Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con la successiva richiesta di comunicazioni che ha come oggetto: “Mancata operatività ambulati mercatali”. Comunicazione richiesta dal Capogruppo Petrarulo, alla quale risponde l’Assessore Sacco. SACCO Alberto (Assessore) Buongiorno, buongiorno a tutto il Consiglio Comunale, buongiorno Consigliere Petrarulo. Direi che è quanto mai opportuna la segnalazione del Consigliere Petrarulo su un problema molto, molto, molto importante, molto sentito in un settore che ha particolarmente sofferto la pandemia, che è quello dei mercati, e in particolare... in realtà, anzi, dei mercati e il settore extra alimentare. Come abbiamo più volte espresso anche pubblicamente, la Giunta, l’Amministrazione è assolutamente vicino alla categoria degli ambulanti extra alimentari e in generale direi alla categoria dei mercati, tanti sono stati i provvedimenti presi in questi anni grazie al grande aiuto della dottoressa Virano e del dottor Mangiardi proprio in questo settore. Questo però segnalato dal Consigliere Petrarulo è di fatto un problema molto grave, cosa succede? Così lo spiego per tutti i Consiglieri che magari non sono dentro la questione. Allora, cosa succede? Che attualmente per normativa nazionale, quindi il Comune è assolutamente impotente di fronte a questa decisione che è presa a livello nazionale, ed era già stata presa durante le precedenti emergenze pandemiche, diciamo le precedenti fasi, come vengono chiamate, cosa succede? Che i mercati possono stare aperti, sì, ma soltanto con i prodotti alimentari, quindi prodotti alimentari che vuol dire che possiamo andare ai mercati a comprare la frutta, la carne, il pesce, i fiori ma non possiamo andare ai mercati a comprare tutte le altre cose che normalmente abbelliscono e rendono ancora più vivi i mercati. La cosa strana di tutta questa vicenda è che sono vietati i banchi nei mercati di alcuni prodotti che in realtà sono vendibili sia nei supermercati che nei negozi, mi spiego: ci sono alcune categorie che sono state ritenute comunque utili in questo momento e quindi sono aperti, quindi sono aperti i negozi... che so, di abbigliamento per bambini, di detersivi, di biancheria, però chi invece ha il banco al mercato non può posare questi prodotti; beh qui, devo dire, c’è stata da parte nostra, io ho partecipato alle riunioni e gli ambulanti lo sanno e l’ho già detto anche in diversi incontri, noi abbiamo cercato di sensibilizzare anche a livello nazionale il Governo a far entrare queste categorie, cioè vuol dire che nel mercato non soltanto i banchi alimentari ma anche queste altre attività potevano posare. Da qui è nato insieme sulla nostra suggestione questo allegato 23, che è quello citato giustamente dall’attento Consigliere Petrarulo, che prevede che alcune categorie... un elenco di alcune categorie di beni extra alimentari, di banchi extra alimentari che possono posare. Ecco, qua l’equivoco però, è bene spiegarlo, è questo: allora, la legge, la normativa dice che i mercati sono aperti soltanto per i prodotti alimentari, e a me non risulta che in nessun mercato di Torino possano posare gli extra alimentari, quindi non puoi posare i detersivi nei mercati di Torino; l’equivoco qua è questo, e così spiego bene perché giustamente è una materia molto tecnica, a Torino non ci sono soltanto mercati ma ci sono anche aree di copertura commerciale che sono dei mercati, chiamiamoli così, o dei punti vendita più piccoli con massimo sei banchi che tecnicamente non sono dei mercati. Allora, qua per aiutare gli ambulanti extra alimentari che cosa abbiamo pensato? Anzi, non voglio prendermi meriti, ma che cosa ha pensato il Direttore Mangiardi? Ha pensato di autorizzare nelle aree di copertura commerciale il posizionamento di questi banchi previsti, di queste categorie merceologiche previste nell’allegato 23, che sono appunto le categorie che sono ammesse di fatto nei negozi, quindi tu puoi comprarti i detersivi ma non puoi posare al mercato; ma nelle aree di copertura commerciale questi banchi, quindi puoi trovare i negozi... i banchi di abbigliamento, di detersivi, di biancheria o di prodotti per bambini. È stato un aiuto che, su suggerimento, su una suggestione del dottor Mangiardi, abbiamo pensato di dare agli ambulanti torinesi assolutamente in maniera legittima, tant’è che stamattina che ho fatto un giro di verifica un po’ come faccio sempre nelle varie situazioni, a parte... ad esempio alle Vallette, di fianco alle Verbene che è stato trasformato in un’area di copertura commerciale, tre banchi erano alimentari e tre banchi erano extra