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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01849
LINEE DI INDIRIZZO GENERALE SULLE MODALIT? DI AFFIDAMENTO DELL'OPERA DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA DELLA SECONDA LINEA DI FERROVIA METROPOLITANA DELLA CITT? DI TORINO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io intervengo per esprimere il mio parere in merito alla delibera in
oggetto e, contestualmente, come da lei indicato, illustro anche la mozione che ho
presentato.
In merito alla deliberazione - abbiamo già avuto modo di dibattere, mi sono già espresso
in sede di Commissione -, trovo che il percorso che oggi affrontiamo sia un percorso
tortuoso, poco lineare e sostanzialmente non corretto, sia nella proposizione di una
delibera che assegna al Consiglio Comunale il compito, come già è stato detto, di
scegliere e valutare delle responsabilità, che in realtà sono in capo alla Giunta, sotto il
profilo politico, e poi agli uffici nella sua attuazione, ma soprattutto quello che più mi
preme ribadire è che secondo me oggi andiamo a votare una delibera che
sostanzialmente individua strumenti non corretti per il tipo di funzione che è previsto. È
un po’ come se noi, quando dobbiamo progettare un’abitazione, ci rivolgiamo a un certo
tipo di professionista: se abbiamo già da fare un condominio di dimensioni maggiori,
cercheremo non il professionista, magari già la società più strutturata; ancora diverso è
quando andiamo invece a fare un progetto di una struttura di importanza leggermente
più complessa, come può essere, che ne so, un’opera autostradale o qualcosa del genere,
e dovrò avere delle competenze integrate che sono in capo, quindi, a delle società di
maggiore potenza di fuoco in termini di professionalità, di capacità di produzione,
eccetera. Ora, qui stiamo valutando di assegnare la progettazione di un’opera da
5 miliardi di euro, quindi non proprio uno scherzo, di un’elevata complessità di
problemi, che vanno da problemi tecnologici a problemi di natura ambientale e
quant’altro, a una realtà che, pur avendo delle competenze molte elevate, è sicuramente
sottodimensionata, in termini di completezza di professionalità e di capacità di
produzione, rispetto a quello che è previsto.
Quindi, in sostanza, io credo che, a valle di un percorso, che è stato, come dicevo,
piuttosto tortuoso, con una delibera già presentata, poi ritirata, poi ripresentata ancora
oggi in una forma un po’ diversa che non convince sostanzialmente, e a valle soprattutto
dei tentennamenti, che, ahimè, hanno pervaso questa Amministrazione, in periodi un
pochino meno recenti, ma che hanno di fatto però comportato poi dei ritardi, oggi, in
virtù del fatto che siamo a fine tornata amministrativa, la fretta, cattiva consigliera, vada
a far sì di approvare un atto che di per sé è monco, perché, come ci ha detto l’Assessora,
rimanda ad ulteriori delibere successive, lo stesso atto rimanda a successivo momento la
verifica della capacità tecnica per lo svolgimento del servizio da parte della Società
Infra.To, individuata come assegnataria del progetto. Allora, si tratta oggi di,
sostanzialmente, andare ad approvare delle intenzioni, che però di per sé sono monche,
non hanno un quadro complessivo e rendono difficoltoso poi un procedimento che
necessariamente vedrà nella figura di Infra.To sostanzialmente una stazione d’appalto,
che dovrà spezzettare il progetto per avvalersi di risorse esternalizzate, che allora tanto
valeva far che definire in capo ad Infra.To proprio come stazione appaltante vera e
propria, rivolgendosi poi a quello che è lo strumento adeguato per una progettazione di
questo tipo, che necessariamente deve essere una gara di tipo internazionale, ma lo dice
l’importo stesso, mi sembra sia abbastanza evidente, non stiamo parlando di qualche
milione di lavori, stiamo parlando di 5 miliardi. Quindi vorremmo davvero che una
complessità di questo tipo fosse affrontata da strutture che hanno il livello adeguato per
poter adempiere a questo tipo di compito. Credo sia già stato fatto notare in molte
maniere, mi sembra che non si voglia invece far conto su quello, si insiste sul fatto che
Infra.To potrà crescere e fare esperienza rispetto a questo, temo, però, a scapito di
nuovo dei tempi e della qualità finale, che potrebbe essere sostanzialmente allungata.
