Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il punto 11 del nostro Ordine dei Lavori e mi riferisco alla deliberazione n. mecc. 202002459 che ha come oggetto: “Progetto Unitario di Riqualificazione (P.U.R.) relativo al Complesso della Cavallerizza Reale previsto dalla scheda normativa AT n. 29 delle N.U.E.A. di P.R.G. - Approvazione.”. SICARI Francesco (Presidente) Come ricorderete, abbiamo sospeso la discussione di questo atto durante il Consiglio di lunedì scorso e quindi la discussione in merito all’atto stesso riprenderà dal punto in cui è stato sospeso il tutto. SICARI Francesco (Presidente) Siamo quindi all’emendamento n. 32, presentato dal Consigliere Carretto. Solo un attimo... Non rilevo... non viene illustrato l’emendamento e quindi passiamo alla discussione. Prego, Pollicino. CARRETTO Damiano Presidente, non mi ha dato la parola. SICARI Francesco (Presidente) Sì, io le ho dato la parola, prego. CARRETTO Damiano No, non mi ha dato la parola. SICARI Francesco (Presidente) Quando dico che siamo all’emendamento n. 32, presentato dal Consigliere Carretto... CARRETTO Damiano Sì, Presidente, nello scorso Consiglio mi diceva: “Prego, Consigliere Carretto per l’illustrazione”, stavo aspettando la formula di rito. Chiedo scusa. SICARI Francesco (Presidente) Mi perdoni, le do subito la formula che stava aspettando. Le do la parola per l’illustrazione, prego. CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti, ci ritroviamo per proseguire l’illustrazione degli emendamenti. Anche per questo emendamento è particolare il fatto che venga escluso dagli accorpamenti; onestamente non ne capisco il motivo, ma lo illustro volentieri, anzi, lo leggo: “Nella deliberazione del Consiglio Comunale 28 luglio 2016, (n. mecc. 201603358/002) avente oggetto “Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2016-2021 - Approvazione (articolo 42 comma 3 e articolo 46 comma 3) …”, eccetera, eccetera “sono riportate le linee programmatiche di questa Amministrazione. All’interno della delibera sono contenuti i seguenti indirizzi: tutelare e valorizzare i beni comuni; escludere dai programmi di valorizzazione patrimoniale gli edifici aventi valore storico, artistico o di memoria, i parchi e i giardini, salvaguardandone la fruizione pubblica; prevedere la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; programmare gli investimenti pubblici nell’ottica della difesa dei beni comuni, previa specifica analisi costi/benefici; individuare, tra gli immobili non ancora alienati, quelli da tutelare e recuperare con finalità pubbliche, in ragione del loro interesse storico-architettonico o di memoria, bloccandone la dismissione;”, ci tengo a “bloccandone la dismissione”, “recuperare il patrimonio storico, architettonico, museale e industriale di pregio.”. Ecco, queste parole per me sono importanti per due motivi: il primo è perché le ho scritte io, le ho scritte proprio io di persona assieme al Gruppo di Lavoro sull’Urbanistica di cui ero coordinatore/referente prima dell’elezione a Consigliere Comunale e quindi so esattamente il significato che sta dietro queste parole; inoltre, questa formulazione che poi è finita nella delibera programmatica arriva dopo che, di fatto, è stata, diciamo..., è stato escluso il riferimento esplicito alla Cavallerizza Reale che era contenuto nella prima bozza di programma elettorale, perché, appunto, quel programma l’ho scritto io e quindi mi ricordo molto bene che cosa c’era scritto. Poi, qualche... nei vari passaggi, per evitare di mettere argomenti divisivi, eccetera, eccetera, la formulazione è quella che leggiamo. Ma il combinato disposto... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Certo, poi riprenderò dopo. Il combinato disposto di questi punti erano tesi e volti ad evitare la privatizzazione di Cavallerizza che era uno dei punti, diciamo, maggiormente spinti durante la campagna elettorale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Prego, Vicecapogruppo Pollicino, ha tre minuti. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Allora, questo emendamento è necessario al fine di rendere coerenti le linee di mandato, linee che la Maggioranza farebbe bene anche a rammentare, con le azioni poste in atto. Nel merito si tratta di affermare e formalizzare la necessità di tutelare il patrimonio storico e architettonico come la Cavallerizza e scongiurarne la vendita. Sono due aspetti inscindibilmente legati, non può esserci tutela, valorizzazione e fruizione pubblica di un bene UNESCO se poi se ne consente la sua privatizzazione e sarebbe l’unico caso in Italia e forse nel mondo. Si afferma poi che questi beni tutelati costituiscono un patrimonio tangibile di bene comune, inteso nella sua accezione letterale, piena accessibilità e destinazione pubblica, ove gli spazi devono essere effettivamente aperti al pubblico e gratuitamente. La negazione di quanto manifestato nell’emendamento costituisce una correzione di rotta decisiva e concreta di quella volontà politica che la Maggiorana, con l’approvazione del PUR, getta alle ortiche. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi; ho la Consigliera Paoli. Prego, ne ha facoltà per tre minuti. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Questo emendamento è abbastanza chiaro e il Consigliere Carretto, che come ci ha ricordato ha scritto di suo pugno quelle parole, ha spiegato benissimo l’intento, quindi non voglio aggiungere chissà che al suo intervento riguardo le intenzioni; ma ci tengo ad aggiungere anche qui un po’ di storia perché quest’emendamento aggiunge alla delibera ciò su cui avrebbe dovuto fondarsi questa stessa delibera e questo si collega al 2015, e infatti il 12 gennaio del 2015, attraverso i fedeli media, l’Amministrazione ha preso parola sulle sorti della Cavallerizza Reale, questa volta non affermando problemi di cassa, ma ridefinendo - almeno a livello linguistico - la destinazione della Cavallerizza, da hotel de charme a hostel de charme: un hostel molto young, molto low-cost, ma soprattutto molto di charme. Il 2 febbraio, sempre del 2015, si è svolta la riunione della Commissione Cultura di Comune e Regione per sentire, audire l’Assessore, l’ex Assessore Passoni e l’Assessora Parigi sulla questione dell’hostel de charme e sulle sorti della Cavallerizza Reale. Dall’audizione, in realtà, sono emerse una serie di evidenti contraddizioni: parlare di ostello, ma con la gestione appaltata a grandi catene alberghiere e tale affermazione viene ripetuta ormai come utile strumento di mistificazione comunicativa, non è stata in alcun modo dettagliata né circostanziata, impedendo così di comprendere la natura della proposta in termini economici e di modifica degli spazi; l’inserimento residuale di esercizi commerciali per un terzo degli spazi e, ragionando con un minimo di buonsenso, salta immediatamente all’occhio che un terzo del Complesso Cavallerizza, anche se si trattasse solo della parte di proprietà di… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Paoli, procediamo con i successivi interventi e ho la Vicepresidente Ferrero. Grazie. Vicepresidente Ferrero, prego, ha due minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Presidente. Mi dispiace di sentir troncare questi interventi perché, di fatto, poi noi ci troviamo a discutere e dibattere sulla necessità di tutelare il patrimonio storico della Città e forse è giusto interrogarci se questo edificio monumentale, proprio nei suoi volumi, sia un edificio che ha un valore culturale e strategico per questa città. Ricordiamo che anche abitare i luoghi e sperimentare processi creativi fa sì che si possa veramente realizzare un percorso culturale e continuiamo a ritenere, io almeno l’ho sempre ritenuto, che la cultura sia anche un volano culturale... che sia un volano culturale fondamentale per riavviare un processo cittadino di ripresa anche, appunto, di quello che il lavoro artistico può portare proprio come innesto di un sistema di tipo culturale. Ora, il discorso del patrimonio storico va inserito anche in una visione più ampia che è quella nazionale, in cui, con un debito pubblico enorme… di cui in questi giorni toccheremo con mano la situazione perché noi abbiamo un debito che stritola, che allunga la necessità per i dipendenti di rimanere sul posto di lavoro, che, di fatto, snatura tutta una situazione anche economica, ma a catena anche sociale, ecco questo patrimonio nostro è garanzia di quel debito pubblico. Questa garanzia - è una cartolarizzazione -, in qualche modo era semplicemente un banco pegni, l’ho già detto e lo ripeto, era un banco pegni da cui ci si poteva liberare per parti e utilizzando la politica del salame, tagliando un pezzo per volta (voci sovrapposte) … SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Vicepresidente Ferrero, ha completato il tempo a sua disposizione. Dispiace anche a me troncare gli interventi, ma presiedere un’Aula prevede il rispetto di un Regolamento; cerchiamo magari di non dimenticarlo. Procediamo adesso con l’intervento della Consigliera Albano, ne ha facoltà per due minuti, prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Ringrazio anche io il Consigliere Carretto per aver ricordato all’Aula queste parole con cui, appunto, noi ci siamo presentati, abbiamo presentato il nostro programma di governo della città; credo che sia importante ricordarle perché queste parole rappresentano anche la passione che noi abbiamo messo e la volontà forte che abbiamo messo nel momento in cui ci siamo candidati e abbiamo deciso di metterci in gioco proprio per rappresentare certe istanze che, a nostro avviso, all’interno del Consiglio Comunale non erano mai state rappresentate. Questa volontà ci ha spinto e ha fatto sì, appunto, che, grazie anche all’entusiasmo dei cittadini che ci hanno sostenuto, siamo arrivati a poter occupare questi posti, quest’Aula cercando di fare del nostro meglio, come sempre, per portare avanti quello che era il nostro programma e le linee guida di governo della città. Quindi, secondo me, è importante non dimenticarlo, proprio perché adesso, in un momento in cui si tirano le somme a fine Consiliatura, secondo me, sarebbe bene anche voltarsi indietro per vedere quello che si è fatto e le occasioni che si sono perse. Io non voglio che le occasioni perse, appunto, diventino per noi un momento di rammarico; probabilmente, non c’è stato da parte di tutti un impegno sufficiente per riuscire a raggiungere quelli che erano gli obiettivi che ci siamo posti, perché erano comunque obiettivi importanti e complessi anche da raggiungere, però, penso che, in qualche modo, non vadano dimenticati per non perdere l’entusiasmo e non perdere quella che era la spinta iniziale che ha portato tutti noi, che adesso sediamo in quest’Aula, alcuni in Maggioranza, altri che sono diventati… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Albano. Ha esaurito il tempo a sua disposizione. Procediamo con l’intervento del Consigliere Carretto, ne ha facoltà per due minuti, prego. CARRETTO Damiano Presidente, se vuol far intervenire prima Giovara, visto che è il mio secondo intervento, per me non c’è problema, eh... mi dica lei. SICARI Francesco (Presidente) Ha due minuti, prego vada avanti. Non è un secondo intervento ma è il primo intervento nel merito della discussione. Prego. CARRETTO Damiano Ha ragione, era solo per cortesia. Allora, io ovviamente provo... fossi nella Sindaca Appendino proverei estrema vergogna, ma estrema vergogna di fronte a questa delibera e di fronte a queste parole, perché saprei benissimo che ho preso in giro una comunità, ho preso in giro cittadini, ho preso in giro Consiglieri e attivisti, sapendo che poi, probabilmente, non c’era nessuna intenzione di realizzare quanto promesso in campagna elettorale; e davvero, io, Sindaca Appendino, mi vergognerei, e mi dispiace di non essere in presenza in questo Consiglio per non poterla guardare negli occhi perché credo che la Sindaca dovrebbe vergognarsi di questa delibera, dovrebbe vergognarsi e dovrebbe vergognarsi la Maggioranza, ma mi sembra di aver capito che la Maggioranza non ha neanche intenzione di riconoscere che sta negando il proprio programma. Poi, sicuramente ci sarà qualche libera interpretazione di parole scritte da me, quindi non saprei, diciamo che gradirei che non fossero interpretate; io so benissimo cosa ho scritto, so benissimo perché ho scritto quelle parole e che significato avevano. Detto questo, siccome, come ho già detto l’altra volta, non voglio che nessuna mia parola compaia in questa delibera e credo anche che sia stato tenuto fuori questo emendamento con una… (audio interrotto)… mi sentite ancora? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sentiamo. Prego. CARRETTO Damiano Pertanto, annuncio che al termine del mio intervento ritirerò questo emendamento. Ma era solo per ricordare ai miei Colleghi, ai miei ex Colleghi, non dico al Consigliere Iaria che ha scoperto... anzi, all’Assessore Iaria che ha scoperto dell’esistenza di Cavallerizza dopo essere diventato Assessore, non ha mai partecipato al Gruppo di Lavoro… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, il tempo a sua disposizione è finito e quindi i suoi due minuti sono finiti. Teoricamente, prenderei atto del ritiro dell’emendamento del proponente e quindi chiuderei la discussione, Consigliere Giovara, presumo... CARRETTO Damiano Sì, l’emendamento è ritirato. SICARI Francesco (Presidente) ... presumo fosse un intervento nel merito dell’emendamento, Consigliere Giovara? GIOVARA Massimo Sì. SICARI Francesco (Presidente) Vuole intervenire in questo emendamento o interviene tranquillamente sul prossimo della Giunta? GIOVARA Massimo Su questo, molto velocemente, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Prego. GIOVARA Massimo Se non è un problema. SICARI Francesco (Presidente) No, le do un intervento velocemente perché non poteva essere al corrente del ritiro. Le do un minuto, prego. GIOVARA Massimo Grazie mille. Ma io, molto velocemente, penso che qui ci sia..., innanzitutto dico che quando si dice a qualcun altro di vergognarsi vuol dire che gli argomenti sono un po’ terminati e anche l’azione politica; io penso che non ci si debba affatto vergognare quando l’azione politica trova un compromesso che trova una rispondenza positiva persino nella così tanto strattonata per la giacchetta comunità della Cavallerizza e quindi ringrazio di nuovo l’Assessore Iaria per essersi avvicinato il più possibile, perché la politica è l’arte del possibile oltre che quella dei sogni, a quello che veniva richiesto in questo emendamento. Chiedo scusa; grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Di nulla, non si deve scusare proprio di nulla, si figuri. Quindi viene ritirato l’emendamento. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo all’emendamento n. 33, presentato dalla Giunta, e quindi lascio la parola all’Assessore Iaria. Prego. IARIA Antonino (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Questo emendamento va a spiegare meglio una delle parti più importanti della delibera, a mio avviso, una parte che è legata a come si costituisce il “Comitato Permanente” e come questo “Comitato Permanente” apra a una discussione ampia assembleare e aperta a tutta la cittadinanza, rispetto a tutta la cittadinanza, anche chi si approccia a quello che ha significato Cavallerizza adesso o negli ultimi mesi o nell’ultimo anno, per poter poi avere, appunto... cioè, continuare nella modalità con cui stiamo cercando di costruire un “polo culturale” chiaramente molto partecipato. Vado solo a dire, a leggere la frase che viene sostituita, cioè la frase con cui viene sostituito al paragrafo... nella narrativa del provvedimento, a pagina 3, sostituiamo il secondo e il terzo capoverso con questo nuovo periodo, lo leggo perché è molto importante: “La nuova proposta del PUR recepisce la volontà dell’Amministrazione di proporre la Cavallerizza come un distretto culturale centrale, attraverso l’aumento degli spazi di proprietà della Città e di quelli vincolati ad uso convenzionato con la Città, nonché la costituzione di un progetto di ‘polo culturale’ orientato alla produzione e alla fruizione artistica, alla residenza temporanea e alla costituzione di sinergie con enti culturali nazionali ed internazionali. Verrà, pertanto, costituito un ‘Comitato Permanente’, al quale potranno partecipare la cittadinanza e tutti i portatori di interesse nell’accezione più ampia, compresa la ‘comunità di riferimento’…” - “comunità di riferimento” che in questo anno ho incontrato più volte e che, tra l’altro, si è fatta promotrice di moltissime iniziative come…, dal punto di vista anche di interlocuzione con l’Amministrazione, di proposta di progetti alternativi che hanno sicuramente aiutato e anche migliorato la stesura di questo Piano Unitario di Riqualificazione -, ripeto, “…compresa la ‘comunità di riferimento’ nel rispetto del vigente Regolamento n. 391 per il Governo dei Beni Comuni Urbani della Città di Torino. Sede di sperimentazione di tale Regolamento saranno tutti gli spazi di proprietà pubblica del Complesso della Cavallerizza…” - questo è ancora molto importante perché il riferimento ai Beni Comuni più volte citato dice espressamente che tutti gli spazi di proprietà pubblica... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. IARIA Antonino (Assessore) Allora, leggo velocemente il resto dell’emendamento, grazie. Magari posso intervenire dopo. “A tale scopo saranno essenziali il confronto e la consultazione delle varie ‘comunità di riferimento’, intese sia come comunità di prossimità e/o ambito urbano circostante (Circoscrizione e residenti), sia come comunità culturale urbana (operatori dei sistemi culturali espositivi/performativi/teatrali urbani), sia come comunità di scopo create ad hoc. A tale riguardo si dà, altresì, atto che la rilevanza delle destinazioni e degli utilizzi pubblici è stata oggetto di un verbale d’intesa sottoscritto il giorno 11 novembre 2019 presso la Prefettura di Torino. Il Comune di Torino avrà il ruolo di proposta e coordinamento, che si formalizzerà in un progetto culturale/artistico condiviso riguardante le porzioni destinate a funzioni pubbliche, creando doverose sinergie con le restanti porzioni di natura privata. Il ‘Comitato Permanente’ di cui sopra avrà il compito di sintetizzare le istanze e le proposte di valorizzazione ‘bottom-up’, attraverso una campagna di ascolto allargata. Le proposte del ‘Comitato Permanente’ saranno sottoposte al Tavolo Tecnico previsto all’art. 12 della Convenzione Quadro che ne valuterà l’operatività e la fattibilità tecnica”. Scusate, sono andato veloce, ma questo emendamento chiarisce ancora meglio come questa costituzione di “polo culturale” non è una privatizzazione, ma è veramente qualcosa di (voci sovrapposte)… e sensato. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Carretto, ha tre minuti. CARRETTO Damiano Sì, grazie. Io partirei dall’ultima frase di questo brillante emendamento: “Le proposte del ‘Comitato Permanente’ saranno sottoposte al Tavolo Tecnico previsto all’art. 12 della Convenzione Quadro che ne valuterà l’operatività e la fattibilità tecnica”. Questa frase è la negazione dei Beni Comuni, io lo faccio presente all’Assessore Iaria che probabilmente non ne sa nulla, ma questa è proprio la negazione perché l’intenzione e quello che era stato, diciamo, approvato dal Consiglio Comunale era l’uso civico, l’uso civico non prevede alcun tipo di vincolo sulle attività di Tavoli Tecnici o sovrastrutture che governano l’attività dei cittadini e quindi già questa è proprio una negazione di qualsiasi cosa abbia approvato il Consiglio Comunale. Faccio anche notare che il Regolamento Beni Comuni ha un piccolo particolare: è pensato per essere anche utilizzato sulle proprietà private, quindi questo emendamento, di fatto, esclude una parte di utilizzo dei Beni Comuni, del Regolamento Beni Comuni, quindi andiamo addirittura a falciare la possibilità di utilizzare il Regolamento Beni Comuni nella sua più ampia accezione e nel ventaglio di possibilità per cui è stato pensato. Quindi, in realtà... faccio poi - ultimo punto - rifaccio notare, se possibile, i numeri, perché continuiamo a parlare di “polo culturale” ma il “polo culturale” è il 14% di Cavallerizza, sono 5.000 metri quadri, compresi i cortili e tutto quello che vogliamo, parti comuni, parti di passaggio, c’è qualsiasi cosa in quei 5.000, comprese le porzioni tipo l’Aula Magna o altre porzioni che sono già della Città o che non finiranno nei Beni Comuni, a fronte di 36.600 metri quadri. Quindi il “polo culturale” è una briciola all’interno di una privatizzazione, di una speculazione immobiliare all’interno di Cavallerizza. Assessore Iaria, per piacere, almeno la smetta; vuole portare a casa questo progetto? Lo porti a casa, bravo lei, ma almeno la smetta di prendere in giro i Consiglieri e i cittadini che la ascoltano e che soprattutto sanno di cosa sta parlando. Ma ci faccia questo favore! Ha realizzato un centro culturale aggiungendo poi il Salone delle Guardie che sono 400 metri quadri, eh, non 5.000, 400, perché la manica di collegamento tra i Giardini Reali e via Verdi era già prevista da Passoni, quindi lei non ha fatto niente se non aggiungere forse, forse, il Salone delle Guardie che però già Passoni aveva decartolarizzato; lei non ha fatto nulla, Assessore Iaria, lei non ha fatto nulla, se ne renda conto, per piacere, se non farsi bello con una parte della comunità di riferimento - non tutta, ovviamente, quelli che hanno deciso di seguirla - e di ottenere quegli spazi all’interno di Cavallerizza, ma diciamolo perché poi forse la sua Maggioranza non sa di che cosa si sta parlando, ma fuori (audio interrotto)… 0,3% a cui interessa Cavallerizza, si sa quali sono i numeri, quali sono le funzioni e qual è il progetto (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Prego. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con la Vicepresidente Ferrero. Ha tre minuti. FERRERO Viviana (Presidente) Grazie, Presidente. Io vado, a seguito di quello che è stato detto dal Consigliere Carretto sull’importanza dei numeri, perché i numeri hanno il vantaggio che non mentono. Allora, su un complesso di 36.681 metri quadri, il ricettivo, quindi l’albergo, sono 9.578 metri quadri; la Manica del Mosca direzionale, quindi uffici, sono 5.289; il Maneggio rappresenta 1.160 metri quadri; la Galleria Espositiva, che è un corridoio che collegherà la via ai giardini, sono 1.344. Parliamo di circa 400 metri quadri del Salone delle Guardie. Il “polo culturale” per essere veramente un “polo culturale” ha bisogno di spazi, non basta relegare quella che è la sperimentazione dei Beni Comuni e insieme anche la sperimentazione artistica ad una portineria di quello che è questo grande Complesso, perché questa parte di città, questa parte fondamentale di città ha proprio bisogno di un “polo culturale” e un “polo culturale” è un innesco di società, è un innesco di motore anche di lavoro di tipo artistico. C’è bisogno proprio di spazi significativi e noi non possiamo adesso, di fronte a questi numeri… e io, guardate, non incolpo neanche la Fondazione che, in qualche modo, viene in soccorso alla Città, perché probabilmente chiamata, perché non è colpa della Fondazione; credo che qui però ci sia un errore lessicale: “polo culturale” è un’altra cosa. Allora, se l’Assessore metterà un altro titolo e se accetterà i miei emendamenti che vanno nella direzione di un vero “polo culturale”, di un significativo “polo culturale” … Io invito i miei Colleghi Consiglieri a riconsiderare il voto contrario dei miei due emendamenti, perché quelli fanno sì che questo sia un “polo culturale”, se no ci troviamo a dire una cosa, ma a farne un’altra. Se non c’è correlazione tra pensiero e parole, tra parole e pensiero, c’è una dissociazione. Io questa dissociazione con un programma e due mozioni di impegno votate…, io voglio essere coerente al programma che mi ha portato intanto ad essere eletta e intanto ad essere supportata da quello che era l’elettorato che ci ha seguito in questi anni. Noi abbiamo perso sicuramente un elettorato per un’incoerenza, ma questa è un’incoerenza veramente terribile a cui io non posso, io non posso sottostare ad una bugia… (voci sovrapposte) … SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente Ferrero, ha finito il tempo. Prego, Vicecapogruppo Pollicino, ha due minuti. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Questo emendamento della Giunta rivela tutta la contraddizione insita nell’operazione Cavallerizza gestita dall’Assessore Iaria su mandato della Sindaca. Si vorrebbe spacciare come distretto culturale pubblico un sistema di funzioni private, condite con la possibilità di avere qualche spruzzatina di attività pubblica, prevista più sulla carta, che nei fatti, perché i destinatari sono già ben noti, in virtù di una sperimentazione del Regolamento Beni Comuni che si traduce esclusivamente nell’applicazione del Patto di Collaborazione mascherata da uso civico, specie nel Salone delle Guardie, di cui sono noti i destinatari finali con il gruppo eterogeneo di artisti riuniti in un Comitato di scopo che non è mai stato riconosciuto, né potrebbe godere di un diritto di precedenza o prelazione. Infine, ancora più grave è il tentativo di attribuire efficacia giuridica al Protocollo d’Intesa, siglato in Prefettura in data 11 novembre 2019, perché la Giunta non lo ha mai reso pubblico e non ne ha mai preso atto, è una scrittura privata, neppure con firme autenticate. Il suo inserimento nella delibera è altresì il tentativo di dare parvenza di legittimità a quello sgombero morbido che ha sancito la fine dell’esperienza dal basso, iniziato in Cavallerizza nel maggio 2014. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Paoli, ha due minuti. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Questo emendamento sottolinea che va benissimo costituire il “Comitato Permanente”, ma si ricorda anche di comprendere la comunità di riferimento come da Regolamento 391 per il governo dei beni comuni urbani della Città di Torino. Bello, peccato che, come ha appena detto anche la Collega Pollicino, è contraddittorio. Sappiamo che questo progetto di “polo culturale” ha ben poco e l’hanno già detto molto bene i miei Colleghi e inoltre è qualcosa che rimane un po’ sulla carta e anzi direi addirittura che va contro tutto ciò che era il principio fondante di tutto quello che doveva rappresentare il progetto Cavallerizza, perché sappiamo che, in realtà, le intenzioni della Maggioranza all’inizio erano quelle di utilizzare sì il Regolamento dei Beni Comuni, ma non come si intende ora, perché è proprio quello che diceva il Consigliere Carretto e ora vi andrò a leggere l’articolo 15 del Regolamento dei Beni Comuni che dice, appunto, che: “I Beni Comuni possono essere oggetto di uso civico e collettivo urbano”, ma specialmente al comma 3 dice: “La ‘comunità di riferimento’ predispone una Carta di autogoverno. Essa disciplina, secondo metodo democratico l’auto-governo delle attività, definisce gli strumenti per garantire l’accessibilità e l’imparzialità nell’uso dei beni comuni e dei beni strumentali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, assicura una gestione inclusiva. La Carta di auto- governo viene esaminata dal Tavolo Tecnico di cui all’articolo 10, comma 1, che ne verifica la coerenza con i principi di cui al presente Regolamento e la fattibilità tecnica. Il negozio civico si perfeziona con la ratifica, da parte del Consiglio Comunale, della Carta di auto-governo”. Quindi, appunto, è in contrasto con… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Paoli. Chiudiamo con l’intervento della Consigliera Albano. Due minuti. Prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Io penso che questo emendamento della Giunta vada a peggiorare ulteriormente quello che è già la delibera, perché, a parte che va a sancire quali sono tutte le contraddizioni, appunto, interne al progetto, cioè il fatto che in realtà di “polo culturale”, come ben hanno sottolineato i miei Colleghi di “polo culturale” all’interno del progetto c’è ben poco, gli spazi destinati a “polo culturale” sono veramente ridotti, e poi, peraltro, l’applicazione del Regolamento dei Beni Comuni non significa un uso civico del bene, l’uso civico è contenuto all’interno del Regolamento, ma non è automatico che applicando il Regolamento si vada ad adottare l’uso civico. Quindi, non è così automatico che, essendo destinata, parte, ad essere regolamentata attraverso l’utilizzo di alcune parti del Regolamento dei Beni Comuni, si vada ad utilizzare il bene, quindi a destinare il bene alla cittadinanza attraverso l’uso civico, che invece era il percorso che era stato fatto dall’Assemblea 14.45, che è nata attraverso l’occupazione di maggio del 2014, che era finalizzata veramente a…, aveva la volontà di destinare l’intero Complesso alla cittadinanza attraverso il percorso e il progetto dell’uso civico. È stato un progetto, un percorso molto molto complesso, che soltanto alla fine è sfociato con questa stesura del Regolamento che poi è stata approvata dal Consiglio Comunale e già nel Regolamento, approvato dal Consiglio Comunale, il tema dell’uso civico era abbastanza snaturato rispetto a quella che era la proposta originaria di Assemblea 14.45. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Albano. Procediamo con il Consigliere Giovara. Ha due minuti. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Non ho capito se c’è concordanza su uso civico e beni comuni, perché l’ultimo intervento parla di intero Complesso della Cavallerizza destinato all’uso civico. Per questo tema abbiamo già parlato ampiamente delle condizioni economiche necessarie che non si sono verificate finora e che con grande probabilità non si verificheranno nel prossimo futuro e, non verificandosi, questa idea di rendere completamente pubblica, a parte che probabilmente è pure sbagliata, ma assolutamente insostenibile, si sviluppa poi nell’atteggiamento di dire: “Lasciamo che i prossimi, qualcun altro si occupi di questo tema, perché è troppo complesso”. Io ammiro quindi l’atteggiamento di continuare a perseverare, pur essendo in Maggioranza di questa Città, nell’atteggiamento di: “Noi vogliamo la Luna e continuiamo a volerla e chi non la vuole è un traditore e non capisce nulla”. In realtà, come ho già detto prima, il massimo possibile è già stato raggiunto e in politica il massimo possibile è la cosa migliore, è un obiettivo molto bello. Tra l’altro, se si stabilirà un Tavolo Tecnico, a questo Tavolo parteciperà la comunità, che credo sia un precedente mai visto prima in questa Città di questo tipo specifico. E quindi bisognerebbe gioire, essere contenti di questo. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Giovara. Non rilevo la richiesta di ulteriori interventi. Allora, possiamo procedere, essendo un emendamento di Giunta, con la votazione. Lascio, quindi, la parola al Vicesegretario per procedere alla votazione con appello nominale dell’emendamento presentato dalla Giunta. Prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Che è il 33, giusto? SICARI Francesco (Presidente) Sì, stiamo votando il 33, esatto. Assolutamente. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Allora, 19 voti favorevoli e 3 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Sì, per la Consigliera Scanderebech si è sentito il suo “astenuto”. Quindi, con 22 Consiglieri presenti, 19 voti a favore, il Consiglio Comunale approva l’emendamento n. 33. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con il subemendamento n. 1, presentato all’emendamento n. 36. Lascio la parola alla Vicepresidente Ferrero per l’illustrazione. Ha due minuti. Prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Allora, io do la possibilità con questo emendamento di applicare veramente questa idea di “polo culturale” con quella che è, in realtà, la legenda degli azzonamenti e quindi all’allegato 1 alle pagine 27 - 29 - 31 - 33 - 35 - 37 e 39 sostituire nella dicitura della UMI 1, che è la parte di Cassa Depositi e Prestiti, alle parole “turistico ricettive” - che turistico ricettive vuol dire ricettivo, quindi vuol dire albergo - le parole “attività espositive, congressuali e fieristiche”. Questo perché? Perché le attività espositive, congressuali e fieristiche in parte già sviluppate con “Paratissima”, in parte già verificate con la possibilità di avere… e per tanto tempo ci è stato raccontato che Torino mancasse di spazi congressuali, fieristici e io dico di più, espositivi, per quello che sarà il lavoro della comunità artistica che lì vuole…, ed è giusto che riesca a trovare i propri spazi, ecco, la continuità è avere degli spazi di dilatazione di un’esperienza importante come quella che è stata tutta l’esperienza di Cavallerizza Reale, di Assemblea Cavallerizza 14.45, del Gruppo degli artisti, di Cavallerizza realizzabile, ci sono stati tanti nomi, tante persone, migliaia di artisti che hanno transitato alla Cavallerizza e ognuno di loro ha dato un contributo. Non è invisibile quest’esperienza, ma quest’esperienza non può essere ridotta ad uno spazio estremamente poco significativo, come il Salone delle Guardie. Ci vogliono degli spazi di ampliamento di questa esperienza e una situazione di attività espositive, congressuali e fieristiche potrebbe essere quell’occasione anche, in qualche modo, non solo utilizzata dagli artisti che lavorano lì, ma che innesta proprio a livello cittadino, a livello nazionale, un “polo culturale” in cui si possano fare attività espositive, congressuali e fieristiche. Quindi è uno svolgimento di quel titolo di “polo culturale” a cui noi auspichiamo, ma, senza avere gli spazi necessari, è assolutamente impossibile e improbabile che questo si possa realizzare. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sono stata molto attenta con i tempi. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. Prego, Consigliere Carretto, ha tre minuti. CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Prima vorrei far notare che l’Assessore Iaria su questa delibera non ha la maggioranza; ha 19 voti favorevoli, come si è visto bene sul precedente emendamento su cui è stato salvato da due voti favorevoli della Destra, della Lega e quindi credo che questo sia un fatto politico da sottolineare. Come diceva il caro Osvaldo Napoli, bisogna prendere atto delle nuove geometrie del Consiglio Comunale e la Sindaca Appendino governa con la Destra e quindi prendiamone atto tutti. Detto questo, questo subemendamento ovviamente, della Consigliera Ferrero, mi trova assolutamente favorevole, cerca di mettere una toppa ad una delibera terrificante, obiettivamente terrificante e mi sento di dire al caro Consigliere Giovara che gioire dei propri fallimenti non è un segno di grande politica, è segno di, semplicemente, sapersi accontentare e in politica se ci si sa solo accontentare, alla fine, si perde sempre. Bisogna sempre difendere con coerenza e con perseveranza le proprie idee. Se non l’avessimo fatto, probabilmente, non saremmo arrivati a guidare la Città di Torino e se lo avessimo fatto, probabilmente, le percentuali, che attualmente ha il Movimento 5 Stelle a Torino, non sarebbero quelle degli attuali sondaggi. Quindi, caro Consigliere Giovara, se lei vuole abdicare, se vuole trasformarsi nella brutta copia del Partito Democratico, faccia pure, ne sia orgoglioso. Accetti anche che c’è chi non si piega a queste logiche e c’è chi vede nella politica delle altre regole, delle regole che vanno seguite, che vanno difese e, purtroppo, è triste constatare che c’è chi nella Maggioranza gioisca per una brutta copia del progetto del Partito Democratico, anche perché va a snaturare e va a porre dei precedenti pericolosissimi all’utilizzo del Regolamento Beni Comuni, va a porre dei precedenti pericolosissimi sul concetto stesso di “comunità di riferimento” e quindi va, di fatto, a rimettere nei binari istituzionali quello che Cavallerizza aveva rappresentato, ovvero i cittadini che si riappropriano di un bene e ridanno vita a questo bene. Adesso, purtroppo, non sarà più così, sarà tutta una bella gabbia dorata in cui qualcuno penserà anche di avere vinto, ma bisogna dare atto che non è così. Io fossi nella Maggioranza, rileggerei bene gli emendamenti… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto e procediamo con la Consigliera Paoli che ne ha facoltà per tre minuti. Prego. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Questo emendamento io credo che si colleghi anch’esso al 2015 perché non accettare questo subemendamento significa dare ragione a chi sostiene che, in realtà, questo è esattamente il progetto del PD. Infatti, a parte l’hotel o l’hostel di cui vi parlavo prima, che si confermerà non accettando il subemendamento della Collega Ferrero, all’epoca l’Assessore Passoni ha ripetuto più volte, ad esempio, che con esercizi commerciali intendeva una caffetteria, un servizio di ristoro o una bottega, ma era evidente che le affermazioni espresse non erano coerenti con la realtà. Un’altra cosa che si proponeva era la volontà di iniziare una progettualità partecipata con la cittadinanza, avendo, tuttavia, già definito la destinazione d’uso attraverso un Protocollo d’Intesa tra le Istituzioni e Teatro Stabile di Torino di cui il progetto nel 2015 però rimaneva segreto, ma, soprattutto, l’Assessore Passoni riconfermava di non poter/voler rimuovere la Cavallerizza dal programma di cartolarizzazione e quindi di non sospenderne la vendita ed era un po’ strano, perché, come si può progettare la rigenerazione di un bene comune con la cittadinanza, se l’obiettivo è la vendita ai privati? E questo è rimasto per un bel po’ di tempo un mistero. Sempre nel 2015, a febbraio, si è arrivati al Forum delle Idee, uno spazio in cui i sogni, i bisogni hanno ancora un senso e un’importanza, non sono declassati come si fa oggi; è la prima tappa di un percorso di coinvolgimento vero della cittadinanza nella difesa di un bene comune. E infatti ci fu una forte repressione della cittadinanza e l’incredibile mobilitazione cittadina… e grazie a ciò il Comune prova a trovare una soluzione alla vicenda. Quindi il 30 marzo, su forte spinta dell’Assessore Passoni, ideatore ed artefice dell’affare Cavallerizza, la Giunta approva il Protocollo d’Intesa nel quale, a fianco delle Istituzioni pubbliche, figurava la Compagnia di San Paolo. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Paoli. Procediamo con la Vicecapogruppo Pollicino. Ha due minuti. Prego. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Il contenuto del subemendamento sottolinea come l’impostazione del PUR e la previsione di insediare attività direzionale nell’unità minima di intervento 5 ne rivelano la vera natura. Non mi si venga a dire che, solo con la previsione di Compagnia di San Paolo di collocare nella Manica del Mosca la sua sede, si rende possibile il recupero di tutta la Cavallerizza. Tra l’altro, è un film che abbiamo già visto; basta scorrere i titoli del luglio 2007, sto parlando di 14 anni fa, Colleghe e Colleghi Consiglieri; la Repubblica il 18 luglio 2007 intitolava: “la Compagnia di San Paolo vuol trasferire la sua sede”, la Cavallerizza al Comune, i primi restauri entro il 2008. Una vicenda non solo grottesca, ma che dimostra la mancanza di visione della Giunta che con il PUR ha gettato la maschera sulla natura attribuita al PUR con la sua approvazione, una natura esclusivamente edilizia, derivata dal voluto spezzatino del Complesso di Cavallerizza in Unità Minime di Intervento, le UMI, che costituiscono la negazione di un’approfondita analisi delle caratteristiche delle parti edificate. Con la previsione di insediare in Cavallerizza, con l’approvazione del PUR, la sede della Compagnia di San Paolo, si constata come scelte di fondo urbanistiche dell’attuale Giunta si pongono in totale continuità con le linee dettate dalle Giunte precedenti, dal 2007 ad oggi, con l’aggravante che l’approvazione del PUR viene a suggellare una previsione di 14 anni fa e che prima d’ora era rimasta solo un annuncio giornalistico neppure a pagamento. A pagare oggi sarà la collettività torinese. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Albano, ha due minuti. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Io…, non me ne voglia il Collega Giovara, ma io non riesco proprio a gioire in questo momento, non riesco proprio a gioire e ad esultare nel momento in cui vedo la mia Maggioranza del Movimento 5 Stelle - Movimento in cui io continuo a credere e in cui continuo a militare - che, purtroppo, si appresta a votare questa delibera così com’è, rigettando persino gli emendamenti presentati dalla Maggioranza che, in qualche modo, andrebbero a migliorare, seppur… per quanto è possibile, perché non c’è ovviamente ampio margine di miglioramento per questa delibera, però andrebbero a migliorare minimamente quello che è il progetto. Non me ne voglia il Consigliere Giovara se io non riesco veramente a esultare in un momento in cui, appunto, la mia Maggioranza va a svendere un patrimonio della Città, un patrimonio mondiale e bene UNESCO agli speculatori privati. Io non riesco proprio a gioire oggi, non riesco proprio ad essere contenta per questo risultato ottenuto, un pessimo risultato, un compromesso al ribasso. Per cui, non è stato fatto... Io credo, ritengo, che se la volontà di ottenere qualcosa di diverso ci fosse stata, qualcosa si sarebbe potuto ottenere e raggiungere, ma io non ho visto in questi anni un documento, un lavoro che sia stato presentato dalla Giunta in questa direzione, nonostante il grosso impegno che alcuni miei Colleghi hanno profuso in questi anni, invece, per portare a termine il progetto con cui ci siamo candidati e siamo stati eletti, appunto, quasi cinque anni fa. Quindi, io non riesco proprio a gioire in un momento in cui la Giunta, dopo aver sgombrato in maniera dolce quello che restava dell’occupazione, un’occupazione che si è presa cura di questo bene dal 2014 fino ad adesso… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Albano. Procediamo con il Capogruppo Napoli. Ha tre minuti. Prego. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Io volevo dire, a chi è intervenuto prima - sotto l’aspetto politico, non entro sul problema -, sì è vero io ho detto, ma lo dico a termine nazionale, che il quadro politico è completamente cambiato e non vi sono dubbi, bisogna prenderne atto, ognuno nella sua parte e devo dare atto al Consigliere Lavolta che pubblicamente…, quindi mi perdoni il Consigliere, ma l’ha detto pubblicamente stamattina, che il sottoscritto lo ha detto oltre un anno fa varie volte in Consiglio Comunale che l’ambito politico sarebbe cambiato. Aggiungo anche, rispetto alla Cavallerizza: ma chiedo scusa, abbiate pazienza, speculazioni e questo e quest’altro, ognuno di noi guarda l’interesse della Città a seconda della propria, come dire, conoscenza e del proprio, della sua prospettiva futura. Io dico che la Giunta, piaccia o non piaccia, ha usato il buon senso e ha capito quali erano le esigenze della Città e qual era la linea per riuscire a raggiungere un certo tipo di risultato. È un peccato eventualmente cambiare idea? Se quella può… è possibile avere una strada diversa rispetto a quella del passato? Io do atto alla Giunta che ha cambiato idea e l’ha cambiata in senso positivo. Ben venga, non l’ha cambiata in ritardo, l’ha cambiata giusto in tempo. Quindi, non entro in merito, ripeto, alla situazione politica, la situazione politica è molto chiara. Personalmente, devo dire la verità, mi sta anche bene a livello nazionale, a qualcuno non starà bene, dovrà prenderne atto ed essere più tranquillo che per un po’ di tempo questa situazione politica rimarrà. Modificherà anche questa situazione politica, mi permetto di dirlo. Questo tipo di unione totale farà in modo, a mio giudizio, e credo, nel caso ve ne accorgerete negli anni, che tutta la politica italiana riprenderà, se Dio vuole, da zero per riprendere ad essere una politica vera, cosa che invece, in questi anni, molto probabilmente, non c’è stata. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Napoli. Prego, Consigliere Giovara, ha due minuti. GIOVARA Massimo Io non mi stupisco più di niente, Presidente. In questi anni abbiamo visto i professori che ci spiegavano come si doveva governare, adesso i professori sono passati dall’altra parte e ci dicono di cosa dobbiamo vergognarci e come dobbiamo comportarci. Trovo interessante che il mio cognome sia stato citato tante volte, forse per mancanza di argomenti, e io credo che il tema sia sempre lo stesso. La buona fede di chi ha interloquito appellando il mio nome dovrebbe fargli riconoscere che, quando si dice: “Lasciamo questo tema alla prossima Amministrazione”, almeno una volta, vuol dire che non si ha nessuna reale soluzione rispetto ai propri sogni. E quindi i sogni continuano a rimanere sogni, dopodiché quando si governa bisogna trovare le soluzioni e i soldi per realizzarli. Questo non è stato trovato nell’arco di quattro anni. Nell’arco di un anno l’Assessore Iaria ha trovato un ottimo compromesso, a mio parere, e quindi la strategia è sempre la stessa: puntare molto in alto, non trovare soluzioni praticabili e poi incolpare qualcun altro del fatto che non si sono trovate. Questo è troppo facile ed è utile quando si è in opposizione forse per vincere le elezioni, come giustamente ha detto chi mi ha preceduto, ma quando si governa, siccome si governa in nome dei cittadini, forse è meglio trovare delle soluzioni che interessino a tutti; ed è anche interessante l’uscita del tipo che “stiamo governando insieme alla Destra”, come se trovare una soluzione al problema di Cavallerizza coincida col governare una città di 850.000 mila abitanti; non è il mio pensiero. Peraltro, alcuni, anzi la comunità tuttora esistente, perché poi bisognerebbe… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GIOVARA Massimo … gioisce di questa soluzione, quindi siete voi che, forse, avete cambiato idea. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Giovara. Non ho ulteriori richieste… PETRARULO Raffaele Presidente, scusi Petrarulo. Non riesco a scrivere in chat. SICARI Francesco (Presidente) Prego, prego. Chi sono io per negarle l’intervento. PETRARULO Raffaele No, no, non era negare è solo che, purtroppo, i potenti mezzi della telematica oggi mi stanno un po’ bistrattando, però… SICARI Francesco (Presidente) Prego, intervenga. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Volevo solamente fare un discorso, riallacciandomi anche al Collega di partito Osvaldo Napoli, sul discorso che qui sembrerebbe quasi che Forza Italia fa la stampella ai 5 Stelle. Qualcuno l’ha scritto anche nella chat, un esponente del PD l’ha scritto nella chat. Nessuna stampella, non c’è nessun accordo politico con i 5 Stelle per fare quello che sia. Ci sono degli atti che sono importanti e vanno votati per il prosieguo di quella che è un’economia oggi difficoltosa e difficile all’interno della Città di Torino. Sulla Cavallerizza abbiamo fatto, io e anche la Collega Scanderebech, delle votazioni, e vi chiedo di andarle a rivedere, sugli emendamenti, che non erano votazioni a casaccio tra l’astensione, il contrario e la non partecipazione, perché, se uno va a vederli, capisce anche come erano nel loro merito e quali erano quelli degli accorpamenti. Torno a ripetere, ma non per andare a fare polemica con l’esponente del PD, che si è permesso di scrivere sulla chat pubblica, così almeno qualcuno lo sente e anche capisce, l’esponente del PD, per farci capire molto energicamente, che quando si parla di fare ripartire la città - e sul programma della Cavallerizza significa non tentennare e avere delle idee chiare, che poi non significa governare insieme ai 5 Stelle, perché non mi pare che noi abbiamo detto questo -, io rammento a chi ha scritto queste cose, che sono pubbliche - perché poi sennò sarei stato zitto, citando anche il personaggio Scanderebech e Petrarulo -, che quando questi personaggi sulle mozioni, che, ripeto, costituzione d’indagine sui presidi socio-assistenziali di Torino, metteranno le loro firme, oltre a quella di Scanderebech, Curatella, Petrarulo, Montalbano, Pollicino, Artesio e Fornari e sulla costituzione d’indagine sulla legalità - che si verifica sui mezzi GTT, 14 luglio 2020 con firma Petrarulo-Scanderebech -, a questo punto, forse, qualche lezione posso ancora prenderla. Non ho visto ancora le loro firme sul programma Stilo o su quello che era il “Filippo” precedente. Quindi, chiedo, naturalmente, che con questo… così chi ci ascolta capisce di cosa stiamo parlando. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Così capiscono di cosa stiamo parlando. Su mozioni importanti così, non ho visto le firme, però naturalmente sono tutti concordi, non si votano gli emendamenti, si lascia ad altri la responsabilità che nessuno si toglie, Petrarulo non si toglie indietro, Scanderebech neanche, quindi non c’è nessun problema a dirlo, ma su questo proprio una delibera va bene a tutti. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Ora, procediamo con gli Ordini dei Lavori. Ho la Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Scusi, Presidente, vorrei avere un attimo un chiarimento. Anche lei ha compreso che il Capogruppo che è intervenuto prima di me ha detto che un esponente del PD ha fatto dei commenti nella chat? Se potesse essere un po’ più puntuale, perché io la chat la vedo e non leggo nessun commento da parte di nessun esponente del Partito Democratico. SICARI Francesco (Presidente) Anche io non vedo alcun commento in nessuna chat. PETRARULO Raffaele La chat del Consiglio in diretta, l’ho detto poc’anzi, che appare sul video del Consiglio Comunale. Quindi, il nome non lo faccio, perché c’è scritto, quindi un esponente che è politico all’interno della Circoscrizione 1 di Torino. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio per avere chiarito. Grazie, Consigliere. Grazie. Ho un Ordine dei Lavori del Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Scusi, Presidente. Io ho ascoltato il delirante intervento del Consigliere Petrarulo anche con molto divertimento, perché, ormai, mi fa veramente sorridere il Consigliere Petrarulo. Però, il problema che non capisco io è, che attinenza aveva con il subemendamento della Consigliera Ferrero, che io l’ho ascoltato tutto? Ho cercato di capirlo e non ho capito l’attinenza con il subemendamento della Consigliera Ferrero. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Assolutamente, se dovessi portare avanti l’attinenza con gli interventi, probabilmente, andremmo direttamente alla votazione della deliberazione, in alcuni casi. Quindi, possiamo procedere con il subemendamento n. 1, presentato all’emendamento n. 36, presentato dalla Vicepresidente Ferrero. Chiedo il parere alla Giunta. IARIA Antonino (Assessore) Parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Iaria, per il parere contrario. Quindi, possiamo procedere con la votazione del subemendamento n. 1 all’emendamento n. 36, con il parere contrario della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale. Prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Dunque, 4 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicesegretario. Quindi con 26 Consiglieri presenti e 4 voti a favore… FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Guardi, però, che prima che lei proclami l’esito, la Consigliera Amore chiede di rettificare il voto. SICARI Francesco (Presidente) Sì, visto adesso. Prego, Consigliera Amore. AMORE Monica Contraria. Grazie. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Allora, Presidente. 21 contrari… Scusi, 4 favorevoli, 21 contrari e 1 astenuto. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio nuovamente. Quindi, con 26 Consiglieri presenti, 4 voti a favore e 21 contro il Consiglio Comunale respinge il subemendamento n. 1. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con il subemendamento n. 2. Prego Vicepresidente Ferrero, ha due minuti per l’illustrazione. FERRERO Viviana (Vicepresidente) La ringrazio, Presidente. Questo è un ultimo e accorato appello al buon senso, perché trattiamo dell’unità immobiliare 5, definita anche Manica del Mosca a cui viene attribuita nella legenda dei colori all’allegato 1, alle pagine 127 - 129 - 131 - 133 - 135 - 139 e 137 la parola “direzionale”. Allora, io chiedo la sostituzione con “attività di servizio”. Questa è la parte cartolarizzata, quella di CCT, quella famosa situazione che il PD utilizzò come banco pegni, cioè fu messo come cartolarizzazione sicuramente con un processo…, non verificando un processo di decartolarizzazione per parti, ma stringere a una privatizzazione cucita come un vestito su un’attività direzionale, invece che come attività di servizio è la cosa che meno rappresenta la possibilità di espandere e ampliare la possibilità di concorrenza e di partecipazione di tutti quelli che vogliono, possono, acquistare questo bene. Io sono, di fatto, contraria alla privatizzazione di questa parte, perché è estremamente significativa, sarebbe come vendersi una parte di Mole Antonelliana, è più o meno la stessa cosa. Ma, nel voler limitare i danni faccio una proposta: mettendo attività di servizio, possiamo avere l’istruzione inferiore, l’istruzione superiore, i servizi sociali e assistenziali, gli uffici pubblici, le attività di interesse pubblico generale, le attrezzature sanitarie generali, i giardini, aree verdi, sosta, istruzione universitaria, centri di ricerca e fondazioni culturali, ecco la parola “culturale”. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente Ferrero. Procediamo con gli interventi. Carretto, ha tre minuti. Prego. CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Ma, prima di tutto vorrei far notare che, sì, il mondo è cambiato, ora vige una grande ammucchiata per cui, voglio dire, il Consigliere Napoli sarà anche ben felice di questo nuovo schema politico, a me l’idea di avere a che fare col partito di Berlusconi, Dell’Utri e Previti fa vomitare. Quindi, contento lui, contenti tutti; contenti i miei Colleghi, i miei ex Colleghi, contenti tutti; così come avere a che fare o avere il supporto… SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Carretto, credo che l’emendamento, come ha sollecitato prima, parli di altro. Veda lei se… CARRETTO Damiano Mi sembrava che lei avesse aperto al “liberi tutti”. Se ha acconsentito all’intervento di Petrarulo ormai vale un po’ tutto, no? O cambiamo regola a seconda di chi parla? SICARI Francesco (Presidente) Guardi, valeva già… (voci sovrapposte)... Vada avanti. Le rimane un minuto. CARRETTO Damiano No, così regolo i miei interventi. Mi faccia sapere, per piacere. Decida da che parte vuole stare. Detto questo, su questo emendamento io faccio anche notare una cosa molto particolare su cui ho riflettuto, il fatto che, appunto, la Compagnia di San Paolo, in questo caso a un soggetto privato, ha manifestato più volte l’interesse per una porzione cartolarizzata, e quindi di proprietà di una società 100% pubblica, che dovrà fare un bando pubblico, un interesse su una porzione per una precisa funzione urbanistica e, casualmente, il soggetto attuatore - in questo caso Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con CCT, società di cartolarizzazione che non ha nei fini statutari quello di essere soggetto attuatore, ma solo nei fini statutari il compito di vendere Cavallerizza, e questo è un altro problema che forse andrebbe affrontato -, comunque ha manifestato più volte l’interesse di avere questa porzione e appunto nel PUR, casualmente, si risponde esattamente a quell’esigenza ed è particolare questa cosa, per cui un bando pubblico verrà fatto sulla base del desiderata espresso pubblicamente in anni e anni di un soggetto privato che poi forse, non si può sapere, magari parteciperà anche al bando e magari con questa funzione ben precisa, con questa funzione ben precisa si va a escludere tutta una serie di soggetti che potenzialmente potevano essere interessati a Cavallerizza con le destinazioni previste dalla scheda urbanistica. Dal punto di vista della legittimità di un bando pubblico, perché CCT deve fare un bando pubblico, a evidenza pubblica, è molto particolare che il Consiglio Comunale, quindi, approvi il PUR che è redatto da uno dei soggetti attuatori, che risponde esattamente ai desiderata di un altro soggetto che però nulla ha a che fare, in questo momento, con Cavallerizza, ma che potrebbe partecipare al bando. Ora, io non so se la Maggioranza e la Giunta hanno fatto le verifiche con l’Avvocatura su questo passaggio perché, obiettivamente, obiettivamente, è molto particolare come schema di redazione del PUR, è come schema di delibera. Quindi io mi auguro che queste verifiche siano state fatte… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Consigliere Carretto. Procediamo con i successi… le ho dato tre minuti e mezzo. Grazie. CARRETTO Damiano Mi ha interrotto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Le ho dato trenta secondi in più. La prego di finirla e di calmarsi un pochino. Prego. CARRETTO Damiano Io sono calmissimo. SICARI Francesco (Presidente) Le ho dato tre minuti e mezzo. CARRETTO Damiano Continua ad interrompermi. SICARI Francesco (Presidente) Si prenda un timer. Grazie per far sorridere anche me, oggi. Procediamo con la Consigliera Paoli, ha tre minuti. PAOLI Maura Sì, grazie. A parte che sono molto preoccupata da quello che ha appena detto il Consigliere Carretto, lo ritengo molto grave, se dovesse essere vero, non vorrei essere nei panni di chi voterà questa delibera, diciamo così. Anche questo subemendamento dalla Consigliera Ferrero, se accettato, potrebbe migliorare questa delibera. Non farà miracoli, certo, non me voglia la Consigliera, la Vicepresidente, ma questa delibera purtroppo rimane quello è. E rimane esattamente la delibera voluta dall’ex Assessore Passoni e dalla Compagnia di San Paolo. Abbiamo già detto prima che anche Passoni aveva approvato un Protocollo di intesa in cui figurava anche la Compagnia di San Paolo, ma non solo, anche la volontà di Passoni, ad esempio, a parole, era la creazione di un percorso partecipato per la Cavallerizza; il protocollo sottoscritto, tuttavia, convergenza su una direzione già decisa dal 2009, e che continua ad essere attuale tutt’oggi: lottizzare, smembrare e vendere. Il Protocollo, inoltre, prevedeva all'articolo 6 una clausola di riservatezza, che non consentì alla cittadinanza di accedere agli atti. Il 15 maggio, siamo sempre nel 2015, La Stampa riportava la notizia: “Cavallerizza: ultimatum delle banche, entro giugno piano per la vendita”, nella quale si legge che le banche fanno partire la richiesta di un piano dettagliato per la commercializzazione degli immobili. Ciò che non è riuscito al PD sta riuscendo ora al Movimento 5 Stelle. Quello che è sempre mancato però, oggi come allora, è la totale assenza di partecipazione vera della cittadinanza sul futuro di questo luogo. Il 23 maggio, intanto, però in Cavallerizza si festeggiava un anno di liberazione dal degrado: a giugno è stata allestita una piscina per bambini nei giardini; è stato organizzato un concerto con Coluche Renaud e con Daniele Bianchessi e con Giangilberto Monti. Nei mesi di luglio e agosto si sono organizzate serate di musica e spettacoli, un'alternativa all’FFT organizzato dalla Città di Torino con proiezione di film e cortometraggi nel cortile della Cavallerizza, nonché film scelti o proposti dal pubblico in lingua originale. Il 31 agosto un'istallazione luci ha ricordato… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Consigliera Paoli. Procediamo con la Vicecapogruppo Pollicino. Prego, ha due minuti. POLLICINO Marina Grazie. Con questo subemendamento si richiede di modificare una previsione del PUR che attribuisce all’Unità Minima di Intervento 1 la destinazione turistico-recettiva con quella di attività espositive, congressuali e fieristiche. Se da un lato la modifica richiesta potrebbe apparire irrilevante, in realtà muta radicalmente la figura del possibile attuatore delle destinazioni richieste. Non è una modifica di poco conto e ha dei riflessi rilevanti sull’intera struttura del PUR. Le destinazioni previste dal PUR e quelle richieste dal subemendamento devono reperire le aree per servizi pubblici nelle percentuali stabilite dalla Legge, in proporzione alla Superficie Lorda di Pavimento considerata. L’impossibilità di reperire le aree a servizio pubblico, richieste dalla legislazione vigente, comporta il versamento di una somma, valutata dal Comune a titolo di monetizzazione. Ma il PUR non prevede che l’attuatore recepisca aree a servizi pubblici o la loro monetizzazione. Occorre ricordare che fino a poco tempo fa gli spazi della UMI 1 erano destinati a uffici militari. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Prego, Consigliera Albano. Ha due minuti. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Credo che questo emendamento andrebbe valutato con attenzione dai colleghi della Maggioranza ed eventualmente approvato, perché insomma quello che si evince e quello che è chiaro è che anche il progetto che aveva presentato il PD a suo tempo era molto simile a quello che stiamo analizzando qui oggi e aveva tutte le caratteristiche di un polo culturale e quindi anche il progetto di Passoni aveva le caratteristiche, voleva avere le caratteristiche di un polo culturale all'interno di Cavallerizza, quindi utilizzare il Compendio a quello scopo. Quello che è stato fatto, in più, all'interno di questo PUR è stato ritagliare e intagliare un PUR alle esigenze di un portatore di interesse in particolare, che peraltro ha già dichiarato anche in Commissione di poter valutare appunto l'idea di sistemare all'interno del Complesso appunto il Centro direzionale. Quindi io non voterò ovviamente questo PUR però, appunto, consiglierei anche ai miei colleghi di valutare con attenzione il voto in questa situazione e valutare se non possa creare delle difficoltà a chi dovesse approvare questa delibera e questo PUR il fatto di aver comunque distribuito gli spazi in modo tale da… in qualche modo ritagliare e infilare all'interno degli spazi delle destinazioni d'uso dei particolari portatori di interesse. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Albano. Procediamo con l’Ordine dei Lavori. Ho la Vicecapogruppo Foglietta. Prego. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Sarò breve. In realtà la domanda è un chiarimento alla sua Vicepresidente, ma probabilmente non ho compreso io perché non parlo un linguaggio aulico come la suddetta. Mi pare però di aver capito che il suo, nell'illustrazione dell’emendamento, in un suo intervento, abbia detto - ma magari ho capito male io - che il PD ha usato Cavallerizza come un banco dei pegni. Visto che le parole sono importanti, e la Vicepresidente lo sa perché lei è sempre accurata ed opportuna, gradirei che la Vicepresidente Ferrero, che vedo prenotata dopo di me, chiarisse bene bene a verbale cosa intende con: “il Partito Democratico ha usato Cavallerizza come un banco dei pegni”. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Prego, Vicepresidente, Ordine dei Lavori. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora nell’Ordine dei Lavori, io che sono stata molto attenta agli interventi, volevo solo segnalarle, Presidente, che la Consigliera Pollicino è intervenuta su quello che era il…, e lei non l’ha fermata, su quello che era in realtà l’emendamento numero 1 che parlava della UMI 1 e quindi secondo me avrebbe diritto di poter intervenire anche sulla UMI 5 che erano cose diverse. Sulla questione che mi è stata chiesta, ma penso che (incomprensibile) del banco dei pegni era solo che non era un bene venduto, ma è in attesa di essere riacquistato dalla Città. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Mi scusi, facciamo i Consiglieri comunali, dovremmo sapere su cosa stiamo intervenendo. Giusto perché stiamo forse seguendo un Consiglio comunale. Prego, Consigliere Carretto, Ordine dei Lavori. CARRETTO Damiano In relazione a quanto diceva la Consigliera Foglietta, chiedo anche io alla Vicepresidente Ferrero se con quell’espressione, diciamo, artificiosa, si facesse riferimento alla pratica di cartolarizzazione che prevede, di fatto, un anticipo da parte delle banche al soggetto che cartolarizza, che poi viene restituito con la vendita. Volevo solo capire, nel senso… con un’analogia, se vogliamo, con quanto avviene in un banco dei pegni. Volevo solo capire se la Presidente fa riferimento alla Legge sulla cartolarizzazione. SICARI Francesco (Presidente) Chiarissimo, chiarissimo. Ci sono interventi? Prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Io posso ancora intervenire solo perché sono stata citata, o…? SICARI Francesco (Presidente) Prego, come chiarimento. Prego, ha un minuto. FERRERO Viviana (Vicepresidente) È un chiarimento che mi sembra anche opportuno perché io ritengo che quando dico, e lo dico tra virgolette, purtroppo muovo le dita e voi non mi potete vedere, “banco dei pegni” io intendo che la cartolarizzazione era quella situazione sospesa, in cui un bene veniva dato in qualche modo per giustificare, per avere una liquidità che servì a sostenere il bilancio del Comune di Torino, ma che poteva avere e che potrebbe ancora avere, anche per parti, anche con un processo molto lungo, anche di 10 anni, un processo di decartolarizzazione, quindi per pezzi riaverlo in patrimonio della Città. Ecco, in questo senso è un banco dei pegni, perché il bene non è di fatto ancora venduto nello stato attuale, ma è dato in garanzia, ed è una cosa molto diversa. Tra l’altro questa garanzia ha anche un vantaggio estremamente economico per cui sembra si parli di 3,5% pagato alla CCT… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Quindi credo che questo fosse un processo che in qualche modo era ancora reversibile, mentre la vendita non lo sarà più. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Su cosa, Pollicino? POLLICINO Marina Sono stata citata prima dalla Consigliera Ferrero. Posso? SICARI Francesco (Presidente) Lei è stata citata? Lei deve fare un intervento? POLLICINO Marina No, no, soltanto per chiarire quello che mi attribuiva. SICARI Francesco (Presidente) Ha un minuto, prego. POLLICINO Marina Grazie. No, soltanto perché io leggo qua: “sostituire nella dicitura della UMI 1 le parole ‘turistico ricettiva’” con le parole “attività espositive, congressuali e fieristiche” ed è il subemendamento 2. Non credo di avere sbagliato. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Allora, non ho ulteriori interventi e quindi chiediamo il parere alla Giunta per quanto riguarda il subemendamento numero 2. Assessore Iaria? IARIA Antonino (Assessore) Scusate, parere contrario. Non riuscivo ad attivare il microfono. Parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Quindi possiamo procedere con la votazione del subemendamento numero 2, presentato all’emendamento 36 con il parere contrario della Giunta. Lascio quindi la parola al Vicesegretario per procedere con l’appello nominale. Prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Allora, abbiamo 4 voti favorevoli e 20 contrari. SICARI Francesco (Presidente) Come prima, il Consigliere Fornari vorrebbe rettificare il proprio voto. Lo dica a verbale gentilmente, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Grazie, Presidente. Rettifico, contrario. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Allora abbiamo 21 voti contrari e 3 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicesegretario. Con 24 Consiglieri presenti, 3 voti a favore e 21 contro, il Consiglio comunale respinge il subemendamento numero 2. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’emendamento 36, presentato dalla Giunta, così come non subemendato. Lascio la parola all’Assessore Iaria. Prego, ne ha facoltà per tre minuti. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora quest’emendamento nasce dalla necessità di correggere un errore materiale del PUR, che non ha attribuito al Salone delle Guardie, spazio dato in cessione e futuro progetto di Beni Comuni… se, appunto, passasse il PUR non era stato indicato il soppalco che è inserito all’interno del Salone delle Guardie. Per questo emendamento a noi abbiamo preparato un allegato, 1 bis, e una nuova relazione quadro a cui abbiamo anche aggiunto altre specificazioni: abbiamo sostituito l'articolo 4 bis, la fruizione pubblica viene sostituita integralmente con il seguente: “la fruizione pubblica dei locali di proprietà privata al piano terra delle UMI 1, 2, 5, 9, 10 sarà assicurata con l’insediamento di attività aperte al pubblico (quali, a titolo esemplificativo, non esaustivo, bar, ristoranti, coworking, attività culturali e sociali) e/o con la realizzazione di spazi polivalenti (quali, a titolo esemplificativo, e non esaustivo, sala conferenze), il tutto coerentemente con i progetti edilizi con le specifiche esigenze organizzative dei soggetti proprietari. La predetta fruizione pubblica verrà puntualmente disciplinata dalle Convenzioni Attuative delle rispettive UMI. Al comma 2 dell'articolo 8, “Accessibilità delle corti e dei passaggi privati”, abbiamo inserito il periodo conclusivo: “e comunque conciliando gli interessi privati e pubblici riconducibili alla peculiarità del contesto monumentale storico-culturale”, in modo da ancora ribadire che la permeabilità degli spazi è una delle prerogative principali anche degli spazi privati. All'articolo 12, “Gestione culturale della Cavallerizza Reale” inserire il seguente periodo conclusivo. Questo è molto importante perché si inserisce nel discorso della struttura del Comitato permanente e tavolo tecnico. Aggiungiamo questo periodo all’articolo 12: “A tale tavolo tecnico saranno invitati a partecipare attivamente i soggetti individuati quali gestori di porzioni pubbliche, anche nel rispetto del vigente Regolamento numero 391 per il governo dei Beni Comuni Urbani della Città di Torino, nonché il riferimento alla natura di centro culturale pubblico. Sede di sperimentazione di tale Regolamento saranno tutti gli spazi di proprietà pubblica del Complesso della Cavallerizza”, tutti gli spazi di proprietà pubblica, quelli esistenti e quelli dati in cessione. “Al fine di recepire le modifiche sopraindicate, si provvede pertanto a sostituire l’allegato 2 alla deliberazione in oggetto (schema di convenzione quadro) con un nuovo allegato numero 2 bis”. Come ho detto, la correzione del soppalco, giusto per specificare, ha dovuto chiaramente correggere tutta una serie di schede e tavole all'interno del PUR. Grazie, Presidente. Penso di avere concluso, in tempo anche. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Iaria. Prego, Paoli, ha tre minuti. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Come diceva l’Assessore Iaria, questo emendamento nasce per correggere un errore materiale, purtroppo però corregge molto poco e soprattutto non corregge l’errore fondamentale che si sta attuando con questa delibera, ovvero la vendita di un bene UNESCO, cosa di cui già nel 2015, ad esempio, si raccontava in Cavallerizza. Ad esempio il 2 ottobre, quando si è tenuto, prima in Università e poi in Cavallerizza, un convegno alla presenza del professor Tomaso Montanari - che è professore ordinario di storia dell’arte moderna all’Università Federico II di Napoli, per chi non lo conoscesse - sul destino della Cavallerizza. Il Professore Montanari ha sottolineato, in un’intervista, come sia stato giusto occupare un luogo pubblico se questo serve a riaprirlo alla cittadinanza ed offrire quindi un servizio di pubblica utilità. Sempre a ottobre, Assemblea Cavallerizza 14.45 ha riaperto le porte del primo piano con stanze ripulite per ospitare laboratori e riunioni. Sono stati infatti avviati i laboratori di musica, di musica elettronica, di scultura, di arti visive e teatro. A dicembre, un concerto del gruppo di musica elettronica, Ride The White Horse, nato all’interno di Cavallerizza, ha avuto molto successo. A fine anno, sempre l’Assemblea Cavallerizza, ha chiesto ai Consiglieri Trombotto e Appendino di presentare una richiesta formale di rimozione della clausola di riservatezza sul Protocollo di intesa, articolo 6 del Protocollo, ma la stessa è stata bocciata quasi all’unanimità e tutti ci ricordiamo le battaglie della Consigliera Appendino su Cavallerizza. Sempre a dicembre, Assemblea Cavallerizza ha inviato una lettera di denuncia all’UNESCO sulle manovre speculative del Comune, chiedendo inoltre l’annullamento del provvedimento dell’ex Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, che autorizzava per questo luogo: hotel, residenze universitarie, centri commerciali e… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Paoli. Procediamo con il Consigliere Carretto. Ha tre minuti. Prego. CARRETTO Damiano Questo emendamento è veramente un capolavoro di…, non so se definirla competenza o, così, in altro termine, perché contiene alcune perle notevoli, veramente notevoli, come il fatto che si valorizzi come funzione pubblica una privatizzazione, quindi si riconosce la privatizzazione con bar, i ristoranti, coworking, quindi all’interno di Cavallerizza, quindi gli spazi saranno poi occupati per larga parte da questa attività, ma si riconosce la fruizione pubblica, perché ovviamente tu in un ristorante basta che paghi e ci entri, in un bar basta che paghi e ci entri, in un coworking basta che paghi e ci entri. Quindi, pubblico è pubblico, bisogna pagare. Ma questo è un altro discorso. Così come davvero molto interessanti due passaggi: il fatto che “e comunque conciliando gli interessi privati e pubblici”, quindi, a parte che si ammettono gli interessi privati, quindi questo significa privatizzazione a casa mia, ma si mette prima gli interessi privati e poi pubblici, non so se sia stato volutamente fatto così o no, però le parole hanno un peso e quando metti prima gli interessi privati che gli interessi pubblici un motivo ci sarà, si sarebbe potuto scrivere gli interessi pubblici e gli interessi privati, ma questo probabilmente sono io che sono un po’ esagerato. Ma la parte veramente geniale, dal mio punto di vista, è il fatto che con questo emendamento si sta sfrattando l’Università dall'Aula Magna, ricordo che l'Aula Magna è di proprietà della Città di Torino. Quindi, quando si dice che “il Regolamento dei Beni Comuni sarà sede di sperimentazione, di tale Regolamento saranno tutti gli spazi di proprietà pubblica del Complesso di Cavallerizza”, si sta dicendo che, e di questo posso anche essere d'accordo, l’Aula Magna diventerà sede di Beni Comuni; il Maneggio Alfieriano diventerà sede di Beni Comuni e tutti gli altri spazi di proprietà pubblica, che in realtà diciamo non ci sono, perché qualcosa verrà dato solo in comodato d'uso chiamiamolo così, pubblico. Però le due parti pubbliche sono: il Maneggio Alfieriano e l’Aula Magna dell’Università. Io sono contento che la Maggioranza approvi questo emendamento perché contiene lo sfratto all'Università e lo sfratto al Teatro Stabile, perché da voci di corridoio pare che il Teatro Stabile sia interessato al Maneggio Alfieriano e quindi a Cavallerizza. Quindi, approvatevelo, contiene questa norma e mi auguro che qualcuno la faccia valere, quindi poi presentando formali istanze di Beni Comuni su quelle due porzioni, e credo che sia molto interessante, credo che non sia volutamente stato scritto così, credo che sia stato un errore abbastanza… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto. Andiamo con l’intervento della Vicecapogruppo Pollicino. due minuti. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Questo corposo emendamento della Giunta evidenzia una certa approssimazione nella definizione del PUR e dei suoi contenuti salienti. La Giunta non poteva pensarci prima? Viene sostituito l’intero allegato 1 bis che è il PUR con i contenuti di: analisi, tavole e norme di attuazione. Spicca la cessione alla Città di due locali al piano ammezzato del Salone delle Guardie, UMI 7 di proprietà di CCT S.r.l. A quale titolo questa previsione? Viene sostituita la convenzione, ora allegato 2 bis, dove le modifiche non sono proprie di un contratto, quale dovrebbe essere una convenzione, ma enunciano principi confusi e contraddittori, quali ad esempio l’accessibilità delle corti all’articolo 8, comma 2, dove si prevede una sorta di accessibilità finta e non effettiva, perché dovrebbe conciliare interessi privati e pubblici, questo c’è scritto proprio testualmente, quindi io non commento. Ricordate però l’ammonimento di ICOMOS UNESCO che la Cavallerizza deve essere tutta a fruizione pubblica. E infine la perla dell’articolo 12 sulla gestione culturale della Cavallerizza, che dovrebbe essere definita separatamente in un altro atto da discutere in Consiglio. In questa modifica spicca la natura di Centro culturale pubblico e saranno chiamati al tavolo tecnico i soggetti gestori di porzioni pubbliche, individuati dal Regolamento dei Beni Comuni che si traduce in un patto di collaborazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Ferrero. Ha due minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Io temo che ci si confonda un po' sull'utilizzo delle preposizioni: una questione è ad uso pubblico e una questione è di uso pubblico. La questione appunto di poter usufruire di spazi di caffetteria o di ristorazione non è un utilizzo pubblico nel senso di spazio ad uso del pubblico, ma semplicemente di fruizione pubblica. Su questo dobbiamo un attimino interrogarci, perché anche i numeri, così distanti da quelli che racconto io e quelli che ci racconta l'Assessore, sono dovuti al conteggiare degli spazi che sono le corti, che sono degli spazi aperti in qualche modo o anche quel collegamento della Rotonda Alfieriana che metterà in collegamento, come un porticato coperto, i giardini con la via principale; allora è sulla differenza dei numeri che si gioca anche questa approssimazione e questa volontà, magari della Maggioranza, di comprendere che sono stati guadagnati ben 5.000 metri, 3.000 metri, adesso i numeri sono stati detti veramente un pochettino senza in qualche modo approfondirne il senso, perché da 400 metri detti dal Consigliere Carretto ai 5.000 che ho sentito narrare, su questo ci giochiamo la differenza di impostazione: il dire che viene…, i Beni Comuni vengono relegati a una portineria, è su questo che noi ci stiamo giocando anche una credibilità per una campagna, che io mi ricordo benissimo, giocata perché sette anni fa con il… (voci sovrapposte)… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente Ferrero. Procediamo con l’intervento della Consigliera Albano. Ha due minuti a sua disposizione. Prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Diciamo che su questo tema dell'uso pubblico e dell’utilizzo della funzione pubblica ne abbiamo già discusso e abbiamo già avuto modo di batterne anche in altre occasioni, discutendo già la volta scorsa questa delibera. A me risulta che la funzione pubblica sia soltanto il 14% dell'intero Compendio che viene destinato a una funzione pubblica, che sarà quello destinato al cosiddetto polo culturale, quindi comunque una quantità piuttosto limitata e risicata di spazi destinati a funzione pubblica. Mentre, appunto, non possiamo considerare sicuramente spazio pubblico quello che verrà destinato, quel 6% che verrà destinato a ristoranti e negozi, perché appunto non…, pur essendo spazi, come diceva correttamente il collega Carretto, aperti al pubblico, quindi dove il pubblico può accedere, non sono comunque spazi destinati ad un uso pubblico, perché il pubblico può accedervi soltanto pagando all'interno di quegli spazi. Così lo stesso percorso che si voleva fare sul Maneggio Alfieriano, quindi la comunità di riferimento aveva tutt'altra destinazione per il Maneggio Alfieriano che non fosse un utilizzo pubblico da parte dei privati, quindi un privato che può comunque utilizzare aprendo al pubblico quello spazio. Si gioca molto, su questo PUR, su queste parole, sulla confusione fra gli spazi pubblici e a destinazione pubblica e gli spazi privati ad uso pubblico. Credo che comunque rimanga il fatto fondamentale che appunto… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Albano. Ordine dei Lavori, Consigliere Carretto, su cosa? Prego. CARRETTO Damiano Sì, no, gradirei una risposta dalla Giunta sulla mia interpretazione di quella frase perché potrebbe cambiare il mio voto su questo emendamento. Quindi se veramente tutti gli spazi di proprietà pubblica del Complesso della Cavallerizza saranno sperimentazione del Regolamento Beni Comuni, quindi compresa l'Aula Magna dell'Università e il Maneggio Alfieriano, perché cambia il voto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Giovara, ha due minuti. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. No, ma è bello perché più andiamo avanti e più vengono fuori le attitudini pregiudiziali e a priori, no? Quindi per cui anche il bar è una cosa che non va bene anche se nella precedente Cavallerizza il bar c'era, anche se ovviamente era più bello perché era più solidale ed era più interessante, ma si pagava lo stesso, si pagava di meno, non c'è problema, però c'era il bar anche prima, sennò le attività non si sarebbero sostenute, così come non si sarebbero sostenute senza il cappello e sarebbe stato molto difficile sostenerle pagando delle agibilità e pagando IVA e pagando tutti i tributi che le associazioni culturali normalmente pagano, perché poi le cose bisogna dirle tutte, non è soltanto trovare i fondi. È buffo perché nel momento in cui tutti gli spazi pubblici vengono messi a utilizzo Beni Comuni non va bene neanche quello, perché noi siamo in contraddizione. Allora a questo punto stiamo facendo retorica soltanto per portare avanti una bandiera, che non avrebbe portato ad alcun risultato in quello spazio se non la desolazione e il progressivo sfaldamento e, alla fine, una vendita totale ai privati senza governance. Questo è quello che vogliono alcuni. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. IARIA Antonino (Assessore) Posso rispondere sull'emendamento? Presidente, mi scusi, non ricordo mai se posso, alla domanda del Consigliere Carretto. SICARI Francesco (Presidente) Può intervenire nella discussione per due minuti, prego. IARIA Antonino (Assessore) Non so se c'è qualcun altro prenotato, però. SICARI Francesco (Presidente) Prego, vada avanti, due minuti. IARIA Antonino (Assessore) Sì, sono contento che il Consigliere Carretto abbia colto questa, diciamo, particolarità del PUR così brutto e cattivo, però è proprio così. Noi abbiamo scritto nella convenzione quadro che tutte le aree pubbliche, di proprietà pubblica attuali o in cessione, anzi è in cessione previste dal PUR, quindi anche tutta la Manica di collegamento compresa la Rotonda, il piano terreno della Corte delle Guardie e relative, anche, corti esterne, perché 5000 metri di spazio pubblico sono spazi edificati a cui aggiungiamo anche le corti di proprietà pubblica, possono essere…, cioè possono essere oggetto di una proposta di patto di collaborazione dei Beni Comuni, quello che si sta facendo già per il Salone delle Guardie, chiaramente anche con l'Amministrazione che tra l’altro ha già messo a bilancio anche dei soldi per renderlo agibile come spazio, perché il problema è rendere agibili questi spazi. Si possono fare… l'Università ha una concessione di questo spazio per tot. anni, quindi adesso non è disponibile al patto di collaborazione, perché c'è una concessione in essere, però in futuro anche questo spazio quando finirà la concessione potrebbe essere, approvando questo PUR, anche questo oggetto di un patto di collaborazione dei Beni Comuni. Quindi la risposta è sì, tutto il Maneggio Alfieriano può avere una proposta di Patto di collaborazione legato al regolamento dei Beni Comuni, la Manica di collegamento, la Rotonda e l'ulteriore Manica che collega i giardini reali può avere un progetto di Beni Comuni. Quello che deve essere chiaro è - ed è questo che ho ribadito più volte - che questi spazi però vanno rimessi a norma e per rimetterli a norma ci vogliono dei fondi, ci vorrà un investimento, in alcune parti molto oneroso, tipo il Maneggio Alfieriano, che ha bisogno di un restauro molto, molto importante e anche corretto dal punto di vista filologico e tipologico e su questo appunto noi stiamo cercando di far partire il PUR proprio per intercettare anche fondi pubblici atti a poter… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. IARIA Antonino (Assessore) … poterli usare proprio nei nostri spazi attuali e futuri. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Carretto, Ordine dei Lavori. CARRETTO Damiano No, io, scusi se intervengo, ma l'Assessore non è chiaro, nel senso che lui parla di spazi di proprietà pubblica e dati in concessione, o comunque sia in cessione, ma nell'emendamento c'è solo “spazi di proprietà pubblica” e, seconda cosa, il regolamento Beni Comuni può intervenire anche sulle concessioni in essere e sugli spazi privati, quindi non c'è scritto da nessuna parte che in questo momento la concessione vale più di un uso come Beni Comuni, cioè è in contraddizione con quello che dice l'Assessore, cioè l’Assessore dice delle cose che non sono poi nel testo e nei regolamenti. Chiedo scusa, ma non riesco a capire. SICARI Francesco (Presidente) Chiaro, chiaro. Perfetto, allora non ho ulteriori interventi, quindi siamo all’emendamento 36 presentato dalla Giunta e direi che possiamo procedere con la votazione dell'emendamento. Lascio quindi la parola, credo, al Segretario Generale per l’appello nominale. Segretario? SPOTO Mario (Segretario Generale) Mi sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, si sente. SPOTO Mario (Segretario Generale) D’accordo. (Votazione per appello nominale). Dunque, Presidente, 23 presenti, 2 astenuti, quindi votanti 21… Aspetti un attimo perché astenuti… è un astenuto, contrari 2, 19 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Quindi con 22 presenti, 19 voti a favore e 2 voti contro, il Consiglio Comunale approva l'emendamento numero 36 presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l'emendamento 37, sempre presentato dalla Giunta. Lascio la parola all'Assessore Iaria per l’illustrazione. IARIA Antonino (Assessore) Sì, grazie mille. Allora questo emendamento va a correggere la delibera nella parte, pagina 3 appunto, dove veniva richiesto l'assenso della società di cartolarizzazione che all'epoca dell'approvazione della delibera non era arrivato, e che è arrivato in data 14 ottobre 2020, quindi sostituiamo quel paragrafo con il seguente: “dando atto che in data 14 ottobre 2020 è stato altresì inoltrato il Progetto Unitario di Riqualificazione in oggetto a CCT S.r.l. e per il relativo assenso che, con nota dell’11 novembre 2020” - scusate - “con nota dell’11 novembre 2020 ha comunicato che darà corso all’indizione di asta pubblica per l’alienazione del Complesso della Cavallerizza Reale previa deliberazione del Consiglio Comunale e di approvazione del PUR medesimo”, quindi va a correggere semplicemente quella parte. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Iaria. Procediamo con gli interventi. Prego, Carretto, ha tre minuti. CARRETTO Damiano Grazie, ma allora questo emendamento riporta in auge il discorso che ho fatto prima. Per prima cosa farei notare che la convenzione quadro tra Comune, CCT e CDP definisce CCT come soggetto attuatore al pari di CDP che è proprietaria a tutti gli effetti della sua parte e gli si attribuisce il compito di accordarsi con CDP e di scambiarsi destinazioni d'uso, stabilire modalità di gestione degli spazi e altre funzioni che dal mio punto di vista non le competono, essendo una società speciale il cui Statuto, è all'articolo 3, “La società ha per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Torino, ai sensi dell'articolo 84 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 e disposizioni ivi richiamate mediante l'assunzione di finanziamenti e omissioni di titoli”. Di fatto quindi CCT, dal mio punto di vista, ha svolto in questa partita una funzione che non era propria. È una domanda che avrei voluto fare all’Amministratore Delegato di CCT che non ho potuto porre. Faccio inoltre notare che appunto la particolarità del fatto che CCT emanerà un bando pubblico sulla base di questo PUR che risponde ai desiderata, ai desiderata, a quanto dichiarato pubblicamente da un noto soggetto privato della città di Torino che attribuisce ad una porzione delle funzioni estremamente dettagliate e di conseguenza, dal mio punto di vista, potrebbe, un domani, in caso di bando pubblico, perché com’è scritto in questo emendamento ci sarà un’asta pubblica indetta da CCT e in questa asta pubblica, ovviamente, il soggetto che più volte ha dichiarato un interesse specifico per una funzione potrebbe risultarne, potrebbe, magari nemmeno parteciperà, però potrebbe risultarne avvantaggiato e io credo che questo sia un tema da verificare. Io, nel mio piccolo, ci vedo qualche piccola analogia col caso Ream Esselunga, però è una mia sensazione e ovviamente l'ex Sindaco Fassino, in questo momento, mi risulta, stando ai giornali, indagato per quella vicenda, quindi diciamo che io non sarei… SICARI Francesco (Presidente) Ringrazio il Consigliere Carretto. Procediamo con l'intervento della Consigliera Paoli, che la facoltà per tre minuti. Prego. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Ma anche questo emendamento, purtroppo, non va a correggere l’enorme errore che questa delibera rappresenta: la vendita di un bene UNESCO. Tra l'altro, come stava dicendo il Consigliere Carretto, con un progetto che sembrerebbe un abito fatto su misura, ma credo che dovrà essere la Magistratura a far luce su questo se davvero questa situazione si verificherà. Ma torniamo alla svendita del nostro bene UNESCO. Come vi stavo raccontando, pochi minuti fa, dopo l'invio da parte di Assemblea Cavallerizza, sempre nel 2015, della lettera di denuncia dell’UNESCO sulle manovre speculative del Comune, chiedendo inoltre l’annullamento del provvedimento dell’ex Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte che autorizzava per questo luogo: hotel, residenze universitarie, centri commerciali,… (incomprensibile) l'UNESCO ha chiesto chiarimenti al Ministero per i Beni Culturali e del Turismo e sia al Comune e questo probabilmente ha spinto l'Amministrazione del tempo a ricomprare parti del Complesso, una cosa che si dava per impossibile da fare, il PD l'ha fatta. E si arriva al 2016. La richiesta di chiarimenti dell'ufficio UNESCO sia appunto al Ministero per i Beni Culturali e del Turismo sia al Comune di Torino ha fatto cambiare rotta, almeno apparentemente, al Comune di Torino, che con due delibere, a febbraio e a marzo, ha decartolarizzato il Maneggio Alfieriano e il Salone delle Guardie, ma per farne cosa? Le attività culturali di cui ormai si erano riempiti la bocca, sia l'Assessore Passoni, che il sindaco Fassino, non erano ancora chiare, ma soprattutto si parlava di riaffidare il Maneggio Alfieriano al Teatro Stabile dopo che lo aveva abbandonato nel 2013 lasciando al suo interno tutte le strutture utilizzate per i suoi scopi, ma anche, allo stato dei fatti, impediscono di godere della bellezza di quello spazio. E del Salone delle Guardie che ne sarà? In tutto questo arriva anche la notizia della riapertura dei giardini. Ma gli stessi sono stati ripuliti e restituiti alla cittadinanza da Assemblea Cavallerizza 14.45 e fin dall'estate 2005 nel giardino si fanno delle attività, ad esempio c'era un orto, una piscina per bambini, ma soprattutto tutti hanno potuto godere di quello spazio, fermarsi a leggere un libro, a fare semplicemente una passeggiata. Quello che continua a mancare da parte del Comune di Torino è un Progetto Unitario di Riqualificazione di questo spazio, un progetto che coinvolga la cittadinanza. SICARI Francesco (Presidente) Ringrazio la Consigliera. Grazie, grazie. Prego, Vicepresidente Ferrero, ha due minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, la ringrazio, Presidente, e vorrei anche ringraziare quei compagni di coerenza che in qualche modo, in questo momento, stanno cercando di portare avanti un percorso di consapevolezza di quello che stiamo andando a votare. Il bando, di fatto, sarà quel processo per cui un bene che è stato per 300 anni pubblico avrà un epilogo in un bando, tra l'altro con delle restrizioni, solamente direzionale, mentre l'emendamento che è testé stato bocciato ampliava a una maggiore possibilità appunto di avere tanti interlocutori che, in qualche modo, potessero interagire, perché non tutti hanno da posizionare degli uffici direzionali, ma dava veramente un’ampia possibilità di ripensare, attraverso il concorso di più soggetti, quel luogo con questa vocazione culturale, mentre nel direzionale continuo a non intravedere lessicalmente nulla di culturale. Ma questa non è solo una mia sensazione. Permettetemi, cari colleghi, di ricordarvi che direzionale non è culturale, direzionale non è culturale, mentre quello a cui sette anni fa avevamo iniziato con un processo di apertura, appunto, di apertura di quegli spazi comuni che erano stati per anni chiusi, e questo ce lo dobbiamo ricordare, perché io e l'allora Consigliera Appendino eravamo presenti all'apertura dei cancelli, io e la Consigliera Appendino eravamo in prima fila nella trattativa che si era fatta con Soprintendenza, noi eravamo lì per portare avanti un progetto. Ora io ringrazio anche chi ha contribuito a stare in Cavallerizza anche accontentandosi di quello che gli è stato proposto, perché io capisco la buona fede, io la buona fede la capisco. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente Ferrero. Adesso dobbiamo procedere con i successivi interventi. Siamo infatti alla richiesta di parere… No, a dire il vero l'emendamento è della Giunta e quindi come da prospetto possiamo procedere con la votazione dell'emendamento 37 presentato dalla Giunta. Lascio la parola al Segretario Generale. Prego. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale). Allora, Presidente, io ho 22 presenti, 5 astenuti e favorevoli 17. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Segretario. Con 22 Consiglieri presenti e 17 voti a favore, il Consiglio Comunale approva l'emendamento 37 presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l'accorpamento degli emendamenti accorpati dal numero 44 al 46 presentati dal Consigliere Carretto, che ha facoltà di intervenire in merito all’accorpamento, ha tre minuti se vuole. CARRETTO Damiano Scusi Presidente, 40… Non ho sentito, mi è andato via… SICARI Francesco (Presidente) Sì, è l’accorpamento dei suoi emendamenti: 44, 45 e 46 accorpati. Prego. CARRETTO Damiano Sta andando a scatti, faccio veramente fatica a capire cosa dice, scusi, Presidente, so che non è colpa sua. Allora 45-46-47? SICARI Francesco (Presidente) 44-45-46. CARRETTO Damiano Okay, non avevo capito niente, bene. Allora questi emendamenti, possiamo dirlo tranquillamente, sono emendamenti chiaramente ostruzionistici che avrei tranquillamente ritirato se ci fosse stata data la possibilità di discutere nel merito di tutti quegli emendamenti che vanno a incidere e a disegnare quelle diverse possibilità che il Consigliere Giovara spesso ci accusa di non aver dato, ma che continuiamo a dare e tra l’altro non riceviamo mai risposte nel merito, quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Consigliere Giovare della prelazione artistica, cosa ne pensa il Consigliere Giovara, non so, adesso il Recovery Fund è uscito dopo, ma della possibilità di decartolarizzare e investire su Cavallerizza come polo culturale pubblico a proprietà pubblica con i soldi del Recovery Fund, non so, magari capire cosa pensa la Maggioranza perché alla fine capisco che ci sia l'80- 90% della Maggioranza che non sa di cosa si sta parlando e sta votando per sentito dire e ne prendiamo atto, così come la questione dell'uso civico, di capire se non si può, diciamo, proporre l'uso civico invece del semplice patto di collaborazione, che normalmente, ricordo, si fa per le aiuole, per i giardinetti e non per un bene come Cavallerizza, perché il patto di collaborazione è il gradino sopra la concessione, è la tipologia di utilizzo più vicino all' uso privatistico dei Beni Comuni. Noi abbiamo modificato il regolamento per andare un po' oltre e non è che abbiamo fatto innovazione giuridica per, diciamo, perdere tempo, ma per dare la possibilità alla città e a cittadini di avere degli strumenti che consentissero un utilizzo molto più avanzato dei Beni Comuni e da quel che so io, invece, la cosiddetta o la suddetta o la autoproclamata comunità di riferimento, in questo momento, ha scelto la prassi del patto di collaborazione, che è veramente un insulto; un insulto per il percorso di innovazione giuridica portato avanti anche dall’Assessore Giusta, non dico l’Assessore Iaria che non ne sa nulla, ma l’Assessore Giusta ha speso se stesso per mesi, se non più di un anno probabilmente, per arrivare a queste innovazioni e probabilmente anche lui si sente un po' deluso dal fatto che probabilmente Cavallerizza verrà relegata alla stregua di un giardinetto, quindi con un patto di collaborazione in cui, di fatto, non sono i cittadini ad avere le redini, ma è, come si leggeva prima, fondamentalmente un comitato tecnico, l'Amministrazione e comunque in ultima istanza i soggetti privati che, di fatto,… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Consigliere Carretto. Procediamo con gli interventi. Consigliera Paoli, tre minuti. PAOLI Maura Grazie. Per quanto riguarda l’accorpamento, appunto, di questi emendamenti effettivamente è un po' più facile discutere nel merito perché sono solo tre rispetto, ad esempio, agli altri accorpamenti che ci sono stati presentati nella mozione di accorpamento che la Maggioranza è riuscita a presentare grazie ai voti delle destre e sono - devo dirlo, però, perché quando è ora di essere onesti bisogna esserlo - sono emendamenti ostruzionistici, come ha anche ammesso il Consigliere Carretto. Però, mi chiedo: perché il Consigliere Carretto ha presentato degli emendamenti ostruzionistici con tutto quello che ha da dire e che si può dire su Cavallerizza? Mi presenta questi due emendamenti, Consigliere Carretto, cioè non è da lei. Tutti che cambiano diciture di date, è chiaro quindi che sono ostruzionistici, ma nonostante questo, io credo che le vere motivazioni dietro queste modifiche siano da ricollegare, anche qui, alla storia di questo bene dell’UNESCO; ad esempio, si può ricollegare a quello che dicevo prima, infatti siamo arrivati nel 2016 quando il famoso quanto fantomatico masterplan di valorizzazione della Cavallerizza Reale, annunciato prima del 2015 dall’Assessore Passoni, ma che nel 2016 ancora non era stato presentato, nonostante le richieste di alcuni Consiglieri, come il Consigliere Trombotto e la Consigliera Appendino e, a marzo 2016, alla domanda “quale futuro per la Cavallerizza Reale” restava ancora un interrogativo senza risposta. Da marzo 2016, in piena campagna elettorale, possiamo dire, Assemblea Cavallerizza si dotò di un nuovo strumento di lotta a difesa della Cavallerizza e un’associazione Salviamo Cavallerizza. Il 19 aprile, sempre nel 2016, a un giorno dalla chiusura dei lavori del Consiglio, l’Amministrazione Comunale in una seduta ha presentato ai Consiglieri il masterplan, realizzato dall’architetto Rubiglio su incarico di Compagnia di San Paolo, per la valorizzazione della Cavallerizza Reale. Il progetto prevede una spesa di 100 milioni di euro e 25 anni di tempo per la sua realizzazione. La proprietà pubblica è fortemente ridimensionata. Nonostante questo gli artisti, i makers, la cittadinanza realmente attiva hanno la possibilità di unirsi per realizzare una visione culturale alternativa, curando gli spazi che l’occupazione… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Consigliera Paoli. Proseguiamo con gli interventi, ho la Consigliera Albano. Ne ha facoltà per due minuti, prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. approfitterò di questi due minuti messi a mia disposizione per commentare, appunto, gli emendamenti di Carretto riprendendo quello che è il discorso iniziato dalla Consigliera Paoli che si chiede giustamente come mai il collega Carretto, che ha tanti argomenti, presenta emendamenti ostruzionistici su questa delibera? Ma, io credo di interpretare correttamente il pensiero del collega dicendo che il fatto di aver presentato questi emendamenti ostruzionistici è perché, di fatto, questa delibera, e questo PUR, è una vendita totale ai privati di un bene UNESCO senza governance. Quindi, non riesco a cogliere chi ci dice che questa delibera viene fatta per evitare una vendita totale ai privati senza governance, quando di fatto è già questa delibera una vendita totale ai privati di un bene UNESCO senza la possibilità di aver alcuna governance e questo diciamo che c’è stato anche spiegato in maniera molto chiara nelle Commissioni in cui è stata presentata la delibera. È stato chiaro che, appunto, questo PUR non pone alcun vincolo rispetto alla governance della destinazione d’uso degli spazi, se non quello che potrebbe essere gli interessi del…, diciamo, di vari portatori di interessi che sono interessati a ottenere qualche spazio all’interno del Complesso di Cavallerizza, tant’è vero che non si è voluto approvare, appunto, non si sono voluti approvare gli emendamenti proposti dalla collega Ferrero che erano finalizzati, appunto, a modificare, in alcuni parti, le destinazioni d’uso degli spazi, come invece sono previsti nell’attuale PUR e nell’attuale delibera. Quindi, insomma, io credo che il motivo sia proprio questo, il motivo è anche… questo motivo è anche quello per cui… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Consigliera Albano. Procediamo con l’intervento della Vicepresidente Ferrero. Ha due minuti, prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Presidente. Io ringrazio comunque i Consiglieri che mi hanno preceduto perché intanto gli interventi sono assolutamente puntuali e se anche il Consigliere Carretto ha fatto qualche emendamento ostruzionistico devo dire che lo perdono. Lo perdono perché ci sta dando la possibilità di ribadire ancora ad alta voce quella necessità di (incomprensibile) ai voti di coerenza di un percorso che nasce da un programma, un programma condiviso con la cittadinanza, un programma in cui si sono fatte delle promesse e a queste promesse bisogna sempre dare una risposta. Io credo che non ci sia una situazione peggiore di questa, nel senso che comunque, di fatto, questa privatizzazione investe la maggior parte, esclusi, appunto, questi 400 scarsi metri di Cortile delle Guardie, investe di fatto una totalità di un bene che per 300 anni è stato pubblico e non nel mio nome diventerà privato. La governance di un albergo non è possibile prevederla, non è possibile prevedere la governance di uffici. Mi dispiace che si raccontino delle possibilità che, di fatto, non saranno più possibili e forse è giusto anche che si racconti, che sia questo proprio un momento di verità. Ecco, Consigliere Carretto, io la scuso se lei ha fatto degli emendamenti e si è battuto, è uscito addirittura dalla Maggioranza per esprimere con più forza il suo disappunto e forse ha fatto anche un errore, perché magari in Maggioranza saremmo stati più forti e magari in Maggioranza avremmo ottenuto almeno sulla parte, non dico di Cassa Depositi e Prestiti, ma almeno sulla parte di CCT, di poter ampliare quella possibilità e io spero veramente che ci sia una… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Vicepresidente Ferrero. Procediamo adesso con l’intervento del Consigliere Giovara, che ha due minuti a sua disposizione. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Cercherò di stare nei due minuti, ma il dibattito è stato interessante fino ad un certo punto e si sta trascinando da molto tempo e rispondo velocemente, visto che sono stato chiamato di nuovo in causa, perché è opportuno avere un nemico quando si ha una bandiera da difendere. La coerenza non è stare dietro ad una bandiera e tirare per la giacchetta, di volta in volta, un Assessore che può essere Marco Giusta, oppure la comunità di riferimento che prima fa da forza per andare avanti e poi non è più quella giusta, è quella sbagliata; la coerenza è vedere qual è il bene migliore, il male minore, e la cosa migliore da fare per il bene possibile per la cittadinanza, perché noi stiamo amministrando una Città, e vedere quello spazio abbandonato e che crolla perché non ci saranno altre possibilità, perché non ce ne si è occupati prima in maniera profonda, l’ho sempre detto, prima che se ne occupasse l’Assessore Iaria, e questo è il mio pensiero e non cambio su questo, questa è coerenza secondo me, mentre invece non è coerenza stare dietro a una bandiera. Io ho letto un libro molto interessante “Stirner - L’unico e la sua proprietà”, il fondatore dell’anarchia, nel momento in cui ci si mette dietro a una bandiera si segue la bandiera e si perdono di vista le persone e i cittadini - tutti - non soltanto quelli che ci fa comodo seguire. Io non accetto altre lezioni da chi avrebbe abbandonato questo progetto a chi sarebbe venuto dopo e chi sa cosa sarebbe successo. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Consigliere Carretto io non credo che la Consigliera le abbia dato… CARRETTO Damiano No, sul fatto che mi perdona per aver presentato degli emendamenti vorrei dire due cose. SICARI Francesco (Presidente) Questo ve lo potete dire tranquillamente al telefono secondo me. CARRETTO Damiano No, perché poi vorrei ribadire che… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, non le ho dato la parola e non rilevo il fatto personale, quindi se rilevo il fatto personale le do il fatto personale, grazie. CARRETTO Damiano Come vuole… SICARI Francesco (Presidente) Controllo eventuali ulteriori interventi, non rilevo ulteriori interventi. Quindi, chiedo il parere alla Giunta. IARIA Antonino (Assessore) Per gli emendamenti accorpati, parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Assessore. Possiamo quindi procedere con la votazione degli emendamenti, così come accorpati, con il parere contrario della Giunta. Lascio la parola al Segretario Generale per procedere con l’appello nominale. Prego. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale). Presidente, ho 22 presenti, 1 astenuto e 21 contrari. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Segretario. Quindi, con 22 presenti e 21 voti contrari, il Consiglio Comunale respinge. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’ultimo accorpamento che accorpa gli emendamenti dal n. 47 al n. 58, presentati dalla Consigliera Vicecapogruppo Pollicino e dal Consigliere Carretto. Prego, Pollicino sull’illustrazione. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Mi conferma che partiamo dal 47? Perché non vorrei che qualcuno… SICARI Francesco (Presidente) Sì, dal 47, prego. POLLICINO Marina Non vorrei che qualcuno mi riprendesse, come è già successo, su qualcosa che peraltro era perfettamente corretta, comunque. Allora, viene modificato il dispositivo alla luce di quanto evidenziato in narrativa. Al fine di assumere la determinazione di prevedere funzioni pubbliche per la Cavallerizza nella revisione del Piano Regolatore Generale occorre modificare integralmente il provvedimento, come già ribadito in precedenza i contenuti del PUR non risultano coerenti con la destinazione pubblica del Complesso come ha rilevato l’organismo ICOMOS dell’UNESCO di Parigi, quindi insistiamo sul fatto che occorra sospendere ogni determinazione sul PUR e prevedere una modifica di Piano Regolatore quale contenuto da considerare nel progetto preliminare della revisione del Piano Regolatore. La scheda normativa 29 - Complesso della Cavallerizza (perimetro di studio) - è inserita nel secondo volume delle norme di attuazione del Piano Regolatore vigente tra le aree da trasformare nella Zona Urbana Centrale Storica, ma non viene considerata nella revisione del Piano Regolatore Generale. Sui contenuti della scheda 29 e la sua considerazione nella revisione del Piano Regolatore Generale come adottata si fornisce agli enti sovraordinati la Soprintendenza, il MiBACT, la Regione, la Città Metropolitana, un quadro analitico di tutela e di storica dell’Urbanistica Contemporanea e Sociale anche per la conoscenza del processo partecipativo che ha coinvolto la cittadinanza nel periodo 2014-2019 mirata alla salvaguardia del Complesso della Cavallerizza Reale. Ritengo necessario, al fine di rispettare e garantire la tutela degli immobili, impedirne la vendita ai privati, revocare la Variante parziale n. 217, approvata il 10 gennaio 2011 e adottare una variante specifica al Piano Regolatore Generale per gli immobili della Cavallerizza modificando radicalmente i contenuti della scheda n. 29 per ricondurli alla piena coerenza con il dettato dell’ammonizione di ICOMOS UNESCO di Parigi del 2017. Occorre sospendere ogni determinazione sul PUR, per sottolineare la valenza di questa sospensione sottolineo che la vicenda della Cavallerizza si colloca nell’ambito dell’art. 9 della Costituzione: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, ma vi sono altri motivi di rilevanza politica che non possiamo dimenticare e vi sono altri aspetti che secondo il nostro parere consiglierebbero alla Maggioranza una maggior cautela. Il PUR è una modalità attuativa prevista dalla Variante parziale approvata nel gennaio 2011, ora ci chiediamo: “Quella variante è stata sottoposta alla valutazione ambientale strategica?” E ancora “I tipi di intervento ammessi in aggiunta a quelli previsti dalla scheda 29, oggi sarebbero (incomprensibili) o piuttosto non richiederebbero una variante strutturale?” Nel frattempo l’entrata in vigore del Piano Paesaggistico Regionale imporre la verifica di coerenza con i contenuti in salvaguardia del Piano Paesaggistico stesso per gli interventi previsti dal PUR… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina … sulla tutela dei beni architettonici anche se cambiano le Maggioranze anche temporaneamente e anche solo in questa delibera. Il paesaggio e i beni architettonici sono valori primari della Repubblica in termini assoluti… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, ha finito il tempo a disposizione. Procediamo con gli interventi, prego Consigliera Paoli, ha tre minuti a sua disposizione. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Siamo arrivati alla fine degli emendamenti e purtroppo emendamenti che purtroppo pare non abbiano fatto cambiare idea a questa Maggioranza che tante volte ha cambiato idea molto spesso in maniera molto labile e opposta ai pensieri originali, ma oggi è salda con i voti delle Destre sulle proprie nuove posizioni. È un peccato proprio ora che era arrivata a raccontare cosa è successo da quando il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni a Torino. Infatti, a giugno del 2016 con le nuove elezioni amministrative è cambiata la Giunta e Assemblea Cavallerizza riesce finalmente ad instaurare un dialogo con la nuova Giunta, a dicembre infatti viene organizzato con i rappresentati dell’Asilo Filangieri di Napoli, non so se ve lo ricordate eravamo presenti in molti, un incontro con i tecnici e con i rappresentanti politici del Comune sugli usi civici e i beni comuni, bei tempi quelli. Chi l’avrebbe mai detto che dopo tutto questo percorso, dopo tutte queste speranze, dopo tutto il fermento, dopo tutto si sia arrivati ad oggi. Pensate che appena poco tempo fa Assemblea Cavallerizza scriveva, a febbraio del 2017, al Vicesindaco Montanari proprio lo stesso Montanari che dopo non aver seguito gli indirizzi della Maggioranza che lo sosteneva e lo difendeva, oggi invece ci dice che tutto sommato vendere un bene UNESCO per avere uno spazietto in cambio va bene, proprio lui aveva iniziato un percorso partecipato per discutere del futuro della Cavallerizza Reale, sono stati organizzati un paio di incontri con tutti gli attori interessanti del Teatro Stabile, CCT, CDP, Archivio di Stato e Musei Reali e naturalmente anche l’Assemblea Cavallerizza, il dialogo è stato poi portato avanti sempre dal Vicesindaco solo con Assemblea Cavallerizza e Musei Reali di Torino che hanno avuto a disposizione 4 milioni di euro, quelli che erano i fondi CIPE per la Cavallerizza. Dopo diversi incontri in cui si è discusso di come utilizzare i fondi residui dei fondi CIPE per… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Paoli. Procediamo con Carretto, tre minuti. CARRETTO Damiano Sì, certo. Questi emendamenti in realtà sono emendamenti che vanno a correggere il dispositivo ed erano tutti emendamenti di merito che davvero mi sarebbe piaciuto discutere e ovviamente il primo non approvava il PUR per tutto quello che è stato spiegato negli emendamenti precedenti e gli emendamenti successivi diciamo trainavano gli interventi in anticipazione previsti sulle facciate, eccetera, eccetera, e poi c’era la parte diciamo più se vogliamo pratica, ovvero di dare mandato agli uffici di preparare un reale Piano di cartolarizzazione che non si è mai fatto e io continuo a ripetere e lo ripeterò fino allo sfinimento, la legge 23 novembre 2001, 410, che disciplina le cartolarizzazioni all’art. 3, comma 17, dispone: le Amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici territoriali e gli altri soggetti pubblici non possono in alcun caso rendersi acquirenti dei beni immobili di cui al presente Decreto, il divieto non si applica gli enti pubblici territoriali che intendono acquistare beni immobili ad uso non residenziale per destinarli a finalità istituzionali degli enti stessi, quindi si può decartolarizzare, ma la Città di Torino è un esempio pratico quando l’ex Assessore Passoni ha decartolarizzato il Maneggio Alfieriano e nessuna Corte dei Conti del Mondo ha battuto ciglio, quindi si può fare e onestamente credo che il bene Cavallerizza abbia tutte le possibilità di essere inserito all’interno di un progetto di enti pubblici che utilizzano quello spazio che non esiste in nessun modo e in nessuna parte della Città una spazio del genere con quella caratteristiche per finalità istituzionali possibilmente una media idea culturale e quindi qua si poteva andare avanti. Ma, questi emendamenti proponevano anche come finanziarlo questo Piano di decartolarizzazione sia attraverso la rinegoziazione dei mutui, quindi parte dei fondi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui, sia attraverso diciamo la partenza della prelazione artistica, quindi chiedere al Ministero di poter applicare la prelazione artistica, tra l’altro, faccio notare che sta cambiando il Governo, cambierà forse probabilmente anche il Ministro, quindi quei famosi 5 milioni promessi di Franceschini potrebbero non esserci più o magari esiste un Ministro un po' più illuminato quei 5 milioni potrebbero aumentare, quindi noi stiamo facendo un PUR sulla base, tra l’altro, di quei 5 milioni promessi, volanti, che nessuno ha mai visto e forse nessuno mai vedrà, ma noi approviamo il PUR dicendo: “Ah, ma il Ministero ci dà 5 milioni”, ecco, quei 5 milioni non sono più sicuri, non sono più certi e invece quello che è certo è la legge, è il Codice dei Beni Culturali che consente la prelazione artistica ogni volta che un bene culturale architettonico passa di mano da un privato ad un privato. In questo caso CCT è un privato, farà un bando pubblico, però è un’azienda pubblica… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto. Quindi, procediamo con i successivi interventi, grazie. Ho la Vicepresidente Ferrero che ne ha facoltà per due minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Presidente. Chiederei di avvisarmi un po' prima perché se mi tronca l’intervento è come se di fatto non fosse un intervento significativo. Io credo che noi non abbiamo scherzato in questi lunghi sette anni, non ha scherzato quella comunità che si prese cura e fu tanto avversata dalle Minoranza che si presa cura del bene che aveva come intento principale quello di mantenere nella parte pubblica la Cavallerizza. È vero che abbiamo bisogno di spazi, ma non è l’unica finalità, l’unica finalità non può essere solo risicare uno spazietto, ma è un sentimento più profondo che è quello appunto di tenere insieme quello che è un Patrimonio Culturale, un Bene UNESCO, l’hanno ricordato più volte e ringrazio la Consigliera Paoli per questa bella narrazione che ci fa, ci rende giustizia. Io aggiungerei ancora l’incontro con De Magistris, l’interazione che c’è stata con Napoli, perché quella sera dentro al Maneggio Alfieriano ci fu un grande dibattito tra il Sindaco De Magistris con la presenza della Sindaca Appendino e del Vicesindaco Montanari, abbiamo scherzo forse con IAR, con tutta fioritura culturale che ha rappresentato veramente la possibilità per tutti gli artisti torinesi di esprimersi, non lo credo, abbiamo scherzato con il percorso fatto al freddo, io ho partecipato, io ho seguito tutta questa parte dei Beni Comuni, con la richiesta Bonisoli di finanziamento, il contatto - lo voglio ricordare perché in fondo qualche stellina uno se la deve pure appuntar e - fui io ad andare a Roma e cercare contatti per chiedere dei finanziamenti e anche a chi dice… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente Ferrero, il tempo a sua disposizione è finito. Procediamo con l’intervento della Consigliera Albano che ne ha facoltà per due minuti. Prego, Consigliera Albano. