha il 20%, ne prende i dividendi, come ha sempre fatto da quando il precedente Consiglio ha deciso di cederne il 49% aggiuntivo in proprietà della Città da un socio privato. Sono entrate chiamate: “entrate extratributarie” entrano nel Titolo III del Bilancio del Comune di Torino essendo nel Bilancio del Comune di Torino come entrate extratributarie possono essere utilizzate all’interno del Bilancio di Torino come uscite e questo è esattamente quello che viene fatto in tutti i Comuni dove ci sono delle partecipazioni, ivi comprese gli utili della società SMAT, ivi comprese gli utili di tutte le società partecipate alla Città di Torino. Quindi, quello che è stato detto prima non è corretto, gli utili ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno sempre perché una S.p.A. ha l’obbligo di fare utili per i suoi soci, Torino è socia, rientrano nel Titolo III, sono entrate extratributarie che possono essere utilizzate all’interno del Bilancio Comunale. La TARI, invece, ha un calcolo suo, infatti le agevolazioni come le agevolazioni ISEE, come le altre agevolazioni devono essere recuperate all’interno del Bilancio, non all’interno delle entrate invece di natura tributaria, cioè esattamente come quello che è il Titolo I, perché quelle, tra l’altro, sono regolate da un sistema di tariffazione ARERA e quindi quello che è stato detto prima non è corretto. Quindi, io invito, invece, i Consiglieri a votare questa mozione di indirizzo politico, è un indirizzo sull’utilizzo di entrate extratributarie che rientrano a pieno diritto nel Bilancio del Comune di Torino, esattamente come si fa durante le votazioni dei Bilanci normali. Grazie. |