Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenuti nel dibattito, permettetemi un ringraziamento speciale all’Assessore Rolando, al Direttore Finanziario, il Dottor Lubbia a tutti gli uffici, ovviamente, l’Ufficio Finanziario, tutti gli Assessorati, tutta la Giunta per l’importante lavoro che è stato fatto anche quest’anno, un ringraziamento anche al Collegio dei Revisori che ci ha accompagnato in un anno, certamente, difficile. Io vorrei sottolineare alcuni aspetti, anche perché ho seguito tutto il dibattito e intervengo adesso nel finale. Intanto, bisogna partire da due dati di fatto, anzi tre, perdonatemi, sul documento che stiamo approvando, il primo, com’è stato giustamente ricordato che nonostante la situazione così complessa che la nostra Città, il nostro Paese sta affrontando, per la seconda volta anche quest’anno riusciamo ad approvare il Bilancio nei termini e di questo voglio ringraziare la Giunta, le Commissioni Consiliari con tutti i Presidenti che, evidentemente, hanno fatto un lavoro di approfondimento e il Consiglio. Approvare il Bilancio nei termini, l’ho detto l’anno scorso dopo 24 anni che non avveniva, lo ripeto quest’anno non è un esercizio di stile, è un elemento che dà due grandi, come dire, segnali, il primo di una macchina che torna ad essere in grado di fare le cose normali, come, ad esempio, approvare il Bilancio nei termini e quindi una macchina che si sta, si era organizzata con fatica e che cerca appunto di rispettare i termini che sono previsti al di là delle proroghe che vengono costantemente fatte durante gli anni e un secondo elemento importante e cioè il non andare in esercizio provvisorio che forse quest’anno è ancora più importante degli anni scorsi, non solo perché ti permette di programmare e sappiamo bene quanto per la macchina pubblica sia complesso spesso programmare, ma quanto la nostra capacità di programmare dipenda la capacità amministrativa di dare risposte. Ma quest’anno evitare l’esercizio provvisorio significa poter avere maggiore flessibilità in un Bilancio che ha definito l’Assessore Rolando “dinamico” che ci permette però di non incorrere in alcuni, come dire, possibili sanzioni, penali, rigidità che, evidentemente, affrontando la pandemia sarebbero stati un danno ulteriore per i nostri cittadini e le nostre cittadine, che già stanno subendo tantissimo, l’abbiamo discusso tante volte e so che siamo tutti sensibili allo stesso modo, gli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria, economica e sociale. Quindi il primo elemento, secondo me, importante da, come dire, riportare in quest’Aula che grazie a un lavoro di tutta la Giunta, di tutte le Commissioni Consiliari, di tutti gli uffici dal Revisore dei Conti, di tutta la macchina, che ringrazio, di nuovo approviamo entro l’anno, sostanzialmente, perché siamo al 25 di gennaio, ma il documento è stato, come dire, approvato, sostanzialmente, nei termini, da approvare il Bilancio. Il secondo tema è che, nonostante il contesto economico riusciamo, grazie a sforzi non indifferenti, a mantenere inalterate quelle che sono le risorse per il welfare, per la cultura, riusciamo ad aumentare anche le risorse per i Servizi Educativi, dovuti, evidentemente, alla situazione pandemica. Abbiamo risolto tutte le problematiche? No, ma oggi riuscire a dare una risposta di questo tipo mantenendo queste, come dire, spese inalterate, è un grande traguardo alla luce del percorso che stiamo vivendo, avessimo più risorse certamente potremmo aumentare anche altri capitoli, ma in questa prima fase in attesa, ovviamente, anche di stanziamenti statali per noi poter confermare l’impostazione dei nostri servizi al di là, come dire, ad esempio, dei Servizi Educativi che richiedono maggiori costi, è un segnale importante di attenzione di un ente locale nei confronti della propria comunità. Vorrei tornare sul terzo tema, non l’avrei affrontato, ma purtroppo alcuni interventi mi portano oggi a doverlo ribadire. Ho sentito parlare di non consapevolezza, in realtà il tema è un altro e una questione di trasparenza. Allora, c’è chi per anni ha raccontato che il Bilancio fosse in ordine, che fosse tutto a posto e c’è chi quest’anno