Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Come ha detto qualcuno, questa non è la prima mozione di accorpamento che viene presentata e votata in cinque anni, però questa mozione di accorpamento ha il merito di essere la prima mozione di accorpamento, delle 87 citate, fatta su emendamenti di merito. Si può essere d'accordo o meno sul contenuto degli emendamenti presentati dai Consiglieri Carretto e Pollicino, però è la prima volta che una mozione di accorpamento va ad accorpare emendamenti di merito. Io capisco la preoccupazione, non vogliamo ingolfare il Consiglio comunale, ma il lavoro dei Consiglieri comunali è appunto affrontare le discussioni politiche. Questa mozione rappresenta un po' la deriva autoritaria che il Movimento sta avendo a livello nazionale e anche locale, quindi l’impossibilità di poter discutere nel merito delle situazioni e in questo caso di un elemento importante per la Città come la Cavallerizza Reale, riconosciuto Patrimonio UNESCO. È una cosa che veramente non sta né in cielo né in terra. È la prima volta che si vanno ad accorpare emendamenti di merito e, di fatto, si toglie al Consiglio comunale la possibilità di discutere a favore, o contro, o astenersi su determinati argomenti. Si vanno ad accorpare emendamenti di merito come se fossero degli emendamenti ostruzionistici, cambiare il mese novembre con il numero 11; cambiare lo slash con il trattino, che erano questi il tipo di emendamenti che sono stati accorpati in tutte le precedenti mozioni di accorpamento. È la prima volta in cui un accorpamento è fatto per tacitare delle discussioni nel merito e mettere il bavaglio su alcuni Consiglieri che sono passati in Minoranza che la pensano diversamente, e mi dispiace perché è la città che ne perde di questa discussione. Poi ciascuno avrebbe votato come riteneva opportuno, ma con questa mozione di accorpamento si rappresenta in modo istituzionale, ufficiale, si ufficializza la deriva autoritaria di quest’Amministrazione, di questa Maggioranza che impedisce il confronto politico nel merito delle discussioni. Grazie, Presidente. |