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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2020-01066
"ISTITUZIONE IMMEDIATA DI PRESIDI FISSI E MOBILI IN ZONA BARRIERA DI MILANO E AURORA" PRESENTATA IN DATA 4 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO. #CG+1+14# - STILO (202101066) RESPINTA [PMOZ 985/2021]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Arriviamo al punto 17 meccanografico n. 202001066/002 del Capogruppo Petrarulo:

“Istituzione immediata di presidi fissi e mobili in zona Barriera di Milano e Aurora.”

SICARI Francesco (Presidente)
È ancora sospeso o lo discutiamo?

PETRARULO Raffaele
Allora, io… Mi permette?

SICARI Francesco (Presidente)
Certo, prego.

PETRARULO Raffaele
Velocemente mi permette un attimo, così poi se riesco…

SICARI Francesco (Presidente)
Un attimo. È già illustrata. Avevamo sospeso soltanto perché dovevano essere presentati
degli emendamenti.

PETRARULO Raffaele
Sì. Allora, quegli emendamenti che avevo visto con la Consigliera Tevere, andavano un
po’ a stravolgere quello che era l’oggetto. Nel senso che noi stiamo parlando di presidi
fissi e mobili e lì si va a parlare di insediamento di telecamere, quindi andrebbe a
snaturare quella che è la mozione stessa che ha il suo essere, anche se (incomprensibile),
che ringrazio anche la Consigliera Tevere, era quello di dare un supporto, ma noi sulle
telecamere abbiamo già deliberato, abbiamo già fatto la delibera, se si ricorda con la
mozione che è anche a firma del sottoscritto e ringrazio tutto il Movimento 5 Stelle, che
ha votato, perché in quella mozione solamente i 5 Stelle che votarono e la Lega se non
ricordo male, altri non parteciparono al voto, altri di Minoranza anche, senza fare il
nome PD. Il problema è specifico su questo caso ed ecco perché lo voglio portare al
voto, non per fare nessun braccio di ferro, perché non mi interessa fare il braccio di
ferro e neanche perché non esiste, perché il problema c’è ancora. Noi abbiamo un
problema in Barriera di Milano che è stato oggetto, non solo dall’ultimo servizio delle
Iene che ha fatto capire quello che sta avvenendo in largo Giulio Cesare, in via Scarlatti,
corso Vercelli e via discorrendo, che sono gli stessi punti che sono oggetto di questa
mozione, se lei guarda, quindi non ci sono diversamente. E (incomprensibile) delle
telecamere che oggi non è stata ancora attivata, ma è sul procinto di farlo, quindi
l’Assessore Ricca l’aveva già detto più volte, ma lo stiamo aspettando su questo e penso
che a breve lo avremo questo sicuramente, è una cosa che va di compartecipazione con i
presidi fissi, che tutti dicono di volere e che poi non si vogliono avere. Che significa
presidio fisso? Non le retate mobili che arrivano per 2 o 3 ore in largo Giulio Cesare,
ma lasciare per qualche giorno, per una settimana, per quello che sia, un presidio fisso
in modo che in quell’area, o in quella di piazza Montanaro o in altre che verranno
identificate naturalmente, qui se vede sono abbastanza mobili le cose, ci possa essere un
ritorno della normalità da parte dello Stato all’interno di quelle che sono state le
aggressioni contro le Forze dell’Ordine. Quindi io non sono di quelli che faccio braccio
di ferro per dire portiamoli in Aula, ma siccome spesso e volentieri lo dico sempre,
molti, non me ne voglia poi qualcuno, non sto citando nessuno, quindi non c’è nessun
fatto personale, molti parlano di sicurezza, molti parlano che vogliano aiutare la
barriera, molti parlando quello che sia, siccome questo è un documento che non è
documento Petrarulo che quando si vota è il documento del Consiglio Comunale di
Torino, così come quello delle telecamere era la stessa cosa, io sono per portarlo al voto.