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Ma, mi spiace essere arrivati al fondo di questa discussione interessante ed aver esaurito gli emendamenti, insomma, da discutere quindi dover in qualche modo rinunciare a proseguire su questa discussione anche se poi avremo modo di confrontarci sulle dichiarazioni di voto. Ci tenevo, comunque a riprendere il discorso sul precedente emendamento e a ribadire il fatto che comunque il Consigliere Carretto non è l’unico e la Consigliera Pollicino non sono gli unici che hanno presentato degli emendamenti anche ostruzionistici diciamo il Consigliere Carretto con il fine di rallentare o comunque evitare l’approvazione di questo PUR. Io ci tengo a ringraziare anche la Società della Cura che si è spesa per presentare nel caso di approvazione del PUR un referendum abrogativo per questa delibera, quindi ci tengo soprattutto perché loro nel loro piano di lavoro hanno la riappropriazione sociale dei Beni comuni e dei servizi pubblici che era comunque un punto molto importante anche all’interno del nostro programma è sempre stato un punto fondamentale anche il Movimento 5 Stelle, in particolare per il Movimento 5 Stelle Torino la riappropriazione dei Beni comuni, è sempre stato un capitolo su cui il Movimento 5 Stelle Torino ha sempre lavorato molto. Quindi, io ci tengo a sostenere questa iniziativa, spero comunque che questo dibattito possa essere servito anche per favorire la consapevolezza di quello che è il progetto che questa Città purtroppo si presta, appunto, ad approvare, possa essere stato un contributo valido, insomma, i nostri interventi, gli interventi dei colleghi di Maggioranza e di Minoranza possano aver dato, appunto, un valido supporto e contributo alle persone che hanno seguito il dibattito. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Albano. Procediamo con la Vicecapogruppo Pollicino che ha due minuti. Prego. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. L’accorpamento degli emendamenti definisce in modo coerente la necessità motivata di non procedere all’approvazione del PUR quale esito di una mancata valutazione politica sulla Cavallerizza che la Giunta e la Maggioranza ha evitato di condurre in modo esaustivo, in particolare i contenuti scaturiti dall’occupazione 2014-2019, dalla dichiarazione di uso civico del maggio 2018 e in attuazione della mozione 69, del 25 settembre 2017. La Giunta e la Maggioranza negano che questo percorso partecipativo si sia svolto e abbia prodotto uno strumento che il Regolamento Beni comuni tenda ad occultare sotto la qualificazione di negozio civico che è in contrasto con la definizione di uso civico. Con questi emendamenti si richiama la Giunta alla volontà politica di decartolarizzare le parti di Cavallerizza in capo CCT S.r.l. e se ne indicano gli strumenti finanziari per giungere a quel risultato che ripeto deve essere una chiara volontà politica non negoziabile, mentre si liquida tale possibilità con la dichiarazione generica dell’Assessore Iaria che non si può fare, si prevede di applicare l’uso civico all’utilizzo del Maneggio Alfieriano e ciò lo si può fare subito perché di proprietà della Città. Infine, si richiede di modificare con una variante la scheda 29 e il coinvolgimento del MiBACT sulla possibilità di finanziare il progetto del recupero del Maneggio e per la definizione dell’esercizio della prelazione sui beni architettonici della Cavallerizza. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Chiedo gentilmente di non intervenire in chat. Ordine dei Lavori, Consigliere Carretto, mi dica. CARRETTO Damiano No, volevo solo chiedere scusa perché il messaggio doveva essere privato e mi è finito sulla chat pubblica. SICARI Francesco (Presidente) Succede di questi problemi a utilizzare la chat in modo improprio, cerchiamo di non farlo così poi non dobbiamo fare queste cose. Allora, torniamo quindi sugli interventi, non ci sono ulteriori interventi e quindi chiedo il parere alla Giunta. Assessore Iaria? IARIA Antonino (Assessore) Parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Quindi, possiamo procedere con la votazione dell’accorpamento degli emendamenti accorpati dal n. 47 al n. 58, con il parere contrario della Giunta. Lascio la parola al Segretario Generale per l’appello nominale. Prego. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale). Presidente, 22 presenti, 1 astenuto e 21 contrari. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Segretario. Quindi, con 22 presenti e 21 voti contro, il Consiglio Comunale respinge. Abbiamo finito, quindi, con gli emendamenti. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo alle dichiarazioni di voto dei Gruppi consiliari per le quali si è già prenotato il Consigliere Giovara per il gruppo 5 Stelle. Prego, Consigliere Giovara, ne ha facoltà per cinque minuti. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io credo che il dibattito sia stato in alcuni momenti stancante e in altri è stato esaltante. In questi ultimi anni di Cavallerizza si è parlato tantissimo e come ho già detto in altre occasioni si potevano prendere due strade: fare qualcosa per Cavallerizza, risolvere il problema dell’agibilità, dare voce alla comunità che l’ha occupata e che ha ottenuto dei risultati grazie a questa occupazione che non si riverbereranno soltanto sul complesso e sull’edificio di Cavallerizza, ma che saranno estremamente importanti per il rinnovamento del tessuto culturale di questa Città e molti della comunità anche se la comunità in questi anni è cambiata tantissimo ed è passata a trasformarsi con varie componenti di cui peraltro il gruppo che avevo fondato insieme al giornalista Maurizio Pagliassotti era parte dell’organizzazione di eventi all’inizio quando alcuni Consiglieri ancora non c’erano all’interno di Cavallerizza, noi eravamo lì ad organizzare eventi, quindi anch’io faccio come qualcun altro e attribuisco la partecipazione al processo, anch’io ho partecipato alle assemblee e anch’io ho partecipato e ho contributo con contenuti, così personalizziamo un po', ma è brutto personalizzare. È brutto personalizzare perché come è stato ricordato il bene è un bene che appartiene a tutti i cittadini, a tutti quelli che passano davanti a Cavallerizza, a quelli che ne hanno usufruito in questi anni e a quelli che ne usufruiranno prossimamente perché finalmente si è trovata una soluzione. Io sono disposto a cambiare idea nell’arco della mia attività politica perché credo che l’attività politica serva proprio a questo a confrontarsi con altri soggetti e con la realtà e con la realtà dei fatti e con le possibilità e poi casomai cambiare idea, lasciarsi convincere da qual è la strada migliore per portare il bene maggiore possibile per tutti i cittadini. Io non pensavo che l’Assessore Iaria sarebbe riuscito in questo intento, ci sono degli aspetti di quello che è avvenuto in questo ultimo anno che dimostrano che quando si porta avanti con convinzione e senza ideologia preconcetta un tema si ottengono dei risultati per qualcuno sono risultati piccoli, per qualcun altro sono risultati inesistenti non importa sono dei risultati, sono dei risultati che sono diversi da quello a cui abbiamo assistito in anni precedenti sono comunque diversi e hanno ottenuto dei riconoscimenti anche da coloro che stavano occupando Cavallerizza e questo vuol dire governare, questo vuol dire prendere un problema occuparsene e trovare la soluzione possibile. Il problema è che in questi anni non tutti hanno capito questa cosa e io sono contento che succeda questo, nell'arco della storia della politica è sempre avvenuto questo, è avvenuto che ci fossero delle forze per così dire più radicali o qualcuno può dire più sognatrici che portano avanti con coerenza e con purezza le loro idee contro tutto e contro tutti e servono da motore per spingere avanti un po' la società, ma la società è fatta di tante persone, è fatta di tante anime, è fatta di persone diverse che devono trovare una quadra, una sintesi insieme per il bene maggiore di tutti quanti, questo è quello che è avvenuto utilizzando tutto il percorso che è stato fatto in questi anni, tutto quanto il percorso anche il percorso che ha fatto l'assessore Montanari, però il problema è che ad un certo punto il percorso si deve concludere e bisogna passare alla fase successiva. Questa cosa da alcuni non è ancora stata accettata e il motivo mi sfugge, il motivo mi sfugge se devo confidare nella buona fede dei miei interlocutori, tra l'altro è stata detta un’inesattezza la Maggioranza non è compatta non è affatto compatta come qualcuno della Maggioranza ha detto, la Maggioranza è spaccata e non è spaccata solo su questo tema di Cavallerizza che io credo che in questa sede acquisisca più un valore simbolico che altro da molti di noi che stanno parlando perché se no non si capirebbe questo come dire continuo tirare per la giacchetta soggetti diversi dal fatto che è un bene UNESCO, dal fatto che… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GIOVARA Massimo Sì. Sono tutte cose estremamente importanti, ma che poi perdono l'obiettivo finale che ho già detto e ripeto visto che anche altri ripetono l'obiettivo finale è riportare il massimo possibile nella competenza della cittadinanza attraverso il Regolamento dei Beni Comuni, attraverso gli attraversamenti che ci saranno che in Cavallerizza. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. ARTESIO Eleonora “Torino in Comune” nel proprio programma elettorale per il 2016 riservava un capitolo denominato “un patrimonio pubblico generativo”, questo capitolo dichiarava: si ritiene che nessuna Maggioranza sia legittimata ad alienare beni appartenenti a tutti come se fossero una proprietà privata degli amministratori di turno, ogni progetto di dismissione deve essere oggetto di un dibattito pubblico ed eventualmente di referendum. Basterebbe questa affermazione per esprimere il mio giudizio su questo atto deliberativo e certo qualcuno dirà che è molto più semplice essere coerenti quando si è Minoranza e quando non si è ottenuto dal voto il privilegio di governare e di dover decidere, ma la decisione dal mio punto di vista oltre a mantenere elementi di continuità ideale con i propri principi deve anche misurarsi con due criteri: un criterio è quello della certezza formale degli atti che si adottano, l'altro criterio e che quando si giunge a delle mediazioni rispetto ai principi dichiarati bisognerebbe almeno compiere dei passi che non siano irreversibili e che possano consentire alle Maggioranze che si succederanno di correggere, riallineare, modificare. Purtroppo io credo che questo atto deliberativo, come ho già commentato nell'intervento generale, abbia alcuni elementi che oltre a sollevare la mia critica in base ai principi di cui ho detto prima, dovrebbero sollevare la preoccupazione di molti e di tutti rispetto all’incertezza formale e alla irreversibilità che qui si producono. Il primo: qualunque trasferimento dei beni dello Stato ai Comuni prevede dei principi di tutela per cui i beni pubblici culturali non debbano essere alienati, questo principio della inalienabilità dei beni del demanio culturale è contenuto non solo nella mia convinzione, ma è addirittura scritto in un altro atto deliberativo che giace alla nostra attenzione che è il Regolamento complessivo delle concessioni. Ora è chiaro che questo principio dovrà, secondo me, essere fatto valere nel momento in cui si andrà ad un confronto eventualmente referendario su questo atto deliberativo e questa è già una prima incertezza che pesa anche sulla praticabilità delle parti più positive che sono contenute nella delibera stessa, come quelle che fanno riferimento alla comunità di riferimento per il progetto culturale e artistico delle porzioni di tipo pubblico. La seconda questione è quella che riguarda ed è il tema della irreversibilità di cui mi preoccupavo che riguarda le possibilità a cui si rinuncia di decartolarizzazione. Per molto tempo ci è stato detto che si trattava insieme di un problema finanziario e di un problema procedurale, già altri hanno sottolineato, e io l'ho verificato, che è possibile sempre per gli enti pubblici decartolarizzare. Il comparto giuridico che ha normato le cartolarizzazioni che si riferisce all'epoca del Ministro Tremonti, pur orientando nella direzione delle cartolarizzazioni, escludeva dal divieto di riacquisto gli enti locali, quindi consentiva agli enti locali il riacquisto purché avvenisse per un uso non residenziale e per una destinazione a fini istituzionali, dove il fine istituzionale in questa fattispecie ha quelle caratteristiche di peculiarità non ripetibili altrove che fondano ulteriormente la possibilità di decartolarizzare. Ma se in questo atto deliberativo addirittura si concede l'avvio della gara pubblica a CCT si rinuncia all'ipotesi di decartolarizzazione e si rinuncia in un momento in cui… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora Le risorse pubbliche potrebbero essere in quella direzione orientata, quindi io credo che quale che sia il giudizio di ciascun Consigliere non si può partecipare ad un atto che è gravato da così tanti elementi di non certezza formale. SICARI Francesco (Presidente) Adesso ho segnato il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Finalmente abbiamo l'occasione di poter votare dopo tanti anni una delibera che dà l'avvio a una importante trasformazione di un patrimonio immobiliare, ma che ha anche una valenza di grande importanza dal punto di vista culturale che è la Cavallerizza. Apprendiamo con favore questa svolta e del Movimento 5 Stelle e lo dico davvero con anche, come dire, un piacevole stupore e mi sembra di poter dire che questa svolta culturale non sia solamente a Torino, ma sia più in generale in una forza politica che a onor del vero va dato atto nonostante le asperità e le asprezze del dibattito politico che questi anni ha caratterizzato la nostra discussione, sta dimostrando anche a livello nazionale di per capire il momento difficile che sta vivendo il Paese e quindi sostenere un Governo di unità nazionale raccogliendo l'appello del Presidente Mattarella al senso di responsabilità. Questo processo di maturazione del Movimento 5 Stelle è un processo che non possiamo che salutare con favore, ci spiace che stia avvenendo, come dire, in chiusura di mandato amministrativo, è un rammarico perché forse se questo processo di maturazione politica fosse avvenuta un po' prima, noi oggi avremmo già magari più di un cantiere alla Cavallerizza e magari già anche qualche insediamento tra quelli previsti. Nel merito questa deliberazione è una deliberazione che ricalca pienamente le linee di indirizzo di quella precedente, del Piano Urbano di Rigenerazione approvato dalla precedente Amministrazione, ma ne raccoglie e raccoglie va dato atto al lavoro svolto dall’ex Vicesindaco Montanari e anche poi se vogliamo tutta quella che è stata la comunità che ha contribuito a lavorare al Masterplan, istanze che sicuramente non possono che essere giudicate in questi termini positivi e concordo con chi raccomandava il richiamo all'esigenza di trovare una mediazione sostenibile e soprattutto fattibile nei progetti di riqualificazione e di rigenerazione urbana. Il nostro voto favorevole è quindi convinto, è un voto favorevole che speriamo possa contribuire ad accelerare quanto più possibile la procedura di alienazione della parte che verrà messa ad evidenza pubblica e che evidentemente ha già riscontrato, sulla base di manifestazione di interesse, una potenziale sviluppo di funzioni pubbliche di grande importanza e di grande rilevanza ai fini culturali che non sono non snatureranno la natura di bene culturale della Città, ma anzi daranno non solo una sostenibilità economico-finanziaria complessiva all’intervento di riqualificazione, ma anche una valorizzazione importante in termini di funzioni urbane localizzate in questa porzione di Città. Quindi, siamo come dire solidali con quella parte di Maggioranza che questo processo l’ha sostenuto e annuncio conseguentemente il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico nell'auspicio che questi ultimi scampoli di mandato, in questi ultimi pochissimi mesi che ci separano dallo scioglimento del Consiglio Comunale altri interventi che magari sono stati in qualche modo molto contrastati per ragioni e talvolta anche difficilmente comprensibili dal punto di vista sostanziale, possano trovare la luce onde poter mettere nelle condizioni la prossima Amministrazione di arrivare su un terreno che in qualche modo non debba ripartire, diciamo così, da zero e rimettere nuovamente in moto procedimenti amministrativi che ribadiamo sono stati in qualche modo importanti, ma è eccessivamente rallentati. Quindi, il PD voterà a favore, l’ha già annunciato in tutte le sedi, segnalo che abbiamo ritenuto utile che si sviluppasse anche questo ulteriore dibattito pur non condividendo praticamente nulla dei contenuti degli emendamenti ostruzionistici o di merito, ma comunque contrari alla delibera presentati da alcuni Consiglieri e riteniamo che sia comunque doveroso garantire l'esercizio democratico, penso che sia stato comune questo anche spero colto come un segnale positivo di una cultura di democrazia che a prescindere da quella che è la consistenza numerica delle forze politiche poi alla fine fa prevalere sempre, come dire, un’agibilità democratica che credo sia perlomeno per noi del PD è un valore che deve essere comunque sempre garantito. Concludo davvero dicendo che, appunto, il PD voterà a favore della deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Procediamo adesso con il Capogruppo Ricca, ha cinque minuti a suo tempo. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Intervengo innanzitutto oltre che per la dichiarazione di voto perché non sarà passato inosservato il fatto che il gruppo della Lega ha votato praticamente per tutta la discussione della delibera, degli emendamenti in maniera compatta per fare in modo che questa delibera potesse andare avanti superando l'ostruzionismo anche per mettere un argine a quella che è una certa Sinistra radicale e populista che c’è all'interno del Consiglio Comunale potesse bloccare un'operazione che deve andare più in fretta possibile anche perché sono dieci anni che sono in Consiglio Comunale a Torino e dei dieci anni che sento parlare di Cavallerizza senza arrivare a fine. Bene, oggi con questo poniamo, diciamo, il punto, la parola fine al percorso di organizzazione auspicandoci che in tempi stretti possa partire invece l'opera di valorizzazione di appunto della Cavallerizza, per questo che il Gruppo della Lega ha ritenuto di essere parte attiva durante questa discussione perché ha visto buon senso da parte della Maggioranza, ha visto buon senso da parte della Giunta non era sicuramente l'opzione che magari avrebbe soddisfatto tutti i nostri desiderata politici, però comunque un grande passo avanti rispetto a quello che è stato, quello che è stato fino ad ora ed è per questo che abbiamo dato fiducia alla Maggioranza aiutandola ad andare avanti ed è per questo che però noi ci asterremo sulla delibera perché appunto ritenevamo che fosse opportuno che si andasse fino in fondo, ma non condividendo il 100% di quello che ci vuole, anche gli emendamenti perché sono stati approvati da parte della Giunta, riteniamo appunto opportuno l’astensione. Fiduciosi però che si possa, insomma, nel futuro si possa andare avanti in maniera intelligente per dare la possibilità all'interesse pubblico di prevalere, interesse pubblico non di chi occupa illegalmente o chi decide di lavorare in maniera come è stato anche detto in Consiglio durante la discussione in maniera borderline facendo o non facendo scontrini nei bar, non pagando le tasse, ma un interesse pubblico inteso come interesse dei torinesi e per questo Presidente che comunico il voto di astensione del Gruppo della Lega. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Procediamo adesso con la dichiarazione della Vicecapogruppo Pollicino del Gruppo Misto. Prego. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Con il voto su questa delibera siamo arrivati alla “redde rationem” sulla vicenda e sulla storia di Cavallerizza. Abbiamo provato in tutti i modi come forza di Opposizione di far presente all’attuale Maggioranza che non si ravvisano particolari motivazioni di urgenza per sottoporre con tanta fretta al voto del Consiglio Comunale la delibera su Cavallerizza, ci abbiamo in Capigruppo chiedendo che le delibera venisse ancora portata nella Commissione competente perché si potessero verificare ulteriori approfondimenti e discussioni, con gli stessi approfondimenti che abbiamo visto, ne abbiamo parlato adesso con gli emendamenti sul merito della questione anche perché si sa ciò che può sembrare discusso e approfondito ad alcuni Consiglieri può non esserlo del tutto o in parte per altri. Ci abbiamo provato democraticamente anche in Consiglio Comunale utilizzando tutti gli strumenti che il Regolamento mette a disposizione dei Consiglieri per fare ostruzionismo di forma, ma soprattutto nel merito come nel caso degli emendamenti che abbiamo appena discusso e che avevano avuto tutti parere tecnico favorevole, lo ribadisco parere tecnico favorevole, sottolineando ripetutamente la nostra disponibilità a discuterli in Commissione, ma abbiamo trovato una Maggioranza tetragona, sorda a qualunque richiesta di ulteriori passaggi in Commissione, una Maggioranza che si è arroccata sulla posizione “Ne abbiamo discusso abbastanza” e che è arrivata a chiedere il sostengo alle forza politiche di Minoranza e comunque l’hanno trovato sia a Destra, adesso anche a Sinistra e sappiamo tutti chi ha dato la propria disponibilità a mettere la firma sulla mozione di accorpamento. Io però voglio evidenziare una cosa con chiarezza, con questa delibera la Maggioranza si assume una gravissima responsabilità quella di alienare a privati un bene tutelato, iscritto nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, credo sia un fatto mai avvenuto in precedenza nel nostro Paese. Non posso non ribadire quanto già detto e ricordato, non possiamo incidere sulla tutela dei beni architettonici anche se cambiano le Maggioranze seppure temporaneamente e anche solo per questa delibera, il paesaggio e i beni architettonici sono valori primari della Repubblica in termini assoluti e non sono disponibili e non esposti alla mutevolezza degli indirizzi politici e questo a cui assistiamo oggi rappresenta proprio una delle tante storie di svendita del patrimonio pubblico per coprire i debiti che strangolano i Comuni Italiani. È sorprendente che per la Maggioranza non sia sufficiente sapere che l’UNESCO nel marzo 2017 abbia rilevato che occorra mantenere la destinazione pubblica della Cavallerizza e che quindi per questo motivo sia necessario sospendere ogni determinazione sul PUR e prevedere una modifica di Piano Regolatore quale contenuto da considerare progetto preliminare di revisione del Piano Regolatore stesso. Inoltre, siamo del parere che la mancata adesione formale di CCT S.r.l. alla proposta di PUR costituisca un elemento pregiudizievole circa la regolarità tecnica e amministrativa della proposta di deliberazione. Purtroppo, dobbiamo rilevare come non siamo ancora venuti a conoscenza se l’Amministratore Unico della società di cartolarizzazione Città di Torino abbia aderito o meno al PUR anche perché ci risulta che non si sia presentato in due sedute di Commissione. Il Consiglio però deve essere messo in condizione di capire quali siano le intenzioni della Sindaca e dell'Assessore competente in merito alla questione, perché dubitiamo che si potrebbero profilare scenari cupi piuttosto cupi per il patrimonio e per il bilancio del Comune, non è una domanda posta a caso per questi motivi il voto, il nostro voto è contrario all’approvazione di questa proposta avanzata dalla Giunta e avallata dall’attuale Maggioranza. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo adesso con la Vicepresidente Ferrero che interviene in dissenso dal proprio Gruppo. Ha due minuti, prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi dice solo i minuti? SICARI Francesco (Presidente) Due. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, la ringrazio Presidente. Il processo di maturazione che è stato descritto poc’anzi io credo che non sia un processo di maturazione, ma un processo di accettazione della spartizione del patrimonio pubblico che di fatto viene svenduto dai possibili 6 milioni e mezzo che verrebbe la Manica del Mosca ai 3,5 milioni che sarà più o meno il prezzo di aggiudicazione. È vero che si apre un problema politico perché le fondazioni cittadine in questo momento in cui abbiamo 5 mila persone in attesa di panieri e di scatole alimentari (incomprensibile) che sono in attesa devono lavorare in questo momento non ad acquisire altro patrimonio immobiliare, ma abbiamo bisogno di opere di bene, è un momento particolare e io dico non adesso, non era questo il momento. La voce è stata data, è stata possibile anche individuare quello che era con l'emendamento numero 2 l’ampio dettaglio per poter riuscire a raggiungere altre fondazioni e altri sistemi che fossero di tipo culturale, ma questo non si è voluto fare, la Cavallerizza non crolla, la Cavallerizza permane nella sua aulica bellezza e c’è chi non cambia idea e chi invece la cambia ad ogni alito di vento e chi siamo noi per concludere un processo di privatizzazione? Chi siamo noi per credere che con una manovrina riusciamo a dare comunque a questa realtà, che tanto si è battuta, uno spazio sufficiente. Le leggi sono sbagliate e permettono la cartolarizzazione e permettono anche la vendita del patrimonio pubblico a garanzia delle future generazioni, le leggi sicuramente sono sbagliate, ma anche chi non si oppone a queste leggi, anche chi accetta che un bene pubblico… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. FERRERO Viviana (Vicepresidente) … permane e che non c’era assolutamente nessuna fretta di arrivare a questa privatizzazione. Grazie, Presidente. Io, comunque, annuncio, io non parteciperò al voto per non macchiarmi di questa privatizzazione. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con la Consigliera Paoli che interviene in dissenso. Ha due minuti, prego. PAOLI Maura Grazie, Presidente. Io ero molto dubbiosa su come votare questa delibera ero sicura che non l’avrei votata favorevolmente, ma non avevo ancora deciso se il mio voto sarebbe stato un voto di astensione o contrario o altro, perché è evidente che questo PUR non era conforme e desiderata dal Movimento 5 Stelle in campagna elettorale e non è conforme nemmeno il documento con le linee guida votate dal Consiglio Comunale, ma in compenso è conforme al progetto della scorsa Amministrazione che abbiamo sempre combattuto e contrastato ce l’ha spiegato molto bene il Consigliere Lo Russo. Ma per prendere questa decisione volevo ancora capire quale sarebbe stato l'atteggiamento del mio Gruppo consiliare perché se l’atteggiamento fosse stato di umiltà ammettendo di non essere stati capaci a perseguire gli obiettivi richiesti, di non aver inciso in maniera sollecita verso il Ministero, di essere arrivati forse troppo tardi e che quindi questo della sconfitta fosse il miglior progetto possibile il mio voto sarebbe anche potuto essere di astensione perché nonostante tutto avrei riconosciuto l’impegno e l’umiltà nel rendere la sconfitta dignitosa. Invece, l'atteggiamento non è stato questo è stato di arroganza, arrogante nelle posizioni diverse, noi siamo realisti voi siete idealisti, vivete nel mondo dei sogni duri e puri, noi invece siamo quelli che lavoriamo, eccetera, e robe del genere addirittura si è detto non siete in buona fede, arrogante nella conduzione del percorso, arrogante nel pretendere che il PUR in votazione oggi alla fine tutto sommato va bene non è proprio quello che volevamo noi, però voi avete fatto le marchette e invece noi siamo stati bravi, è bello, è un bene per la Città, quanto è evidente invece che non è bello. Arroganza nel dire che noi non abbiamo portato soluzioni, ma le soluzioni sono state portate invece e quando si è voluto la Giunta ha pressato il Governo e ha ottenuto quello che chiedeva, invece, nessun risultato su Cavallerizza e nessuna spiegazione. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PAOLI Maura Sì, per tutti questi motivi dopo molta meditazione e dopo aver ascoltato gli interventi di oggi ho deciso che non mi asterrò né voterò contro questa delibera, ma non parteciperò al voto perché non solo sono così contraria che il solo voto contrario non potrebbe esprimere davvero la mia contrarietà, ma sono… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PAOLI Maura … delle conseguenze che questa delibera che sempre costruita su misura per qualche soggetto in particolare potrebbe avere, quindi buona fortuna a tutti. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Napoli. Ha cinque minuti. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Inizio con una frase estremamente classica, ma estremamente chiara, Forza Italia non è la stampella di nessuno e non prendiamo certamente lezioni dal Partito Democratico perché in quest’oggi le contraddizioni del Partito Democratico sono state enormi. Non ho sentito il solito Lo Russo e l’ho sentito con tutto il rispetto per quanto mi riguarda sotto l'aspetto nostro, dico nostro, mio e della Consigliera Scanderebech, ho sentito il Consigliere Lo Russo estremamente in imbarazzo, dice l’indirizzo della precedente Amministrazione salvo poi però non partecipare al voto degli emendamenti correndo il rischio che una delibera che loro vanno a votare non possa passare quest'oggi. Allora io credo che questa del Partito Democratico sia stato un modo di vedere le cose in forte contraddizione e non sapendo cosa dire rispetto a quello che in passato loro non erano riusciti a fare. Allora, un voto - dice Lo Russo - un voto favorevole convinto poi, ripeto, un voto favorevole convinto da una parte e dall'altra parte si fa mancare il numero legale, allora noi siamo orgogliosi di aver mantenuto il numero legale su un problema come la Cavallerizza che diceva bene mi pare il Consigliere Ricca, è da oltre dieci anni che portiamo avanti e che il centro sinistra non è riuscita a terminare. Allora perché dobbiamo essere noi a subire lezioni da parte del Partito Democratico? Bene, io credo che noi abbiamo partecipato, abbiamo partecipato convinti perché ci siamo ricordati di quell'incendio che ha colpito la Cavallerizza che è un punto di riferimento per Torino e per i piemontesi, ma direi in termini internazionali come qualcuno ha detto, non ci siamo tirati indietro, non ci siamo tirati indietro perché siamo convinti che questo provvedimento è un provvedimento che doveva essere seguito costantemente non soltanto sul piano politico come ha fatto il Partito Democratico e il centro sinistra in Consiglio Comunale un colpo alla botte e un colpo al cerchio, no. Noi siamo stati coerenti e non abbiamo subito condizionamenti da parte del Movimento 5 Stelle sia chiaro lo dico ai 5 Stelle non potranno sempre godere da parte nostra come abbiamo fatto oggi di avere i numeri per poi portare a termine il provvedimento, questo non possono pensare di averlo, ma sul provvedimento di oggi ripeto noi non subiamo minimamente nessuna critica e lezione da parte del Partito Democratico e da parte di qualcuno del centro sinistra. Avrebbero dovuto essere coerenti loro con le parole che ha detto il Capogruppo Lo Russo che potrà di nuovo ripetere non ho sentito le solite “l’indirizzo della precedente Amministrazione, voto favorevole convinto”, ma quale voto favorevole convinto che quasi quasi non può passare perché manca il numero legale perché voi volevate fare quello, che vi siete comportati in maniera devo dire scorretta. Bene, noi siamo contenti perché con questo provvedimento Torino viene riqualificata, ha qualcosa in più rispetto a prima e io certamente lo dico con profondo rispetto io mando a dire: “Bene, avete fatto questa Maggioranza a portare avanti il provvedimento, bene avete fatto a modificare il vostro atteggiamento nel passaggio dei mesi, negli anni perché questo atteggiamento...” e attenzione è da elogiare per umiltà che avete avuto del cambiare il vostro indirizzo bisogna darne atto grazie anche allo stimolo certamente della Minoranza che c'è stato, però bisogna darvi atto che lo stimolo della Minoranza vi ha portato a cambiare idea, chi invece ha proseguito, da parte della Maggioranza, in un’ottica estremamente negativa a mio giudizio ha nello stesso tempo sbagliato in maniera grossolana, però ripeto Forza Italia l’ha fatto coerentemente e siamo orgogliosi di questa coerenza. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho solo un Ordine dei Lavori della Consigliera Montalbano. Prego, Ordine dei Lavori. MONTALBANO Deborah Sì, no Presidente, volevo solo rivolgermi un momentino a lei e lasciare a verbale una testimonianza. Sono due Consigli Comunali che siamo sostanzialmente tra virgolette “imballati” sulla delibera del PUR di Cavallerizza e dagli stessi coloro che hanno imballato questa delibera con un’opposizione nel merito anche legittima per quanto ritardataria e poi in dichiarazione di voto, io questo voglio lasciarlo a verbale come testimonianza, siamo tutti sull’astensione, cioè siete tutti sull’astensione e la non partecipazione al voto. Presidente… SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, ma non credo sia Ordine dei Lavori. La ringrazio. Procediamo con gli ulteriori interventi, adesso ho il Consigliere Carretto che ha due minuti. Prego. CARRETTO Damiano Sì, certo sarò velocissimo. Allora, io sono orgoglioso di seguire le bandiere perché quelle bandiere che abbiamo seguito sono quelle che ci fanno sedere in Consiglio Comunale e fanno sedere anche i miei ex colleghi in Consiglio Comunale quindi io sono orgoglioso di seguirle e i problemi si possono risolvere in tanti modi, si possono risolvere cercando di dare seguito a quello che s'è detto e che si è promesso oppure diciamo approvando il progetto del Partito Democratico e si è scelto di approvare il progetto del Partito Democratico, anche se si cerca di nasconderlo in tutti modi e non si scende mai nel merito per non ammettere che quel progetto è del Partito Democratico, tralascio la campagna elettorale becera della Destra della Sinistra che (incomprensibile) diciamo le terga del Movimento 5 Stelle perché si sa che quei voti alle prossime elezioni comunali saranno importanti. Detto questo, faccio anche un paio di appunti diciamo che si sarebbe potuto andare nella direzione auspicata dal Consiglio Comunale, perché i Consiglieri Comunali il proprio indirizzo l'hanno dato attraverso l’approvazione di ben due mozioni, ma faccio notare che se la Sindaca Appendino si fosse impegnata su Cavallerizza per reperire soldi come si è impegnata sulla fesseria delle Olimpiadi, sulle ATP Finals o sulla Metro 2 io credo che i cantieri di Cavallerizza sarebbero già partiti e sarebbero tutti diciamo nell’ottica dell’uso civico dei beni comuni, ma evidentemente la Sindaca aveva altri progetti per Cavallerizza malgrado quello che ovviamente diceva in campagna elettorale. Altro appunto, la Cavallerizza è di tutti vero, qualcuno mi spieghi e il Consigliere Giovara e la Maggioranza che non ha risposto nel merito a nessuna osservazione delle Minoranze, la sede della Compagnia di San Paolo, l’albergo e i bar/caffetterie come si… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Certo. All’interno della Cavallerizza di tutti, no la Cavallerizza sarà privata per circa l’80% io lo faccio notare. Faccio un ultimo appunto mi auguro che la Società della Cura che ha proposto il referendum abrogativo vada avanti e trovi le firme, i voti, la possibilità di portare questo referendum in votazione nella Città di Torino e concludo in ultimo che per quanto annunciato nei miei interventi, quindi sorvolo della società di cartolarizzazione CCT, già sollevato da altri Consiglieri e Consigliere e sia per il fatto che… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Concludo. Sembra essere costituito in maniera non chiara, non trasparente e, dal mio punto di vista, passibile di conseguenze giudiziarie sia di Corte dei Conti che di giustizia ordinaria, io preferisco non partecipare al voto per evitare qualunque tipo, di conseguenza, su questo processo deliberativo che, dal mio punto di vista, potrebbe avere delle conseguenze per chi l’approva e per chi comunque partecipa alla votazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ora il Capogruppo Petrarulo, cinque minuti. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Ma, io veramente debbo come Capogruppo per la lista “Sicurezza e Legalità Verso Forza Italia”, quindi tengo a precisare avendo aderito anche a Forza Italia, quindi su questo è importante, è importante perché quando ho fatto la battuta prima se si ricorda della chat che vi chiedeva la Vicecapogruppo dove un esponente del PD, della Circoscrizione 1 diceva “Ora è ufficiale Forza Italia a Torino è la stampella del Movimento 5 Stelle e di Appendino” con la loro astensione di fatto hanno sostenuto la Giunta, eccetera, eccetera, eccetera, mi dispiace per Raffaele Petrarulo e Federica Scanderebech che avevano votato naturalmente, molti avete visto gli interventi gli emendamenti, in maniera diversa perché ogni emendamento ha avuto un suo voto. Quello che mi fa rabbia ed è per questo che infatti io concordo con quanto ha detto anche perché è il mio pensiero, è che non si può dire e il PD qua ha sbagliato secondo me, ma non perché faccio il professore, nel dire “Siamo convintamente convinti di poter votare questa delibera” e nell’emendamento 33 che eravamo in 22 se non votavano nel merito Petrarulo, Scanderebech e altri naturalmente poi andate a vedervi i fogli delle votazioni, la delibera cadeva si interrompeva il Consiglio. Siccome sono convintamente che deve passare questa delibera, ma non per interessi ma perché io sinceramente e ne parlava anche la Consigliera Scanderebech anche di questo, cioè vedere quello che è successo dopo l’incendio della Cavallerizza e vederla ancora in questo stato siamo ancora qui a cincischiare a fine mandato su quello che deve avvenire all’interno, c’è un bando, (incomprensibile), c’è spazio per il bene pubblico, c’è spazio per il bene privato, c’è spazio perché venga riqualificata se no qui onestamente come dicevo, anche in altre occasioni, Torino cioè si dice una cosa e se ne fa un’altra. Non è un attacco al PD perché non è da me andare a criticare gli altri, come ho detto spesso e volentieri, si parla tanto ma poi alla fine nei fatti voi avete visto benissimo quando (incomprensibile) Commissione di Indagine sulla RSA e sulla GTT quella che abbiamo proposto naturalmente una io e un’altra la Consigliera Scanderebech naturalmente non abbiamo visto queste firme tutte interessante per far sì che ci sia questa, non siamo la stampella di nessuno che sia chiaro, la stampella di nessuno, Petrarulo non fa la stampella né al Movimento 5 Stelle né a qualsiasi altro partito se non nell’interesse dei cittadini e l’interesse dei cittadini oggi è vedere una Cavallerizza riqualificata. Si può far tutto, si può andare ancora avanti come la linea Metro 2 si possono fare anche altre piccole questioni, ma la questione è molto seria, lo dico ma senza onore di dubbio e non per essere smentito e non per chiamarlo per fatto personale, ma lo dico che è una persona anche seria Lo Russo, ma se il PD non ha partecipato a nessuno degli emendamenti non è per fare lo spettatore o per far sì che gli altri parlassero e perché Forza Italia o Petrarulo e gli altri andassero a votare gli emendamenti, si entra nel merito, perché se questi emendamenti cadevano naturalmente avete visto benissimo i 5 Stelle questa delibera non sarebbe mai arrivata al voto e sicuramente sarebbe caduta molto prima, qualcun altro ha votato, si sanno, si prendono tutti gli elenchi. Quindi, convintamente naturalmente su questo senza nessun’ombra di dubbio, quindi anche perché si sia convintamente ma dall’inizio, convintamente durante gli emendamenti, convintamente alla fine naturalmente con delle specificità perché alcuni emendamenti che qualcuno aveva proposto dell’Opposizione - si va a rivedere poi le votazioni - abbiamo votato anche contro il parere della Giunta, quindi non siamo affiancanti alla Giunta andate a vederli. Quindi, su alcune cose si potevano anche andare a modificare la Maggioranza non ha voluto naturalmente, ma la delibera nel complesso tiene, la delibera deve essere sicuramente monitorata e (incomprensibile) per quello che riguarda il futuro, però lezioni, lo dice e lo dico anche io, lezioni dal PD su questo io non ne prendo e non ne prendo neanche da quel Consigliere che si è permesso nella chat pubblica della videoconferenza del Consiglio Comunale di dire: “Questo è la stampella del Movimento 5 Stelle”, nessun accordo sottoscritto con il Movimento 5 Stelle, quindi non c’è nessun accordo sottoscritto, c’è solamente un discorso estremo di poter fare qualcosa per questa Città e votare naturalmente. Di sicuro si prende atto che mancherebbero naturalmente i numeri per poter fare avanti quello che propone i 5 Stelle, quindi delibere che siano per i cittadini, a favore delle categorie che soffrono, per incentivare quello che naturalmente è il futuro di questa Città, come diceva qualcun altro ci sono anche delle Maggioranze alternative a livello governativo naturalmente ci mancherebbe, qui non c’è da fare nessuna Maggioranza alternativa, c’è da portare avanti un programma che per quello che riguarda il sottoscritto, per quello che riguarda Forza Italia, per quello che riguarda naturalmente anche i cittadini torinesi e il benessere e la miglioria di tutto quello che può arrivare il territorio e secondo me - chiudo - voterò quindi convintamente favorevole così come ho votato gli emendamenti non convintamente tutti favorevoli, ma molti contrari, alcuni astenuti e alcuni… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Chiudo, perché naturalmente si entra nel merito perché questo è il merito, perché non ci sono tutti gli stessi voti andate a vederveli, questa è responsabilità verso i cittadini, molti cittadini non l’apprezzeranno tutti, ci mancherebbe, in politica avremmo una Maggioranza assoluta e sarebbe una dittatura e a me non piace, quindi il voto della lista “Sicurezza e Legalità Verso Forza Italia” è favorevole. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con la Consigliera Albano che ha due minuti a disposizione in dissenso dal proprio Gruppo. Prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Ma io mi appresto ad assistere a questo voto in maniera… sono molto molto delusa, rammaricata di come siamo arrivati a questo punto credo che comunque essere arrivati a questo punto all'approvazione di questo PUR non sia un segno di maturità da parte del Gruppo, ma sia un segno di resa e di debolezza. Certo la resa non è arrivata adesso, non arriva oggi con l'approvazione di questo PUR, ma probabilmente si è consumata molto molto tempo fa, probabilmente si è consumata già a inizio mandato, probabilmente già la Giunta, l’Assessore precedente così come questo Assessore già avevano l'indirizzo di portare a termine e a conclusione quello che era e il PUR scritto e preparato dalla precedente Amministrazione. Io non credo che questo PUR sia in qualche modo un modo per mettere al sicuro Cavallerizza perché poco ha di diverso da quello che aveva presentato il PD e poco potrebbe avere di diverso rispetto a quello che potrebbe presentare una qualsiasi Amministrazione che arriverà successivamente a questa, quindi non credo che potesse fare molta differenza approvarlo con questa Amministrazione o con la seguente più o meno i contenuti sarebbero stati indicativamente e approssimativamente gli stessi come non sono cambiati negli ultimi sette anni non sono cambiati, non cambieranno sicuramente nei prossimi mesi. Mi dispiace che si arrivi a questa approvazione, io personalmente ritengo che dopotutto il percorso che c’è stato e avendo anch’io, comunque, timore di quelle che potrebbero essere le ripercussioni su un'eventuale partecipazione al voto ritengo che anche io di astenermi e quindi non partecipare, di non partecipare al voto del PUR. Credo che questo sia una sconfitta perché è veramente da… siamo entrati… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ALBANO Daniela … sistema invece ci siamo fatti schiacciare da quello che era il sistema e questa delibera ne è l’emblema. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Io credo che quella della Cavallerizza sia stata un'occasione un po' mancata, nel senso che spiace vedere poi l'epilogo che ha generato con questo confronto politico e anche un po' scadente quando invece un bene, un complesso di questo genere meritava un’attenzione che poteva essere super partes se ci fosse stata la volontà di un confronto reale e avrebbe potuto portare a una progettualità più accurata, invece, è stata proprio una carenza direi anche strutturale di questa Amministrazione nel modo con cui l’ha condotta. cinque anni in cui è passato parecchio tempo e non si è dato adito a un lavoro serio di confronto con le realtà che istituzionalmente rappresenta una cultura a livello torinese nella ricerca di un dialogo che potesse volgere a una progettazione più articolata e non certo erano gli Agorà condotte dall'ex Assessore Montanari che avevano promesso, io ero presente quando disse: “Farò tre paginette”, per fare la summa e la sintesi di questi incontri, ma un bene come la Cavallerizza non richiedeva tre paginette, richiedeva una precisazione di tutt'altro livello e come dico si poteva davvero pensare a un qualcosa che cercasse di mantenere quelli che erano gli obiettivi che credo, se bene interpreto, erano dichiarati anche dal Movimento e della Maggioranza, cioè di mantenere una serietà a livello di polo culturale e di riuscire a mantenere anche una gestione in capo al pubblico. Però per fare questo bisogna saper progettare, bisogna avere la capacità di avere relazione, di avere una certa solidità di idee e una robustezza nel rappresentare questo, bisogna lavorarci, bisogna lavorarci molto e si poteva allora valutare un progetto in cui un investimento di tipo economico importante, sappiamo quanti erano gli ordini di grandezze in gioco, avesse la solidità di vedere un Piano di rientro andando a capire come, per esempio con delle locazioni che potranno essere concesse a degli enti che di cultura si occupavano, che avevano matrice pubblica. Ma perché non si è mai voluto invece perlustrare questa possibilità? Perché non si sa mai voluto dare una rilevanza europea questo progetto e andare davvero a cercare quelli che potevano essere anche altri tipi di finanziamento ed elaborare una progettualità che avrebbe potuto avere un suo svolgimento diverso? Però io credo che per anni io ho presentato almeno tre interpellanze invece per questa gestione che ha voluto dialogare solo con gli amici che potevano essere anche coinvolti nel sentire, ma non affidare la redazione del Regolamento dei Beni comuni a loro, si potevano comunque sentire, ma penso che non fossero gli unici ad aver titolo a capire che tipo di investimento poteva essere fatto su quel complesso. E quindi si è preferito invece andare avanti con questa politichetta di andare ad ascoltare queste voci e nulla si è prodotto, anzi, si sono prodotte situazioni via via più gravi, con vicende che si sono susseguite, e io stesso ho presentato almeno tre atti in cui chiedevo contezza della parte di sicurezza, oltre a situazioni che erano molto borderline dal punto di vista della legalità e quant'altro. Però la politica è anche tempi, è anche sapere dare delle risposte in tempi che siano adeguati, perché non possono essere anni e anni senza che nulla si generi e quindi la situazione non gestita ha poi necessità di essere superata. Quindi quando a seguito dell’ultima liberazione della Cavallerizza, che per fortuna si è svolta senza incidenti con dei patteggiamenti che sono stati anche opera virtuosa da parte della Prefettura, si è arrivati a definire la chiusura di questo PUR che è stato sofferto e credo che a questo punto sia ora di dare una svolta perché questo bene richiede di essere comunque rivalorizzato con dei criteri che anch'io stesso trovo potevano essere diversi, però in questo momento credo prevalga la necessità di dare delle risposte e superare un buco che si è creato e che perdura da ormai troppi anni. Quindi tutto questo per dire che io non sono particolarmente contento di come si è arrivati alla chiusura di questo processo, però credo che come sempre bisogna anche avere delle priorità che riguardino poi la capacità di dare delle risposte nei tempi che siano opportuni e, ahimè, bisogna lavorare con più capacità di elaborazione. E questo per dire che come avevo già preannunciato il mio voto sarà positivo, credo sia necessario a questo punto proseguire cercando di sveltire il più possibile e comunque dare adito a questo PUR che ha degli elementi che in ogni caso possano consentire di andare avanti e di recuperare questo bene. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. E ora il Capogruppo Magliano. Prego. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente, mi sente bene? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento, la sento. Prego. MAGLIANO Silvio Sì, la ringrazio perché ho dei problemi di linea. Sì, Presidente, io intervengo per annunciare il voto favorevole da parte del Gruppo dei Moderati, un voto favorevole che evidentemente si basa su una buona dose di pragmatismo. È evidente che è una questione che ci portiamo avanti da tempo la destinazione della Cavallerizza, che cosa può rappresentare, che cosa ha rappresentato e rappresenterà per la nostra città ed è evidente che apre una discussione, apre un ragionamento che la politica e la sua classe dirigente dovremmo fare sempre di più, cioè beni di questo valore, di queste entità come potranno, se potranno essere ancora nelle disponibilità dell'Ente Pubblico, se potranno rimanere pubblici, oppure se si potranno trovare delle formule come la mediazione che in parte si è trovata e formule che possano garantire la sostenibilità del bene, ma nello stesso tempo l’utilizzo, anche se in parte, da parte del pubblico, da parte dei cittadini, perché è evidente a tutti, e su questo dobbiamo farci una ragione, che le finanze dei comuni non permettono più come una volta, e forse una volta in modo smodato e non morigerato, la gestione di beni come questo. Ma il Pubblico ha la responsabilità anche alla luce di una tradizione liberale, possiamo definirla così, di controllare che cosa le realtà sociali, il privato sociale o il privato tout court realizza all'interno di questi beni e come questi beni che vengono dati a privati possano comunque essere considerati uno spazio di vivibilità, uno spazio di partecipazione da parte dei cittadini e forse questo è un modello che tendenzialmente doveva cambiare se abbiamo voglia di guardare con chiarezza e con onestà intellettuale i conti delle città, di tutte le città del nostro Paese fin quando non ci sarà un ribaltamento da parte dei Governi centrali, un ribaltamento politico in cui si tornerà a dare credito e fiducia agli Enti Locali per permettere agli Enti Locali di poter respirare, perché è evidente che spesso e volentieri gli Enti Locali hanno dovuto indebitarsi anche per supplire ai mancati trasferimenti da parte del Governo centrale e in questa fase di Covid abbiamo visto come riuscire a far fronte alla pandemia senza avere sempre costantemente un aiuto da parte del Governo in modo efficiente e puntuale mette in difficoltà i conti dei Comuni. Certo è che si chiude una storia, una storia che negli ultimi anni è stata oggettivamente problematica. Io l'avevo raccontato già in Aula il sopralluogo che facemmo, tutte le interpellanze che avevo posto sul tema. È evidente che quella non era a mio giudizio partecipazione ma era una simil forma di anarchia in cui si poteva fare un po' quel che si voleva a discapito di tante realtà del Terzo Settore che per esprimersi, per dare servizi, per dire chi si è e provare a dare una risposta ai bisogni dei propri concittadini e delle persone maggiormente in difficoltà invece rispettano le regole e chiedono al Comune di poter stare in luoghi pagando un canone, affittano spazi e fanno tutto questo e si sobbarcano questi costi nonostante la loro mission sia quella del sostegno e dell'aiuto agli altri, agli altri cittadini e alle altre persone meno fortunate o che vivono in condizioni di difficoltà. Per cui si cerca di tornare a una normalità, una normalità che comunque riconsegnerà questo spazio, questo luogo alla città ancorché in maniera diversa con una parte di spazi dedicati ai cittadini e dedicati anche a una partecipazione pubblica. Quello che però si è consumato oggi è oggettivamente una frattura, una frattura tra chi nel Movimento 5 Stelle ha capito che governare è molto più difficile che raccontare agli elettori delle sonore fantasie o delle sonore illazioni rispetto a chi governava prima di loro e chi invece continua non a sognare perché ci sarebbe un aspetto positivo, ma a lucubrare rispetto a modelli per cui alla fine della fiera paga Pantalone e nessuno risponde mai di quello che oggettivamente combina, oggettivamente compie. Per cui il nostro voto sarà favorevole, favorevole perché pensiamo che in questa fase ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide e ciò che ci unisce è l'affetto per quello spazio, per quel luogo, sapendo che un Comune con delle finanze in ordine avrebbe potuto ragionare diversamente, ma anche sapendo che i partner con i quali andiamo a fare questa operazione sono dei partner che in questa città hanno investito molto, che riescono a mantenere pezzi di welfare importante e che senza il ruolo delle fondazioni è evidente che tante politiche pubbliche in questa città non sarebbero state possibili e che in parte il binomio tra fondazioni di origine bancaria e mondo del Terzo Settore ha fatto sì che questa Città non sprofondasse nella fatica e nel dramma prima con le crisi economiche che abbiamo avuto e oggi con le crisi pandemiche. Per cui io ho ascoltato con attenzione tutto il dibattito, certo è che alcune affermazioni fatte, vado alla conclusione, Presidente, per non rubare tanto tempo, certo è che alcune affermazioni fatte non hanno più a che fare con la politica, ma hanno a che fare proprio con il rapporto personale tra persone ed è brutto vedere che chi ha iniziato insieme una battaglia oggi si tira dietro parole di quel tipo, non è bello per la politica, non è bello umanamente. Il nostro voto sarà favorevole appunto perché ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide. Grazie, Presidente, ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Magliano. Procediamo, adesso ho un Ordine dei Lavori di Carretto. Prego. CARRETTO Damiano Sì, Presidente, io sto ascoltando tutti. Il Consigliere Tresso ha fatto un'affermazione su cui vorrei soffermarmi, ha detto che l'Amministrazione ha affidato agli amici la redazione del regolamento… SICARI Francesco (Presidente) Ordine dei Lavori, gentilmente. CARRETTO Damiano Eh, questo è un Ordine dei Lavori. Non capisco che affermazione sia, chiederei una rettifica perché poi io lo dico nell'interesse dell'Amministrazione, non mi risulta che sia stato affidato a nessun amico, ma al Gruppo di (incomprensibile), Gruppo regolarmente costituito con un progetto europeo e quindi fare affermazioni del genere in un Consiglio Comunale in cui si afferma che l'Amministrazione affidato agli amici la redazione di un regolamento quando in realtà è stato tutto trasparente attraverso un progetto europeo, Presidente, così, visto che era stato anche coinvolto in prima persona ai tempi mi sembra un attimino irrispettoso e anche un'affermazione un attimino pesante per cui… SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, assolutamente. CARRETTO Damiano … magari di precisare un po' meglio perché non è stata un'uscita molto felice. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ordine dei Lavori, Consigliera Montalbano. Che sia Ordine dei Lavori, gentilmente, grazie. MONTALBANO Deborah Sì, certo, lo era anche quello di prima, Presidente, mi rivolgevo a lei. Senta, no, volevo solo chiedere di fare un appello a lei, Presidente, se riusciamo ad andare in votazione di questa delibera, per cortesia, così usciamo da questa bolla e torniamo ognuno alla realtà delle cose, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Assolutamente, ho un fatto personale del Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per tre minuti. Prego. LO RUSSO Stefano Grazie. In realtà è un fatto personale perché sono stato più volte citato dai colleghi del Centro Destra. Volevo solo riferire al collega Napoli mi addolora molto il tono che sta usando nei confronti del Partito Democratico, mi addolora moltissimo sotto il profilo politico. Il Partito Democratico ha avuto un comportamento cristallino e lineare, collega Napoli, e a questo comportamento dichiarato in tutte le sedi si è pedissequamente attenuto. Io non mi sarei mai permesso di fare alcune considerazioni in ordine a una scelta politica legittima che ha fatto il Movimento 5 Stelle di cercare un accordo con il Centro Destra per fondamentalmente comprimere i tempi del dibattito perché di questo stiamo parlando. Ovviamente fa un po' sorridere, lo dico anche in termini scherzosi, spero che il collega colga questo elemento in questi termini, che adesso il bersaglio, il PD smetta di essere il bersaglio del Movimento 5 Stelle e inizia a diventare il bersaglio del Centro Destra, di Forza Italia, con un astato il PD 2.0 per cui adesso sta a vedere che se Cavallerizza è cinque anni che è bloccata, adesso sta a vedere che è colpa del PD. Adesso oggettivamente noi ci siamo credo comportati correttamente, abbiamo continuato e siamo qui appositamente, come abbiamo detto, per votare la deliberazione e davvero io credo che, faccio mie le parole del collega Magliano, le sagge parole del collega Magliano, oggi abbiamo una deliberazione, Consigliere Napoli, che davvero ci unisce, unisce la coalizione del fare, unisce la coalizione dell'interesse della Città, unisce l'interesse della Città e credo che per una volta il fatto che vi sia dire un progetto importante di questa Città e di cui noi ovviamente come PD rivendichiamo il merito di averlo promosso, ma riconosciamo al Movimento 5 Stelle un po' di ritardo forse nella finale attuazione, è bello che anche il Centro Destra condivida un progetto nato sotto una Giunta del PD e completato e avviato con una Giunta del Movimento 5 Stelle. Credo che questo deve essere un elemento che esce oggi, una grande compattezza, una grande buon senso da parte dei partiti del buon senso, che credo possa essere davvero un buon viatico anche per i prossimi anni dove davvero questa nostra Città avrà bisogno della massima concordia istituzionale, di una discussione che quando divide le forze politiche nel merito può anche essere accesa e che evidentemente quando le divide sul merito finale deve stare accesa… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Concludo. E invece quando come in questo caso ci tiene tutti uniti, ecco, forse è mettere in evidenza, come diceva correttamente il collega Magliano, gli elementi che ci uniscono e credo che il voto favorevole oggi di tante forze politiche vada in questa direzione. Quindi, collega Napoli, non si innervosisca sempre, non inizi a prendersela lei con noi, con me, col PD perché davvero credo che non sia questa la sede e certamente non è questa l'occasione. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Napoli, ha tre minuti di fatto personale. Capogruppo Napoli? Non sento il Capogruppo Napoli. Allora andiamo avanti. NAPOLI Osvaldo Presidente, mi sente? SICARI Francesco (Presidente) Ora sì, ora sì, prego. NAPOLI Osvaldo Beh, io devo dire che le parole del Capogruppo Lo Russo mi sembrano un pochino da Marte. Veniamo accusati da parte da parte del Partito Democratico di aver tenuto in piedi quest'oggi la Maggioranza e poi sento da parte del Capogruppo che avremmo dovuto subire questo tipo di discorso in maniera indolore. Io credo che mi sembra che l'atteggiamento anche in questa occasione sia contraddittorio perché da una parte vedo l'intervento di Lo Russo estremamente, come dire, di accordo, “Vogliamoci bene”, dall'altra parte perché noi abbiamo tenuto un atteggiamento lineare veniamo accusati di aver mantenuto la Maggioranza. Beh, io credo, lo dico al Consigliere Lo Russo, non siamo noi che dobbiamo calmarci, ma forse siete voi che siete nervosi perché non riuscite a trovare il candidato futuro per le prossime elezioni amministrative, tenendo altresì presente che, mi scusi il Consigliere Lo Russo, non abbiamo cercato mai nessun accordo col Movimento 5 Stelle, ma ci ha accompagnato il buon senso sempre nel votare sì o no a seconda del nostro pensiero e della nostra linea politica. Forse avete sbagliato voi in tutti questi anni a non cercare un accordo col Movimento 5 Stelle vedendo la storia che oggi vi unisce ormai da oltre un anno e forse avreste dovuto comportarvi in maniera diversa quando io vi dicevo: “Fate attenzione che poi un giorno vi troverete alleati”. Allora dico al Consigliere Lo Russo che anche questa sua replica non può essere un colpo alla botte e un colpo al cerchio. Allora dica chi ci ha accusato di aver mantenuto la Maggioranza quest'oggi, dica di avere …, per piacere di replicare dicendo “Ho sbagliato” l'umiltà di dire “Ho sbagliato” perché sennò non può…, normalmente io sono credente, ma quando si dice se mi danno uno schiaffo da una parte dall'altra lo ricevo una volta ma la seconda non lo ricevo più e questa sera è avvenuto questo, vi siete comportati in maniera non corretta e incoerente rispetto alla votazione finale. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho un Ordine dei Lavori del Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, Presidente. Può dire al Consigliere Lo Russo e al Consigliere Napoli che le loro tribune elettorali se le facciano da un'altra parte e che se volevano potevano intervenire su Cavallerizza e invece da buoni ignoranti quali sono non sono interventi… SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Carretto, gentilmente moderi il linguaggio. Togliamo il microfono al Consigliere Carretto, grazie. Allora ci prendiamo tutti un attimino. E adesso facciamo intervenire la Giunta. Prego, Sindaca Appendino, ha cinque minuti. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Credo che userò anche meno del tempo che mi è concesso dal regolamento anche perché la discussione è stata lunga. Vorrei solo fare tre riflessioni. La prima è che oggi io penso che la votazione dell’atto sia un momento importante perché finalmente si dà un futuro a un’area che lo attende da anni. Se non erro il 2013 è stato l'anno che ha segnato l'uscita sostanzialmente dello stabile dal compendio e l'anno dopo c'è stata, se non erro, l’occupazione, quindi un'area che aspetta e attende, alla luce anche di una serie di problematicità e criticità che ci sono, da anni un intervento o comunque un percorso che sia concreto e mi permetto di dire anche fattibile perché non sempre è semplice trasformare ideali, valori, possibilità in azioni concrete che determinano poi effettivamente un intervento di riqualificazione. Dico questo perché non concordo con chi ha sostenuto che non ci fosse una volontà politica o che questa Amministrazione non abbia voluto prendersi anche le sue responsabilità. Semplicemente è stato un percorso lungo perché le criticità legate a questo processo erano molte e non a caso ci sono voluti dal 2013 ad oggi otto anni. Io credo che l’Assessore Iaria, che ringrazio per il lavoro, l'impegno e anche mi sento di dire la forza che ha posto all'interno di questo percorso, abbia voluto affrontare quelle che erano le criticità. Ci sono criticità e ci sono state criticità patrimoniali, urbanistiche, economiche e anche politiche. Io non nascondo e non credo che sia un male il fatto che attorno a questo processo, ripeto, già nel lontano 2013, perché già l'Amministrazione precedente aveva affrontato tutta una serie di diatribe, di dialettiche anche interne su un provvedimento così importante perché poi questa è una riqualificazione che noi stimiamo porterà almeno 50 milioni di euro sul territorio, quindi c’è anche questo elemento. Però il fatto che ci sia un dibattito politico che non significa solo un dibattito come sento dire all'interno del Consiglio Comunale tra le forze politiche, ma anche ha coinvolto una serie di attori, penso ad esempio a chi in qualche modo ha avuto un ruolo all'interno della Cavallerizza e il fatto che ci sia stato questo dibattito, che sia stato un dibattito aspro, aperto, trasparente, mi sento di dire, che ha visto anche l'Assessore partecipare ad esempio ad alcuni momenti di confronto anche molto tesi, o ha visto la Città accanto alla Prefettura a fare un percorso che ha portato a un verbale, io credo questo sia un valore aggiunto, io credo che sia stato anche determinante nel raggiungimento di quello che oggi stiamo andando a votare. E aggiungo in questo processo politico sono state portate all'interno di questo PUR una serie di azioni e che ritengo siano migliorative del processo che è stato portato avanti in questi anni, penso ai circa 2.000 metri quadri in più di pubblico, penso al fatto che si sperimenterà il Regolamento Beni Comuni, come ha ben raccontato l'Assessore Iaria. E poi concludo dicendo una cosa: ho sentito dire, in qualche modo tacciare di mancanza di democrazia. Io ho firmato la richiesta alla Conferenza dei Capigruppo, al Presidente, per l'articolo 35 perché ci sono i tempi per il dibattito, ci sono i tempi per il contrasto, ci sono i tempi appunto per le assemblee, ma poi ci sono i tempi delle decisioni, quelle assunzioni di responsabilità e quindi alcune persone, alcuni Consiglieri, alcune parti anche politiche di questa Città, e io le rispetto, hanno voluto fare ostruzionismo? Hanno voluto portare il proprio dissenso nell'Aula? Può avvenire, ma non si può tacciare queste di mancanza di democrazia perché esistono strumenti democratici per cui poi si arriva al voto e ciascuno si assume le sue responsabilità. E io penso che il percorso che ha fatto l’Assessore Iaria e tutti gli uffici, che ringrazio, sia stato trasparente, lungo, complesso sicuramente, ma oggi ci porta a votare con contezza e con un'assunzione di responsabilità un atto che finalmente dà un futuro a quest'area e quindi io quella responsabilità di cui si è parlato me la assumo insieme all’Assessore Iaria essendo proponente dell'atto, lo abbiamo portato in Giunta, me lo assumo avendo chiesto l’articolo 35, avendo in qualche modo forzato nell'ambito del regolamento l'approvazione e sono contenta che questo Consiglio Comunale se lo assuma, ciascuno qualcuno evidentemente secondo i propri voti, perché questo io penso che sia una eredità, quindi la riqualificazione di quello spazio, che andrà a incidere fortemente su una parte della nostra città, ovviamente parliamo del centro, ma che potrà anche incidere rispetto a un modello nuovo, ad esempio Regolamento Beni Comuni, che io credo sia qualcosa di cui dobbiamo andare orgogliosi. Quindi io chiudo ringraziando l’Assessore, ringraziando tutte quelle forze politiche, i Consiglieri, le Consigliere che hanno permesso di arrivare a un percorso che permetteranno oggi di votare e che voteranno esprimendo, come è stato fatto, legittimamente, il proprio posizionamento e credo che finalmente da domani potremo parlare di riqualificazione, di restituzione di uno spazio di cui per troppi anni si è discusso tramite mozioni, interpellanze e atti e che da oggi finalmente trova concretezza. Quindi grazie ai Consiglieri e alle Consigliere. Grazie in particolare all'Assessore Iaria e un grazie mi sento di dire alla Commissione, la V in particolare, che è Presidente Giovara, che ha seguito tutto l'iter, alle Opposizioni che decidono di votare questo atto nell'interesse sicuramente collettivo e della Città e permettetemi anche di ringraziare la Capogruppo Valentina Sganga che è stata tacciata più volte anche in questa sede, anche da parte di Consiglieri del suo Gruppo di Maggioranza di mancanza di democrazia, cosa che assolutamente non è stata e io ci tengo a dirlo a verbale perché è a tutela di tutte le forze politiche. Esistono delle regole e dei percorsi e poi ciascuno si assume delle responsabilità ed è stato lasciato lo spazio democratico a tutti per prendere questa decisione e io sono molto orgogliosa e felice oggi di poter votare questo atto favorevolmente. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Direi che adesso possiamo procedere quindi con la votazione della deliberazione così come emendata. Lascio quindi la parola al Segretario Generale per procedere con la votazione per appello nominale. Prego. SPOTO Mario (Segretario Generale) (Votazione per appello nominale). Ci sono voti in chat, Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Solo il Capogruppo Magliano che riconferma il favorevole detto. SPOTO Mario (Segretario Generale) D'accordo. Allora 29 favorevoli, 2 astenuti e 2 contrari. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. Allora con 33 Consiglieri votanti, 2 voti astenuti, 2 voti contro e 29 voti a favore, il Consiglio Comunale approva la deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) Darei anche lo stesso esito per quanto riguarda l'immediata eseguibilità dell'atto. Stesso esito concesso. |