alimentari, chiamiamoli così, c’erano i detersivi, c’era la biancheria e il terzo non me lo ricordo. Idem in corso Grosseto, dove sono andato a vedere i lavori del treno, della metropolitana leggera come si chiama, anche qua nel mercato di corso Grosseto, ahimè messo tra i cantieri, anche lì c’era un banco di frutta e verdura ma gli altri banchi erano extra alimentari. Quindi era un tentativo di... poi il terzo mercato in cui sono andato - giusto così - è Villaretto ma Villaretto ahimè, nonostante... come dire, per tanti mesi ci fosse la richiesta, fosse sottolineata la necessità di fare una nuova area, in realtà aveva un solo banco di pane e nulla di più, e bene o male mi hanno detto che è così, quindi nemmeno lì, ecco, per capirci, sono andati gli extra alimentari ma c’erano teoricamente cinque posti liberi. Quindi questo è stato un di più. Poi, se il Consigliere Petrarulo ha altre segnalazioni ben venga, può darsi che magari all’inizio qualche Vigile non comprendesse, ogni tanto qualche mail la riceviamo di qualcuno che dice: “Ma io vorrei posare perché l’ordinanza mi permette di posare il banco” ma in realtà non è così, non succede da nessuna parte, anche nel giro dei mercati delle ultime settimane non ho visto questo. Permettetemi di chiudere con una certa... con una forma pubblica di vicinanza per queste... per tutti gli ambulanti del settore extra alimentare che tanto stanno soffrendo in questo periodo, non potendo lavorare; ci auguriamo che alla luce di questa situazione di grande difficoltà il Governo possa prendere in considerazione la possibilità di dare a loro, di posare... di continuare e di riprendere, di continuare la propria attività anche in questo periodo, chiaramente dal lato nostro, lato Giunta, lato Uffici, Direzione, Virano e Mangiardi, siamo pronti a valutare - sempre con il permesso del... ovviamente se il Governo lo riterrà opportuno - altre iniziative che vanno da orari diversi, alternanza e quant’altro pur di aiutare gli ambulanti extra alimentari a lavorare e a continuare ad avere un reddito in un momento così complicato. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Sacco. Procediamo adesso con gli interventi. Ho prima il Capogruppo Petrarulo, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. PETRARULO Raffaele Grazie Presidente e grazie soprattutto all’Assessore Sacco, che ha capito e ha recepito quello che è un grido d’allarme da parte dei commercianti alimentari, cioè commercianti ambulanti ed extra alimentari. Perché ho fatto questa comunicazione?... (incomprensibile)… e me ne compiaccio, non tanto per me ma per tutto quello che è il settore che è in forte crisi, l’extra alimentare, perché tutto nasce dall’ordinanza, la n. 18, del 15 marzo 2021 emessa dalla Divisione del Turismo, Attività Economico e Sviluppo Area Commercio, quella a firma naturalmente Alberto Sacco per conto della Sindaca Appendino, che giustamente - come ha detto l’Assessore - a pagina 2 dice: “Dato atto che ai sensi dell’art. 45 DPCM 2 marzo 2021 il commercio ambulante è consentito”, questa parola è stata strana e secondo me anche a me... suona diversa, “su stalli esterni alle aree mercatali, o in modo itinerante per tutte le tipologie merceologiche indicate dall’allegato 23”, che sono quelle che diceva poc’anzi… (audio disturbato)… che sono quelle, per chi ci ascolta, come già detto, dei prodotti alimentari, bevande, ortofrutticoli, ittici, carne, fiori, piante, bulbi, semi, fertilizzanti, profumi e cosmetici, saponi e detersivi… (incomprensibile)…, biancheria, confezione e …(incomprensibile)… per bambini e neonati; quindi non tutto quello che è inerente l’extra alimentare ma quelle categorie che sono naturalmente oggetto, e naturalmente anche importanti per quella che è la vita quotidiana dei cittadini, perché i detersivi, i cosmetici, i saponi e la biancheria dei bambini e tutto quanto è una stortura, è una stupidaggine, faccio presente in alcuni mercati che nel mercato non ci sono questi banchi e a 10 metri ci sono le entrate dei supermercati che vendono queste cose. Perché questo? Ecco dove sta la stortura e dov’è quello che dicevamo poc’anzi, ci siamo appunto in... abbiamo guardato insieme. Perché secondo me, ma secondo io penso anche un’interpretazione restrittiva, andare su stalli esterni è una cosa diversa, gli stalli esterni e poi giustamente ha specificato qual sono, sono quelle piccole aree mercatali, io penso che dovrebbero essere tipo via Cena, tipo corso Taranto, sono aree... non corso Taranto, scusi, quella di via Gottardo e poi altre non me ne ricordo bene di Torino, in cui i commercianti extra alimentari