Poi dopo se qualcuno mi dice che non va bene, pace, ne prendiamo atto, però almeno
vorrei capire una volta per sempre chi è per un presidio fisso in questo momento in cui
le Forze dell’Ordine sono state aggredite più volte in largo Montanaro, in corso Giulio
Cesare, nella via Scarlatti, avete visto penso tutti i servizi e i video che ci sono, io penso
che il Prefetto con questo documento, e anche la Sindaca Appendino ci mancherebbe,
che si è spesa per le telecamere, ha un documento in più per poter dire questa volta si
inizia a fare qualcosa di concreto all’interno del territorio. Poi, se qualcuno mi viene a
dire che c’è da aggiungere qualche nome o qualcun altro, io lo ripeto, e non ho nulla da
dire e non ho paura di quello che dico, la zona la conosco, ci vivo dalla nascita, so
quello che dicono i Comitati, so quello che dice la gente, so quello che sta succedendo e
quindi sinceramente ci può essere un punto in più o un punto in meno, ma a non fare
niente o aspettare ancora o a concertare qualcos’altro… Allora, se una cosa è, la si fa
adesso e si dà un segnale certo, se invece dobbiamo dare un segnale, scusate il termine,
per dare un colpo alla botte e un colpo al cerchio, sperando che succeda niente, io non
sono d’accordo. Ecco, su questo lo voglio dire a chiare lettere, andrebbe a snaturare
quello che i cittadini stanno richiedendo a tutte le forze politiche, da Destra a Sinistra,
quindi qui non entro nel merito di chi poi, non c’è da mettere nessuna stelletta. Se viene
fatto, abbiamo fatto, abbiamo fatto un lavoro per la Barriera di Milano, se non viene
fatto, non ha perso Petrarulo, ci mancherebbe, Presidente Sicari, si mancherebbe
proprio, anzi non credo proprio di non perdere niente e nulla. È come la stessa cosa dei
monopattini, come diceva pocanzi anche la collega Scanderebech, che sia successo un
incidente grave sul monopattino. Quindi, quando uno fa le cose pubbliche, certe volte
bisogna anche poi cercare di dare una mano a quello che è il nostro tessuto sociale. Ecco
io su questo logicamente alla Consigliera Tevere, alla Presidente Tevere, che è stata
gentilissima, lo dico perfettamente, li ho visti gli emendamenti che aveva fatto, ma
snaturavano, perché mi andavano a chiedere su (incomprensibile) e mi andavano a
togliere l’oggetto sociale, che era quello delle telecamere con i presidi fissi, ho detto, se
cambiamo quello, dovrei ritirare questa mozione e farne un’altra. Se ne può fare anche
un’altra, ma sui presidi fissi adesso, dopo quello che abbiamo visto, dopo quello che è
stato scritto, dopo quello che sta succedendo, dopo quello che ci stanno chiedendo i
cittadini in quella zona, non mettere un paio di presidi fissi con degli uomini, con
l’Esercito o quello che sia in alcune zone dove sono zona franca, perché quando vado
alla Polizia non c’è nessuno, ma poi rimane per tutta la notte, io dico una cosa, come
abbiamo fatto per l’istituzione del Registro e titolare effettivo: o si dà un fatto concreto
e quindi per due giorni, tre giorni, una settimana, quello che sia si lasciano due
pattuglie, le due lince dell’Esercito in alcune piazze, naturalmente (incomprensibile) e a
quel punto in quelle piazze non ci sarà spaccio di droga sicuramente, oppure si dice
chiaramente che Barriera di Milano deve essere una zona in cui è stato demandato il
degrado di tutta la Città di Torino. Ecco, io non ci sto su questo e sarò uno su pochi, uno
su tanti, non fa niente, però dopo tanti anni io penso che bisogna anche avere il coraggio
delle proprie azioni. Quindi, su questi presidi fissi, dopo quello che è successo, io non è
che insisto nel portarlo al voto, ma insisto nel far sì che i cittadini di barriera vedono
veramente uno sforzo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PETRARULO Raffaele
Chiudo naturalmente ringraziando le Forze dell’Ordine, il Prefetto, la Sindaca
Appendino per quello che hanno fatto al tavolo della sicurezza naturalmente e anche
l’Assessore Ricca per quello che ha detto, ma spero che poi mi venga dietro su quello
che sto dicendo adesso, perché qui non è un discorso politico di Destra o di Sinistra e
poi naturalmente ringrazio quelli che capiranno che questo mio portare al voto non è un
discorso politico, ma un discorso giustamente della società che vive in quel territorio.
Grazie per l’ascolto.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con ulteriori interventi nel merito della discussione. Quindi ho
la Presidente Tevere. Prego.

