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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Febbraio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2021-00044
VIA COL DI LANA: IL PARCHEGGIO PRIVATO NON E' MAI PARTITO, MA I PROBLEMI PERMANGONO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora proseguiamo con il Presidente Mensio e con l’Assessore Unia, con la numero
202100044, è stata presentata, appunto, dal Consigliere Presidente Mensio:

“Via Col di Lana: il parcheggio privato non è mai partito, ma i problemi permangono”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do subito la parola all’Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, il Consigliere Mensio, appunto, ha presentato
un’interpellanza sul progetto di realizzazione dell’autorimessa interrata di via
Chambery, seguito fin dalle prime fasi, novembre 2011, all’Area Verde, al tempo
Servizio Verde e Gestione, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Verde
Pubblico e Privato della Città. L’area verde prospiciente in via Col di Lana, tra le vie
Asiago e Chambery, per quanto fruita liberamente dai cittadini e simile in tutto e per
tutte a tante aree pubbliche, è un’area privata e quindi, sebbene gli abbattimenti degli
alberi debbano essere autorizzati dai Servizi comunali, la Città in questi casi non può
esercitare gli stessi diritti delle aree pubbliche. In particolare, l’obbligo di rilascio della
polizza fideiussoria, di prassi per le manomissioni di alberature pubbliche, nel caso di
proprietà privata si utilizza solo in situazioni particolari, come ad esempio per gli alberi
di particolare pregio. Il fatto che dei privati nella primavera 2012 abbiano effettuato
l’abbattimento degli alberi senza aver ancora provveduto ad assolvere l’obbligo
compensativo è dovuto al fatto che il medesimo prevedeva la messa a dimora di 50
alberi in vie limitrofe della zona di via Chambery, per un valore complessivo di circa
30.000 euro e tale messa a dimora avrebbe dovuto essere eseguita nell’autunno
seguente, termine temporale prima del quale i lavori si sono arenati e il cantiere non ha
avuto più seguito. Il Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità ha comunicato, per le parti
di competenza, che, a seguito della segnalazione al Corpo della Polizia Municipale,
pervenuto loro con nota in data 28 novembre 2017, inoltravano alla proprietà
comunicazione di avvio del procedimento per la presenza nel sito di alcuni manufatti di
cantiere, trattandosi di area destinata alla costruzione di una autorimessa interrata, come
da permesso di costruire rilasciato l’8 agosto 2012. L’inizio dei lavori era stato
comunicato in data 3 settembre 2012, pertanto il termine fissato ultimo era il 3
settembre 2015; con successiva pratica edilizia si concedeva una proroga del termine di
anni due, atteso che la fine lavori non veniva presentata nel termine previsto. La validità
del permesso risultava decaduta, la pratica veniva trasmessa al Servizio Vigilanza, per
quanto di competenza, in data 1° agosto 2018. In data 4 dicembre 2018 è stato effettuato
dal Nucleo Tecnico del Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità un sopralluogo di verifica
dello stato dei luoghi. Dal verbale redatto dal tecnico incaricato emergevano le seguenti
opere provvisionali di cantiere: posa di due container uso vendite fronte via Asiago;
costruzione di due baracche uso mensa, spogliatoio e ufficio di un locale mobile; di un
container e di una tettoia a copertura di serbatoio gasolio fronte via Col di Lana; posa di
container in via Chambery e realizzazione di steccato. In data 10 dicembre 2018 il
professionista incaricato della proprietà comunicava la volontà dell’impresa di
rimuovere tutti i manufatti abusivi entro la metà del mese del gennaio 2019. Il Servizio
Vigilanza Edilizia e Agibilità provvedeva a concederne una proroga fino al 10 febbraio
2019 per l’esecuzione dei lavori. Il 22 maggio 2019 si eseguiva un nuovo sopralluogo,
di cui si accertare il permanere in sito delle opere già rilevate. Il Nucleo Tecnico di
Vigilanza Edilizia provvedeva a redigere denuncia di reato per violazione alle norme
urbanistico-edilizie ai sensi dell’articolo 331. Il tipo di intervento si configura come
completamento, ai sensi dell’articolo 4, lettera E, delle NUEA del Piano Regolatore, e
nuova costruzione, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera 5 del D.P.R. 380, atteso
che, in mancanza di titolo abilitativo di un cantiere, i manufatti rilevati sono da
considerarsi come interventi di nuova costruzione. Le opere ricadono in zona
urbanistica consolidata residenziale mista, indice fondiario un metro quadro di SLP per
metro quadro, e area verde pubblico e area verde assoggettata all’uso pubblico.
A seguito di ulteriore comunicazione di avvio procedimento, indirizzata alla proprietà,
in data 8 luglio 2019 il Servizio Vigilanza Edilizia e Agibilità procedeva all’emissione
di ingiunzione di demolizione in data 6 novembre 2019. In data 14 gennaio 2020
perveniva al Servizio ricorso davanti al TAR Piemonte per l’annullamento del succitato
provvedimento di demolizione opere e ripristino dello stato dei luoghi, a seguito della
quale la Città provvedeva alla formale costituzione in giudizio. Il Servizio Vigilanza è a
tutt’oggi in attesa di conoscere la data di fissazione dell’udienza, che verrà comunicata
dall’Avvocatura Comunale autorizzata a resistere in giudizio.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Unia. Allora, passo la parola al Consigliere Mensio. Prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Beh, anche qui la risposta è stata data nella forma, purtroppo anche
qui nella sostanza siamo lungi dal venire a una risoluzione della situazione. Io
comprendo tutto, comprendo anche il fatto che evidentemente le cose si arenano, come
balene spiaggiate sulle coste, e poi nessuno va a aiutare queste povere balene a
riprendere la via del mare. Qui si è arenato, si è arenato, si è arenato, si è arenato,
parliamo di ormai quasi 10 anni, c’è un ricorso al TAR, probabilmente che sarebbe
arrivato lo stesso anche prima; aspettiamo che finalmente ci sia l’udienza del TAR
contro l’impugnazione di questa cosa, ma alla fine, dopo quasi 10 anni, quasi 10 anni,
ne manca circa uno e mezzo, anzi, un po’ di più, quasi due, vediamo se tra due anni
festeggiare con una torta i 10 anni del cantiere che non è mai partito, oppure se
finalmente quel giardino verrà rimesso almeno in una situazione di normalità, perché in
questo momento è un ricettacolo di rifiuti, di sporcizia che nessuno va a pulire, almeno
intimare la pulizia dei rifiuti all’interno di un’area privata prospiciente non sarebbe
male, perché ovviamente io ho messo le foto di come si presenta la situazione, ma vi
assicuro che quello è un ricettacolo non solo di rifiuti, tutti i manufatti indicati non sono
stati sgombrati, la recinzione cade a pezzi, lì dentro non sappiamo cosa accade. È vero,
è una proprietà privata, però dal mio punto di vista, e anche da quello dei cittadini che
vivono lì sopra, non è un bel vedere. E quindi speriamo che questo belvedere ritorni,
ritorni almeno a essere un praticello. Purtroppo sugli alberi neanche quelli siamo riusciti
ad avere, perché la vigilanza evidentemente non è servita a far ripiantare 50 alberi, sono
stati abbattuti, ormai gli alberi li abbiamo persi, il parcheggio non c’è, il belvedere è
sparito, è tutto arenato, speriamo che non diventi un arenile al più presto, ma che torni
almeno una zona verde. Grazie, se può farmi avere anche di questa, Assessore, la
risposta scritta o le note che ha letto, mi fa una cortesia. Grazie mille.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Mensio.
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