Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Gli emendamenti, come ho detto, sono visualizzabili all’interno dei vostri computer sulle vostre e-mail, sono arrivati, ho fatto la verifica. Credo che anche la Consigliera Paoli procederà con l’illustrazione, intervenendo nel merito dei due atti o dell’atto per il quale ha proceduto con la sottoscrizione di emendamenti, e quindi procederei con i nostri lavori. Lascerei ora la parola al Capogruppo Petrarulo per l’illustrazione dell’atto che lo vede firmatario e poi aprirei la discussione. Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Eccomi. Presidente, sono, come dire, emozionato? Sa perché sono emozionato, Presidente? Perché sono anni, diciamo che è dal 2014 che ci battiamo con tanti cittadini, non faccio i nomi per non scontentarne qualcuno, ma i primi firmatari della mozione, Fabrizio Genco, c’ero io e altri, per quello che era Barriera di Milano e anche Aurora, perché poi tutto quello che viene fatto è su quella zona, senza andare a tralasciare naturalmente il pericolo di Madonna di Campagna, Borgo Vittoria, ci mancherebbe, tutta Torino sarebbe da andare a controllare. E fu quello che portò anche alla vittoria del Movimento 5 Stelle, al ballottaggio, in cui noi, cittadini di Barriera - perché io abito in Barriera da quando sono nato -, fummo presi per i fondelli quando chiedemmo... dicemmo che Barriera era una polveriera nel 2014. Ci furono oltre 1.000 firme certificate che ho sottoscritto insieme ad altri cittadini, che chiedevano dei presidi di sicurezza in quelle vie e in quelle zone che sono oggetto di questa mia mozione, che è stata giustamente anche concordata e visionata da alcuni emendamenti che hanno sollecitato altri punti che erano inerenti al sistema telecamere, che io non avevo messo, ma erano inerenti, ma siccome si sta parlando e vedo che il Capogruppo Ricca, che è Assessore Regionale alla Sicurezza, più volte interpellato, oggi con questo suo atto, gliene do atto, ci mancherebbe, il gioco di parole, siamo arrivati quindi a quello che da mesi e da anni stiamo combattendo. Lui... però su una cosa io non concordo con Ricca e lo dico subito: io non sono qui - e lo chiedo anche alla Sindaca Appendino di questo - per andare a girare il brodo, facendo Tavoli su Tavoli per sapere dove mettere le telecamere. Le telecamere lo sa anche Fabrizio Ricca dove metterle, già all’inizio, perché se lui è sul territorio, come il sottoscritto, ci sono già dei punti cruciali dove avvengono spacci alla luce del giorno e dove devono essere messe immediatamente. Se poi vogliamo implementarle e andarle a mettere in altri posti, ben venga. Siccome qui si parla di una cifra che non può essere tutta messa alla fine o con bandi e via discorrendo, quindi iniziamo subito con quello che è... non la mia mozione, la mozione di questo Consiglio, di chi vuole migliorare Barriera di Milano e Aurora, di chi vuole veramente fare qualcosa per il territorio, perché poi dopo con il gioco delle tre carte, che è un gioco che naturalmente non c’è più, Porta Nuova, come sapete, era il posto migliore per farlo e Porta Palazzo anche, però il gioco delle tre carte deve finire. C’è una mozione, ci sono dei cittadini, sono contento che partiamo da un atto naturalmente dove chi ha l’argent è la Regione Piemonte, che l’Assessore Ricca in questo caso impersona come Assessore alla Sicurezza; non sono d’accordo nell’istituire Tavoli su Tavoli che portano (incomprensibile). I Tavoli devono essere istituiti, e questo naturalmente è un suggerimento, poi ognuno in politica fa quello che vuole, ma siccome la gente ne ha le scatole piene in Barriera, in Aurora e via discorrendo, iniziamo a dare alcuni precisi luoghi, che sono quelli non detti da Petrarulo, che sicuramente conosce bene la Barriera, come la conosce Ricca, come la conoscono gli altri che hanno scritto questo, che voteranno e naturalmente conoscono (incomprensibile), che sono quelli che sono oggetto di questa mozione, che è del 25 agosto 2020, depositata, quindi non è una mozione fatta dopo quello che dice l’Assessore Ricca, ed è una mozione che riprende quella che era già di aprile del 2020, quindi... - perché io sono entrato a gennaio in Consiglio Comunale, ma ci mancherebbe - e che ripete quelle che sono state tante interpellanze di tanta gente. Ecco, su questo, Presidente, penso e credo che sarebbe... e, dico anche alla Sindaca Appendino, che ci sta ascoltando, che ha dato in una mia risposta ad un’interpellanza e io credo nelle risposte, perché la politica è vero che tutti promettono e poi alla fine nessuno mantiene, ma in quell’interpellanza la Sindaca Appendino - ed è agli atti - disse: “I primi interventi che faremo in periferia di Barriera di Milano saranno su alcuni punti ben precisi, dove gli altri andremo poi a concertarli con quelli che sono i Tavoli”. Ecco, allora, i punti ben precisi la Sindaca Appendino, come il Consigliere Petrarulo, così come altri Consiglieri che sono qui - e voglio vederli quando voteranno -, naturalmente non richiedo l’appello per voto nominale, perché è già nominale, però questo l’avrei richiesto sicuramente, perché poi, così come dico sempre io, voglio capire chi ci fa e chi ci è, perché tutti quanti vogliono sicurezza, ma poi nei fatti nessuno... poi alla fine molti di questi non l’hanno voluta. Arrivo alla mozione, che è molto veloce, dove naturalmente non sto a specificare quello che è successo, le aggressioni avvenute di Polizia in largo Palermo, parliamo del 25 agosto, parliamo di quello che è avvenuto in largo... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Chiudo, ...dove impegno la Sindaca e la Giunta - e qui lo devo leggere, sono quattro punti: “A posizionare immediatamente le telecamere nei seguenti punti: piazza Bottesini/Foroni; largo Palermo angolo via Sesia; via Scarlatti angolo via Montanaro; piazzetta Montanaro”; naturalmente: “a richiedere a IREN di potenziare l’illuminazione e la luminosità nei punti sopraccitati”, qui è una cosa che dico all’Assessore Unia; e naturalmente quei presidi fissi e mobili che servono a contrastare, in questo il Prefetto sul Tavolo, lo dico all’Assessore Ricca che va sul Tavolo spesso come Assessore con la Sindaca Appendino, questi presidi debbono essere il collante delle telecamere. Non aggiungo altro per non togliere tempo. Naturalmente sono contento degli emendamenti che ci sono anche in questa delibera, effettuati, che fanno di altri punti, giustamente fatti notare dalla Carlotta Tevere, in due emendamenti, il primo e il secondo sono quelli che mi trovano perfettamente concorde, perché sono quelli che conosco molto bene. Naturalmente, a scanso di equivoci, in nessuno di questi punti io abito. Quindi, non vorrei che qualcuno pensi che voglia mettere la telecamera sotto casa, non per quello che faccio, che non ho problemi, posso essere intercettato h24, non me ne frega niente, è perché naturalmente non sono telecamere pro domo mia, ma sono telecamere pro domo cittadini che stanno naturalmente battagliando sul territorio. Su questo, Presidente, la ringrazio, mi scuso se ho sforato di un minuto o due, ma in videoconferenza spesso e volentieri questo avviene e su questo Tavolo di sicurezza sforare, mi permetta, è la sicurezza di molti. Una vita salvata vale più di due minuti tolti ad un Consigliere per dire due cavolate. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Quindi, procediamo adesso con gli interventi. Ricordo, si interviene sia nel merito degli atti, e per quanto riguarda i presentatori di emendamenti si interviene anche in un’unica discussione sugli emendamenti. Iniziamo con la Consigliera Paoli. Prego, ne ha facoltà. PAOLI Maura Mi scusi, Presidente, non avevo capito che quindi presento anche tutti gli emendamenti? SICARI Francesco (Presidente) Sì. PAOLI Maura Sempre nei cinque minuti però? SICARI Francesco (Presidente) Sì, in un unico intervento. PAOLI Maura Non credo di farcela, però. SICARI Francesco (Presidente) Le concedo qualche minuto in più. PAOLI Maura La ringrazio, perfetto. SICARI Francesco (Presidente) Prego. PAOLI Maura Grazie mille. Allora, non è la prima volta che affrontiamo l’argomento videosorveglianza; purtroppo, però, quest’argomento viene sempre affrontato, se non in maniera superficiale, sicuramente a livello di opinione. Opinioni molto spesso... non voglio dire “da bar”, direi piuttosto opinioni, però, profane e approssimative, perché queste opinioni non sono mai supportate da dati; e infatti molto spesso, anche durante le Commissioni con la Presidente Tevere, ho chiesto che si affrontasse il tema con degli esperti, perché le domande che io mi pongo su questo argomento sono molto tecniche e penso che soltanto delle risposte tecniche possano permettermi di capire se e in che misura sia giusto investire dei soldi pubblici in questo modo. Ovviamente non c’è stato un approfondimento tecnico, e questo mi ricorda un po’ la storia del TAV, si cerca fino all’ultimo di evitare un confronto sui dati, per poi magari, quando questi finalmente arrivano, si possa dire: “I dati dicono che l’investimento è inutile, ma ormai lo facciamo lo stesso”. Però, perché è così importante basarsi su dati tecnici per questo argomento? Perché è sbagliato affrontare questo tema solo come una posizione politica. Roberto Rosso prometteva telecamere ad ogni angolo della città, perché la sicurezza e la legalità sono i temi forti della Destra, e invece magari la Sinistra ci spiega che la sicurezza passa attraverso altre strade, come la riqualificazione dei quartieri, eccetera. Ma perché noi oggi non possiamo entrare nella discussione di questo tema, come se fosse una questione politica e ideologica? Beh, banalmente, secondo me, perché la Maggioranza di questo Consiglio è rappresentato dal Movimento 5 Stelle, che, per sua natura, non tratta le questioni in maniera ideologica, non prende posizione tra Destra e Sinistra a prescindere, ma cerca di valutare oggettivamente caso per caso, e per valutare oggettivamente è necessario basarsi sui dati. Io ho già avuto modo di riportare più volte i dati che personalmente ho trovato, leggendo studi, ricerche, anche di altri paesi, per approfondire questo tema, dati che non starò a ripetere, anche se avrei voluto tanto proprio che qualcuno potesse mettere in discussione i dati che io ho trovato, e confutarli con altre ricerche, studi, eccetera. Non è stato fatto, perciò per me - e spero anche per altri - quei dati rimangono veri. Quindi, è chiaro che non potrei mai votare i documenti proposti dal collega Ricca e dal collega Petrarulo, nonostante gli emendamenti proposti sia dalla Presidente Tevere, che anche i miei, devo dire, anche perché gli studi, ad esempio, ci dicono che le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità in spazi pubblici ampi e caratterizzati da molteplici vie di accesso e di fuga, mentre risultano più utili se dislocate in aree ben delimitate, ove gli ingressi sono circoscritti. Quindi, come si fa a votare un atto che invece elenca i luoghi dove metterli, solo perché la gente lo chiede? Non è proprio corretto il principio. Per questo mi stupirebbe se i miei colleghi di Maggioranza, molti dei quali sono persone sensibili a certi temi, molto riflessivi e con uno spiccato senso critico di giustizia, di serietà e di correttezza. Io credo che non ci sia nessuno dei miei colleghi disposto a votare dei documenti solo per, ad esempio, ottenere delle firme su un accorpamento di emendamenti di un documento a caso totalmente diverso. Sono certa che nessuno dei miei colleghi venderebbe il suo voto e quindi sono sicura che questi due documenti non passeranno. Nonostante questo, però, ho voluto comunque presentare degli emendamenti alla proposta del Consigliere Ricca in particolare e ho elaborato questi emendamenti che vi illustrerò velocemente, forse stravolgendo un po’ l’atto del Consigliere, a cui chiedo di scusarmi, però l’ho fatto perché ho voluto renderlo onesto. Vogliamo a tutti i costi mettere le telecamere, nonostante gli studi ci dicano che servono a poco rispetto al grosso investimento da fare? Va bene, mi arrendo, mettiamole, ma almeno diciamoci le cose come stanno. Per questo al primo emendamento propongo di modificare il titolo dell’atto del Consigliere Ricca con: “Videosorveglianza, costi esorbitanti per risultati molto deboli, ma ci guadagna la politica”. Questo è un piccolo e dovuto emendamento di sostituzione del titolo, proprio per sottolineare quello che dicevo prima sull’onestà. I dati ci dicono che nei migliori dei casi il 3% dei crimini viene risolto tramite sistemi di videosorveglianza, e non sto a ripetervi la differenza tra detection e deterrenza. Ci dicono che i costi sono molto alti e i Paesi che più hanno investito negli anni passati sulla videosorveglianza, come ad esempio il Regno Unito o la Francia, stanno man mano abbandonando questi sistemi proprio per i motivi citati. Ma a noi non frega niente, perché a livello elettorale questo è un argomento che tira tantissimo e quindi però diciamolo. Nel secondo emendamento faccio riferimento alle percentuali dei reati, i reati denunciati che sono sensibilmente calati in Italia, soprattutto i furti. La premessa che vado a sostituire del Consigliere Ricca, che dice che: “Garantire la sicurezza dei cittadini è la principale funzione degli Stati moderni”, è una premessa altamente opinabile, quindi ho trovato opportuno sostituirla con dei dati che sono meno opinabili. Questo è un dato la cui fonte è l’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza rilevata dall’Osservatorio di Pavia per la Fondazione Unipolis su una base di… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PAOLI Maura Sì, ...55.000 notizie, che metteva a confronto i trend delle percezioni delle notizie e dei dati reali della criminalità in vari telegiornali e tutto lo studio è davvero interessante. Nell’emendamento 3 - poi sarò assolutamente più breve negli altri - sostituisco un concetto che si ricollega allo studio che citavo prima, perché, se davvero l’emergenza sicurezza fosse reale, forse avrebbe senso riflettere, come chiede l’ordine del giorno, riflettere sul rapporto tra la sfera delle libertà individuali e quella dei poteri dell’autorità pubblica, e lasciarsi quindi trasportare da filosofie orwelliane o la minority report, ma i dati ci dicono che l’emergenza sicurezza non esiste. In particolare ho cercato dei dati sulla Città di Torino, che sono del 2018, quindi magari sono un po’ datati, ma la fonte è uno studio del Sole 24 Ore, che posiziona Torino in livelli molto bassi nelle classifiche delle città italiane per, ad esempio, furti o furti di autovetture, che sappiamo essere (voci sovrapposte)... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PAOLI Maura Però, Presidente, io devo spiegare gli emendamenti. Sono emendamenti che i Consiglieri hanno ricevuto cinque minuti fa, se non ho neanche la possibilità di spiegarli, è davvero difficile. Ci sono ancora tre emendamenti, io cerco veramente di (voci sovrapposte)... SICARI Francesco (Presidente) Lei ha il tempo… Il tempo è quello che do a tutti. Ho sempre dato questi tempi per quanto riguarda l’illustrazione, anche quando vi erano più emendamenti. PAOLI Maura (Voci sovrapposte)… per presentare degli emendamenti. SICARI Francesco (Presidente) Quindi, vada avanti. Ha ancora un minuto, dopodiché le toglierò la parola. Prego. PAOLI Maura Va bene. Comunque tutte le classifiche ci dimostrano che l’emergenza sicurezza non esiste ed è, anzi, sempre in calo. L’emendamento 4 è la stessa cosa, quindi ci dice che l’emergenza non esiste, e allora diciamoci che lo facciamo per propaganda e non per una cosa che non è reale. Il quinto emendamento è sempre la stessa cosa, quindi vuole esplicitare il significato nascosto di questo documento. Anche l’emendamento 6 e l’emendamento 7, appunto, ci dice che le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità e quindi invitiamo il Sindaco e l’Assessore a disperdere risorse pubbliche in costosi strumenti, che non risolveranno il problema della sicurezza, della percezione della sicurezza, ma gioveranno senza dubbio ad aumentare il consenso elettorale dei proponenti di questo atto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera. Procediamo con gli ulteriori interventi. Adesso ho la Consigliera Tevere. Prego. TEVERE Carlotta Eccomi. Grazie, Presidente. Allora, per quanto riguarda l’atto del Consigliere Ricca, ovviamente avrà il mio voto favorevole, anche perché la questione dell’implementazione l’avevamo già posta noi, come Comune di Torino, perché ricordo che quando abbiamo presentato il progetto Argo c’era anche una cifra ulteriore richiesta al Ministero, e quindi siamo ancora in attesa di ottenere la cifra richiesta per un ulteriore ampliamento del progetto stesso. Quindi, è chiaro che anche il Comune di Torino aveva già pensato ad un ampliamento del sistema di videosorveglianza. Quindi, riprende quello che nell’OdG è indicato dal Consigliere Ricca. Sappiamo bene, i quartieri elencati nell’ordine del giorno sono da sempre attenzionati dalla nostra Polizia Municipale e sono anche tra i primi quartieri in cui sono state previste le installazioni fisse del progetto Argo, che sappiamo essere state allegate alla delibera stessa, quindi ci trovano d’accordo. Ringrazio il Consigliere Ricca per avere specificato, perché io, devo dire la verità, non l’ho trovato nell’allegato A della delibera regionale, non ho trovato l’importo specifico stanziato per questo apposito progetto; mentre nell’allegato sono presenti diversi progetti in cui viene indicata esplicitamente la cifra dedicata, stanziata, in questo specifico non l’avevo trovata. Quindi, mi pare di aver capito che invece, per questo specifico progetto, sia stato stanziato un milione di euro, poi eventualmente chiederò in privato la conferma di questo dato che è stato dato a verbale. Per quanto riguarda, invece, la mozione del Consigliere Petrarulo, intanto lo ringrazio per aver accettato gli emendamenti, che vado brevemente a descrivere, ma li avete tutti sottomano: semplicemente, per quanti riguarda il punto 1) dell’“impegna”, ho aggiunto alcuni punti che ci sono sembrati particolarmente..., dalle segnalazioni ricevute, ci sono sembrati particolarmente critici e quindi abbiamo aggiunto, appunto, qualche zona in più, qualche punto strategico in più. Il punto 2) rimane uguale; mentre invece, per quanto riguarda il punto 3), è stato sostituito, è ovviamente una sollecitazione all’Assessore alla Sicurezza, che peraltro ha recepito praticamente prima di votare questa mozione, ma comunque, insomma, i soldi dalla Regione pare siano stati stanziati nella somma di 1.000.000 di euro e quindi abbiamo tutti raggiunto il risultato che ci ponevamo. Quindi, ho concluso l’intervento. Ovviamente, per quanto mi riguarda, entrambi gli atti avranno il mio voto favorevole. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Procedo adesso... allora, anticipo l’intervento della Capogruppo Artesio, in quanto si era già segnata comunque prima. Quindi, do ora la parola alla Capogruppo Artesio e poi avrò in ordine la Consigliera Amore e il Capogruppo Magliano. Prego, Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Le argomentazioni in illustrazione emendamenti e in discussione generale svolte dalla collega Paoli hanno dei dati di evidenza e delle argomentazioni culturali e politiche, che avremmo - almeno per quel che mi riguarda - volentieri approfondito, se avessimo potuto farlo nella Commissione dedicata alla lettura e alla discussione degli ordini del giorno. Non abbiamo potuto farlo, perché questo atto approda con procedura d’urgenza, condivisa dalla Maggioranza alla Conferenza dei Capigruppo, in Consiglio Comunale; quindi, ho dovuto far fronte alle mancanze di approfondimento di Commissione con la lettura diretta dei riferimenti della delibera del Consiglio Regionale, da cui prende le mosse questo ordine del giorno. E vorrei ricordare, almeno per il testo che è pubblicato sugli atti ufficiali della Regione Piemonte, che stiamo parlando di un allegato che al punto 2) parla di “progetto sperimentale finalizzato a elevare i livelli di sicurezza degli operatori di Polizia Locale e ad aumentare la sicurezza dei cittadini tramite sistema di videosorveglianza a disposizione dei Comuni capoluogo di Provincia e della Città Metropolitana, per i quali si prevede di assegnare dei contributi...”, diversamente dalla collega Tevere, leggo uno stanziamento di 800.000 euro, secondo modalità