Interventi |
PAOLI Maura Grazie, Presidente. Questo emendamento sottolinea che va benissimo costituire il “Comitato Permanente”, ma si ricorda anche di comprendere la comunità di riferimento come da Regolamento 391 per il governo dei beni comuni urbani della Città di Torino. Bello, peccato che, come ha appena detto anche la Collega Pollicino, è contraddittorio. Sappiamo che questo progetto di “polo culturale” ha ben poco e l’hanno già detto molto bene i miei Colleghi e inoltre è qualcosa che rimane un po’ sulla carta e anzi direi addirittura che va contro tutto ciò che era il principio fondante di tutto quello che doveva rappresentare il progetto Cavallerizza, perché sappiamo che, in realtà, le intenzioni della Maggioranza all’inizio erano quelle di utilizzare sì il Regolamento dei Beni Comuni, ma non come si intende ora, perché è proprio quello che diceva il Consigliere Carretto e ora vi andrò a leggere l’articolo 15 del Regolamento dei Beni Comuni che dice, appunto, che: “I Beni Comuni possono essere oggetto di uso civico e collettivo urbano”, ma specialmente al comma 3 dice: “La ‘comunità di riferimento’ predispone una Carta di autogoverno. Essa disciplina, secondo metodo democratico l’auto-governo delle attività, definisce gli strumenti per garantire l’accessibilità e l’imparzialità nell’uso dei beni comuni e dei beni strumentali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, assicura una gestione inclusiva. La Carta di auto- governo viene esaminata dal Tavolo Tecnico di cui all’articolo 10, comma 1, che ne verifica la coerenza con i principi di cui al presente Regolamento e la fattibilità tecnica. Il negozio civico si perfeziona con la ratifica, da parte del Consiglio Comunale, della Carta di auto-governo”. Quindi, appunto, è in contrasto con… |