Interventi |
AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Intanto io ricordo solo che io son qua come Consigliera Comunale, ma, in realtà, mi tocca parlare della Città Metropolitana come delegata, ma, va beh, lo farò, ci mancherebbe. La questione che riguarda…, l’avevo già anticipato prima, queste ex scuole, in realtà utilizzate ormai da tantissimo tempo dal Giudice di pace, non sono nella disponibilità del Comune di Torino e non sono neanche nella disponibilità della Città Metropolitana, i due Enti che si devono occupare delle sedi nel primo ciclo e del secondo ciclo delle scuole superiori e quindi, diciamo che non è uguale dire: “Potevano usare queste invece che la scuola Gianelli”, non è proprio così. Seconda questione, l’edificio che era, appunto, una scuola è stato modificato nel tempo, e glielo dico perché i tecnici della Città Metropolitana interessati hanno fatto un sopralluogo e questo sopralluogo è già avvenuto tempo fa, quando, di fatto, il Demanio ha cominciato a dire che forse era interessato ad utilizzare per altro. La manifestazione di interesse non è solo in capo alla Città Metropolitana, perché il Demanio sta vagliando anche altre opportunità, ma non è possibile: intanto, prevederne la possibilità di un utilizzo come serve al CPIA, che avrebbe dovuto già essere in una scuola, lo ricordo, già da quest’anno scolastico perché sono negli scantinati di un’altra scuola e, in via provvisoria, in alcune aule prestate dalla Parrocchia e quindi non è assolutamente ammissibile; seconda questione, come già dicevo, non essendo adibite aule scolastiche, ingenti sono i lavori che dovranno essere svolti e quindi neanche il Grassi potrà, di fatto, trovare una soluzione; ma noi come Città Metropolitana abbiamo altre problematiche perché siamo fortunati sul nostro territorio, abbiamo dei ragazzi che, contrariamente a quello che si dice, in realtà vogliono studiare e stanno aumentando in modo notevole le iscrizioni alle scuole superiori della nostra parte Nord della Città Metropolitana e quindi stiamo lavorando per poter capire se al Demanio interessa inserire una nostra scuola che non sarà il Grassi, che non potrà trovare collocazione, fra un anno, un anno e mezzo quando si potranno immaginare di avere, si spera, a disposizione questi locali e quando sarà possibile ultimare i lavori, bensì un liceo con il quale stiamo tentando di prendere contatti perché anche loro sono in grande espansione e, in particolare, molti studenti provengono dal territorio delle Vallette e quindi dare una seconda opportunità agli studenti di quel quartiere e al quartiere stesso che si potrà rivitalizzare grazie al CPIA, grazie a ogni suo tecnico, grazie, appunto, ci auguriamo, anche a un liceo. Quindi è chiaro che la mozione, in questo caso, non si può, a mio parere, votare in modo positivo, semplicemente perché c’è già un interesse da parte di un altro Ente che è la Città Metropolitana e non il Comune di Torino, come richiesto, che, per altro, non ha competenza sulle scuole superiori e, tranne la questione dei CPIA, di fatto, vediamo, in realtà, una riduzione significativa degli studenti sul nostro territorio non solo nella Circoscrizione 5, io ci tengo questo a precisare, quindi non è una questione della Gianelli, è una questione proprio demografica; c’è un calo demografico generalizzato su tutta la nazione, su tutto il territorio e anche sulla città. Grazie. |