appena insediato ha fatto un percorso con la Corte dei Conti con un disavanzo di 80 milioni, scritto nero su bianco, e ha ragione il Capogruppo Lo Russo il disavanzo non è risolto, è risolto da 80 a 30, abbiamo avuto 50 milioni nonostante il complicatissimo periodo che abbiamo vissuto con molte Opposizioni che lamentavano tagli che sono stati fatti alla spesa negli anni passati, poi, per quel disavanzo, noi l’abbiamo evidenziato ne siamo consapevoli, abbiamo cercato di intervenire con entrate una tantum, perché se no oggi il disavanzo sarebbe zero, invece è 30. Cosa significa, che anche qui abbiamo risolto totalmente il problema del Bilancio? No, abbiamo fatto la nostra parte? Sì, e voglio ringraziare la Maggioranza perché la Maggioranza insieme alla Giunta si è presa la responsabilità politica di votare alcuni atti, ricordo soprattutto i primi due anni molto complicati certamente non di consenso proprio perché ci siamo presi la responsabilità di contribuire alla riduzione di quel disavanzo. Quindi non c’è, come dire, nessuna mancanza da parte di questa Amministrazione di dire in modo chiaro come l’abbiamo detto più volte, l’ha detto anche l’Assessore Rolando che il Comune ha ancora grossi problemi, ha ancora grossi problemi, d’altra parte un Bilancio così rigido con un debito così elevato che è stato ridotto da questa Amministrazione per circa 500 milioni, perché lo voglio dire a verbale, è un debito che pesa, 200 milioni all’anno noi paghiamo di debito e non mi sto riferendo alla Tesoreria e agli interessi e questo pesa, è una rigidità di spesa che ci paragona rispetto a Città come Catania e quindi è evidente che le maglie sono strette e in questi anni l’abbiamo sempre raccontato senza nasconderci, come dire, credo dietro a narrazioni particolarmente ottimistiche. Allora, che cosa contiene questo Bilancio dal punto di vista tecnico e poi passo alle questioni più politiche anche di prospettiva. Un Bilancio, ripeto, che è nuovamente approvato nell’anno, con un segnale dal mio punto di vista di efficacia ed efficienza di una macchina che mantiene inalterate alcune spese particolarmente sensibili per il contesto che stiamo vivendo e che si è presa la responsabilità di ridurre un disavanzo che non è stato eliminato; è scritto nero su bianco che serviranno ancora entrate una tantum, ma che è stato ridotto e che ha ridotto il debito, in una situazione certamente complessa per come sta il Comune di Torino in senso proprio, per quello che è, come dire, sulla situazione debitoria che incide pesantemente rispetto agli altri enti e poi, evidentemente, per il contesto che stiamo affrontando sul Covid, che ha visto credo tutte le forze politiche, mi sento di dire perché ne hanno discusso più volte in Consiglio Comunale anche concordi poi, correggetemi se sbaglio, nel valutare che in particolare nel 2020 fosse utile rivedere quelli che erano impegni con la Corte dei Conti, ma non perché c’era un’Amministrazione brava o cattiva, mi sento di dire, ma perché il Covid ha avuto un impatto devastante sui conti ed era evidente che non avremmo potuto nel 2020 continuare quel percorso che abbiamo iniziato. Quindi, per rispondere, come dire, ad alcuni ragionamenti io penso che il Bilancio abbia ancora delle criticità, c’è una rigidità di spesa che ripeto è oltre il 50%, c’è un debito certamente ridotto, c’è un disavanzo certamente ridotto, ma questo certamente comporterà - come ha detto peraltro l’Assessore Rolando - che nei prossimi anni bisognerà continuare a fare e rivedere i conti con quello che ha evidenziato la Corte dei Conti che riguarda poi tutta la comunità, perché parliamo di risorse dei cittadini. Vorrei tornare su alcune questioni che sono state, come dire, avanzate precedentemente. Intanto, si è detto che come dire parecchi interventi in particolare delle Minoranze che non ci sono strategie, che non ci sono politiche, ma questo e soprattutto anche rispetto al futuro, al Recovery Fund, eccetera, su cui tornerò a breve. Allora, noi abbiamo vissuto un 2020 in cui ci siamo dati la responsabilità e io voglio, come dire, riconoscerlo per quello che vale al Consiglio Comunale, spesso anche non solo la mia Maggioranza, ma anche