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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su “Mancata operatività ambulanti mercatali”.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con la successiva richiesta di comunicazioni che ha come oggetto:
“Mancata operatività ambulati mercatali”. Comunicazione richiesta dal Capogruppo
Petrarulo, alla quale risponde l’Assessore Sacco.

SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno, buongiorno a tutto il Consiglio Comunale, buongiorno Consigliere
Petrarulo. Direi che è quanto mai opportuna la segnalazione del Consigliere Petrarulo su
un problema molto, molto, molto importante, molto sentito in un settore che ha
particolarmente sofferto la pandemia, che è quello dei mercati, e in particolare... in
realtà, anzi, dei mercati e il settore extra alimentare. Come abbiamo più volte espresso
anche pubblicamente, la Giunta, l’Amministrazione è assolutamente vicino alla
categoria degli ambulanti extra alimentari e in generale direi alla categoria dei mercati,
tanti sono stati i provvedimenti presi in questi anni grazie al grande aiuto della
dottoressa Virano e del dottor Mangiardi proprio in questo settore. Questo però
segnalato dal Consigliere Petrarulo è di fatto un problema molto grave, cosa succede?
Così lo spiego per tutti i Consiglieri che magari non sono dentro la questione. Allora,
cosa succede? Che attualmente per normativa nazionale, quindi il Comune è
assolutamente impotente di fronte a questa decisione che è presa a livello nazionale, ed
era già stata presa durante le precedenti emergenze pandemiche, diciamo le precedenti
fasi, come vengono chiamate, cosa succede? Che i mercati possono stare aperti, sì, ma
soltanto con i prodotti alimentari, quindi prodotti alimentari che vuol dire che possiamo
andare ai mercati a comprare la frutta, la carne, il pesce, i fiori ma non possiamo andare
ai mercati a comprare tutte le altre cose che normalmente abbelliscono e rendono ancora
più vivi i mercati. La cosa strana di tutta questa vicenda è che sono vietati i banchi nei
mercati di alcuni prodotti che in realtà sono vendibili sia nei supermercati che nei
negozi, mi spiego: ci sono alcune categorie che sono state ritenute comunque utili in
questo momento e quindi sono aperti, quindi sono aperti i negozi... che so, di
abbigliamento per bambini, di detersivi, di biancheria, però chi invece ha il banco al
mercato non può posare questi prodotti; beh qui, devo dire, c’è stata da parte nostra, io
ho partecipato alle riunioni e gli ambulanti lo sanno e l’ho già detto anche in diversi
incontri, noi abbiamo cercato di sensibilizzare anche a livello nazionale il Governo a far
entrare queste categorie, cioè vuol dire che nel mercato non soltanto i banchi alimentari
ma anche queste altre attività potevano posare. Da qui è nato insieme sulla nostra
suggestione questo allegato 23, che è quello citato giustamente dall’attento Consigliere
Petrarulo, che prevede che alcune categorie... un elenco di alcune categorie di beni extra
alimentari, di banchi extra alimentari che possono posare. Ecco, qua l’equivoco però, è
bene spiegarlo, è questo: allora, la legge, la normativa dice che i mercati sono aperti
soltanto per i prodotti alimentari, e a me non risulta che in nessun mercato di Torino
possano posare gli extra alimentari, quindi non puoi posare i detersivi nei mercati di
Torino; l’equivoco qua è questo, e così spiego bene perché giustamente è una materia
molto tecnica, a Torino non ci sono soltanto mercati ma ci sono anche aree di copertura
commerciale che sono dei mercati, chiamiamoli così, o dei punti vendita più piccoli con
massimo sei banchi che tecnicamente non sono dei mercati. Allora, qua per aiutare gli
ambulanti extra alimentari che cosa abbiamo pensato? Anzi, non voglio prendermi
meriti, ma che cosa ha pensato il Direttore Mangiardi? Ha pensato di autorizzare nelle
aree di copertura commerciale il posizionamento di questi banchi previsti, di queste
categorie merceologiche previste nell’allegato 23, che sono appunto le categorie che
sono ammesse di fatto nei negozi, quindi tu puoi comprarti i detersivi ma non puoi
posare al mercato; ma nelle aree di copertura commerciale questi banchi, quindi puoi
trovare i negozi... i banchi di abbigliamento, di detersivi, di biancheria o di prodotti per
bambini. È stato un aiuto che, su suggerimento, su una suggestione del dottor
Mangiardi, abbiamo pensato di dare agli ambulanti torinesi assolutamente in maniera
legittima, tant’è che stamattina che ho fatto un giro di verifica un po’ come faccio
sempre nelle varie situazioni, a parte... ad esempio alle Vallette, di fianco alle Verbene
che è stato trasformato in un’area di copertura commerciale, tre banchi erano alimentari
e tre banchi erano extra alimentari, chiamiamoli così, c’erano i detersivi, c’era la
