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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni della Sindaca su “Possibile superamento mercato di libero scambio di via Carcano”.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma, evidentemente, è già iniziata la campagna elettorale per il
Consigliere Ricca, che in questa veste di Assessore Regionale, peraltro entra anche a
gamba tesa, diciamo, con un’ingerenza di competenze su quelle che sono, invece,
terreno in cui è giusto che la Città si esprima e non si capisce bene in che misura la
Regione deve, in maniera anche un pochino scomposta, avocarsi questi diritti di
decidere per quelle che sono delle realtà territoriali cittadine. Stride ulteriormente,
com’è già stato fatto notare, la concomitanza di queste esternazioni, con i tempi che la
pandemia ci sta facendo vivere e quindi con una serie di difficoltà che vanno ad
incidere, principalmente, sugli anelli più deboli, insomma, di tutta la catena sociale e
che in queste forme di mercato, riescono a trovare delle forme di sostentamento, com’è
stato fatto ricordare. Io sono contento della presa di posizione, mi sembra abbastanza
netta e veemente, da parte della Giunta. I numeri che l’Assessore Unia ci ha riportato
fanno pensare che ci sono, effettivamente, delle economie e dei fattori sociali dietro a
questo mercato, che hanno una loro rilevanza del tutto importante. Io fui tra quelli che
erano assolutamente contrari, insieme alle colleghe Artesio e Foglietta che si sono
espresse prima, al trasferimento e dissento da quanto ci ha raccontato il Consigliere
Russi, perché, secondo me, non fu una scelta oculata, ma fu una mancata capacità di
mediazione politica di non voler affrontare questo tipo di problema, cercando, tra
l’altro, quelle che erano delle misure che tutti noi chiedevamo, per poter fronteggiare in
maniera più ordinata, più coordinata quel tipo di mercato, in quel contesto locale, perché
aveva senso mantenerlo in quel contesto locale e sicuramente, avrebbe dovuto essere
coordinato meglio, anche dal punto di vista, proprio, della gestione della pandemia.
Purtroppo, convengo anch’io che, nel momento in cui furono, comunque, adottate delle
misure drastiche, ricordiamo tutte le barriere che furono innalzate e quant’altro, si diede
la stura poi a non cercare della capacità di prendere posizione a favore della mediazione
politica, e questo dà poi la stura a questi tipi di atteggiamenti che oggi dobbiamo
riscontrare. Ciò detto, rimango, assolutamente, favorevole e appoggerò convintamente
le posizioni che la Giunta vorrà adottare, per cercare di mantenere quello che nel
frattempo si è realizzato, proprio in nome di quei valori, o meglio, più che valori, quegli
elementi oggettivi che sono stati ricordati e che vanno dagli aspetti sociali, all’economia
circolare, alla capacità di generare un’economia locale in grado di…, comunque, di
venire incontro a tutta una serie di famiglie che oggi sono in difficoltà. Mi chiedo se,
visti i numeri presenti e la circostanza che stiamo vivendo di una pandemia di questo
livello, non sia il caso, anche, di ripensare alle modalità di questo tipo di mercato, che
forse, com’è già è stato fatto e proposto al tempo, andrebbe reso meno concentrato,
individuando anche altre aree della città, dove si potesse attuare tanto una sorta di
interventi di turnazione o comunque di maggiore diffusione, proprio per evitare e per
adeguare anche questo tipo di funzione, come altre stanno facendo, a dei tempi, a delle
modalità e a delle concentrazioni, che siano più consone a quello che stiamo vivendo. In
questo senso, penso che anche dal (incomprensibile) profilo urbanistico andrebbe fatta
una riflessione nel definire quali possono essere delle aree alternative. Grazie.

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