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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni della Sindaca su “Possibile superamento mercato di libero scambio di via Carcano”.
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Mi sente?

GIUSTA Marco (Assessore)
Perfetto. Allora, in risposta alla richiesta di comunicazioni sul tema del libero scambio
osserviamo quanto segue. In data 22 ottobre, scopriamo da fonti giornalistiche,
l’intenzione dell’Assessore Ricca, di chiudere l’esperienza del libero scambio. Tale
dichiarazione resa dall’Assessore ai mezzi di informazione non era mai stata presentata,
se non come posizione politica, ai tavoli di coordinamento presso la Prefettura durante i
comitati di Ordine Pubblico e Sicurezza né, a differenza di quanto, forse, sostiene
l’Assessore, in alcun modo concordata. Rileggendo le dichiarazioni dell’Assessore
restiamo colpiti da alcune cose, egli è consapevole dell’enorme difficoltà di gestione
dell’ordine pubblico a seguito della chiusura del libero scambio, difficoltà già palesata
più volte in passato, in occasione, delle situazioni di spostamento, ci ricordiamo da
piazza della Repubblica a Scalo Vanchiglia, da corso Novara a via Monteverdi, da via
Monteverdi a via Carcano, da Canale Molassi a via Carcano. Ma forse non gli interessa,
quale Assessore alla Sicurezza, infatti, dichiara che la Regione non ha competenza
sull’ordine pubblico e scarica direttamente sulle Forze dell’Ordine le conseguenze di
questa scelta, ringraziandole in anticipo. L’Assessore pare, invece, non essere
consapevole della situazione di difficoltà economica nella quale ci troviamo, che ha
allargato il perimetro di coloro che cedono al libero scambio, sia come espositori, che
come clienti. Infatti, nell’ultimo periodo il numero di espositori che usano l’area a
rotazione è cresciuto di oltre 300 unità, dai 1.400 iniziali siamo arrivati a 1.700, oltre
delle quali, in questo incremento, il 15% circa, è un cittadino italiano residente nella
Città Metropolitana. L’Assessore ricorda nella sua intervista che il sostegno al reddito
non rientra tra i compiti della Regione, però si rende disponibile a ragionare su altri
progetti innovativi che, in piena pandemia, qualcuno dovrebbe immaginare per
sostituire il libero scambio. L’Assessore, infine, non pare essere consapevole della
portata di azione del libero scambio e nello specifico del progetto di ViviBalon, in
associazione con altre realtà nella differenziazione dei rifiuti, cosa di cui ci parlerà
successivamente l’Assessore Unia. Certo, diventa difficile credere, che dietro a questa
comunicazione non ci sia la volontà di (incomprensibile) nel torbido dell’insofferenza
diffusa. Sicuramente, non si può utilizzare, né l’argomento della gestione della
sicurezza, per il quale il gestore si è da subito mosso, in accordo con i tavoli in
Prefettura, adottando tutte le indicazioni necessarie e integrando anche quelle non
strettamente necessarie, come ad esempio la misurazione della temperatura all’ingresso,
a seguito dell’ordinanza comunale di venerdì scorso; né si può sollevare il tema della
difficoltà di coesistenza tra residenti e libero scambio, mentre, infatti, questo prima
avveniva in prossimità delle case, ora l’impatto a livello territoriale è infinitamente
ridotto. Pare, quindi, emergere dalle parole dell’Assessore, già comunque anticipate, e
crediamo condivise, o dettate con il suo collega di Giunta, Marrone, che la Regione non
ha competenze, né sul tema dell’ordine pubblico, che tale scelta può causare, né sul
tema del sostegno al reddito, l’unica competenza, quindi, resta quella della chiusura di
un progetto funzionante, che soprattutto in questo momento dà la possibilità a tante
famiglie di portare a casa pochi euro per vivere e dar da mangiare ai propri figli. Per
questo, crediamo che questa scelta irresponsabile vada fermata e siamo pronti a
difendere il libero scambio, in qualunque sede sarà necessario, da quelle normali del
confronto politico, fino a quelle amministrative. Infine, se necessario, (incomprensibile)
vie legali. Grazie.

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