biancheria e il terzo non me lo ricordo. Idem in corso Grosseto, dove sono andato a
vedere i lavori del treno, della metropolitana leggera come si chiama, anche qua nel
mercato di corso Grosseto, ahimè messo tra i cantieri, anche lì c’era un banco di frutta e
verdura ma gli altri banchi erano extra alimentari. Quindi era un tentativo di... poi il
terzo mercato in cui sono andato - giusto così - è Villaretto ma Villaretto ahimè,
nonostante... come dire, per tanti mesi ci fosse la richiesta, fosse sottolineata la necessità
di fare una nuova area, in realtà aveva un solo banco di pane e nulla di più, e bene o
male mi hanno detto che è così, quindi nemmeno lì, ecco, per capirci, sono andati gli
extra alimentari ma c’erano teoricamente cinque posti liberi. Quindi questo è stato un di
più. Poi, se il Consigliere Petrarulo ha altre segnalazioni ben venga, può darsi che
magari all’inizio qualche Vigile non comprendesse, ogni tanto qualche mail la
riceviamo di qualcuno che dice: “Ma io vorrei posare perché l’ordinanza mi permette di
posare il banco” ma in realtà non è così, non succede da nessuna parte, anche nel giro
dei mercati delle ultime settimane non ho visto questo. Permettetemi di chiudere con
una certa... con una forma pubblica di vicinanza per queste... per tutti gli ambulanti del
settore extra alimentare che tanto stanno soffrendo in questo periodo, non potendo
lavorare; ci auguriamo che alla luce di questa situazione di grande difficoltà il Governo
possa prendere in considerazione la possibilità di dare a loro, di posare... di continuare e
di riprendere, di continuare la propria attività anche in questo periodo, chiaramente dal
lato nostro, lato Giunta, lato Uffici, Direzione, Virano e Mangiardi, siamo pronti a
valutare - sempre con il permesso del... ovviamente se il Governo lo riterrà opportuno -
altre iniziative che vanno da orari diversi, alternanza e quant’altro pur di aiutare gli
ambulanti extra alimentari a lavorare e a continuare ad avere un reddito in un momento
così complicato. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Sacco. Procediamo adesso con gli interventi. Ho prima il
Capogruppo Petrarulo, ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie Presidente e grazie soprattutto all’Assessore Sacco, che ha capito e ha recepito
quello che è un grido d’allarme da parte dei commercianti alimentari, cioè commercianti
ambulanti ed extra alimentari. Perché ho fatto questa comunicazione?...
(incomprensibile)… e me ne compiaccio, non tanto per me ma per tutto quello che è il
settore che è in forte crisi, l’extra alimentare, perché tutto nasce dall’ordinanza, la n. 18,
del 15 marzo 2021 emessa dalla Divisione del Turismo, Attività Economico e Sviluppo
Area Commercio, quella a firma naturalmente Alberto Sacco per conto della Sindaca
Appendino, che giustamente - come ha detto l’Assessore - a pagina 2 dice: “Dato atto
che ai sensi dell’art. 45 DPCM 2 marzo 2021 il commercio ambulante è consentito”,
questa parola è stata strana e secondo me anche a me... suona diversa, “su stalli esterni
alle aree mercatali, o in modo itinerante per tutte le tipologie merceologiche indicate
dall’allegato 23”, che sono quelle che diceva poc’anzi… (audio disturbato)… che sono
quelle, per chi ci ascolta, come già detto, dei prodotti alimentari, bevande, ortofrutticoli,
ittici, carne, fiori, piante, bulbi, semi, fertilizzanti, profumi e cosmetici, saponi e
detersivi… (incomprensibile)…, biancheria, confezione e …(incomprensibile)… per
bambini e neonati; quindi non tutto quello che è inerente l’extra alimentare ma quelle
categorie che sono naturalmente oggetto, e naturalmente anche importanti per quella che
è la vita quotidiana dei cittadini, perché i detersivi, i cosmetici, i saponi e la biancheria
dei bambini e tutto quanto è una stortura, è una stupidaggine, faccio presente in alcuni
mercati che nel mercato non ci sono questi banchi e a 10 metri ci sono le entrate dei
supermercati che vendono queste cose. Perché questo? Ecco dove sta la stortura e dov’è
quello che dicevamo poc’anzi, ci siamo appunto in... abbiamo guardato insieme. Perché
secondo me, ma secondo io penso anche un’interpretazione restrittiva, andare su stalli
esterni è una cosa diversa, gli stalli esterni e poi giustamente ha specificato qual sono,
sono quelle piccole aree mercatali, io penso che dovrebbero essere tipo via Cena, tipo
corso Taranto, sono aree... non corso Taranto, scusi, quella di via Gottardo e poi altre
non me ne ricordo bene di Torino, in cui i commercianti extra alimentari con queste
merceologie possono andare lì sul territorio. È una cosa molto diversa, sia per quella che
è l’incidenza dell’attività che può concernere, sia per quello che riguarda i ricavi, sia per
quello che riguarda tutto quello che è inerente alla loro vendita e al loro commercio.
