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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Marzo 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 22
ORDINE DEL GIORNO 2021-06454
APPELLO ALLA REGIONE PIEMONTE AFFINCH? NON VANIFICHI GLI EFFETTI POSITIVI OTTENUTI CON LA LEGGE?REGIONALE?N.?9/2016 NELLA LOTTA ALLA LUDOPATIA A BENEFICIO DI TUTTI I CITTADINI. [Testo coordinato]
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Nel 2016 la Regione Piemonte prima e unica in Italia ha approvato
la Legge regionale numero 9, una legge di contrasto al gioco d'azzardo patologico e a
tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione. La Regione
ha recepito l'appello che arrivava dalla società civile che evidenziava dati preoccupanti
di incremento del fenomeno. I numeri parlavano chiaro: nel quadriennio 2013 - 2016 c'è
stata una crescita delle perdite al gioco fisico pari all’11,4% nel solo Piemonte, per una
quota delle perdite al 2016 pari al 21% nel volume di gioco e inevitabilmente nello
stesso periodo si riscontrava anche un trend in crescita del numero di giocatori in cura
presso il Servizio Sanitario Regionale. Tale legge fu approvata con l'unanimità di tutto il
Consiglio Regionale in modo trasversale da tutte le forze politiche, dall'area di
Centrosinistra all'area di Centrodestra, Consiglio Regionale dimostratosi sensibile al
problema reale rappresentato al gioco d'azzardo patologico che si caratterizza con
l'essere un problema sociale diffuso. Ci fu quindi un'azione politica di forte contrasto al
gioco d’azzardo e a tutela di tutti cittadini, in particolare delle persone più fragili. Oggi
dopo cinque anni dall'introduzione di tale normativa regionale, i dati forniti da IRES
Piemonte sugli effetti di tale legge indicano che la direzione presa dalla Regione
Piemonte nel 2016 era corretta. I dati mostrano infatti una riduzione dell’11% del
volume di gioco in Piemonte, pari a 572.000.000 di euro; del 19% delle perdite al gioco
fisico e un calo del 20% del numero dei pazienti in cura presso il Servizio Sanitario
regionale per dipendenza da gioco d’azzardo. Tutti i dati piemontesi sono in
controtendenza rispetto sia ai dati delle Regioni confinanti, sia rispetto ai dati nazionali,
un segnale chiaro di come la strategia politica piemontese vada nella direzione giusta e
produca sulla popolazione gli sperati benefici effetti. La Regione Piemonte però nel
2019 ha iniziato l'iter per una legge che di fatto annullerà i benefici ottenuti in questi
anni e questo rammarica molto, anche perché le misure introdotte non hanno spostato i
volumi di gioco sulle piattaforme online, come invece raccontato sta cercando di
rendere vana l’attuale normativa regionale. I numeri mostrano invece come ci sia stato
comunque un effetto positivo indiretto sui giochi online, in Piemonte infatti si nota
esserci stato un incremento del volume di gioco online inferiore rispetto ai dati
nazionali, quindi un trend che si sta riducendo molto più velocemente che a livello
nazionale. Se inoltre teniamo in conto che nel 2020 a causa della pandemia e dei
conseguenti effetti economici molte persone si sono trovate in condizioni di maggiore
vulnerabilità e a maggior rischio di dipendenza, è fondamentale difendere con
determinazione i positivi effetti ottenuti dalla Legge regionale approvata nel 2016 ed
evitare che tutti i successi raggiunti vengano cancellati con un colpo di spugna. Il
Consiglio Comunale di Torino si era già espresso in tal senso a fine 2019, prima della
pandemia da Covid-19. Adesso che si sta arrivando alla conclusione dell'iter della
proposta di modifica della Legge regionale è importante che il Consiglio Comunale e la
Giunta di Torino accolgano il nuovo appello giunto dalla società civile affinché la
Regione Piemonte blocchi tale iter per evitare di vanificare gli effetti positivi ottenuti
dell'attuale normativa regionale a vantaggio di tutti i piemontesi. Inoltre con questo
ordine del giorno chiedo al Consiglio Comunale e alla Giunta di Torino di rivolgersi al
Presidente Draghi, al Ministro Speranza e a tutto il Parlamento, affinché traggano
spunto dalla Legge regionale numero 9 del 2016 della Regione Piemonte per sviluppare
e proporre una normativa nazionale di contrasto al gioco d'azzardo patologico a tutela
delle fasce più fragili e vulnerabili di tutta la popolazione italiana. In questo modo gli
effetti positivi che per ora hanno riguardato il solo Piemonte, potranno essere estesi a
tutto il Paese. Nell'attuale momento di crisi economica e sanitaria legata al Covid-19 è
ancora più importante che le istituzioni agiscano a tutela dei cittadini nel rispetto
dell'articolo 41 della Costituzione italiana che ribadisce come l’iniziativa privata, seppur
libera, non possa mai svolgersi in contrasto con l'utilità sociale e a danno della
popolazione. Grazie.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Brevemente per ringraziare sia la Consigliera Imbesi, sia la
Consigliera Foglietta per l’intervento e per il voto favorevole dei loro Gruppi a
quest’ordine del giorno e Presidente, se fosse possibile fare una votazione unica
compreso anche l’emendamento della Consigliera Imbesi.

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