forze di Minoranze che ci hanno accompagnato in questa scelta, ovviamente, nei ruoli diversi, nel cercare di accompagnare il tessuto nell’emergenza, penso al lavoro fatto sulla tassa di soggiorno per quanto riguarda gli albergatori, penso al lavoro fatto per quanto riguarda i dehors, la tassa giornaliera, appunto, al canone anche, come dire, di occupazione del suolo pubblico, penso al lavoro che si è fatto nel 2020 sulla TARI che stiamo accantonando per cercare di migliorare anche e mettere risorse per il 2021, in un contesto come dire che vedeva l’ente anche insieme ad altri Sindaci in dialettica con il Governo, per avere delle risorse per poter accompagnare il più possibile il tessuto nell’emergenza che evidentemente non sono risposte strutturali, evidentemente, non sono risposte sufficienti, ma un ente territoriale che insieme a tutti gli enti territoriali cerca di fare la sua parte e questo ha, evidentemente, fortemente, come dire, cambiato o comunque influenzato l’attività nostra in termini di Bilancio, comunque di finanze per quanto riguarda il 2020 e quindi ha avuto un impatto poi anche negli atti che abbiamo discusso nelle Commissioni per quanto riguarda il 2021. A fianco a questo c’è un lavoro che riguarda il porre le basi per il rilancio della nostra Città, per quanto riguarda l’epoca, se così vogliamo definirla, post-Covid, e su questo ci sono due fronti su cui ci si sta muovendo, il primo riguarda quelli che sono i progetti che erano già iniziati che sono maturati e che avranno bisogno di un’accelerazione e io spero che ci sia condivisione su tutti questi progetti, faccio qualche esempio, penso, qualcuno diceva: “Non ci sono politiche industriali”, in realtà questa Città ha iniziato ad avere politiche industriali mettendo al centro il tema della manifattura ed è stata anche fortemente criticata da alcune Minoranze in cui è stato detto che noi attaccavamo il mondo della cultura e del turismo. Io ho semplicemente detto in campagna elettorale, e ho fatto in questi anni, che a fianco alla leva del turismo e della cultura era necessario comunque continuare a puntare sulla manifattura e quindi che cosa è stato fatto? Abbiamo iniziato un percorso con altri enti, anche con il Governo con il riconoscimento dell’area di crisi, che è uno strumento, che cosa permetterà, di iniziare a costruire quello che è il Polo della Manifattura, in particolare nell’area di TNE, quindi parliamo comunque peraltro di una periferia della nostra Città, penso alla Cittadella dell’Aerospazio, certo costruire, come dire, politiche industriali, mettere attori attorno ad un tavolo, ottenere finanziamenti governativi non è un percorso che si fa dall’oggi al domani, però è una priorità che noi ci siamo dati e il lavoro fatto, iniziato certamente non finito, probabilmente agli inizi su corso Marche, appunto, con la Cittadella dell’Aerospazio, su TNE, sulla Manifattura 4.0 e il Competence Center, Intelligenza Artificiale che sorgerà a Torino grazie evidentemente a stanziamenti del Governo, allora, questi progetti non sono frutto dell’immaginazione dall’oggi al domani, è frutto di un’Amministrazione che ha voluto nuovamente - in modo corretto, non corretto, questo ovviamente ciascuno legittimamente esprime la propria opinione - tornare a provare a porre al centro alcune politiche dove non c’è sempre una leva diretta, ma su cui bisogna cercare di mettere tutta una serie di attori attorno al tavolo. Io mi auguro che, a prescindere dalla, come dire, forza politica che ciascuno di noi rappresenta, il lavoro fatto, appunto, su questo - penso anche a tutto il lavoro fatto sull’innovazione, appunto, alla Casa delle Tecnologie Emergenti - sia un patrimonio che appartiene dal mio punto di vista alla Città, che possa essere portato avanti nell’interesse, come dire, del futuro della nostra comunità. È stato citato il Parco della Salute: ma guardate che il Parco della Salute... la Città è dentro una Cabina di Regia che sta lavorando, che è in capo, come sapete benissimo, alla Regione, ha fatto la sua parte dal punto di vista urbanistico e sta facendo la sua parte. E quindi è evidente che, di fianco al Polo, alla Manifattura, all’Intelligenza Artificiale, alla