che ora approfondirò. Quindi, stiamo parlando di applicare un’indicazione di una delibera regionale, che individua i destinatari - e, in quanto Capoluogo di Provincia, il Comune di Torino lo è evidentemente, oltre che per Città Metropolitana -, ma il criterio di riparto è quello - leggo testualmente - “in misura proporzionale agli operatori in servizio della Polizia Locale”. Quindi, a meno che non siamo di fronte a una libera interpretazione di un atto pubblicato all’Albo della Regione Piemonte, noi ci troviamo in questa situazione: che adottiamo una delibera regionale, che come criterio utilizza il parametro degli operatori in servizio, e il riparto quindi avverrà su quel parametro; come Città di Torino, indichiamo di utilizzarlo secondo ambiti territoriali indicati dall’ordine del giorno. Quindi abbiamo un Amministratore regionale che, nel momento in cui delibera la scelta e l’importo, non determina i criteri di localizzazione, che sarebbero potuti essere molti: l’andamento dell’indice di criminalità, la concentrazione nelle aree urbane capoluogo di particolari fenomeni, alcune caratteristiche specifiche dell’andamento dei dati di sicurezza come percepiti dagli osservatori. No, quando si fa la norma di riferimento, questo non si indica; poi, invece, quando si è Amministratori del livello comunale, si cambiano i parametri di riferimento, non è più la dotazione organica della Polizia Locale, ma sono l’individuazione di ambiti territoriali ritenuti particolarmente sensibili per diverse ragioni. Già questo mi pare un elemento di forte contraddizione. Ma l’ulteriore elemento di forte contraddizione è che non risolve le problematiche che sono state sollevate dalla collega che mi ha appena preceduta, nel senso che la collega dice: “Siamo d’accordo, perché abbiamo già richiesto un finanziamento al Ministero”, dopodiché evidentemente si discuterà in questo Consiglio Comunale la destinazione del finanziamento del Ministero, e con questo ordine del giorno noi già predeterminiamo le modalità di utilizzo di una chance, di una quota, quella regionale, di cui non conosciamo l’importo, perché non è riferita alle criticità delle zone dei quartieri, ma alla dotazione della polizia locale, già lo predeterminiamo. Cosa vuol dire? Che quando arriveranno i fondi ministeriali, le zone che sono così interessate da questo ordine del giorno non saranno più coinvolte? Vedete che ci sono molti elementi, anche volendo accettare la logica di questo ordine del giorno, che si sarebbero dovuti approfondire? Ma questo atto, che prende le mosse da una delibera del Consiglio Regionale, contiene molti altri indicatori. Ne dico uno: si parla di decoro urbano. Sbaglio io, ho la memoria corta io, oppure ho sentito parlare in questo Consiglio Comunale, da esponenti della Giunta e della Maggioranza, della volontà di opporsi ad ogni costo, anche con ricorsi alle delibere regionali, di traduzioni del termine “decoro urbano” che andassero ad intaccare delle manifestazioni legate alla cosiddetta “economia di sussistenza”, come il mercato del libero scambio? Solo per capire, ma solo per capire, in un’epoca in cui sono superate le ideologie, e forse anche la coerenza, se la delibera a cui si fa riferimento, a cui ci si vuole opporre, è questa o in quale altro atto, sempre di sicurezza integrata, la Regione Piemonte ha adombrato quell’opzione a cui la Maggioranza di questo Consiglio si ribella, e io sono con la Maggioranza di questo Consiglio… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora Ecco, ...e poi si accetta, invece, un altro principio di quelle stesse delibere, quegli stessi indirizzi, quale quello qui contenuto della videosorveglianza? Non voglio proprio pensare che sia per la congiunzione astrale del fatto che lo stesso giorno approda questo ordine del giorno e si raccolgano le firme sulla mozione di accorpamento del PUR Cavallerizza, non lo voglio pensare. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo. Adesso procediamo con l’intervento della Consigliera Amore. Prego, ha tre minuti. AMORE Monica Grazie, Presidente. Mi sente? Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, vada avanti. AMORE Monica Ah, grazie. Scusi. Allora, io, in merito agli atti e in merito a questa discussione, credo che l’oggettività debba prevalere sull’Amministrazione. Sappiamo tutti, conosciamo tutti il territorio della città, quindi è palese che in alcune porzioni di territorio della città le telecamere siano indispensabili, perché, se c’è un degrado - e qui ci sarebbe da aprire un mondo, veramente, del come è arrivato tutto questo degrado, però senza polemica -, credo che, appunto, siano indispensabili le telecamere. Ma perché si vuole andare verso questa direzione? Diciamo che è anche un modo per dare una maggiore sensazione di sicurezza ai cittadini, anche perché questo è previsto dal Piano di Sicurezza Integrata, che comunque abbiamo sottoscritto sia come Comune e come Regione, in un percorso partecipato con la Prefettura. Quindi, a settembre la Città ha votato per l’acquisto di telecamere, sia per regolare il traffico, sia per la sicurezza di alcuni quartieri difficili, quindi, più che innescare una disputa tra le forze politiche, che non ha nessun senso a mio avviso, ma bisogna essere oggettivi, cioè bisogna veramente capire la cittadinanza cosa vuole; e se la cittadinanza chiede sicurezza, è dovere da parte dell’Amministrazione intervenire. Quindi, è giusto proseguire su questa strada, qui non si tratta di controllare o non controllare, si tratta che, appunto, ci sono dei quartieri dove si riversa veramente la paura, il degrado, ma anche la sera, la notte. Cioè, quindi ben vengano le telecamere, però non entriamo sempre nelle dispute… cioè, cerchiamo veramente di capire cosa vuole la cittadinanza e dobbiamo soddisfare i bisogni dei cittadini, non cercando di fare, non so come dire, di ricevere un premio all’interno del Consiglio Comunale di chi la dice più lunga o chi meno. Cioè, non so come dire. Quindi, rimaniamo fermi all’interno dei bisogni dei cittadini. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo adesso con l’intervento del Capogruppo Magliano. Prego. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Mi sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento, prego. MAGLIANO Silvio Grazie. Io sarò breve per annunciare il voto favorevole del mio Gruppo su entrambi gli atti e su tutti gli emendamenti che io reputerò di buonsenso. Penso che questo tema sia un tema che alcuni di noi in quest’Aula hanno affrontato, almeno io personalmente, negli ultimi quattro anni e mezzo, più e più volte, attraverso interpellanze, attraverso ordini del giorno. Mi spiace, in un momento in cui si parla di legalità, sentire una Consigliera dei 5 Stelle, che di fatto ha lanciato una serie di avvisi ai naviganti rispetto ai suoi colleghi, addirittura immaginando che ci sia uno scambio di voti tra alcuni colleghi ed altri su atti di altra natura. Mi spiace, perché stiamo parlando di legalità e mi spiace che si arrivi fino a questo punto. Detto questo, io penso che mai come oggi le telecamere siano uno degli strumenti, non l’unico, ma uno degli strumenti che noi possiamo utilizzare per garantire maggiore sicurezza, soprattutto in quelle periferie e in quei luoghi che sono stati oggetto di grande attenzione elettorale, da campagna elettorale, di alcune forze politiche e che poi oggettivamente sono stati in qualche modo abbandonati. Io ricordo - come ha ricordato il Consigliere Ricca - il tema di corso Principe Oddone, gli abitanti erano contenti, più tranquilli nel sapere che vi erano quelle telecamere, addirittura avevano immaginato che fossero telecamere poste dalla Civica Amministrazione, ma così non era. Per cui io penso che in questa fase non è un problema di campagna elettorale, è provare a dare una delle risposte che i cittadini si aspettano, visto che su tutte le altre siamo indietro: siamo indietro sul tema della riqualificazione, siamo indietro sulla fornitura di maggiori spazi di luce o maggiore attenzione dal punto di vista urbanistico e lo dico senza polemiche, perché è vero che la sicurezza deve essere oggetto di un’azione integrata, e l’azione integrata ha bisogno di tanti interventi, tra cui anche quello delle telecamere. Per cui io concludo il mio intervento e annuncio il mio voto favorevole. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Io non ho ulteriori richieste di intervento da parte dei Consiglieri. Capogruppo Petrarulo su cosa? PETRARULO Raffaele Intervento sulle mozioni che ho presentato. Adesso posso fare l’intervento, se non mi ricordo male, no? SICARI Francesco (Presidente) Lei ha parlato… Allora, può intervenire nell’illustrazione e nella discussione, se sta in un tempo contenuto. Diciamo che lei è andato ben oltre i tempi consentiti. PETRARULO Raffaele Io ho dato l’illustrazione e adesso volevo intervenire… SICARI Francesco (Presidente) Sì, ma lei ha illustrato per un tempo decisamente superiore, quindi le stavo concedendo tempo in quanto anche… PETRARULO Raffaele No, ma molto veloce. SICARI Francesco (Presidente) Le do un minuto. Prego. PETRARULO Raffaele Ci mancherebbe. Io rispondo solamente però per due motivi: uno, mi sono sentito in ballo quando la Consigliera Paoli ha parlato di vo... cioè, di firme su mozioni per poter avere l’ordine del giorno inserito, ma la Consigliera Paoli dovrebbe avere anche l’accortezza di andare a vedere quando ho firmato la mozione di accompagnamento... di accorpamento, che è stata stamattina, e questo ordine del giorno era già fatto venerdì. Quindi, prima di dire, guardi; punto primo. Secondo: ha una percezione - e glielo dico proprio molto chiaro - sulla Barriera di Milano, che forse lei vive in un’altra zona e mi stupisce, perché lei ha fatto la Presidente del Decentramento, volendo portare da 5 a 8 le Circoscrizioni, proprio perché preferisce avere un controllo sul territorio. Ma il controllo non lo si fa aumentando i numeri di quelli che sono i Consiglieri, ma creando su quelle Circoscrizioni le condizioni di sicurezza, che - ha detto bene anche Magliano e il sottoscritto lo dice anche - lo fanno per i cittadini. Guardi, non porta mai... forse una cosa... un po’ di esperienza l’ho avuta anche io: spesso e volentieri si fanno degli atti che non portano quei voti che pensa lei, anzi, la gente vota l’amico dell’amico per la pacca sulla spalla, però avere la coscienza a posto per avere le telecamere dove sono stati fatti degli accoltellamenti, degli scippi e anche peggio, io penso che sia molto utile, anche perché, se lei guarda, lei cita la sicurezza, molti non denunciano più se non perdono il portafoglio o altre cose. Si ricordi che con le telecamere lei può vedere a posteriori quello che è successo in altre città, in altri... anche in questa città. Le faccio un esempio: ci fosse uno stupro in una metropolitana, la telecamera lo riprende, se fosse in quella piazza, la riprende; se non c’è, vada a cercare chi è stato a fare quello stupro, quella rapina o quell’atto violento. Quindi, certe volte, io direi, anziché fare un discorso politico, che questo non c’è proprio per niente, facciamo un discorso per i cittadini. Mi è piaciuto molto l’intervento della Consigliera Amore, che è anche del suo stesso partito - come vede, quindi, c’è anche gente che la vede diversamente da quello che dice lei -, che ha guardato e ha constatato, nonostante viva dalla parte opposta di dove vivo io in Barriera di Milano, che quello che uno viene a richiedere lì non è per farsi il castelletto o a mettersi il cippo da qualche parte, perché io lo richiedo dal 2014, quindi sono sette anni che succede quello che succede in Barriera di Milano e in Aurora, e quando vuole, Consigliera Paoli, come ho detto all’Assessora Lapietra, venga a farsi una visita, un giro la sera da sola, se vuole l’accompagno anche io, ma senza (incomprensibile), politicamente, e capirà di cosa stiamo parlando. Perché forse la sicurezza lei la guarda dalle statistiche, dai telegiornali, dai giornali, forse dopo le 10.00 non è in Barriera, in largo Montanaro o in via Scarlatti o in piazza Foroni o in corso Vercelli. Ci venga. Io non ho paura ad andare, io ci vado, non si preoccupi. Se vuole andiamo assieme. Quando ci viene, poi vedrà che, sì (incomprensibile) mettere le telecamere per i cittadini. Di sicuro - qui c’è Magliano - non avremo la panacea, ma di fronte al niente cosa stiamo a guardare? Se ha firmato la mozione o meno? Ecco, sulla mozione io le ho risposto. Su questo che riguarda quest’affare spero che lei invece guardi (incomprensibile) dei cittadini e non tutte queste cose che sono all’interno, perché questo vogliono i cittadini. Proprio lei che è Presidente del Decentramento, proprio lei che ha voluto otto Circoscrizioni, proprio lei che vuole che i cittadini siano salvaguardati. Insomma, veramente io penso che ci sia un po’ di discrasia politica in quello che uno pretende e in quello che uno vuole fare. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Allora, adesso procediamo con gli ulteriori interventi. Ho la Consigliera Grippo. Prego. Ha cinque minuti. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Ho cercato di seguire la discussione, per quanto l’esordio mi trovi del tutto contraria. È un approccio, quello che viene proposto negli atti in discussione, che in alcun modo mi appartiene. Per quanto riguarda lo strumento della videosorveglianza, perché di tale si tratta, invece mi sembra che ci sia stato sin qui un approccio che non è affatto laico, nel corso di questi anni - penso ad esempio alla discussione che c’è stata rispetto alle richieste che erano giunte dai cittadini della Spina -, mi sono preoccupata di comprendere l’utilità di un investimento di questo genere e la reale efficacia per l’obiettivo che ci si era prefissati. Perché è vero quello che dice la Consigliera Paoli, ci sono alcuni messaggi facili che creano delle aspettative nella popolazione, aspettative che poi vengono tradite. È evidente che gli studi e gli elementi conoscitivi, che la Consigliera Paoli porta a supporto della sua tesi, siano innegabili. Non ci sono state proposte da nessuno delle controdeduzioni che rafforzassero l’impostazione che hanno gli atti dei due proponenti. Trovo, peraltro, che ci sia un tentativo di sbandierare l’azione di un’Amministrazione, che è quella regionale, che francamente non mi trova d’accordo, almeno in termini di lusinghe, e questa peraltro non è neanche la sede. Io credo che sarebbe necessario, trattandosi davvero di investimenti considerevoli, di avere più cura e più cautela nel misurare azioni di questo genere. Inoltre, va da sé che questo tipo di sistema, che dovrebbe garantire la sicurezza, - che è ben diverso dall’andare a contrastare l’illegalità, sono due concetti completamente diversi, legalità e sicurezza, che sono importanti entrambi, ma che vanno approcciati in maniera differente -, questo strumento, dicevo, porta con sé degli effetti collaterali che non sono di secondaria importanza e che limitano in un qualche modo la libertà delle persone, che invece la strada non la abitano per delinquere. Quindi, ci si chiede sempre, come in tutte le questioni, se il gioco valga la candela. Onestamente, lo ripeto, le questioni che ci sono state sottoposte dalla Consigliera Paoli sono estremamente convincenti per farci comprendere che no, il gioco in tanti i casi, non in tutti i casi, in tanti casi non vale la candela. Quindi, vale la pena di uscire un pochino dalla propaganda per spaccarsi la testa e trovare delle soluzioni che siano realmente efficaci. In qualche caso può valere la candela, se fanno parte di un progetto più ampio. Io ho sentito il Consigliere Magliano discettare sull’argomento in alcune Commissioni e essere anche convincente, nonostante non possa condividere la sua volontà di votare tout court gli atti che ci sono stati proposti. Per cui, per quanto mi riguarda, personalmente, non voterò gli atti dei due Consiglieri, che trovo più propagandistici che di sostanza, e mi riservo di fare un ragionamento di sostanza sugli emendamenti che secondo me correttamente, in linea di coerenza, ha presentato la Consigliera del Movimento 5 Stelle. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Il fatto personale lo recupero alla fine. Quindi procedo con la Consigliera Albano, che ne ha facoltà per tre minuti. Prego. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Molto brevemente, perché io sono stata molto interessata rispetto all’intervento che han fatto la Consigliera Paoli e la Consigliera Artesio, penso che abbiano portato delle argomentazioni molto interessanti e soprattutto documentate, perché qua non si tratta di stabilire in che zona abitiamo, se siamo in una zona più o meno centrale, in una zona più o meno periferica, e non si tratta di stabilire quanto abbiamo a cuore, come Amministratori, la serenità dei cittadini, perché io ritengo che tutti qua dentro abbiamo a cuore la serenità dei cittadini e quindi tutte le azioni che facciamo siano rivolte a garantire a tutti i cittadini di Torino la massima serenità, sia che abitino in centro, sia che abitino nelle periferie. Quindi, non è una questione di chi vuole o non vuole la serenità dei cittadini. Qua è una questione semplicemente molto, ma molto tecnica: cioè, un investimento di questo tipo, come hanno dimostrato gli studi che ha portato più volte la Consigliera Paoli, un investimento di questo tipo non serve a rendere più serena e più sicura la vita degli abitanti delle città. Quando si installano delle telecamere, ci devono essere dei presupposti determinati, affinché queste telecamere svolgano effettivamente un minimo di azione deterrente o un minimo di azione che possa aiutare a recuperare i colpevoli di eventuali crimini commessi per le strade. Quindi, non è automatico che installare una telecamera renda quel posto più sicuro, non funziona così, ma non lo dico io come Consigliera Albano, ma lo dicono i numerosi studi che sono stati fatti, soprattutto su città che molto prima di Torino hanno adottato sistemi di videosorveglianza spinta e diffusa in tutte le zone. Quindi, noi dovremmo imparare da chi prima di noi ha fatto queste cose, da chi prima di noi ha vissuto quest’esperienza e da quelle città che prima di noi, appunto, hanno provato con la diffusione di sistemi di videosorveglianza a rendere più serene le città e non sono riusciti in questo intento, nonostante i gravosi investimenti. Quindi, probabilmente questi investimenti potrebbero essere utilizzati in qualche altro modo, per garantire la serenità dei cittadini. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso non ho ulteriori interventi e quindi procedo con il dare la parola alla Consigliera Paoli per fatto personale. Pergo, ne ha facoltà per tre minuti. PAOLI Maura Sì, grazie. Penso di non essermi spiegata bene, quindi volevo solo ripetere la frase a cui faceva riferimento il Consigliere Petrarulo e anche il Consigliere Magliano. Io ho detto che credo che non ci sia nessuno dei miei colleghi disposti a votare dei documenti solo per, ad esempio, ottenere delle firme su un accorpamento di emendamenti di un altro documento. Perciò io non insinuo proprio niente, anzi, sto dicendo proprio il contrario. L’interpretazione di ognuno poi è soggettiva e io non posso sicuramente influenzarla. Poi, il Consigliere Petrarulo mi invitava a passeggiare con lui. Conoscere o non conoscere la città, abitare o non abitare in un quartiere non cambia il tema che io pongo, ovvero la differenza effettiva tra emergenza sicurezza e percezione della sicurezza, utilità o meno delle telecamere, dato che i dati, gli studi degli osservatori, delle università - quindi se uno vuole prendere una decisione oggettiva è quello che va a vedere - dicono che non funzionano. Non lo dico io, lo dice chi studia la materia. E io posso anche credere alla versione del Consigliere Petrarulo, ma non posso usare la sua opinione o quella della gente per prendere una decisione politica, anzi, credo che sia imbarazzante un politico che prenda decisioni in base a opinioni non basate sui dati o a proprie impressioni personali, peggio ancora. Io credo che sia nostro compito studiare, studiare e studiare e poi discutiamo, ma prima studiamo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho la Vicepresidente Ferrero. Prego, ne ha facoltà per tre minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. In questo momento io mi trovo un po’ nell’imbarazzo di dover intervenire per