TEVERE Carlotta
Grazie, Presidente. Io ringrazio il Consigliere Petrarulo con il quale c’è un rapporto
assolutamente cordiale e si può discutere davvero nel merito, però qui questa volta
davvero non siamo riusciti a trovare, parlo personalmente, non siamo riusciti a trovare
l'accordo perché in realtà questa mozione è addirittura precedente a quella che abbiamo
votato nello scorso, nel Consiglio precedente, non nello scorso, due o tre Consiglio fa,
ora non ricordo esattamente. Comunque quella era datata agosto, questa invece è datata
maggio 2020. Nel frattempo da maggio 2020 il progetto Argo è andato avanti, le
interlocuzioni al tavolo sicurezza sono pressoché costanti e peraltro è notizia della
settimana del fatto che proprio in Barriera di Milano, in accordo ovviamente, con la
Prefettura, quindi è stato deciso al tavolo della sicurezza, questo è stato detto anche
dalla Sindaca in risposta alle interpellanze odierne, ma anche alle interpellanze della
scorsa settimana, è stato deciso di far scendere in campo l'Esercito per presidiare alcuni
luoghi diciamo particolarmente critici. Quindi per quanto riguarda appunto questo
“impegna” specifico relativo ai presidi fissi e mobili, sappiamo bene che la questione è
sempre posta all'interno del tavolo di sicurezza che decide, sempre sulla base degli
indici, un po’ come succede per le telecamere e per Argo, sulla base degli indici di
criminalità decide dove è il caso di sistemare questi presidi fissi e mobili, che però,
ripeto, esulano dalle nostre competenze e quindi, diciamo non mi trova d’accordo
nell’impegnare, soprattutto in questo momento che ci sono interlocuzioni aperte
costanti, diciamo che non mi sembra, non voglio dire che è inutile, ci mancherebbe, non
mi permetterei mai, ma mi pare che sia superata dalle interlocuzioni e dalle azioni
effettive che tutti gli Enti coinvolti, dalla Prefettura, alla Questura, al Comune, ma
anche alla Regione, stanno mettendo in atto. Quindi non mi trova d'accordo perché
secondo me, appunto, superata da tutto ciò che già viene fatto e quindi sarebbe così,
ridondante, impegnare, quando già si sono impegnate tutte quante al tavolo di sicurezza
per ovviare alle situazioni che il Consigliere ha descritto nelle zone. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli ulteriori interventi. Consigliera Albano, ha tre minuti.
Prego.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per dire che io non voterò favorevolmente
ovviamente a questa mozione perché trovo assurde le richieste del Consigliere (audio
disturbato) attraverso presidi fissi dell'Esercito in alcune zone della città. Io credo che lo
(audio disturbato) periferiche, nelle zone più difficili, nelle zone più critiche delle città,
dei contesti urbani, debba farsi sentire, debba far sentire forte la sua presenza, però lo
Stato non può far sentire la sua presenza (audio interrotto), lo Stato deve agire in altro
modo, deve agire attraverso la cultura, l'istruzione, deve farsi sentire portando in quelle
zone le scuole più belle, e deve farsi sentire portando luoghi di aggregazione per i
giovani, per gli adulti, in modo che si possa sviluppare una cultura della sicurezza
(audio disturbato), che non si sviluppa trovando l'esercito davanti al portone, ma si
sviluppa attraverso l’istruzione, attraverso la cultura. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Scanderebech. Ha cinque minuti.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. Ma guardi, questa mozione, Presidente, è attuale più che mai.
Attuale più che mai perché le immagini che purtroppo abbiamo dovuto vedere alle Iene
negli scorsi giorni sono immagini di una Torino che nessuno di noi vorrebbe vedere,
quasi mi vergogno vedendo queste immagini di dire che siano state registrate a Torino e
mi vergogno di una Torino rappresentata in tutta Italia in questa maniera. Quindi in
attesa di posizionare queste famose telecamere che la stessa Amministrazione ha voluto,
ha votato, e la stessa Regione in buona parte si è attivata per incentivarle e quindi è
un’idea che bipartisan (incomprensibile) di sicurezza della Città, in attesa che queste
iniziative possano diventare concretamente realtà l'idea di - con urgenza - mobilitare dei
presidi fissi e mobili in zona Barriera di Milano e Aurora è un'idea assolutamente
attuale che può essere assolutamente valutata. Per questo motivo questa mozione avrà
tutto il mio supporto. Sono ampiamente convinta della firma che ho posto alla mozione
e voterò favorevolmente, questo perché proprio a fronte delle immagini che abbiamo
visto. Dobbiamo dare un segnale forte a tutta Italia per far vedere che noi su Torino