Casa delle Tecnologie, alla Cittadella dell’Aerospazio c’è il tema del Parco della Salute, dove semplicemente noi abbiamo una valenza un po’ meno, come dire, di protagonismo rispetto ad altri soggetti in capo ai quali c’è una procedura: c’è, ripeto, una Cabina di Regia - dove la Città partecipa - che è guidata dalla Regione, dall’Assessorato in particolare di Icardi, dove siamo rappresentati dal Vicesindaco Schellino, e quella Cabina di Regia sta lavorando e noi stiamo apportando il nostro contributo; e condivido che quello sia un tema che si collega rispetto al cambiamento di quell’area di Torino. E non da meno, mi sento di dire, è il tema che giustamente è stato ricordato del sociale, delle fragilità, la rete che si è costruita in piena emergenza - e ringrazio peraltro tutte le forze politiche che hanno creduto in questa rete di Torino Solidale -, è un patrimonio significativo e importante che io credo si sia costruito mettendo insieme tutta una serie di soggetti di cui dobbiamo essere orgogliosi come Città, che non fanno certamente riferimento a una parte politica o all’altra, una realtà importante su cui si dovranno fare dei ragionamenti e lo farà la prossima Amministrazione, come è corretto che sia. Quindi, questi progetti - potrei fare molti elenchi, ma non lo farò, anche perché non è questo l’oggetto, ho fatto solo qualche esempio - sono progetti, dal mio punto di vista, chiave, che sono stati costruiti prima dell’emergenza, che stiamo cercando di accelerare e che io sono convinta saranno fattore di sviluppo per il nostro territorio, a prescindere da questa Amministrazione. Il secondo elemento, invece, che correttamente è stato ricordato anche da qualche Consigliere, è il tema dei fondi europei, dove io tornerò e in realtà affronterò il tema perché so che c’è un’interpellanza protocollata, se non erro, dal Vicepresidente Lavolta la prossima settimana; l’Amministrazione sta evidentemente facendo la sua parte, e la fa non iscrivendo cifre a Bilancio o comunque - come ha spiegato più volte l’Assessore Rolando in Commissione Consiliare - di cui non c’è certezza, ma la fa affrontando il tema su due fronti: da un lato sta affrontando e sta, come dire, definendo come mettere la macchina nelle condizioni di poter spendere quelle risorse, perché non c’è solo il Recovery Fund, come sappiamo ed è stato giustamente ricordato, sono tutta una serie di fondi europei che sono molto più significativi - anche solo pensiamo al PON Metro -, che avranno un impatto molto più significativo sulla nostra macchina, e su cui noi dovremo essere pronti, chi arriverà evidentemente dopo la sottoscritta dovrà essere pronto e capace a spenderli. Quindi, da un lato c’è il tema dell’efficienza organizzativa, l’avrei affrontato la prossima settima e lo faremo, spero lo potranno fare anche le Commissioni Consiliari, della macchina, che deve essere capace di spendere almeno, si ipotizza, tre volte tanto quello che abbiamo avuto negli anni passati rispetto, ad esempio, a fondi come i PON, e sapete - chi ha amministrato e lo sappiamo tutti - quanto è complesso e quante volte spesso capita che non si riesce a stare nei tempi previsti dall’Unione Europa. Quindi, da un lato stiamo lavorando sull’organizzazione della macchina, non solo, ripeto, per il Recovery Fund, ma perché, come giustamente è stato ricordato, ci sono tutta una serie di fondi che sono già finanziati, di cui c’è già certezza, che saranno sicuramente più impattanti rispetto agli anni scorsi, di cui la macchina amministrativa dovrà essere in grado di farne buon uso, che non è solo la scelta politica evidentemente, ma avere dei processi tali per cui si possono spendere. Dall’altra parte ci sono evidentemente i progetti, dove, come hanno fatto anche tutti gli altri Sindaci e dove ANCI sta lavorando, come dire, insieme al Ministro Amendola nello specifico, sta affrontando il tema del Recovery Fund - quindi torno sul tema del Recovery -, stiamo lavorando nell’ambito delle linee che sono state identificate, e quindi c’è evidentemente il tema della sostenibilità, che non è solo ambientale, ma è anche sociale, quindi quello che diceva giustamente la Consigliera Artesio - la Capogruppo