chiarire che la sicurezza non può essere attribuita ad una parte politica di Destra o a una parte politica di Sinistra. Ecco, io credo che la sicurezza non la possiamo delegare solo alle telecamere, la sicurezza è anche cura, è anche..., è soprattutto cura del territorio, è riappropriazione di quelli che sono i beni comuni, è necessità di dare sicurezza ai cittadini, parte da delle azioni sicuramente più corpose e più articolate. Possiamo davvero spostare il tema solo alle telecamere e riassumere così tutta questa tematica? Io me lo chiedo a questo punto, perché ci saranno sicuramente, lo sappiamo che ci sono delle situazioni in cui c’è un grande degrado, e la Consigliera Paoli giustamente ci parla di numeri, di situazioni confrontabili, di modellizzazioni che ci portano a dire che non si può riassumere con il tema “telecamere” una tematica, una problematica così importante per la percezione, per la famosa piramide di Maslow, che ci dà, appunto, le necessità dei cittadini. Ecco, io non sono qui per fare politica spettacolo, per alimentare paure, vorrei invece veramente essere qui per lavorare sulla serenità dei cittadini, in un momento anche in cui la serenità, ci rendiamo conto, in un momento ancora di più di pandemia, in cui le certezze sono venute meno, tante certezze sono venute meno, noi abbiamo bisogno di ricostruire delle reti sociali, abbiamo bisogno di recuperare gli spazi di territorio abbandonati, abbiamo bisogno di dare continuità e necessità a riprenderci in mano la cura del territorio, l’amore per il territorio. Mi pare veramente riduttivo, limitativo delegare a uno strumento, come la telecamera, tutta la nostra impronta. Allora, io lo dico sinceramente: se riusciamo ad integrare anche le telecamere dentro a un sistema più ampio, ma che viene prima, di tutela del territorio, allora possono essere anche una delle parti di una narrazione che voglia intercettare, appunto, la sicurezza e la serenità dei cittadini, ma se deleghiamo solo… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi. Abbiamo perso una parte importante e fondamentale, che è quella necessità della riappropriazione, da parte dei cittadini, dei territori e soprattutto della cura dei territori, che non può, come dico, essere delegata a un sistema meramente informatico e telematico. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ho la Capogruppo Sganga. Prego, ne ha facoltà per tre minuti. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Io sarò brevissima. Anche io approverò i due atti presentati rispettivamente, appunto, dal Capogruppo Ricca e dal Capogruppo Petrarulo. Lo farò perché in realtà, come ho già avuto modo di dire e di spiegare anche ai colleghi in Conferenza dei Capigruppo, ritengo che rientrino nel solco, appunto, di quello che è il Progetto di Sicurezza Integrata, un progetto che sposo e che abbiamo appoggiato come Amministrazione e che si è rivelato essere un progetto innovativo, non solo per la nostra città, ma in generale in quello che è il panorama nazionale ed è un progetto che in realtà va proprio nella direzione che giustamente diceva il Consigliere Magliano, ma che richiamava anche poc’anzi la Vicepresidente Ferrero: sicurezza integrata non significa solo telecamere, sicurezza integrata significa tanti strumenti, a partire dall’illuminazione, a partire soprattutto da un approccio che è non solo sicuritario, quindi non solo basato sula videosorveglianza, ma anche improntato a un rilancio economico e ad una sicurezza nel piano, appunto, del welfare, e quindi con dei provvedimenti che possono avere un carattere sociale, in favore degli anziani, in favore di chi ha più bisogno e che vive le periferie. Tutto quel progetto secondo me è valido, è valido perché risponde a un’esigenza dei cittadini che parte dai territori. Anche, purtroppo, le telecamere, per quanto ambigue in sé, capisco e rispetto anche i dubbi che sono stati sollevati. Ringrazio anche la Consigliera Paoli, mi ricordo quando era intervenuta a settembre, era stata molto dettagliata nella sua analisi e credo che questo comunque sia un contributo di merito che tutti dobbiamo apprezzare. Dopodiché c’è chiaramente una richiesta che viene da una parte di cittadini e, se probabilmente la richiesta va anche in quella direzione, sta all’Amministrazione accoglierla, accoglierla, ma, appunto, anche integrarla. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti. Tresso? Può intervenire. Io non la sento. Vedo che disattiva il microfono, ma non sento nulla io. Continuo a non sentirla. Può provare a disattivare l’auricolare. Non la sento. La aspetto, prego. Allora, il Capogruppo Tresso è rientrato. TRESSO Francesco Presidente, mi sente? SICARI Francesco (Presidente) Ora la sento. Prego, può intervenire. TRESSO Francesco Mi dispiace aver fatto perdere del tempo. Cercherò di essere molto rapido per recuperare, ma parlo piano. Sono molto perplesso sulla natura di questi atti, lo dico sinceramente, e mi spiace anche sentire parlare anche da chi mi ha preceduto di sistemi innovativi, perché questi atti non rappresentano proprio nulla di innovativo, devo dire, anzi, rincorrono un concetto di sicurezza che secondo me è decisamente obsoleto rispetto a quello che abbiamo vissuto, a quello che stiamo vivendo, in cui i cittadini sentono fortemente necessità di sicurezza ma in un’accezione molto più ampia. Credo che oggi il cittadino principalmente senta e avverta un sentimento di sicurezza su vari e articolati discorsi, che vanno dalla sicurezza sanitaria, a una sicurezza in termini di lavoro, una sicurezza in termini di erogazione di servizi di prossimità. In questo anche, ovviamente, una sicurezza, che è una sicurezza di comunità, che si deve poter garantire a livello di territorio, a livello di quartiere, e che ovviamente deve consentire anche a chiunque di poter frequentare un giardino, una strada, una piazza in tutta tranquillità. Ho sentito parlare da molti dei colleghi - che peraltro ritengo abbiano fatto delle riflessioni assolutamente adeguate - sulla necessità di integrare delle azioni, ma qui io vedo parlare di un’unica azione, che è quella di mettere delle webcam, che francamente mi sembrano dei criteri un po’ limitativi, perché davvero poco garantiscono e devo dire che anche le considerazioni che faceva la Consigliera Paoli, sotto il profilo proprio di quello che anche a livello mondiale, ma a livello di molte città europee, si sta verificando, sono in controtendenza rispetto alla natura di questi atti. Quindi, io ritengo che anche dire che in questi atti si vuole rappresentare la vicinanza al territorio, ma i territori li abbiamo persi non perché sono mancate le telecamere, li abbiamo persi per mille altri motivi: perché mancano i servizi, perché manca la possibilità di dare ed erogare effettivamente sul territorio la possibilità di dare