Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio il Collega Magliano per aver posto il tema con la solita attenzione che dedica a questo punto e ringrazio anche l’Assessora per la risposta. Davvero credo che qui non stiamo facendo delle polemiche politiche, ma stiamo tutti occupandoci di un tema che sta a cuore, anche perché vede, Assessora, questa questione che, come è stato ricordato da chi mi ha preceduto, impegna i nostri dibattiti Consiliari ormai da lungo tempo, non è una questione che non sia risolvibile o che in altre realtà cittadine - di dimensioni ovviamente adeguate come la nostra - non abbia delle soluzioni che siano state intraprese; voglio dire, rispetto alla richiesta di comunicazione precedente sulla soluzione da adottare per i senza fissa dimora, che sicuramente sono una conflittualità, una criticità molto più complessa da gestire e da risolvere, qui non è che non ci siano dei casi, senza andare troppo lontano voglio dire, in cui le cose funzionano e si è riusciti a superare questo problema. Allora, c’è il problema di un servizio che indubbiamente riveste un target di mercato abbastanza di nicchia, per cui non è paragonabile forse con altri tipi di servizi che vengono erogati da più soggetti, da più operatori economici e quindi anche la concorrenza diventa più complicata, però io credo che davvero uno sforzo maggiore a questo punto... è quasi imbarazzante dover continuare a parlarne dopo anni, cioè qui siamo come il problema della carta di identità elettronica, cioè non c’è stata la capacità di prendere in mano seriamente questo problema e di volerlo risolvere. Allora, evidentemente vanno rivisitati i canoni e i criteri con cui si producono questi bandi, vanno date delle maggiori garanzie al servizio dell’utenza, un’utenza che, ricordiamolo, ha già dei problemi intrinsechi per chi si deve rivolgere a questo servizio e che quindi è da porre all’attenzione primaria e non da ulteriormente penalizzare. Allora, in questo senso davvero mi sembra che avessimo anche lavorato alla costituzione di... non mi ricordo più se l’abbiamo chiamato un Tavolo o una Cabina di regia, che aveva proprio quella finalità di monitorare lo svolgimento del servizio, compreso lo stato manutentivo dei mezzi e valutando tutti i potenziali imprevisti e disservizi alla ricerca e alla possibilità di anticipare diciamo le criticità, valutando le soluzioni alternative, definendo le modalità di comunicazione adeguate da adottare, eccetera, eccetera. Era stata una mozione che aveva trovato la concordia di tutti, l’avevo proposta ed era stata votata all’unanimità, mi sembra che qui di nuovo però non siamo in grado di trovare delle soluzioni ideali, magari concordandole. Poi, io capisco anche questa modalità che lei ci ha oggi reso nota, del servizio taxi, ma non è quella la soluzione idonea, può essere un tampone, un qualcosa che cerca di trovare una falla, ma sicuramente non è quella la soluzione, e i disservizi che ricordava la Consigliera Foglietta lo dimostrano, non è quello il tipo di soluzione che possiamo adottare. Allora, qui c’è bisogno davvero di un cambio di registro forte che dia però evidenza. Torino, come è stato detto, ha avuto sempre una forte attenzione ed è stato anche innovatore. Lei parla di taxi, Torino è stata la prima città a livello nazionale che ha adottato un servizio taxi per i disabili, ma con tutto altro contesto, non era quello di un servizio che portasse i ragazzi a scuola o a fare le terapie, insomma; quindi davvero c’è bisogno di un cambio di passo, a questo punto direi che siamo fuori tempo massimo, ma bisogna davvero darlo con un’attenzione molto, molto più definita e molto più puntuale, e questo monitoraggio deve essere fatto costantemente senza mai abbassare la guardia, ma addirittura inventandosi i sistemi con cui prevenire questo tipo di criticità e indubbiamente adottando, nei confronti dell’azienda, una politica molto più severa e valutando tutte le strade sotto un profilo legale che possano eventualmente ricondurre, ovviamente preventivamente, verificando quali siano delle alternative per poter sopperire al servizio, anche alla risoluzione dei contratti perché così non si può andare avanti. Grazie. |