Artesio, chiedo scusa -, tutta la parte che riguarda la residenza pubblica e l’accessibilità e l’emergenza casa, su cui c’è un fronte, su cui, appunto, stiamo lavorando, perché si parla di sostenibilità ambientale, ma anche sociale e di inclusione evidentemente, nell’ambito di quelle che sono le direttive dell’Europa. Penso a tutto il tema della digitalizzazione, dell’innovazione, quindi quella filiera lì e quell’opportunità che c’è lì. Penso a tutto il tema della mobilità, dove, Capogruppo Lubatti, ho sentito dire che non è stato fatto nulla sulla mobilità, guardi, avrei da discutere a lungo su questo, poi ciascuno logicamente esprime la sua opinione, mi dica lei se è nulla 200 pullman su strade nuovi, 70 tram che arriveranno a fine 2021, quindi, come dire, la città si troverà... che non venivano comprati da anni nella nostra città; penso anche ovviamente a tutto il percorso fatto con GTT, che ha ancora molte difficoltà da affrontare, non sto dicendo che è tutto risolto, penso a Metro 1, penso a Metro 2, insomma, sono tanti gli interventi che sono stati fatti. Io credo che anche su Recovery ci sarà - e ci sarà sicuramente - un’opportunità importante da questo punto di vista, quindi l’Assessore Lapietra - che ringrazio - ha lavorato, ad esempio, sul tema delle busvie e non solo, risorse aggiuntive per Metro 2, come è stato peraltro condiviso e sollecitato da molte forze del Consiglio Comunale, non solo di Maggioranza, ma anche di Minoranza; penso anche al prolungamento di Metro 1. Insomma, noi ci stiamo muovendo su quelle che sono le possibilità, che sono date dai fondi europei, e in particolare il Recovery Fund, e non solo, e io spero, il mio auspicio è che a partire da lunedì prossimo, in cui ci sarà, appunto, quest’interpellanza, possa partire un percorso nelle Commissioni Consiliari, che in realtà è già partito, quindi, voglio dire, c’è già stato un confronto; è chiaro che ragioniamo nei vincoli che sono dettati delle tempistiche dell’Unione Europea, che sono molti stretti- ma di questo avevamo già parlato - e da quei filoni, come dire, che sono identificati; e qui la, come dire, partita, se così vogliamo definirla, sta in capo al fatto che tutti i Sindaci metropolitani, con cui ci incontriamo spesso e ci confrontiamo, stiamo cercando ovviamente di far capire al Governo che più risorse cadranno direttamente sulle comunità urbane, più sarà semplice, dal nostro punto di vista, e più sarà facile far cadere queste risorse nell’ambito dell’economia reale, perché le macchine comunali - questo lo dimostrano i dati - sono quelle che tendenzialmente spendo di più, spendono più velocemente e riescono a rispettare più facilmente i termini previsti anche dall’Unione Europea. Quindi, chiudo dicendo: questo è un Bilancio che guarda al presente, come è giusto che sia, che pone le basi per il futuro alla luce del lavoro fatto, che coglie l’opportunità, non perché non sta scritto lì, ma che non può essere scritto lì, ma che vede un’Amministrazione che sta lavorando per cogliere l’opportunità dei fondi europei e che cerca da un lato di accompagnare la crisi e dall’altro di mantenere un’attenzione verso i conti, che dobbiamo alle future generazioni e credo che questo sia un qualcosa che condividiamo tutti. Quindi, io davvero voglio ringraziare anche per il dibattito che c’è stato, perché credo che sia stato un dibattito costruttivo e credo che sia stato utile per tutte le parti politiche. Ringrazio, in conclusione, ancora l’Assessore, la Maggioranza Consiliare del mio Gruppo per gli sforzi fatti, non solo oggi nell’approvazione, ma in questi quattro anni e mezzo, certamente non semplici per quanto riguarda il tema dei conti, e sono certa che nei prossimi mesi, al di là delle questioni elettorali, che spero non vadano a toccare le dinamiche, come dire, consiliari, ci sarà assolutamente la possibilità, a partire da lunedì prossimo, in cui inizieremo il percorso, per affrontare quelle che sono le tematiche che riguardano il Recovery Fund, i fondi europei e in particolare - ripeto, perché non è da sottovalutare - il tema dell’organizzazione della macchina nella sua capacità di spendere quelle risorse europee. Grazie, Presidente. |