tutta una serie di elementi per cui quei territori non hanno più una vivibilità adeguata, ma non per una telecamera che manca, sicuramente non è quello il tema. Quindi, sono molto perplesso e credo che mi asterrò da questi voti, perché sono davvero un ragionamento molto monco, e presentare un atto così secondo me non ha un valore complessivo, che è quello di voler esprimere una vicinanza territoriale a tutta una serie di problemi che vanno considerati in maniera decisamente più articolata. Sicuramente anche solo, sotto il profilo proprio di quella che è la rigenerazione urbana, si può considerare il valore, per esempio considerare maggiormente il sistema dell’illuminazione. Io sono stato l’altro giorno in piazza Alimonda, è incredibile come, per esempio, non sia assolutamente considerata, con dei pali della luce posti a 15 metri, non c’è la possibilità di poter avere anche un livello sufficiente di illuminazione. Però poi ancora ci sono dei presidi che possono essere individuati con strumenti molto più efficaci. Penso, per esempio, ai nuovi giardini di Falchera che hanno una valenza enorme, ma finché non riusciremo a dare in concessione la casa del parco a qualche struttura del territorio che si occupi non solo di avere magari un esercizio commerciale, ma costituire un vero presidio sul terreno, quelli rischiano di nuovo di diventare un luogo poi non presidiato e quindi abbandonato, con tutte le derive che poi può comportare. Chiudo per dire, appunto, che non mi ritrovo nella natura di questi atti, così come sono formulati, anche se a monte ovviamente, alla base c’è un’espressione di dare una maggiore vicinanza, ma non mi sembra questo il tipo di risposta adeguata. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Non ho ulteriori interventi, ma ho l’intervento della Sindaca Appendino. Prego, ne ha facoltà per tre minuti. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Sarò molto breve, perché vorrei cercare di fare un po’ sintesi rispetto a quello che ho sentito durante il dibattito consiliare. Oggi si parla della questione della videosorveglianza, che è uno dei tanti strumenti, com’è stato correttamente ricordato, che si inserisce nell’ambito di un lavoro, che è stato fatto insieme alla Prefettura, insieme al Ministero, insieme alla Diocesi, alla Regione, al Sindacato, alle attività produttive, che, proprio com’è stato detto, ha un approccio integrato sul tema della sicurezza, che, correttamente, è diverso dal tema della legalità, quindi condivido anche questa distinzione. Allora, quando parliamo di sicurezza ci sono tutta una serie di filoni che sono collegati al tema della sicurezza. È sicurezza ed è un intervento sulla sicurezza, ad esempio, com’è stato ricordato, e come stiamo facendo con l’Assessore Unia, su cui ci siamo impegnati nell’ambito del Tavolo, identificare una serie di punti dove c’è una maggior percezione di insicurezza e cercare di migliorarne l’illuminazione. È intervenire dal mio punto di vista sulla sicurezza inserire, e su questo stiamo lavorando con l’Assessorato di Alberto Sacco, la cosiddetta “zona burocrazia zero”, che facilita, come ad esempio anche alcune agevolazioni che stiamo cercando di portare avanti nel (incomprensibile) complicatissimo economico che stiamo affrontando, e quindi permette e si spera accompagni rispetto al mantenimento di un quartiere dove non ci siano le serrande giù, ma ci siano il più possibile le serrande su. Com’è sicurezza intervenire, com’è stato previsto nell’ambito del protocollo, su Tavoli anticrisi che cercano di evitare evidentemente una situazione sociale di disagio derivante da una situazione personale che non è ad esempio connessa alla dignità rispetto al tema del lavoro. Allora, potrei fare tantissimi esempi e c’è anche la Diocesi all’interno di questo percorso. Ora, io penso che, peraltro, un intervento economico, che permette di accompagnare la Città nell’ambito di un percorso che è stato condiviso con una serie di soggetti, sia un qualcosa di positivo. Faccio un ultimo esempio e mi taccio. Dei Giardini Alimonda abbiamo discusso molte volte. Ai Giardini Alimonda, grazie ad un Comitato di cittadini della Circoscrizione che non sono lì presenti si è cercato di presidiare il più possibile con attività culturali, sociali, anche con interventi immateriali, che sono assolutamente importanti esattamente come l’intervento materiale, ma se in alcune zone come queste, dove a quest’attività si può accompagnare un presidio temporaneo, ad esempio, di un elemento di videosorveglianza, non si sta dicendo che la videosorveglianza è la risoluzione di tutti i problemi, si sta dicendo che è uno strumento importante, dal mio punto di vista, di accompagnamento, rispetto ad un’altra tipologia di attività. Quindi, il concetto della sicurezza in termini… integrata è un po’ l’approccio che noi stiamo cercando di utilizzare. In alcuni casi ci si riesce, in altri casi non ci si riesce. Ripeto, io penso che non esista una soluzione perfetta per ogni quartiere o ogni angolo della nostra Città. Ogni quartiere ha una sua specificità. Con i Presidenti di Circoscrizione e anche con questo Consiglio, sono emerse alcune difficoltà territoriali e alcune richieste dei cittadini su alcuni elementi di sorveglianza, che si accompagnano comunque, ripeto, all’attività sociale e mi sento di dire anche immateriale di alcuni interventi culturali che cerchiamo di fare coinvolgendo anche la cittadinanza. Quindi volevo solo riportare… nell’ambito del percorso che è stato fatto, da questo punto di vista, io penso che questi due atti siano assolutamente coerenti con il percorso che ha iniziato la Città e con gli accordi che abbiamo sottoscritto e preso con altre parti. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Direi, quindi, che possiamo adesso procedere con le votazioni dei due atti. Allora, per quanto riguarda il primo atto, n. mecc. 202100923 del Capogruppo Ricca, credo di aver capito che non c’è la possibilità di votare il testo coordinato e quindi procederemo con la votazione dei singoli emendamenti; dopo aver votato questo atto, procederemo con il successivo del Capogruppo Petrarulo il quale, invece, mi sembra di aver recepito che accoglie gli emendamenti della Consigliera Tevere e quindi sottoporrò all’Aula la votazione del testo coordinato. Quindi, io inizierei a questo punto con l’Ordine dei Lavori della Consigliera Foglietta. Prego. FOGLIETTA Chiara Scusi, Presidente, non la volevo disturbare. Nell’atto…, il primo che va in votazione, quindi quello del Capogruppo Ricca ci sono solo gli emendamenti presentati dalla Collega Paoli, me lo conferma? SICARI Francesco (Presidente) Sì, mi risulta siano solo sette emendamenti della Consigliera Paoli e nessun altro emendamento. FOGLIETTA Chiara Perfetto, grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. |