siamo in grado di non lasciarci sfuggire e scivolare le situazioni, delle situazioni così
importanti, soprattutto sulla sicurezza dei cittadini e sulla sicurezza delle persone e non
possiamo far finta di niente, non possiamo far finta di non aver mai visto quelle
immagini in questi giorni. La stessa Sindaca deve intervenire e un buon atto di indirizzo
potrebbe essere quello di votare quest'oggi questa emozione in maniera concreta e
bipartisan. Quindi invito tutta l'Aula a riflettere veramente su quello che è successo in
questa settimana e su un voto favorevole di questa mozione. Grazie, Presidente. Ho
terminato.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Lascio la parola alla Capogruppo Artesio. Prego ne ha facoltà per cinque
minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io vorrei motivare la mia non partecipazione al voto su questa mozione. La
motivazione è la seguente. Abbiamo a lungo in Commissioni e in Consiglio dato per
scontato il termine delle politiche della sicurezza integrata ma altrettanto a lungo,
soprattutto durante il Consiglio, abbiamo lavorato attraverso atti dei colleghi o
comunicazioni della Sindaca prevalentemente sugli aspetti concernenti il controllo del
territorio e l'adozione di misure straordinarie. Ora, io comprendo che gli argomenti che
ho addotto in merito alla sicurezza integrata o che altri colleghi hanno riferito su queste
politiche complessive possano di fronte a delle urgenze non essere giudicate
sufficientemente convincenti e non mi soffermerò su questo. Voglio però proporre un
punto di vista che credo debba essere considerato anche da coloro che sono più
profondamente convinti della necessità di anteporre gli aspetti di sorveglianza e di
presidio agli aspetti di costruzione di elementi di vivibilità attraverso politiche
complessive di riqualificazione urbana e il punto di vista che voglio proporre è questo:
se diamo per scontato per la necessaria fiducia che dobbiamo avere nelle competenze
organizzative e nell'interpretazione dei mandati da parte degli organi preposti alla
sicurezza e alla sorveglianza del territorio, che quindi sappiano autonomamente
programmare e strutturare in maniera più o meno visibile, ma sicuramente orientata e
consapevole gli interventi relativi al perseguimento di presenze e di reti criminali, gli
interventi relativi alla concentrazione di risorse professionali, di pattuglie, di iniziative
nelle zone che sono giudicate più a rischio e che quindi se assumiamo il fatto che
laddove le situazioni diventano acute o diventano incancrenite ci sia una capacità degli
organi preposti a organizzare le proprie modalità di intervento, contestualmente
trasferire le sollecitazioni su queste modalità in un livello politico e istituzionale quale
quello del Consiglio Comunale sta effettivamente raggiungendo nel medio e nel lungo
periodo il vantaggio e l'interesse generale in particolare di quei quartieri? Articolando
meglio il ragionamento, ogni volta che ci viene presentato in specie con i programmi
urbanistici un intervento di privati o dell'Ente pubblico su determinate zone, abbiamo
sentito molto spesso dire che questi interventi andranno anche a valorizzare il
patrimonio di quelle zone, il patrimonio immobiliare di quelle zone, le attività
commerciali di quelle zone e quindi ad avvantaggiare chi ha fatto nel tempo un
investimento o che con i propri risparmi ha deciso di determinare la propria residenza e
la propria abitazione in quei quartieri. Ora, continuando a rappresentare alcune parti del
nostro territorio con la necessità di presidiarli quei territori, vuoi con telecamere, vuoi
con pattugliamenti eccezionali, vuoi con presidi integrati delle Forze dell'Ordine, e
quindi raffigurando nell’immagine pubblica quelle parti di Torino come delle parti così
esposte al rischio da dover necessitare di interventi così straordinari che magari
autonomamente vengono già realizzati nelle tecniche investigative di sorveglianza degli
enti proposti, ma che nel nostro dibattito diventano una questione pubblica, sta
producendo una valorizzazione di quei territori? Sta producendo una valorizzazione di
chi ha investito per abitarvi o di chi ha investito per lavorarci? A me sembra che nel
medio e nel lungo periodo non stiamo coltivando quel tipo di interesse… (voci
sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
E quindi io credo che, appunto, occorrerebbe un ragionamento più complessivo e quindi
da questo punto di vista non mi associo all’approvazione della mozione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con gli interventi, Vicepresidente Ferrero ha tre minuti, prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie Presidente. Io inizio subito con l’annunciare il mio voto contrario. Io credo
