Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, il Consigliere Mensio, appunto, ha presentato un’interpellanza sul progetto di realizzazione dell’autorimessa interrata di via Chambery, seguito fin dalle prime fasi, novembre 2011, all’Area Verde, al tempo Servizio Verde e Gestione, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Verde Pubblico e Privato della Città. L’area verde prospiciente in via Col di Lana, tra le vie Asiago e Chambery, per quanto fruita liberamente dai cittadini e simile in tutto e per tutte a tante aree pubbliche, è un’area privata e quindi, sebbene gli abbattimenti degli alberi debbano essere autorizzati dai Servizi comunali, la Città in questi casi non può esercitare gli stessi diritti delle aree pubbliche. In particolare, l’obbligo di rilascio della polizza fideiussoria, di prassi per le manomissioni di alberature pubbliche, nel caso di proprietà privata si utilizza solo in situazioni particolari, come ad esempio per gli alberi di particolare pregio. Il fatto che dei privati nella primavera 2012 abbiano effettuato l’abbattimento degli alberi senza aver ancora provveduto ad assolvere l’obbligo compensativo è dovuto al fatto che il medesimo prevedeva la messa a dimora di 50 alberi in vie limitrofe della zona di via Chambery, per un valore complessivo di circa 30.000 euro e tale messa a dimora avrebbe dovuto essere eseguita nell’autunno seguente, termine temporale prima del quale i lavori si sono arenati e il cantiere non ha avuto più seguito. Il Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità ha comunicato, per le parti di competenza, che, a seguito della segnalazione al Corpo della Polizia Municipale, pervenuto loro con nota in data 28 novembre 2017, inoltravano alla proprietà comunicazione di avvio del procedimento per la presenza nel sito di alcuni manufatti di cantiere, trattandosi di area destinata alla costruzione di una autorimessa interrata, come da permesso di costruire rilasciato l’8 agosto 2012. L’inizio dei lavori era stato comunicato in data 3 settembre 2012, pertanto il termine fissato ultimo era il 3 settembre 2015; con successiva pratica edilizia si concedeva una proroga del termine di anni due, atteso che la fine lavori non veniva presentata nel termine previsto. La validità del permesso risultava decaduta, la pratica veniva trasmessa al Servizio Vigilanza, per quanto di competenza, in data 1° agosto 2018. In data 4 dicembre 2018 è stato effettuato dal Nucleo Tecnico del Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità un sopralluogo di verifica dello stato dei luoghi. Dal verbale redatto dal tecnico incaricato emergevano le seguenti opere provvisionali di cantiere: posa di due container uso vendite fronte via Asiago; costruzione di due baracche uso mensa, spogliatoio e ufficio di un locale mobile; di un container e di una tettoia a copertura di serbatoio gasolio fronte via Col di Lana; posa di container in via Chambery e realizzazione di steccato. In data 10 dicembre 2018 il professionista incaricato della proprietà comunicava la volontà dell’impresa di rimuovere tutti i manufatti abusivi entro la metà del mese del gennaio 2019. Il Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità provvedeva a concederne una proroga fino al 10 febbraio 2019 per l’esecuzione dei lavori. Il 22 maggio 2019 si eseguiva un nuovo sopralluogo, di cui si accertare il permanere in sito delle opere già rilevate. Il Nucleo Tecnico di Vigilanza Edilizia provvedeva a redigere denuncia di reato per violazione alle norme urbanistico-edilizie ai sensi dell’articolo 331. Il tipo di intervento si configura come completamento, ai sensi dell’articolo 4, lettera E, delle NUEA del Piano Regolatore, e nuova costruzione, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera 5 del D.P.R. 380, atteso che, in mancanza di titolo abilitativo di un cantiere, i manufatti rilevati sono da considerarsi come interventi di nuova costruzione. Le opere ricadono in zona urbanistica consolidata residenziale mista, indice fondiario un metro quadro di SLP per metro quadro, e area verde pubblico e area verde assoggettata all’uso pubblico. A seguito di ulteriore comunicazione di avvio procedimento, indirizzata alla proprietà, in data 8 luglio 2019 il Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità procedeva all’emissione di ingiunzione di demolizione in data 6 novembre 2019. In data 14 gennaio 2020 perveniva al Servizio ricorso davanti al TAR Piemonte per l’annullamento del succitato provvedimento di demolizione opere e ripristino dello stato dei luoghi, a seguito della quale la Città provvedeva alla formale costituzione in giudizio. Il Servizio Vigilanza è a tutt’oggi in attesa di conoscere la data di fissazione dell’udienza, che verrà comunicata dall’Avvocatura Comunale autorizzata a resistere in giudizio. |