Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io, se crede, mentre illustro l’atto posso già anche illustrare gli emendamenti di mia presentazione. TRESSO Francesco Per consentire una maggiore fluidità nella valutazione e nella discussione, insomma. Io ho presentato quest’atto che sostanzialmente vuole ribadire un sostegno ai negozi di vicinato per contrastare una concorrenza che difficilmente possono affrontare nei confronti di reti di grandi distribuzioni. Questo si è reso diciamo evidente quando, a parte tutta una serie di azioni, che come citavo, hanno dovuto affrontare per supportare le reti di esercizi commerciali di quartiere come diciamo elemento fondamentale dell’economia cittadina nel corso dell’emergenza causata dalla pandemia. Si sono però poi resi evidenti alcune iniziative da parte di grandi player commerciali che hanno sponsorizzato la possibilità di azioni a favore di istituzioni scolastiche che donassero alle scuole che aderivano a un certo tipo di iniziativa commerciale una percentuale degli acquisti effettuata dai clienti sotto forma di credito virtuale. Ora è una questione che ovviamente offre un certo elemento di delicatezza perché da un lato si fa leva su un aspetto che è assolutamente comprensibile, che è quello di riuscire a dare delle risorse maggiori alla scuola, che in virtù di questi possibili finanziamenti avrà la possibilità magari di sopperire anche a strumenti che si rendono necessari per affrontare nuovi tipi di esigenze, quali la DAD, quali la possibilità di avere magari delle device nuove per favorire anche tutti gli studenti e quant’altro. Però diciamo che questo tipo di iniziativa che è stata in alcuni casi anche sponsorizzata da istituti scolastici per iniziativa dei genitori o dei Consigli di Istituto ovviamente andava a ledere delle reti di esercizi commerciali di vicinato, tant’è che questo ha provocato la reazione di diverse associazioni di commercianti cittadini, anche del sindacato italiano librai e cartolibrai e della Confesercenti che hanno scritto all’epoca alla Ministra Azzolina chiedendogli di intervenire per impedire e contrastare queste iniziative che appunto erano difficili da contrastare. Ora, velocemente nella parte di “impegna”, e qui già faccio anche riferimento a uno degli emendamenti, io chiedo sostanzialmente due cose: nella prima parte dell’impegna, quindi il punto 1) viene sostituito integralmente da questo che vado a leggere, che sostanzialmente chiede, ed è l’emendamento n. 4, “di attivarsi presso il Governo e la Regione Piemonte perché siano garantite maggiori risorse sui fondi per “Istruzione e Ricerca” a partire dagli stanziamenti previsti dal Programma Next Generation EU, limitando così l’effetto di iniziative private che, pur sostenendo la scuola pubblica, possono risultare dannose per i negozi di vicinato e la piccola distribuzione”. Quindi questo ovviamente per ribadire il fatto che si è ben consci della necessità di investire maggiormente sulla scuola e che questo, quindi, possa essere bilanciato rispetto a iniziative che possono contrastare in maniera non opportuna delle realtà di vicinato. Il secondo punto dell’impegna invece riguarda la possibilità di stimolare, promuovere ed avviare una campagna di sensibilizzazione a favore del commercio locale, pubblicizzando in particolare le piattaforme di e-commerce che si appoggiano sulle realtà di vicinato dei diversi quartieri. Chiudo dicendo che gli altri emendamenti che ho presentato uno proprio direttamente riguarda il titolo ed è l’emendamento numero 1, appunto, in cui sostituisco il titolo con quello nuovo che è: “Sostenere i negozi di vicinato per fronteggiare una concorrenza per loro difficilmente contrastabile”, il titolo precedente, che parlava di concorrenza sleale, era effettivamente non proprio in quanto richiamava anche a degli articoli del Codice Civile che non erano corretti così come citati. Vi sono poi ancora due emendamenti a mia firma minori, il numero 2 che chiede appunto di usare ulteriormente una frase più delicata, cioè praticamente che nell’ultimo capoverso del “Considerato che”, inserire “tra dinamiche della coerenza” il periodo che riguarda “degli esercizi commerciali, mettendo in difficoltà le categorie che rappresentano i negozi di vicinato”, ma, insomma, il terzo è ancora influente, è solamente una sostituzione di “numerosi” con “dei”. Chiudo sostanzialmente dicendo che credo sia un atto che ci richiama alla necessità di porre sempre l’attenzione a salvaguardare quello che sono i nostri esercizi commerciali, pur mantenendo alta la necessità di fare in modo che la scuola non abbia…, diciamo, che possa subire…, anzi, che possa mantenere il più possibile dei livelli di erogazione di servizi alti e per questo abbia le risorse necessarie. Ritengo però che quando grandi player mondiali possono inserirsi in maniera così, diciamo, per quanto lecita dal punto di vista normativo, però d’impatto sul livello locale, sia anche necessario che la Città possa dare un segnale di sostegno e di attenzione a quello che può poi ledere tutto un tessuto, che è quello della vita dei nostri quartieri. Grazie, Presidente. TRESSO Francesco Ma era solo per dire che avendo già concordato preventivamente la natura degli emendamenti io sono d’accordo a che si voti il testo coordinato. |