che non abbiamo davvero bisogno di presidi delle Forze dell’Ordine soprattutto non
dobbiamo stigmatizzare un territorio con la presenza fissa di Forze dell’Ordine, ci
dobbiamo rivolgere a un sistema di sicurezza integrata, a chiamare l’esercito per una
riqualificazione e in qualche modo un abbandonare un’articolazione più complessa che
passa da un presidio invece a processi di riqualificazione urbana di cui abbiamo parlato
in tante e diverse situazioni di cui anche il Consiglio in qualche modo si è reso in modo
significativo partecipe, esiste ampia letteratura sulla riqualificazione urbanistica che
mette insieme il superamento del degrado con azioni coordinate, con educativa di
strada, con un… azioni molto articolate che in qualche modo superano forse quella che
io ritengo un pochettino una semplificazione, ecco, pensare di risolvere come presidi
fissi dell’esercito di cui, tra l’altro, si vanno addirittura ad indicare nell’“impegna” i
luoghi precisi come se in qualche modo il Consiglio Comunale decidesse che corso
Novara, corso Giulio Cesare, giardini di via Alimonda, giardini di piazza Montanaro
fossero zone di una pericolosità così estrema da dover, appunto, avere un presidio
militare. Ecco, no io non ritengo che questa sia la strada giusta come dico l’argomento
non è proposto per la prima volta come è stato oggetto di tante Commissioni in cui
molte Consigliere, non ripeto quello che è stato detto dal Presidente Albano che mi
trova assolutamente concorde per quello vi annuncio il mio voto contrario. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso ho l’intervento della Consigliera Grippo, prego.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Il mio intervento assomiglierà un poco ad alcuni di quelli che mi
hanno preceduta soprattutto nel momento in cui a mio avviso è proprio fuori fuoco la
competenza e il dovere che abbiamo come Amministrazione Comunale ed è fuori fuoco
il modo in cui dobbiamo perseguire gli obiettivi che sono propri del nostro ruolo. Io
vorrei condividere con voi che cosa ho provato vedendo alcuni manifesti che sono in
giro per la Città in questo periodo c’è scritto sopra “No spaccio”, come se si dovesse
presupporre che prima o poi compariranno dei manifesti con sopra scritto “Sì spaccio”.
Ora, Presidente, c'è l'esigenza di recuperare un pochino il senso delle cose e uscire da un
populismo che non fa bene a nessuno e che non ha fatto bene a nessuno nemmeno negli
ultimi anni nonostante abbia determinato almeno un periodo le fortune di alcune forze
politiche, io non me la sento Presidente di dare delle indicazioni, ma nemmeno troppo
precise proprio delle indicazioni di carattere generale come amministratore pubblico su
questioni che riguardano strettamente l'ordine pubblico, non me la sento, perché ci sono
degli organi preposti verso i quali noi abbiamo intanto il dovere di andare a
rappresentare delle problematiche e poi di portare quello che è il contributo per parte
amministrativa di lotta al degrado che crei delle condizioni differenti per i cittadini che
intendono vivere in pace e che non sono certo quelle che ci vengono, questo per il mio
palato, rappresentate da chi si ostina a costruire degli atti come se noi fossimo tutti
insieme un'assemblea di Forze di Polizia questo non è il mio modo né di vedere lo
sviluppo della Città né di vedere la lotta al degrado e al disagio né di andare incontro
alle legittime aspettative dei cittadini e non mi vergogno di dire, Presidente, che
l'approccio non militaristico a determinate questioni laddove io faccio un altro lavoro
nella vita significa che non mi importa della sicurezza delle persone e credo che così la
pensi anche il mio Gruppo, io non credo si possa francamente dire che c’è stato un
disinteresse nei confronti di determinati fenomeni, ma è veramente meschino e riduttivo
credere che ci si sieda a tavolino, si faccia l'elenco delle zone più critiche, si racconti di
momenti di tensione e poi si dica: “Adesso metto l'Esercito qua, metto la Polizia là,
metto i Carabinieri dall’altra parte”, è una banalità che francamente i nostri concittadini
non meritano che sappiamo perfettamente non sta in capo né alle nostre capacità né alle
nostre possibilità, io l’ho già detto anche per quanto riguarda determinate questioni che
invece ci riguardano più direttamente e che sono quelle della videosorveglianza perché
comunque abbiamo voluto ignorare invece dei ragionamenti di tipo costruttivo che
riguardano le risorse come devono essere spese e come queste comunque devono anche
essere misurate in termini di risultato, questa cosa noi ci siamo rifiutati di farla nel corso
