Interventi |
GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io solo faccio una premessa molto veloce, alcuni di voi lo sanno già, lo dico perché molti lo dicono prima di parlare di Cavallerizza. Non per questioni personali, ma io ho partecipato, ho conferito anche contenuti nelle prime parti dell'occupazione di Cavallerizza. Le pratiche artistiche di Cavallerizza secondo me sono estremamente importanti. La storia di Cavallerizza è estremamente variegata ed estremamente complessa, sia la parte dell'edificio, che la parte della comunità di riferimento come viene chiamata, o Assemblea 14.45. Chiunque abbia partecipato a quel processo, come io ho fatto, sa bene che già a partire dalla straordinaria esperienza di quella comunità la situazione era estremamente complessa e difficilissima da gestire e questo non per dire che bisognasse risolverla in maniera semplicistica, assolutamente no e infatti sono passati molti anni. Io sono assolutamente d'accordo con la Consigliera Artesio rispetto alla valorizzazione di quell'esperienza come esperienza di nuove pratiche per quanto riguarda me, soprattutto di produzione culturale, ma non soltanto, essendo anche un politico sono estremamente importanti le pratiche innovative di partecipazione sperimentate all'interno di quell'esperienza e credo che qualunque Amministrazione e chi ha interloquito con me, anche di Cavallerizza, ma anche l'Assessora Leon, ma anche l'Assessore Giusta, sa che ho sempre detto: cerchiamo di trasformare, come succede in altri Paesi, di fare ricchezza di questa esperienza. Tra l'altro ho apprezzato molto l'emendamento presentato alla mozione rispetto alla candidatura europea per Capitale Europea della Cultura di Torino, presentata dal Consigliere Carretto alla mozione del Consigliere Lo Russo, che probabilmente invece non ha apprezzato altrettanto, perché giustamente dal suo punto di vista politico quello non era un emendamento accettabile, ma per me lo era assolutamente. Perché dico tutte queste cose, perché poi mi colpisce alla fine sentire in Consiglio Comunale lo stesso Consigliere Carretto che da una parte attribuisce al Partito Democratico e alla Destra di questo Consiglio Comunale, come dire, un’approvazione dell’esperienza di Cavallerizza dal punto di vista appunto di quello di cui sto parlando, cioè l'esperienza da una parte di occupazione o se vogliamo parlare di pratica innovativa politica con questo atto. Da una parte c'è okay, è successo questo e voi state approvando una cosa che secondo me prima non approvavate, anche io infatti avevo sentito parlare di criminali in questo Consiglio Comunale, se non erro, non voglio attribuire opinioni errate a chicchessia, ma mi sembrava di aver sentito un cambiamento di opinione rispetto a quello; e dall'altra parte una, come dire, un'accusa di privatizzazione a quest’Amministrazione. Io ripeto non ho visto soluzioni dal punto di vista grounded, economico e ho anche seguito come Consigliere Comunale, con uno sforzo e quindi ovviamente sarebbe, credo, anche per l'Assessore Iaria una soluzione straordinaria se si trovassero le decine di milioni, che sono tanti, credo che siano intorno ai 40 per rimettere a posto l'intero complesso, riacquisirlo, decartolarizzarlo e renderlo completamente pubblico e poi trovare le risorse per gestirle in una situazione economica del Comune di Torino con un dissesto in Piano di rientro, un dissesto rientrato per fortuna, Piano di rientro con la Corte dei Conti che decide, questa è la realtà in cui ci inseriamo, ma al di là di questo, il fatto che si trovino tutte queste contraddizioni, Assessore Iaria, io credo che voglia dire che si è trovato un giusto mezzo rispetto a questo. Anche io auspico che poi riparta la proposizione, che finalmente ci sia una proposta rispetto a quello che molti, alcuni di noi in questo Consiglio si aspettano, cioè la totale pubblicizzazione della Cavallerizza, ma contemporaneamente preferisco pensare a cose un po' più pratiche, cioè alla trasformazione, anche all’individuazione di anche altri spazi per portare avanti queste pratiche normate all'interno di una convivenza democratica e dentro a Regolamenti certi che valgono per tutti. Grazie, Presidente. GIOVARA Massimo Sì, cercherò di fare davvero un fatto personale anche se qui il fatto personale è davvero un fatto personale e non pubblico, sta diventando un po', come dire, compulsivo. Allora, io capisco che ci si sente sempre al centro dell’attenzione, ma non ho assolutamente attribuito a chi che sia il fatto che non sono stati trovati i denari, è un dato di fatto, i denari per decartolarizzare e per gestire Cavallerizza non stati trovati. Questo è quanto ho detto. Per precisare poi mi stupisce essere corretto di un fatto personale per avere attribuito opinioni che invece non appartengono alla persona citata, quando in realtà nella prima parte del discorso vengono esattamente confermate quelle opinioni, perché io ho ripetuto esattamente le parole del Consigliere Carretto. Grazie. |