Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Ma la risposta della Vicesindaca Schellino, di cui riconosco la pacatezza consueta, è in realtà ancora più inquietante, alla luce dei contenuti di questa risposta. Come Gruppo del PD, abbiamo chiesto che si discutesse della infausta e totalmente fuori luogo intervista del Comandante Bezzon, scelto da Appendino, che peraltro in questo mandato si è già contraddistinto per una vicenda di cui abbiamo memoria, e cioè i monopattini, in cui diede un’intervista, attaccò la Lapietra, poi le chiese scusa, si dimise, poi tornò in servizio, insomma, neanche fossimo a un circo, in cui sostanzialmente una persona, anche stimabile, forse non all’altezza del ruolo che è stato conferito, che è quello di Comandante della Polizia Municipale della Città di Torino, ha svolto. Le parole del Comandante Bezzon sono inopportune innanzitutto nel metodo. Ora, è evidente a tutti - e sono piene le cronache cittadine - che questa macchina comunale è completamente fuori controllo: assistiamo ormai quotidianamente a diverbi tra direttori, per usare la parola “diverbi” come un eufemismo, e osserviamo una sostanziale mancanza di governo dei processi esecutivi di questa Città. Ma un Comandante della Polizia Municipale non è un sociologo urbano, in generale, e farebbe bene a tenersi lontano da interviste ai giornali, questo proprio di partenza. Se poi andiamo ad analizzare nel dettaglio le cose che ha detto il buon Emiliano Bezzon, cito testualmente: “Nessuno dia più un centesimo agli homeless del centro, di sicuro nessuno starà peggio e tanti, anzi, staranno meglio”. Ora, al di là veramente del fastidio che questa cosa produce, anche in termini etici, è bello fare il duro con la divisa ed è, come dire... già il Comune di Torino... già fare il funzionario pubblico apicale nell’Amministrazione Comunale, con questi stipendi, io lo ritengo un privilegio, è un dovere, ma è certamente un privilegio. Ecco, usare questi termini, questa violenza verbale nel trattare un tema così delicato, in una fase così complessa della vita della nostra città, in cui stanno emergendo ed esponenzialmente dilatandosi le povertà, stanno emergendo e si sta dilatando la diseguaglianza e in una maniera violenta ormai quasi, beh, questo ci lascia davvero di stucco, ci lascia di stucco nel metodo, ci lascia di stucco nel merito. La difesa di Schellino oggi è allucinante, perché può capitare di sbagliare.., sbagliare, come si dice in gergo, la “coppata”, forse il Comandante Bezzon non era del tutto lucido quando ha rilasciato questa intervista, forse, magari rileggendola e vedendo che cosa è capitato, non la rilascerebbe più, ce lo vogliamo augurare, perché dimostrerebbe buonsenso, dimostrerebbe intelligenza e dimostrerebbe in qualche modo un senso di attaccamento al ruolo che ricopre, che è un ruolo di grande potere, di enorme potere. Appendino, nel dare il ruolo di Comandante della Polizia Municipale a Bezzon, gli ha conferito un grande potere, già come dirigente apicale dell’Amministrazione, in più con la divisa, comanda migliaia di uomini. E che una persona che ha questa coscienza tale da non chiedere scusa, cosa che ci saremmo immediatamente aspettati, immediatamente aspettati, ma, anzi, viene difeso il giorno dopo dalla Vicesindaca Schellino e oggi in Aula dalla Vicesindaca Schellino nuovamente, beh, ci lascia davvero di stucco. Allora, lo abbiamo già detto a mezzo stampa, lo ribadiamo qua, noi riteniamo il Comandante Bezzon inadeguato a svolgere il ruolo di Comandante della Polizia Municipale, avrebbe già dovuto, come dire, essere allontanato per la famosa vicenda dei monopattini; oggi abbiamo un secondo tempo e purtroppo, se andiamo poi ad analizzare come è stata fatta la gestione della Polizia Municipale in questi mesi, ahinoi, avremmo ben da dire. Riteniamo inopportune le sue parole, da cui prendiamo piena distanza, perché tutto questo non c’entra assolutamente nulla con la politica dell’accoglienza e con la complessità della gestione delle povertà di questa città, di cui siamo assolutamente coscienti e siamo assolutamente vicini a tutti coloro che invece quotidianamente se ne occupano. Crediamo davvero, credo davvero che sia stata un’intervista sbagliata, talvolta può capitare: si chiede scusa e si torna indietro. Invece, questo continuamente e pervicacemente difendere l’indifendibile ci lascia davvero disorientati. Quindi, l’ha detto qualcun altro, sicuramente tra pochi mesi saremo in condizioni di fare delle valutazioni, però è del tutto evidente che, a nostro modo di vedere, un’intervista del genere è davvero quanto di più inaccettabile si possa sentire e soprattutto non si è mai verificata nella storia della nostra Città, della nostra Amministrazione, che un Comandante dei Vigili Urbani rilasciasse un’intervista del genere, difeso in tutte le sedi dall’Amministrazione. Grazie, Presidente. |