Interventi |
PAOLI Maura Grazie, Presidente. Questo emendamento io credo che si colleghi anch’esso al 2015 perché non accettare questo subemendamento significa dare ragione a chi sostiene che, in realtà, questo è esattamente il progetto del PD. Infatti, a parte l’hotel o l’hostel di cui vi parlavo prima, che si confermerà non accettando il subemendamento della Collega Ferrero, all’epoca l’Assessore Passoni ha ripetuto più volte, ad esempio, che con esercizi commerciali intendeva una caffetteria, un servizio di ristoro o una bottega, ma era evidente che le affermazioni espresse non erano coerenti con la realtà. Un’altra cosa che si proponeva era la volontà di iniziare una progettualità partecipata con la cittadinanza, avendo, tuttavia, già definito la destinazione d’uso attraverso un Protocollo d’Intesa tra le Istituzioni e Teatro Stabile di Torino di cui il progetto nel 2015 però rimaneva segreto, ma, soprattutto, l’Assessore Passoni riconfermava di non poter/voler rimuovere la Cavallerizza dal programma di cartolarizzazione e quindi di non sospenderne la vendita ed era un po’ strano, perché, come si può progettare la rigenerazione di un bene comune con la cittadinanza, se l’obiettivo è la vendita ai privati? E questo è rimasto per un bel po’ di tempo un mistero. Sempre nel 2015, a febbraio, si è arrivati al Forum delle Idee, uno spazio in cui i sogni, i bisogni hanno ancora un senso e un’importanza, non sono declassati come si fa oggi; è la prima tappa di un percorso di coinvolgimento vero della cittadinanza nella difesa di un bene comune. E infatti ci fu una forte repressione della cittadinanza e l’incredibile mobilitazione cittadina… e grazie a ciò il Comune prova a trovare una soluzione alla vicenda. Quindi il 30 marzo, su forte spinta dell’Assessore Passoni, ideatore ed artefice dell’affare Cavallerizza, la Giunta approva il Protocollo d’Intesa nel quale, a fianco delle Istituzioni pubbliche, figurava la Compagnia di San Paolo. |