del tempo perlomeno per le materie che ci competono. Oggi ci troviamo a fantasticare,
laddove fantasticare è solamente un termine per richiamare l'immaginazione perché non
c'è nulla di fantastico in quello che ci viene prospettato con quest'atto, ci troviamo a
fantasticare su un luogo dove le persone debbano vedere ad ogni angolo una situazione
che è degna di post-bellico. Io onestamente, Presidente ripeto, non intendo più e spero
che così il mio Gruppo mi segua andare a fare da, come dire, contorno a delle
discussioni che lo ripeto sono discussioni fuori fuoco che prendono di mira alla pancia
delle persone e la sollecitano fino a farla sanguinare in modo tale che poi le si convinca
che queste sono le soluzioni, non è così. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Grippo. Prima di procedere come avete notato in chat ho
chiesto di poter intervenire, quindi chiedo alla Vicepresidente Ferrero qualora lo
ritenesse opportuno di prendere iniziativa e quindi presiedere l’Aula se dovessi
eventualmente rientrare in qualcosa che non deve essere detto e quindi mi permetto di
intervenire in merito alla discussione. Voglio soltanto fare un intervento molto breve
perché credo sia opportuno avere ogni tanto anche il coraggio di esporsi e mi espongo in
qualità di persona che vive in una periferia decisamente non semplice come quella che è
Barriera di Milano e ci vivo all’interno da 33 anni. Credo che le Amministrazioni
abbiano forse perso di vista un pochino quella che era la sicurezza all'interno di alcune
aree periferiche e Barriera di Milano è una di queste. Devo ammettere che recentemente
con la presenza delle Forze dell'Ordine i cittadini non mi risulta siano stati, non abbiano
visto negativamente la situazione, anzi fa triste sentir dire alcune volte dai cittadini una
parola “finalmente”, una parola che non avrei voluto sentir dire all’interno della
periferia all'interno della quale vivo come ho già detto da 33 anni. Riconosco che la
cultura è un valore estremamente importante sul quale puntare, ma puntare sul lungo
periodo perché i grandi cambiamenti avvengono nel lungo periodo e non avvengono nel
giro di pochi giorni o poche settimane e come ben sappiamo ci sono interventi di
riqualificazione che impatteranno nell'ordine di 10-20 anni all'interno di periferie come
Barriera di Milano, credo quindi sia anche opportuno alcune volte decidere da che parte
stare. Ritengo, quindi, di dovermi esprimere a titolo personale se poi il Gruppo a cui
appartengo vorrà fare analogamente a favore di questo atto non perché si voglia essere
maestri e dire agli altri come si debba fare un lavoro, ma perché è opportuno che le
Amministrazioni e noi che siamo all’interno di questa sede ci si prende alcune volte
davvero la responsabilità anche solo di accendere un riflettore su un'area della nostra
Città che dire che non ha problemi vuol dire semplicemente voltare lo sguardo da
un'altra parte e guardare una realtà che forse esiste sui libri di fantasia, ma non esiste
davvero nella realtà. Ho chiuso con mio intervento e quindi chiedo scusa se sono andato
oltre magari alle vostre sensibilità, ma ritenuto opportuno di dovere intervenire. Ci sono
ulteriori interventi da parte dei Consiglieri?

MAGLIANO Silvio
Presidente, sono Magliano, ma non riesco a connettermi in chat.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Per annunciare il mio voto favorevole da sempre almeno da quando
sono in Consiglio Comunale faccio esperienza di che cosa vuol dire sentire, ascoltare,
condividere le istanze e i bisogni di cittadini che vivono in quelle periferie. Guardi,
Presidente, sottoscriveremo parola per parola del suo intervento e del coraggio che ci ha
messo nel farlo. I progetti di lungo periodo sono importanti e forse noi dovremmo avere
il coraggio di dire che è assurdo anteporre progetti culturali a posizionamento di Forze
dell'Ordine per garantire la sicurezza, mettere contro queste due cose, mettere contro più
telecamere e più presenza dell’associazionismo è veramente un gioco che dopo un po' è
stucchevole, ma stucchevole rispetto all'impegno che alcuni di noi ci mettono su quei
tipi di spazi, quei tipi di luoghi delle nostre Città che si sono sentite lasciate sole. Questa
Amministrazione ha iniziato a fare qualcosa, ha iniziato con questo progetto della
videosorveglianza è evidente che i presidi fissi rappresentano comunque fisicamente la
modalità perché i cittadini possano dire: “Non siamo lasciati soli”. Per cui non mi
iscrivo al gioco di cosa è meglio rispetto a un intervento culturale, un intervento
scolastico, educativo perché è fondamentale farlo, ma come sa bene chi parla e chi
