Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 32
MOZIONE 2020-00082
(MOZIONE N. 41/2020) "AVVISI SUI BUS PER SEGNALARE LE FERMATE CORRISPONDENTI ALLE CASE DI OSPITALIT? NOTTURNA" PRESENTATA IN DATA 14 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Intanto mi permetta di ringraziare anche la Conferenza dei
Capigruppo per aver accolto la mia richiesta di portare in votazione oggi questa
proposta. L’inverno ormai è alle porte e in caso di via libera dell’Aula sono convinta
che ci sarà tutto il tempo per offrire già nella prossima stagione questo nuovo servizio a
tante persone che si trovano in condizione di estrema fragilità sociale e, tra l’altro, in
tempi di pandemia sappiamo quanto ogni singolo contributo di tutela, anche il più
piccolo, riesca ad accrescere il suo valore.
L’idea è piuttosto semplice e tra l’altro, a giudicare dalla verifica di fattibilità che
abbiamo svolto in Commissione lo scorso giugno, credo che costerà all’Assessorato
competente e a GTT solamente un po' di fatica organizzativa e magari qualche seduta di
riprogrammazione dei sistemi di allerta a bordo di alcuni mezzi pubblici. In che cosa
consiste? In poche parole, si chiede che i display luminosi e gli avvisi sonori in
dotazione a tram e autobus della nostra città comincino a segnalare anche le fermate
corrispondenti alle case di ospitalità notturna, quindi i dormitori, completando quel
lavoro di informazione sulle linee di traporto pubblico già svolto dai volantini realizzati
dal Comune in concomitanza con l’avvio del Piano emergenza freddo, che io credo per
l’anno 2020 sia ormai imminente. Per come, Presidente, ho immaginato io questa cosa
una sera di freddo tremendo dell’ultimo gennaio, dopo aver cercato di spiegare a un
ragazzo straniero come raggiungere il sito umanitario di piazza d’Armi, sarebbe un
modo seppure indiretto di accompagnare in un posto più sicuro e più confortevole della
strada, come sono i dormitori, chi non sa dove passare la notte. Quindi, non soltanto ti
scrivo su quale autobus devi salire ma ti aiuto ad arrivare a destinazione e in fondo non
è poi così diverso dal servizio che l’azienda di trasporto pubblico offre già, ad esempio,
per i passeggeri diretti negli Ospedali e nei siti di maggiore interesse pubblico o
banalmente turistico, tutti posti che, come sanno i frequentatori dei mezzi pubblici quale
sono io, sono già adeguatamente segnalati a bordo dei nostri mezzi. Qui, però il valore
aggiunto riguarderebbe l’effetto incoraggiamento a raggiungere le case di ospitalità
notturna da parte dei senza fissa dimora, nulla di risolutivo rispetto al problema di
convincere le persone ad abbandonare i loro giacigli in strada, ma un passo in più
rispetto al servizio che a queste persone estremamente in difficoltà è stato offerto sin
qui.
Poi, Presidente, mi piace ricordare anche i valori di principio che può esprimere una
scelta apparentemente piccola come questa: tanto per cominciare l’avvento di una
comunicazione del genere sui nostri tram e sui nostri autobus ci permetterebbe di
rimarcare come la massima fruibilità del trasporto pubblico sia un imperativo categorico
per chi si propone di realizzare quel sistema di mobilità sostenibile che ormai credo stia
nei programmi di tutte le forze politiche, perciò tutti i nostri sforzi, anche il più piccolo,
debbano andare proprio nella direzione di quella massima fruibilità.
E poi, Presidente, come trovate nel documento che oggi porto all’attenzione dell’Aula,
anche grazie al sostegno di tutte le colleghe del mio Gruppo che ringrazio, a me piace
pensare che la rete di trasporto pubblico in una città come la nostra rappresenti non
soltanto un sistema di collegamento tra luoghi e territori, ma un punto di connessione, di
incontro tra persone diverse, un punto dove le persone, attraverso il loro bisogno di
mobilità, diventano visibili e sappiamo bene che la sensibilizzazione sul disagio sociale
è anche fortemente un tema di visibilità.
Io, Presidente, concludo dicendo che non so dire se in Italia ci siano altre città che
abbiano fatto una scelta di comunicazione come questa, ma credo che nessuno si
stupirebbe se risultasse che Torino, la quale ha consegnato alla storia nazionale il
primato di attenzione ai più deboli e agli emarginati già da molto tempo, poi alla fine
risultasse la prima ed è questo pensiero che mi spinge a sperare che l’Aula
unanimemente possa votare in modo positivo il mio documento. Grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)