Intervengo velocemente anche per dire che quanto ha ribadito il Consigliere Lubatti mi
trova assolutamente d’accordo e infatti io ho firmato anche la sua mozione, che
sostanzialmente riguarda il fatto che la progettazione definitiva dello sfiocco per
Pescarito, già inserita in questa progettazione attuale, ribadisce l’importanza che la
Linea 2 della Metropolitana non è una Linea che va vista in un’ottica solo cittadina, ma
d’altronde viene allargata a tutti i Comuni contermini, non a caso 22 Sindaci dell’Area
Metropolitana hanno fatto sentire la loro voce scrivendo alle Istituzioni nazionali e
quelle locali per chiedere di aggiungere da subito la progettazione che riguardasse,
appunto, questa tratta. Come dire, mi lascio un attimo basito il fatto che il Consigliere...
che mi venga detto, da parte del Consigliere Malanca, che la politica non deve avere il
coraggio di contestare osservazioni e analisi oggettive svolte da parte della società che
ha redatto lo studio, ancorché siano ovviamente considerazioni svolte sotto un profilo
tecnico, ma credo invece che la politica debba proprio fare questo tipo di analisi, perché,
avendo i migliori consulenti che sotto il profilo tecnico danno delle indicazioni, dopo ci
sono delle considerazioni di tipo politico che devono essere fatte. Ci viene contestato di
farle tardivamente, ma io credo che questo tipo di discussione fosse in essere da un bel
po’ di tempo, io stesso ho presentato quest’atto a maggio scorso e troviamo il modo di
parlarne solo adesso.
Il mio atto cosa aggiunge a quello già presentato dal Consigliere Lubatti? Aggiunge solo
il fatto che trovo molto penalizzante per l’area la rivisitazione, rispetto alla versione
originale del progetto, delle fermate, che, in particolare per il quartiere Barca e Bertolla,
sopprimono, nell’ultima versione presentata, una delle due fermate a favore delle due
realtà di Barca e di Bertolla, prevedendone una unica circa a metà strada, diciamo, del
tratto che si sviluppa lungo la strada San Mauro. È una soluzione che penalizza molto
quest’area, che già ad oggi è riconosciuta essere molto periferica, nel senso proprio che
è poco collegata: ci sono solo due linee GTT, il 57 e il 27, che la collegano con
frequenze non certo assidue e che hanno sempre lasciato questa zona in una situazione
di oggettivo disagio. Allora, credo che valesse la pena - ed è per questo che ho
presentato questa mozione, che spero vorrà essere considerata da parte dei Consiglieri -
proprio perché i quasi 2 chilometri che intercorrono tra le stazioni precedenti e
successive, cioè rispettivamente quelle di piazza Sofia e di San Mauro Pragranda, sono
oggettivamente una distanza piuttosto lunga da percorrersi a piedi. Quindi, proprio per
favorire una zona, che è già particolarmente stata dimenticata per vari motivi dalle
Amministrazioni, credo che questa sarebbe una soluzione che oggettivamente potrebbe
dare maggiore garanzia di volere mettere, insomma, al centro anche i problemi di
quest’area Nord particolarmente svantaggiata. Quindi, io in sostanza chiedo
nell’“impegna” di ripristinare l’ipotesi originaria, prevedendo le due fermate a servizio
dei due distinti quartieri, uno di Barca e uno di Bertolla.
Chiudo dicendo, appunto, che, come ormai si è evinto delle parole ho pronunciato e da
quanto ho espresso in Commissione, sono fortemente contrario sostanzialmente alla
delibera proprio per i motivi che ho detto e credo che questa volontà di affrettare i tempi
in realtà si possa risolvere in una responsabilità ben maggiore, che sarà quella di
ritardare ulteriormente e non fornire strumenti adeguati a questo tipo di opera, che
invece avrebbe dovuto avere un’attenzione ben maggiore da parte
dell’Amministrazione, che senza tentennamenti avrebbe dovuto rivolgersi già subito e
con maggiore veemenza al tipo di soluzioni che questo tipo di interventi richiedono,
pensando da subito al tipo di strumento idoneo, cioè una gara internazionale, e
provvedendo solertemente a questo tipo di procedura. Grazie.

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