Interventi |
PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente Ferrero. Grazi, Assessora Lapietra. E grazie glielo dico, Assessora Lapietra, ci mancherebbe, per questa specifica interpellanza sì, per altre non tanto, perché quando parliamo della pista ciclabile di corso Novara mi ha dato un po’ il bidone, non ci siamo visti per fare il sopralluogo, quindi su quello sinceramente so che lavora molto e quindi chi lavora fa anche molte cose. Su Rubens Fattorelli l’importante è quello che lei ha enucleato. Anche qui abbiamo una miriade di persone che naturalmente hanno la mania di mettersi le stelle sulle braccia, quindi per poter dire: “Abbiamo fatto”. Avete fatto un lavoro, naturalmente lungo, ma dovuto: c’è un pezzo…., c’è qui proprietà privata, c’è una SMAT che ha il controllo della fognatura, c’erano delle altre naturalmente impellenze, ci sono delle cose che però sicuramente, grazie anche a questa interpellanza del 22 dicembre 2020, diciamo, la discutiamo oggi, ma non è che Petrarulo la fa oggi quando i lavori sono stati finiti, l’ho fatta con delle foto allora quando invece la strada era interrotta, quindi questo non dico che ha accelerato, perché io non abito in quella zona, non ho nessun interesse personale su quella zona, ma faccio il Consigliere Comunale, no? Mi hanno eletto per questo, quindi non per fare gli interessi sotto casa mia o sotto la casa di qualcuno, e gli interessi di tutto quello che è il settore del cittadino, dove uno ha delle segnalazioni, naturalmente verificate e controllate, perché questo purtroppo è il mio difetto. Per quello le avevo chiesto - mi scusi se divago - di venire a fare un sopralluogo in corso Novara anziché avere poi le reprimende da parte del Presidente per altre cose. Allora io quindi penso che, quando c’è l’intelligenza - e lei ce l’ha l’intelligenza, quando vuole, Assessora - di poter capire se una cosa è giusta o sbagliata, perché è come quando faccio io il mio mestiere da commercialista, lo vedo se un bilancio è giusto o sbagliato, non sono così stupido da dire sempre che va bene, sarebbe opportuno che su certe cose molto più importanti, siccome non si può far tutto il sistema ciclabile, non si può far tutto il sistema viario, quello che è la città di Torino, naturalmente, su piccoli punti si può intervenire, riconoscendo anche se uno ha sbagliato. Secondo me su via Rubens Fattorelli è stato un po’ un discorso di troppi mesi per poter fare un intervento minimale, o massimale, come possa essere, perché la burocrazia ha fatto quello che ha fatto. Se lei ha sentito prima l’interpellanza con l’Assessore Unia, nel giro di qualche settimana, con gli Uffici che si sono interessati immediatamente, hanno fatto quello che non era facile da fare, non era solo da portare via un mucchio di spazzatura, era da mettere a posto un’area, quella di via Pergolesi angolo corso Giulio Cesare. Qui era una piccola voragine all’interno di via Rubens Fattorelli che bloccava quello che era il traffico e lei giustamente ha limitato anche la velocità, ci mancherebbe. Questo che significa? Che certe volte occorre anche naturalmente intervenire immediatamente, quando la cosa è molto più urgente e molto più (incomprensibile) e deve essere naturalmente, su certe altre piccole cose, visto che non abbiamo l’ubiquità di poter far tutto, e naturalmente non si può fare tutto dappertutto, sapere quello che naturalmente... quello che fa più pericolo, quello che lei ha detto poc’anzi. Ecco perché, secondo me, da me non vedrà mai un attacco alla sua persona, ma non perché abbiamo differenti colori politici, perché chi lo fa secondo me non fa un buon mestiere per la città di Torino, ma perché su certe cose sinceramente, siccome so che lei non è che può, potrebbe, perché lo vede anche lei, e ritornerò ancora, ma perché tanto io spero che da qui fino a fine mandato riusciamo a fare questi benedetti sopralluoghi insieme, siccome non si possono fare per le Commissioni per il Covid, ma possiamo farli in due a distanza con le mascherine, perché quando lei vede queste cose, sicuramente, se lei mi dice: “Petrarulo, hai torto”, io, guardi, lo accetto, ma sono sicuro che la sua intelligenza, la sua capacità, quando la vuole mettere in campo, mi dirà non: “Ho ragione”, “Qualcuno non ha visto bene quello che era il problema”, non diciamo che ha sbagliato, perché sbagliare è un po’ difficile, non ha fatto quello che doveva fare, non ha approfondito quello che poteva approfondire, non ha ascoltato quello che i cittadini dicevano, non ha potuto e non ha voluto intervenire perché forse altre pressioni, non politiche o diverse, hanno fatto sì che quella cosa non si potesse fare. Ecco, in via Fattorelli lei è riuscita, col tempo, a fare quello che doveva fare; in altre situazioni, in altre location purtroppo bisogna rendere conto a troppe persone e certe volte non si va contro un sistema, si va contro chi l’ha presentata certe volte, purtroppo ho tanti nemici, ma ci mancherebbe, se avessi troppi amici mi preoccuperei; avere nemici vuol dire che forse stai facendo il tuo mestiere perbene. Quindi non mi interessa nulla. Sulla pista ciclabile di corso Novara, glielo dico, glielo rinnovo adesso, andiamo a fare il sopralluogo; su quella della Linea 4 quando vuole. Su Rubens Fattorelli le dico che sono abbastanza soddisfatto, chiederò un approfondimento in Commissione, ma solo per il fine di capire come si evolverà il finale di questo, sia sulla velocità, sia sul manto stradale e su altro, perché su una grande fetta lei ha risposto e naturalmente debbo riconoscere che è anche intervenuta, quindi quello che è giusto è giusto, quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare, diamo anche a Lapietra quello che è di Lapietra, che non è quello di scagliargliela, naturalmente, ma quello di aver fatto qualcosa di giusto. Grazie, Presidente. |