Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Con il voto su questa delibera siamo arrivati alla “redde rationem” sulla vicenda e sulla storia di Cavallerizza. Abbiamo provato in tutti i modi come forza di Opposizione di far presente all’attuale Maggioranza che non si ravvisano particolari motivazioni di urgenza per sottoporre con tanta fretta al voto del Consiglio Comunale la delibera su Cavallerizza, ci abbiamo in Capigruppo chiedendo che le delibera venisse ancora portata nella Commissione competente perché si potessero verificare ulteriori approfondimenti e discussioni, con gli stessi approfondimenti che abbiamo visto, ne abbiamo parlato adesso con gli emendamenti sul merito della questione anche perché si sa ciò che può sembrare discusso e approfondito ad alcuni Consiglieri può non esserlo del tutto o in parte per altri. Ci abbiamo provato democraticamente anche in Consiglio Comunale utilizzando tutti gli strumenti che il Regolamento mette a disposizione dei Consiglieri per fare ostruzionismo di forma, ma soprattutto nel merito come nel caso degli emendamenti che abbiamo appena discusso e che avevano avuto tutti parere tecnico favorevole, lo ribadisco parere tecnico favorevole, sottolineando ripetutamente la nostra disponibilità a discuterli in Commissione, ma abbiamo trovato una Maggioranza tetragona, sorda a qualunque richiesta di ulteriori passaggi in Commissione, una Maggioranza che si è arroccata sulla posizione “Ne abbiamo discusso abbastanza” e che è arrivata a chiedere il sostengo alle forza politiche di Minoranza e comunque l’hanno trovato sia a Destra, adesso anche a Sinistra e sappiamo tutti chi ha dato la propria disponibilità a mettere la firma sulla mozione di accorpamento. Io però voglio evidenziare una cosa con chiarezza, con questa delibera la Maggioranza si assume una gravissima responsabilità quella di alienare a privati un bene tutelato, iscritto nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, credo sia un fatto mai avvenuto in precedenza nel nostro Paese. Non posso non ribadire quanto già detto e ricordato, non possiamo incidere sulla tutela dei beni architettonici anche se cambiano le Maggioranze seppure temporaneamente e anche solo per questa delibera, il paesaggio e i beni architettonici sono valori primari della Repubblica in termini assoluti e non sono disponibili e non esposti alla mutevolezza degli indirizzi politici e questo a cui assistiamo oggi rappresenta proprio una delle tante storie di svendita del patrimonio pubblico per coprire i debiti che strangolano i Comuni Italiani. È sorprendente che per la Maggioranza non sia sufficiente sapere che l’UNESCO nel marzo 2017 abbia rilevato che occorra mantenere la destinazione pubblica della Cavallerizza e che quindi per questo motivo sia necessario sospendere ogni determinazione sul PUR e prevedere una modifica di Piano Regolatore quale contenuto da considerare progetto preliminare di revisione del Piano Regolatore stesso. Inoltre, siamo del parere che la mancata adesione formale di CCT S.r.l. alla proposta di PUR costituisca un elemento pregiudizievole circa la regolarità tecnica e amministrativa della proposta di deliberazione. Purtroppo, dobbiamo rilevare come non siamo ancora venuti a conoscenza se l’Amministratore Unico della società di cartolarizzazione Città di Torino abbia aderito o meno al PUR anche perché ci risulta che non si sia presentato in due sedute di Commissione. Il Consiglio però deve essere messo in condizione di capire quali siano le intenzioni della Sindaca e dell'Assessore competente in merito alla questione, perché dubitiamo che si potrebbero profilare scenari cupi piuttosto cupi per il patrimonio e per il bilancio del Comune, non è una domanda posta a caso per questi motivi il voto, il nostro voto è contrario all’approvazione di questa proposta avanzata dalla Giunta e avallata dall’attuale Maggioranza. Grazie, Presidente. |