Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Ringrazio l’Assessora Leon per la precisa e puntuale risposta. Comincio con l’esprimere soddisfazione per il fatto che, se ho capito bene, il 21 gennaio 2021 la Fondazione ha ottemperato al reintegro di due lavoratori, il cui destino occupazionale era fortemente legato ad una sentenza del Tribunale di Torino del 23 dicembre, sentenza i cui estremi, ovviamente, le cui motivazioni leggeremo tutti con attenzione quando ci saranno, ma mi fa piacere che, essendo questa immediatamente esecutiva, la Fondazione sia stata coerente e abbia ottemperato nella misura del reintegro, così come disposto. Sono contento per più motivi. Io ho presentato questa interpellanza chiedendo il 19 gennaio perché ancora la Fondazione non avesse ottemperato, mi è parso di capire, dalle risposte dell’Assessora Leon, che il carteggio…, mi sono infilato proprio nelle more diciamo di questo carteggio, che comunque avrebbe prodotto..., indipendentemente, ovviamente, dalla nostra attenzione politica, avrebbe prodotto il naturale rispetto della sentenza. Quello che a me interessa capire, a questo punto, è perché - lo chiedo all’Assessora, che è stata gentile nel rispondere in modo così puntuale, riportandoci le dichiarazioni della Fondazione - perché questi due lavoratori sarebbero oggetto, nel momento della reintegra, dell’ammortizzatore sociale, che è riservato naturalmente al settore, a questo settore, a questo comparto che si chiama Fondo Integrativo Salariale, sapendo che questo strumento di ammortizzazione sociale ha già visto per più di 20 settimane coinvolti tutti i lavoratori, tutto il reparto, senza alcun meccanismo di rotazione, e se l’Assessora Leon ritiene che questa reintegra, accompagnata da un accesso al FIS, a valle, diciamo, di quelle che sono ovviamente le legittime consultazioni di carattere sindacale, se è coerente con: 1) l’adempimento necessario già rispettato del reintegro; 2) col fatto che fino adesso l’ente lirico abbia deciso di accedere ad ammortizzatori sociali o riguardando la totalità dei lavoratori, oppure tenendo in considerazione il fatto che sono lavoratori particolari, che continuano a svolgere la loro prestazione anche da casa, perché si devono preparare, ovviamente, che devono studiare e devono lavorare da casa e quindi continuano di fatto a lavorare, senza che ci sia un’interruzione della prestazione nel corso del tempo. E quindi io esprimo in questa sede soddisfazione per quanto appreso anche a mezzo stampa, ma ribadito con formalità solenne dall’Assessora in questa sede, che è la sede più adatta per rispondere al mio quesito. Aggiungo, però, perplessità rispetto ad una ipotesi, che - sono molto cauto nel dirlo - in questo momento leggo con discriminazione nei confronti dei due lavoratori che hanno fatto valere un loro diritto, che hanno visto il riconoscimento di questo diritto, che si è tradotto in una reintegra, che però oggi è parziale, perché è oggetto di un ammortizzatore sociale che riguarda solo loro. Quindi sarebbe particolarmente utile proseguire, Presidente, questo dibattito, in occasione di un approfondimento nella Commissione Consiliare competente, perché non ho la presunzione che l’Assessora oggi sia in grado di dare risposta a questo ulteriore quesito. Grazie. |