Interventi |
ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Io sarò breve, soltanto per ringraziare la Presidente Carlevaris di aver presentato questo atto e per alcune precisazioni anche in merito a quello che ho sentito nei precedenti interventi. Io credo, comunque, che il percorso che porta all’interruzione volontaria di gravidanza sia un percorso complesso per le donne e sicuramente difficile da affrontare. Per fortuna, fortunatamente la scienza medica ha fatto dei notevoli passi avanti negli ultimi anni, rendendo molto più semplice l’approccio dal punto di vista medico. Purtroppo gli stessi passi avanti non sono stati fatti anche dal punto di vista sociale, ed è per questo che noi oggi ci troviamo a dover discutere, appunto, di questa questione qua e di questa determina della Regione. Mi rammarico, appunto, di certe cose che ho sentito, perché ritengo che le donne non abbiano bisogno di essere aiutate a scegliere dalle associazioni, io credo che le donne abbiano soltanto il diritto e debbano essere tutelate nel portare avanti il proprio diritto all’autodeterminazione, questa è la cosa più importante, non c’è bisogno di un aiuto a scegliere, perché le donne saranno libere di farsi aiutare a scegliere dalle persone che eventualmente hanno accanto o di scegliere in autonomia e in solitaria. Quello che è importante, invece, secondo me, e che deve essere garantito all’intero delle strutture pubbliche, come sono i consultori, è il diritto di poter portare a termine la propria scelta, in libertà e in autonomia, quindi secondo me questa è la cosa più importante. Noi dovremmo parlare qua non tanto della questione di far entrare o meno queste associazioni all’interno dei consultori, che dovrebbe ormai essere ben superata, ma piuttosto dell’importanza del diritto all’autodeterminazione, quindi del fatto che all’interno dei consultori ci siano ancora dei medici che sono obiettori di coscienza. È questo, secondo me, il tema da affrontare per andare avanti e per progredire. Grazie, Presidente. |