Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Ci sono anch’io. Buongiorno. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie, buongiorno a tutti. Occorre premettere, per quanto riguarda il primo punto delle richieste, che in via Bologna 267 sono attualmente occupati cinque alloggi, e quattro sono stati recuperati, uno con comunicazione di notizia di reato a carico di un cittadino italiano e tre a carico di ignoti. Sempre relativamente a questo primo punto, si informa che, nei controlli effettuati all’indirizzo in oggetto, non si sono riscontrate situazioni di particolare degrado, questo a carico ovviamente dei controlli fatti dalla Polizia Municipale; non sono stati individuati né camper, né furgoni, ad eccezione di un furgone in evidente stato di abbandono, intestato a un soggetto assegnatario deceduto, per il quale il personale del reparto di Polizia Abitativa provvederà a verificare la presenza di eventuali eredi. Rispetto alle segnalazioni di alcuni condomini, che hanno evidenziato alcuni comportamenti non rispettosi delle norme igieniche, in particolare il getto di rifiuti nelle parti comuni e il disturbo arrecato da minori, il personale ha nuovamente richiamato i soggetti responsabili all’attuazione di comportamenti più rispettosi della civile convivenza. Per quanto riguarda il secondo quesito, bisogna evidenziare che il personale effettua l’attività in borghese, personale di Polizia, ma comunque i condomini contattano spontaneamente gli Agenti durante i controlli in loco; altre segnalazioni pervenute agli Uffici sono state verificate senza contattare sul posto i reclamanti, a maggior tutela degli stessi. Per quanto riguarda il terzo punto, i nuclei identificati dal Reparto di Polizia Abitativa come occupanti abusivi in via Bologna 267, una coppia di anziani e i loro due figli, con le rispettive famiglie, non provengono dalle aree di sosta rom superate o ancora attive. L’ultima residenza, prima di Casa Comunale 1, risulta in un’altra via della città, in un’abitazione ATC. Gli adulti sono otto, i minori stabilmente presenti sono dieci, di cui sei in obbligo scolastico; tre minori risultano regolarmente iscritti in una scuola della zona, gli altri sembra siano ancora iscritti in scuole della cintura torinese - quindi fuori Torino -, dove probabilmente dimoravano fino all’anno scorso. Rispetto alla frequenza, va detto che il timore del contagio da Covid quest’anno ha notevolmente contribuito ad abbassare o addirittura, in qualche caso, annullare le presenze scolastiche della comunità bosniaca. Con questi nuclei, non seguiti dal Servizio Stranieri e Minoranze Etniche, abbiamo avuto contatti solo in seguito a due eventi critici, riguardanti loro parenti, risolti anche grazie alla loro disponibilità ad intervenire con i minori coinvolti. Nello specifico, hanno dato ospitalità temporanea prima ai cinque nipoti, di cui uno disabile, rimasti soli in seguito al ricovero per Covid dei genitori, ed in seguito ad altri due minori, dopo il decesso improvviso del loro padre. Il nostro Servizio accoglie con attenzione eventuali osservazioni dei cittadini e, quando possibile, fatte salve le azioni di ripristino della legalità, interviene con azioni di mediazione con le famiglie occupanti. In merito allo stabile in oggetto, non erano giunte segnalazioni specifiche. Per quanto riguarda il quarto punto, al momento non è stata riscontrata la presenza del cittadino italiano citato nell’interpellanza, ma il reparto della Polizia Municipale continuerà ad indagare per giungere a un’identificazione. Aggiungo ancora, a completamento delle cose dette, che, come forse avete avuto notizia, è stata firmato poco prima della fine dell’anno un Protocollo di collaborazione tra ATC, Regione, Comune e la Prefettura, che ha organizzato i lavori, diciamo, coordinato i lavori relativi a questo Protocollo, proprio per tutelare al massimo gli immobili ATC, all’interno del Protocollo l’ATC si sta impegnando, si è impegnata ad accelerare la riparazione degli alloggi di risulta e la messa in sicurezza degli immobili vuoti, quando vengono lasciati liberi per fine locazione o per altre liberazioni, in modo che non vengano occupati e vengano soprattutto dati alle persone che sono in lista d’attesa per l’assegnazione di casa popolare nel più breve tempo possibile. Sia da parte della stessa ATC e sia da parte della Regione è stato fermo l’impegno di accelerare al massimo perché, come sappiamo, meno immobili vuoti ci sono, meno è la probabilità che si rischino delle gestioni non lecite di quegli spazi. Grazie, ho terminato. |