Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo alla trattazione dell’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202001919/002, i presentatori sono i Consiglieri Magliano, Scanderebech e Lubatti. Risponde l’Assessora Lapietra a quella che è la richiesta: “Dispositivi segnatempo ‘Countdown’ per i semafori con sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni: un aiuto concreto alla sicurezza stradale” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo la parola all’Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, anche questa interpellanza riguarda proprio la sicurezza stradale e sono contenta che il Consigliere Magliano me l’abbia fatta, perché così facciamo un po’ di chiarezza su questi sistemi. Mi viene chiesto nell’interpellanza se sia intenzione dell’Amministrazione di dotare le postazioni, in cui sono presenti impianti di controllo automatico delle infrazioni stradali, dei sistemi per visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci, i famosi “Countdown”, quindi il conto alla rovescia, per esempio per contare quanti secondi ci sono ancora di rosso o di giallo. In relazione all’interpellanza, si premette che l’installazione dei sistemi di controllo delle infrazioni semaforiche rientra tra le azioni previste nell’ambito del Piano operativo della sicurezza stradale urbana, approvato il 5 novembre dell’anno scorso, con l’obiettivo di ridurre l’incidentalità degli incroci più pericolosi attraverso l’incremento del livello di attenzione e il rispetto del Codice della Strada da parte di tutti gli utenti. Si è deciso di intervenire su alcune intersezioni regolate da semaforo mettendo in funzione un sistema automatico di controllo e sanzionamento delle infrazioni semaforiche, ai sensi dell’articolo 201 del Codice della Strada. I dispositivi installati consentono il rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche e l’acquisizione delle immagini relative, in grado di documentare inequivocabilmente l’infrazione, nonché di consentire la verifica dei dati associati al mezzo, prevedendo l’utilizzo di immagini digitalizzate del veicolo che ha commesso la violazione. Tali immagini, attraverso appositi sistemi di trattamento delle informazioni, garantiscono l’attendibilità dell’accertamento effettuato e consentono l’eventuale successiva notifica dell’infrazione al proprietario del veicolo. Per mezzo di telecamere viene registrata la sequenza dell’intera violazione e viene così prodotta una serie di fotogrammi. Ogni singola violazione viene verificata e validata da personale del Corpo di Polizia Municipale avente funzioni di Polizia Stradale, in grado di controllare anche le condizioni del contesto in cui la violazione è stata effettuata. In risposta alla specifica richiesta, quindi all’installazione di eventuali display contasecondi sui segnali semaforici, si precisa che la rilevazione dell’infrazione semaforica avviene successivamente all’accensione della luce rossa sull’impianto semaforico; il sistema si attiva, infatti, due secondi dopo lo scatto della luce rossa, rendendo quindi superfluo l’inserimento di eventuali dispositivi contasecondi durante la fase di giallo, che peraltro, da normativa italiana, sono previsti esclusivamente come ausilio per gli attraversamenti pedonali ed esplicitamente vietati su segnali semaforici destinati a veicoli, tranne in due particolari situazioni. Infatti il Decreto Ministeriale del 27 aprile del 2017, che si chiama: “Caratteristiche per l’omologazione per l’installazione di dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci dei nuovi impianti semaforici”, dice che l’impiego dei dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci, ove previsto dagli enti proprietari di strade, deve essere effettuato in abbinamento con: lanterne semaforiche pedonali e per velocipedi per indicare il tempo residuo negli attraversamenti pedonali ciclabili; lanterne semaforiche veicolari che regolano sensi unici alternati; lanterne semaforiche veicolari normali, che regalano il transito in intersezioni tra strade per una corsia per senso di mancia, senza attraversamenti pedonali e ciclabili. Risulta, quindi, chiaramente, dall’analisi della normativa vigente in merito, che nessuna delle intersezioni e degli impianti semaforici in cui sono state effettuate le installazioni del sistema automatico di controllo e il sanzionamento delle infrazioni semaforiche, rientrano nelle casistiche stabilite perentoriamente dal Ministero delle Infrastrutture tra quelle ammesse per l’istallazione di dispositivi contasecondi. Non si prevede, pertanto, di mettere in atto alcun intervento di installazione di display contasecondi sugli impianti semaforici dotati di sistemi automatici di rilevamento delle infrazioni, visto che, per quanto sopra evidenziato, oltre a non essere possibile per evidenti ragioni normative, non rivestirebbe alcuna utilità per lo scopo suggerito, data la modalità di funzionamento degli impianti. Al secondo punto dell’interpellanza mi viene chiesto se sia stato svolto uno studio previsionale circa il costo da sostenersi per l’installazione di tali dispositivi. Per quanto riguarda, quindi, questo punto, ovviamente, visto che nessuna delle intersezioni degli impianti semaforici in cui sono state effettuate le installazioni di sistema automatico di controllo rientra nelle casistiche stabilite perentoriamente dal Ministero, non è stato svolto nessuno studio previsionale circa il costo da sostenere. Io ricordo ancora che molti studi dimostrano che questi sistemi di “Countdown” sono pericolosi, perché le persone si affrettano ad attraversare le intersezioni. L’ultimo punto: “Se l’Amministrazione abbia individuato una soluzione per fare in modo che gli impianti di controllo automatico delle infrazioni non sanzionino determinati comportamenti stradali, quando risulta evidente dalla visione dei filmati trattarsi di finalità di soccorso/emergenza”. Vi leggo la risposta del Comando dei Vigili, che mi scrive: “Che se anche in un solo fotogramma relativo ad una presunta infrazione rilevata automaticamente risulta che il veicolo di soccorso emergenza ha i dispositivi luminosi in funzione, non si dà corso alla contestazione della violazione”. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Lapietra. Passo subito la parola al Consigliere Magliano. Consigliere Magliano? MAGLIANO Silvio Mi sente, Presidente? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfettamente, grazie. MAGLIANO Silvio Grazie a lei. Anche per questa risposta io chiedo la possibilità di avere quanto ha letto l’Assessora proprio adesso, averlo via mail, alla mail del Gruppo, e ringrazio l’Assessora per questa cortesia che vorrà riservarmi. Nello stesso tempo, però, Assessora, io non posso che prendere atto, voi avete in mente questi studi che prima o poi sarebbe importante che questi studi, che lei continua a dire che di fatto i cittadini quando vedono il conto alla rovescia pensano di essere su una rampa di lancio di Cape Canaveral invece che utilizzare il cervello, ma questa è una modalità con la quale voi regolarmente pensate ai nostri cittadini e ai nostri automobilisti piemontesi, che, se vedono il countdown, loro pensano che il 4, 3, 2, 1, l’1 sia il punto di partenza e vedono una bandiera a scacchi. Io penso, invece, per quelli che ho visto funzionare in questo modo, anche nella collina torinese, che un autista sensato non si mette ad accelerare, ma si renda conto che non ha il tempo di attraversamento. Però queste sono visioni diverse. Se vorrà, anche in questo caso, fornirmi nel caso la dottrina di settore che dice che questo tipo di countdown accelera nel processo di guida dei nostri autisti piemontesi la voglia di andare più veloce e per forza tagliare il traguardo più velocemente, facendo la svolta, leggerò con attenzione. Nello stesso tempo, però, io invece penso che ci sia un altro approccio: quando lei giustamente dice che il Decreto del 27 Aprile 2017 del Ministero delle Infrastrutture rispetto al termine dei nuovi impianti semaforici l’ipotesi per cui non siamo obbligati come Amministrazione a metterlo, io francamente, se volessi proprio scongiurare l’idea che non vogliamo assolutamente far cassa, avrei ipotizzato di inserirli, perché è evidente, da quello che leggiamo sui giornali, che questi semafori sono una vera e propria macchina da soldi. Per carità, se uno fa un’infrazione, fa un’infrazione, punto, per cui deve pagare perché ha trasgredito rispetto al Codice della Strada, però, proprio per non apparire un’Amministrazione che non sa proprio più dove prendere le risorse, io questo tipo di tecnologia l’avrei inserita, l’avrei inserita per dare un segnale educativo, perché spesso e volentieri ci siamo sentiti dire da lei e dalla Sindaca Appendino quanto era importante rieducare i cittadini torinesi a un utilizzo corretto del proprio mezzo, quindi tutte le misure che avete messo in campo, alcune assolutamente sensate, alcune assolutamente stravaganti che forse hanno creato più danni che benefici. Detto questo, io invece continuo a rimanere dell’idea che sarebbe stato un ulteriore segnale che questa Amministrazione non usa il Codice della Strada per ripianare i buchi di Bilancio, per mettere risorse perché non riesce a trovarne altrove. Per quello che riguarda, invece, il punto 3), Assessora, io continuo, ma magari a questo punto sarà mia cura, visto che lei giustamente ha letto la nota del Comandante dei Vigili Urbani rispetto al punto 3), cioè rispetto al fatto che le ambulanze prendono le multe, sarà mia cura a questo punto magari fornire agli operatori sanitari, che, ricordo, sono volontari, che, ricordo, spesso e volentieri l’attività che fanno la fanno in convenzione con il nostro Sistema Sanitario oppure con realtà del mondo del volontariato e della disabilità, sarà mia cura, da questo punto di vista, dire a loro di scrivere anche al suo Assessorato, perché delle due l’una: o le associazioni che mi scrivono mentono sapendo di mentire, oppure forse questo livello di massima attenzione che lei ha narrato nella sua risposta non vi è. Io tendo e di solito in questi anni sono stato portato più a credere alle risposte che vengono dati dai nostri uffici, perché si prendono le responsabilità di quello che scrivono, ma dall’altra parte mi rendo anche conto che le ambulanze spesso non vengono utilizzate dai volontari per andare a fare degli acquisti casalinghi o per comprarsi una pizza, piuttosto che per fare attività ludico-ricreative. Se uno sta guidando un’ambulanza, lo sta facendo perché o si sta recando nella sua sede per mettere a posto, soprattutto in questo periodo di Covid, magari per fare un momento di igienizzazione oppure perché è stato chiamato per un intervento urgente, oppure perché sta trasportando, non in urgenza, ma una persona con disabilità o un anziano che sta andando a fare delle cure. Detto questo, è evidente che l’ambulanza deve avere i sistemi di emergenza attivi in modo tale che venga riconosciuta, però sarà mia cura, lo dico ulteriormente, magari mettere a parte anche queste associazioni della sua risposta affinché possano comunicare anche a lei le modalità con le quali vengono sanzionate e i motivi per cui vengono sanzionate. Io rimango alle parole che vennero dette in Commissione... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. MAGLIANO Silvio Sì. Rimango alle parole dette in Commissione dal Comandante, che diceva che non abbiamo aumentato il numero di Vigili che guardano le telecamere. Certo è che le multe sono molto di più e avere lo stesso numero di unità che fa il lavoro che prima facevano in due o tre o che proprio non faceva nessuno, mi pare paradossale che si abbia la stessa attenzione, ma è un problema di scala numerica di tot persone e tot immagini da visionare. Detto questo, io prendo atto di quanto lei ha risposto e magari approfondiremo in un altro momento in Commissione. Le chiedo di avere quanto da lei letto in Aula. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Magliano. |