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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Febbraio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02459
PROGETTO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE (P.U.R.) RELATIVO AL COMPLESSO DELLA CAVALLERIZZA REALE PREVISTO DALLA SCHEDA NORMATIVA AT N. 29 DELLE N.U.E.A. DI P.R.G. - APPROVAZIONE.#2+1+5# PGC 401/2021
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente, mi sente bene?

MAGLIANO Silvio
Sì, la ringrazio perché ho dei problemi di linea. Sì, Presidente, io intervengo per
annunciare il voto favorevole da parte del Gruppo dei Moderati, un voto favorevole che
evidentemente si basa su una buona dose di pragmatismo. È evidente che è una
questione che ci portiamo avanti da tempo la destinazione della Cavallerizza, che cosa
può rappresentare, che cosa ha rappresentato e rappresenterà per la nostra città ed è
evidente che apre una discussione, apre un ragionamento che la politica e la sua classe
dirigente dovremmo fare sempre di più, cioè beni di questo valore, di queste entità come
potranno, se potranno essere ancora nelle disponibilità dell'Ente Pubblico, se potranno
rimanere pubblici, oppure se si potranno trovare delle formule come la mediazione che
in parte si è trovata e formule che possano garantire la sostenibilità del bene, ma nello
stesso tempo l’utilizzo, anche se in parte, da parte del pubblico, da parte dei cittadini,
perché è evidente a tutti, e su questo dobbiamo farci una ragione, che le finanze dei
comuni non permettono più come una volta, e forse una volta in modo smodato e non
morigerato, la gestione di beni come questo. Ma il Pubblico ha la responsabilità anche
alla luce di una tradizione liberale, possiamo definirla così, di controllare che cosa le
realtà sociali, il privato sociale o il privato tout court realizza all'interno di questi beni e
come questi beni che vengono dati a privati possano comunque essere considerati uno
spazio di vivibilità, uno spazio di partecipazione da parte dei cittadini e forse questo è
un modello che tendenzialmente doveva cambiare se abbiamo voglia di guardare con
chiarezza e con onestà intellettuale i conti delle città, di tutte le città del nostro Paese fin
quando non ci sarà un ribaltamento da parte dei Governi centrali, un ribaltamento
politico in cui si tornerà a dare credito e fiducia agli Enti Locali per permettere agli Enti
Locali di poter respirare, perché è evidente che spesso e volentieri gli Enti Locali hanno
dovuto indebitarsi anche per supplire ai mancati trasferimenti da parte del Governo
centrale e in questa fase di Covid abbiamo visto come riuscire a far fronte alla pandemia
senza avere sempre costantemente un aiuto da parte del Governo in modo efficiente e
puntuale mette in difficoltà i conti dei Comuni. Certo è che si chiude una storia, una
storia che negli ultimi anni è stata oggettivamente problematica. Io l'avevo raccontato
già in Aula il sopralluogo che facemmo, tutte le interpellanze che avevo posto sul tema.
È evidente che quella non era a mio giudizio partecipazione ma era una simil forma di
anarchia in cui si poteva fare un po' quel che si voleva a discapito di tante realtà del
Terzo Settore che per esprimersi, per dare servizi, per dire chi si è e provare a dare una
risposta ai bisogni dei propri concittadini e delle persone maggiormente in difficoltà
invece rispettano le regole e chiedono al Comune di poter stare in luoghi pagando un
canone, affittano spazi e fanno tutto questo e si sobbarcano questi costi nonostante la
loro mission sia quella del sostegno e dell'aiuto agli altri, agli altri cittadini e alle altre
persone meno fortunate o che vivono in condizioni di difficoltà. Per cui si cerca di
tornare a una normalità, una normalità che comunque riconsegnerà questo spazio,
questo luogo alla città ancorché in maniera diversa con una parte di spazi dedicati ai
cittadini e dedicati anche a una partecipazione pubblica. Quello che però si è consumato
oggi è oggettivamente una frattura, una frattura tra chi nel Movimento 5 Stelle ha capito
che governare è molto più difficile che raccontare agli elettori delle sonore fantasie o
delle sonore illazioni rispetto a chi governava prima di loro e chi invece continua non a
sognare perché ci sarebbe un aspetto positivo, ma a lucubrare rispetto a modelli per cui
alla fine della fiera paga Pantalone e nessuno risponde mai di quello che oggettivamente
combina, oggettivamente compie. Per cui il nostro voto sarà favorevole, favorevole
perché pensiamo che in questa fase ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide e ciò
che ci unisce è l'affetto per quello spazio, per quel luogo, sapendo che un Comune con
delle finanze in ordine avrebbe potuto ragionare diversamente, ma anche sapendo che i
partner con i quali andiamo a fare questa operazione sono dei partner che in questa città
hanno investito molto, che riescono a mantenere pezzi di welfare importante e che senza
il ruolo delle fondazioni è evidente che tante politiche pubbliche in questa città non
sarebbero state possibili e che in parte il binomio tra fondazioni di origine bancaria e
mondo del Terzo Settore ha fatto sì che questa Città non sprofondasse nella fatica e nel
dramma prima con le crisi economiche che abbiamo avuto e oggi con le crisi
pandemiche. Per cui io ho ascoltato con attenzione tutto il dibattito, certo è che alcune
affermazioni fatte, vado alla conclusione, Presidente, per non rubare tanto tempo, certo
è che alcune affermazioni fatte non hanno più a che fare con la politica, ma hanno a che
fare proprio con il rapporto personale tra persone ed è brutto vedere che chi ha iniziato
insieme una battaglia oggi si tira dietro parole di quel tipo, non è bello per la politica,
non è bello umanamente. Il nostro voto sarà favorevole appunto perché ciò che ci unisce
è più forte di ciò che ci divide. Grazie, Presidente, ho concluso.

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