Anche perché, se si ricorda Assessore Sacco, se non mi ricordo male, nello scorso anno
ci fu poi una deroga, un qualcosa che avvenne a livello comunale per gli extra
alimentari mantenendo naturalmente le postazioni e le distanze sul territorio per alcuni
tipi di attività, e quindi si aspettavano anche questo perché bene o male gli extra
alimentari vengono piazzati ma anche quelli non alimentari dovevano quindi avere
questa possibilità. Se è una questione nazionale, così come dice il DPCM, così come
lei… (incomprensibile)… naturalmente, è un discorso diverso da quella che può essere
una cosa solo regionale, siccome in deroga lei mi ha detto, Assessore, e l’ha ripetuto in
questa maniera, non ci sono deroghe che può la Regione concedere e viceversa, quindi il
Comune poter agire su queste, l’unica cosa è stata quella di approfondire e di vedere,
naturalmente avendo una contrarietà massima il sottoscritto su questo perché fino al 6
aprile si va a mettere in ginocchio, anche perché i ristori sì, stanno avvenendo, stanno
arrivano e quello che siano, ma sono sempre quote minimali. Se voi guardate quello che
è stato messo, c’è la differenza tra il 2019 e il 2020 ma poi alla fine si va a perdere un 5,
7, 10% e stiamo parlando di 30 miliardi di euro eh, quindi dato che l’Italia non è
l’America che li sforna i soldi, che li stampa, scusate il termine, quindi è difficile poi
trovare le coperture. Io, quello che suggerirei, ma non voglio fare il sapiente,
all’Assessore Sacco è di vedere e di insistere perché secondo me, se la cosa non si
risolve in tempi brevi, avremmo altri settori - soprattutto questi che dicevamo poc’anzi -
che vanno in ulteriore crisi e vanno in un ulteriore debito verso quello che concerne poi
dopo il discorso non solamente loro di attività, ma quello che è inerente al tessuto
commerciale e mercatale che si risolve all’interno del mercato stesso, perché il mercato
stesso per essere sempre diciamo fiorente deve avere una molteplicità delle funzionalità,
se noi abbiamo… (audio disturbato)… alimentare, spesso e volentieri funziona ma
anche loro hanno dei cali di fatturato che sono dettati da coloro che potrebbero andare a
comprare qualcosa che non è extra alimentare. Non sono, perché non è una guerra
contro la grande distribuzione del supermercato, occorrono regole che siano uguali per
tutti, anche perché se il discorso è pandemico, non è che all’interno del supermercato la
pandemia non c’è, ovvero ci sono delle limitazioni che sono quelle dell’entrata e invece
al mercato esterno se si rispettano le regole, i DPI (i dispositivi di sicurezza), le distanze
all’interno dello stesso banco non ci siano, anzi forse sull’esterno è più facile essere più
tutelati che all’interno se non vengono fatti dei controlli. Ecco, questo è quanto volevo
sottolineare e ringrazio l’Assessore Sacco che ha accettato queste mie richieste di
comunicazioni che sono naturalmente importanti per tutto quello che ne concerne e per
molti che non riusciamo a capire. Vede, il discorso come ha detto lei, che sulle Vallette
tre banchi, su corso Grosseto ce n’è stato uno, su Villaretto è logico che è molto
defilato, è anche difficile che si vadano a collocare perché forse costa di più andare che
non cercare di vendere quello che sia; occorre capire semmai... dando un piccolo sforzo,
perché non tutti sanno dove si possono piazzare, semmai mettendo... dico un
suggerimento, sul sito del Comune che gli extra alimentari si possono trovare nei
seguenti mercati, previa un’interfaccia con i sindacati e con le categorie predette, perché
sinceramente io penso, ma sono io il primo ignorante in questo, io non sono quali sono
tutti gli stalli esterni alle aree mercatali di Torino eh, le dico la verità Assessore Sacco,
però adesso che lei l’ha detto... se lei me lo scrive lo guardo sennò glielo richiedo
tramite la segretaria, voglio sapere dove sono. Grazie, e naturalmente speriamo che
riesca a fare quel qualcosa in più come Comune all’interno di un sistema che secondo
me oggi è molto in sofferenza.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Ci sono richieste di intervento da parte dei
Consiglieri in merito a questa richiesta di comunicazione? Allora, non ho richieste di
intervento su questa richiesta di comunicazione e quindi darei per conclusa anche la
trattazione di questa richiesta.
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