Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Assessore. Grazie, Presidente. Chiedo di avere la nota che ha letto l’Assessore. Io mi rendo conto che l’Assessore ha fatto tutto un excursus su tutto quello che è successo in questi tre anni associato a tutto il progetto. Io mi sono concentrato solo su una parte legata alla disabilità e la domanda che mi viene in mente è: 1) se l’Assessore ha visto l'allegato all’interpellanza che ho inviato, che rappresentava un caso reale di installazione fatta sul Comune di Torino, in particolare su corso Montevecchio; 2) se poi qualcuno è andato a verificare in loco se effettivamente tutti gli studi, le linee guida, dal lato pratico, rendono accessibile e fruibile l’installazione di ricarica e il parcheggio in parallelo, perché secondo me è rimasto tutto sulla carta senza una verifica perché, anche parlando con le persone, la situazione reale che c'è sul Comune di Torino è questa: si trova… CURATELLA Cataldo Perché se si va a vedere su corso Montevecchio, ma se uno vuole può andare a vedere tutte le installazioni fatte, la rampa di accesso che l’Assessore dice serve per favorire l’accessibilità, se non ci sono auto effettivamente è utilizzabile, se c’è un’auto parcheggiata per restare più o meno utilizzabile è necessario, come nella foto che vi avevo inviato e che stavo cercando di mostrare, che (incomprensibile) auto deve essere parcheggiata male, perché se è parcheggiata bene non è accessibile. Arriva un controllo da parte dei Vigili o viene chiamato da un disabile, facciamo una sanzione a chi ha parcheggiato perché l’articolo 158 del Codice della Strada indica che non bisogna mai parcheggiare rendendo non accessibile la rampa di discesa? Se questa auto non è un’auto endotermica, ma un’auto elettrica, che quindi è in fase di ricarica con la colonnina, il cavo passa esattamente sulla rampa di discesa stabile, come fa un disabile a utilizzare questa rampa? Questa è la dimostrazione del motivo per cui ho presentato questa interpellanza che, sì, è andata avanti la linea teorica, coinvolgendo forse il Disability Manager, ma a livello, diciamo, teorico senza andare a verificare poi le situazioni reali, senza fare le opportune verifiche perché qui siamo in una situazione in cui se c’è parcheggiata un’auto, che sia elettrica o meno, quella rampa di accesso non è utilizzabile da parte dei disabili, possiamo raccontarci le favole che vogliamo, non è utilizzabile. Se l’Assessore non mi crede, mi dica quando vuole, facciamo un giro di tutte le nuove installazioni fatte sulle colonnine elettriche e vediamo se è vero quello che ho detto poc’anzi, che si è fatto un lavoro stupendo, che è facilmente accessibile, o se, come è dimostrato da diverse immagini, diverse foto che ho fatto andando a vedere le nuove installazioni, quella rampa d’accesso, solo per dire: “Okay, abbiamo abbattuto le barriere architettoniche”, ma è stato creata una ulteriore barriera, ovvero si sta dicendo: “Quel posto non deve essere utilizzato per parcheggiare l’auto”, indipendentemente dall’auto che sia. A questo punto eliminiamo i parcheggi, se proprio è quella l’intenzione. Quindi si sta facendo una progettazione, come ho detto già tempo fa, in cui ci si limita a guardare sulla carta, ma mancano dei riferimenti, delle verifiche fatte in loco e soprattutto non c’è nessuna considerazione del fatto che una rampa di discesa deve essere utilizzabile sempre e non solo quando l’auto non è parcheggiata, o quando l’auto non è in ricarica. E, mi dispiace, il titolo non era polemico, rappresentava esattamente la situazione esistente sulle nuove colonnine di ricarica. Mi dispiace, ma si sta facendo una finta politica a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Mi dispiace, non mi ritengo soddisfatto e chiederò di fare una verifica in Commissione di tutte le installazioni fatte. Grazie, ho finito, Presidente. |