insegna da questo punto di vista sa che sono tutti germogli che troveranno il loro
compimento dopo anni. Noi oggi però abbiamo una Città ferita, una Città che ha
bisogno di vedere che le Istituzioni non l'hanno abbandonata soprattutto in alcuni luoghi
tutto il resto sono parole, tutto il resto è poesia, per cui a me va benissimo ragionare di
maggior presenza del mondo associativo, va benissimo ragionare su interventi di
ulteriore coesione sociale, portierati sociali, investimenti nelle scuole, investimenti
sull'integrazione e sulla legalità, ma questo non può essere messo come in contrasto con
policies che invece chiedono di far vedere fisicamente la presenza dello Stato, l'abbiamo
fatto tante volte nella storia italiana a un certo punto lo Stato e le Istituzioni devono
fisicamente palesarsi e non una volta per fare una retata, per fare un intervento che
invece è il compimento di un'azione ispettiva di Polizia, ma facendo vedere che in quel
luogo i cittadini perbene e i cittadini che si comportano secondo le regole, i cittadini,
che amano questa Città perché ne rispettano i valori, i contenuti, appunto i regolamenti,
non sono da soli e questo penso che sia necessario per cui al di là dei modi, dei tempi e
del temperamento che ci il Consigliere primo firmatario pone io annuncio il mio voto
favorevole perché penso che sia necessario dare anche segnali di questo tipo oltre che
tutti gli altri sui quali io sarò sempre disponibile a un dialogo e a un voto, ma continuare
a dire che c'è una visione negativa piuttosto che quella del mettere delle persone, dei
nostri agenti di Polizia a presidiare rispetto una posizione invece molto positiva e molto
umanitaria che è legata al progetto di lungo periodo penso che di fatto sia un po' fuori
tempo massimo per alcune condizioni e alcuni luoghi in cui è ridotta la nostra Città.
Grazie, Presidente, ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Procediamo con gli interventi, ho il Capogruppo
Tresso, prego ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io intervengo a valle dei due precedenti interventi che è il suo e
del Capogruppo Magliano che ringrazio per la franchezza con cui sono stati espressi e
con altrettanta tranquillità io annuncio che non parteciperò al voto di quest’atto perché
ritengo che sia per il mio modo di vedere sbagliato il contrapporre un intervento di
sicurezza a dei interventi di ricerca di percorsi di tipo sociale e culturale. In realtà non è
la questione di contrapporlo, è proprio la questione che un atto così come viene
formulato deve essere comprensivo di tutti gli aspetti che devono essere finalizzati e
mirati ad ottenere un tipo di sicurezza che secondo me è possibile perseguire con forme
integrate tra loro, allora è per questo che io non mi trovo consenziente rispetto a un atto
che analizza unicamente la necessità di avere dei presidi fissi da parte dell'esercito, a
sancire uno stato di guerra, io lo dico con il massimo rispetto delle persone che vivono
come quanti di voi avete segnalato in quelle realtà e con la massima comprensione e
anche chiarezza con il dichiarare l'urgenza che bisogna dare e le priorità che bisogna
mettere nel governo delle Città a queste situazioni che sono assolutamente intollerabili e
che non possono neanche richiedere interventi che sono siano traslati nel tempo, però è
proprio la formulazione di un atto che vede solo un certo tipo di attività, diciamo così,
coercitiva la possibilità di perseguire la sicurezza. Io credo che la sicurezza in una Città
come Torino che ha saputo esprimere prima tra molte, a Torino è sorto il primo centro
di mediazione penale, è stato istituito un nucleo (incomprensibile) della Polizia Locale.
Ci sono stati interventi che hanno avuto l’obiettivo di calarsi in tessuto sociale per
prevenire escalation di violenza attraverso un'azione che era minata a ottenere dei
risultati con forme e diffuse e di possibilità di arrivare a questo tipo di alta sicurezza, di
maggiore attenzione e inserimento, certo è un discorso molto più articolato ed esaustivo
che passa da un’azione urbanistica, per esempio, perché non ci siamo posti questi
problemi in maniera adeguata quando abbiamo discusso una Variante generale al Piano
Regolatore che di questi temi deve farsi carico al pari della attività sociali, al pari delle
attività di sicurezza. Allora, io per quello che è la mia cultura, la mia formazione e il
mio modo di intendere l’attività di governo di una Città rifuggo da una visione che
debba unicamente ascrivere a strumenti coercitivi l'atteggiamento da tenere nei
confronti della sacrosanta sicurezza che bisogna raggiungere in tutte le aree cittadine.
