Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. intanto rispondo alla Consigliera Artesio. Io l’ho caricata, come d’uopo in questo periodo, su Stilo. Io purtroppo non so come farvela avere nel senso che l’ho caricata ieri. Ve la illustro brevemente. Sostanzialmente, facendo riferimento a quanto già espresso in Consiglio Comunale, sia nel 2017, con due mozioni, una riguardante l’open source più in generale e una riguardante proprio la qualità dell’aria, sostanzialmente, non potendo presentare un emendamento al Bilancio, perché, per com’è strutturato il Bilancio nella nuova forma, da due, tre anni a questa parte, come dire, non c’è uno spostamento di risorse da una missione, un programma ad un’altra, ma all’interno della missione 09, programma 08, riferibile alla qualità dell’aria, io chiedo, sostanzialmente, motivandolo e adesso ve lo motivo, di stanziare dei fondi per implementare una rete di misurazione della qualità dell’aria a basso costo e con tecnologie open. Questo per una serie di motivi. A parte il fatto che è noto a tutti che l’Italia è in procedura di infrazione più volte da parte della Corte di Giustizia Europea proprio per la pessima qualità dell’aria, non in ultimo credo di qualche giorno fa, soprattutto per superamenti recidivi e continuativi tra il 2008 e il 2017 dei principali parametri. Nello specifico il particolato (incomprensibile) ultrafine PM10 e PM2,5 e gli ossidi di azoto con particolare riferimento al biossido di azoto. Biossido di azoto che tra l’altro colloca Torino alla terza posizione tra le città europee come peggiore qualità dell’aria, dopo Madrid e un’altra città che non mi ricordo, relativamente proprio al… Quindi, Madrid, (incomprensibile) e Torino, pubblicata su una rivista che è il The Lancet, sulla qualità della salute. Questo significa che, sostanzialmente, noi continuiamo ad avere una situazione complicata, complessa, per mille motivi, i fattori di inquinamento sono molteplici, ma gli ossidi di azoto e soprattutto i biossidi di azoto sono dovuti ai motori del trasporto, diciamo, leggero e pesante, diverso è, in parte, il discorso del particolato. Ecco, su questo bisogna fare un ragionamento. Siccome io già chiedo nel 2017 di implementare questa rete, io chiedo sostanzialmente di stanziare dentro quella missione programma una cifra non inferiore a 15.000 euro e collaborare con…, intanto con ARPA, sicuramente, che ha, come dire, la prerogativa e l’esclusiva di dare definizioni su quelli che sono i parametri per la qualità dell’aria a livello regionale e più in generale nazionale con le altre ARPA e con gli enti di ricerca, in particolare il Politecnico e l’Università, perché da una parte il Politecnico ha sviluppato, con un dottorato di ricerca proprio un misuratore a basso costo e, tra l’altro, ha fatto dei confronti con una centralina ARPA ufficiale e i dati non si discostano praticamente in modo significativo, quindi sostanzialmente possono essere usati. L’Università di Torino ha in corso un progetto per individuare i fattori inquinanti in ambienti urbani con una molto precisa definizione di quelle che sono le sorgenti e quindi su quali intervenire in modo efficace. Quindi direi che la squadra, sostanzialmente, già esiste, bisogna dare corso a questa richiesta, anche perché questi misuratori ci sono già, sono, addirittura, disponibili anche ai privati cittadini che possono installarseli, metterseli e mettere in rete i dati, volendo, ovviamente non hanno nessun valore probatorio, ma comunque danno un significativo contributo alla misurazione di questi inquinanti e non in ultimo possono colmare delle lacune quando ci sono da fare delle misurazioni puntuali e magari non continuative come quelle dell’ARPA, ma l’ARPA stessa potrebbe beneficiarsene per fare delle misurazioni specifiche (incomprensibile). Quindi sostanzialmente, in accordo anche ovviamente con l’Assessore Unia e con la Giunta, chiedo di stanziare questa cifra minima di 15.000 euro, utilizzando i fondi che già ci sono, tra l’altro anche fondi già previsti da diverse linee d’azione, dal PAES, fondi TRM, relativamente proprio a questa misurazione. Ricordando che, appunto, questo stanziamento e possibilmente l’implementazione dovrebbe essere già fatta nel corso del 2021 per dare, come dire, l’anno prossimo già degli strumenti per poter ragionare sulla qualità dell’aria della Città di Torino. MENSIO Federico Sì. |