con queste merceologie possono andare lì sul territorio. È una cosa molto diversa, sia per quella che è l’incidenza dell’attività che può concernere, sia per quello che riguarda i ricavi, sia per quello che riguarda tutto quello che è inerente alla loro vendita e al loro commercio. Anche perché, se si ricorda Assessore Sacco, se non mi ricordo male, nello scorso anno ci fu poi una deroga, un qualcosa che avvenne a livello comunale per gli extra alimentari mantenendo naturalmente le postazioni e le distanze sul territorio per alcuni tipi di attività, e quindi si aspettavano anche questo perché bene o male gli extra alimentari vengono piazzati ma anche quelli non alimentari dovevano quindi avere questa possibilità. Se è una questione nazionale, così come dice il DPCM, così come lei… (incomprensibile)… naturalmente, è un discorso diverso da quella che può essere una cosa solo regionale, siccome in deroga lei mi ha detto, Assessore, e l’ha ripetuto in questa maniera, non ci sono deroghe che può la Regione concedere e viceversa, quindi il Comune poter agire su queste, l’unica cosa è stata quella di approfondire e di vedere, naturalmente avendo una contrarietà massima il sottoscritto su questo perché fino al 6 aprile si va a mettere in ginocchio, anche perché i ristori sì, stanno avvenendo, stanno arrivano e quello che siano, ma sono sempre quote minimali. Se voi guardate quello che è stato messo, c’è la differenza tra il 2019 e il 2020 ma poi alla fine si va a perdere un 5, 7, 10% e stiamo parlando di 30 miliardi di euro eh, quindi dato che l’Italia non è l’America che li sforna i soldi, che li stampa, scusate il termine, quindi è difficile poi trovare le coperture. Io, quello che suggerirei, ma non voglio fare il sapiente, all’Assessore Sacco è di vedere e di insistere perché secondo me, se la cosa non si risolve in tempi brevi, avremmo altri settori - soprattutto questi che dicevamo poc’anzi - che vanno in ulteriore crisi e vanno in un ulteriore debito verso quello che concerne poi dopo il discorso non solamente loro di attività, ma quello che è inerente al tessuto commerciale e mercatale che si risolve all’interno del mercato stesso, perché il mercato stesso per essere sempre diciamo fiorente deve avere una molteplicità delle funzionalità, se noi abbiamo… (audio disturbato)… alimentare, spesso e volentieri funziona ma anche loro hanno dei cali di fatturato che sono dettati da coloro che potrebbero andare a comprare qualcosa che non è extra alimentare. Non sono, perché non è una guerra contro la grande distribuzione del supermercato, occorrono regole che siano uguali per tutti, anche perché se il discorso è pandemico, non è che all’interno del supermercato la pandemia non c’è, ovvero ci sono delle limitazioni che sono quelle dell’entrata e invece al mercato esterno se si rispettano le regole, i DPI (i dispositivi di sicurezza), le distanze all’interno dello stesso banco non ci siano, anzi forse sull’esterno è più facile essere più tutelati che all’interno se non vengono fatti dei controlli. Ecco, questo è quanto volevo sottolineare e ringrazio l’Assessore Sacco che ha accettato queste mie richieste di comunicazioni che sono naturalmente importanti per tutto quello che ne concerne e per molti che non riusciamo a capire. Vede, il discorso come ha detto lei, che sulle Vallette tre banchi, su corso Grosseto ce n’è stato uno, su Villaretto è logico che è molto defilato, è anche difficile che si vadano a collocare perché forse costa di più andare che non cercare di vendere quello che sia; occorre capire semmai... dando un piccolo sforzo, perché non tutti sanno dove si possono piazzare, semmai mettendo... dico un suggerimento, sul sito del Comune che gli extra alimentari si possono trovare nei seguenti mercati, previa un’interfaccia con i sindacati e con le categorie predette, perché sinceramente io penso, ma sono io il primo ignorante in questo, io non sono quali sono tutti gli stalli esterni alle aree mercatali di Torino eh, le dico la verità Assessore Sacco, però adesso che lei l’ha detto... se lei me lo scrive lo guardo sennò glielo richiedo tramite la segretaria, voglio sapere dove sono. Grazie, e naturalmente speriamo che riesca a fare quel qualcosa in più come Comune all’interno di un sistema che secondo me oggi è molto in sofferenza. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Ci sono richieste di intervento da parte dei Consiglieri in merito a questa richiesta di comunicazione? Allora, non ho richieste di intervento su questa richiesta di comunicazione e quindi darei per conclusa anche la trattazione di questa richiesta. |