Allora, bisogna sostenere e promuovere la volontà di investire fortemente in questo
settore, ma con una serie di azioni più articolate, quindi io non ho a priori una
preclusione sul fatto che possono essere installate delle telecamere, le telecamere
possono essere uno strumento se inserite in un panel più allargato di azioni che non
sono unicamente quelle di andare ad avere azioni di questo tipo perché se non… ma
penso ci siano anche tra l’altro studi a livello europeo che lo dimostrano non sono
sufficienti, possono mettere forse un tampone immediato, ma non sono quelle le azioni
che sono sufficienti a risolvere problematiche che sono molto più complesse che devono
partire da un’analisi, cioè io in quelle zone si vanno a visitare, ci sono stato di recente,
alcune di queste realtà cioè lì ci stanno azioni che sono molto più efficaci dal punto di
vista di riuscire a comprendere quali possono essere i meccanismi su cui andare a
regolare la possibilità di investire e di capire come limitare un certo di disagio
complessivo per questi episodi. Poi, io non dico che non ci siano anche nella
definizione, diciamo, della tempistica che quindi deve sapere individuare i risultati da
ottenere anche delle azioni più severe e anche dure in certi casi, ma non…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Sì, vado a chiudere. Da un concetto più articolato di quello che deve essere il tipo di
sicurezza a cui ogni Città deve mirare. Allora, in questo senso non ritengo che un atto
così come è stato posto risponda a quelli che sono delle necessità che la Città deve
sapere individuare e su cui investire in maniera più articolata. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso ho l’intervento del Presidente Versaci, ne ha
facoltà per tre minuti. Prego.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Sarò molto veloce. Io ovviamente mi attengo a quello… (audio
assente).

SICARI Francesco (Presidente)
Non la sento, non la sento.

VERSACI Fabio
Mi sente, Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Ora la sento.

VERSACI Fabio
Okay. No, ci tenevo a precisare che io mi atterrò a quanto detto anche dal Presidente
Tevere che ha seguito di più l’iter di questa discussione, però ci tenevo a precisare delle
cose che sono state dette perché io condivido tutto, è giusto che, cioè che non si debba
presidiare per forza con le Forze dell’Ordine per migliorare dei quartieri, però io
davvero invito tutti a rimanere con i piedi per terra perché è innegabile che ci sono
alcuni quartieri e pezzi della nostra Città che sono di difficile gestione anche sotto il
profilo culturale, quindi dire che bisogna solamente portare la cultura sì è una frase bella
che io condivido però come si diceva ci vuole anche del tempo e non è semplice. Ci
sono parti della nostra Città dove è davvero complesso viverci forse evidentemente chi
non le vive non lo capisce, nel senso ma non lo dico con cattiveria, ma nel senso che è
evidente che quando uno vive una situazione la gestisce in maniera diversa. Io davvero
inviterei i colleghi ad andare in alcuni punti della Città anche che citava il Consigliere
Petrarulo, che tra l’altro io conosco perché ho degli amici che ci vivono, ad andare a
determinati orari del giorno per capire la differenza, perché io adesso ho la fortuna di
non vivere in un quartiere così, ma ci ho vissuto per parecchio tempo della mia vita con
delle problematiche difficili, non è semplice, non è semplice quindi non si può sminuire
tutto dicendo: “Non serve fare queste cose qua”, purtroppo serve. Serve perché, ripeto,
ci sono dei quartieri che sono più difficili di altri e secondo me dire semplicemente:
“Dobbiamo fare degli interventi”, sì, sì, sono interventi come diceva anche lei
Presidente che magari ci vogliono 15-20 anni però stasera e domani sera quelle persone
vivranno delle situazioni che non sono il massimo. Ecco, volevo solamente dire questo
perché ho sentito delle cose idealisticamente molto vicine al mio pensiero poi nella
pratica sono un po' più difficili da mettere in pratica e ci sono delle persone che vivono
delle situazioni non facili e non belle e alle volte bisognerebbe andarle a vedere di
persona. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi? Allora, non rilevo ulteriori richieste di
intervento e quindi possiamo procedere con la votazione dell’atto. Lascio, quindi, la
parola al Vicesegretario per l’appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
Segretario, in chat il Consigliere Carretto esprime voto contrario.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sì. Allora, abbiamo 6 voti favorevoli, 8 voti contrari e 11 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, con 25 Consiglieri presenti, 6 voti a favore, 8 contro e 11 astenuti,
il Consiglio Comunale non approva la mozione.
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