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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2020-01771
"LA CITT? ANNULLER? TUTTE LE SANZIONI IRROGATE DURANTE IL LOCKDOWN RIMBORSANDO CHI HA GI? PAGATO?" PRESENTATATA IN DATA 6 AGOSTO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Possiamo procedere adesso con l’interpellanza n. mecc. 202001771/002, sempre del
Consigliere Curatella, che ha come oggetto:

“La Città annullerà tutte le sanzioni irrogate durante il lockdown
rimborsando chi ha già pagato?”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde la Sindaca Appendino. Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Come per l’interpellanza precedente, anche per questa sicuramente
verrà chiesta la nota, perché faccio riferimenti a questioni normative, quindi sarà
ovviamente mia cura consegnare quanto letto ai Consiglieri interpellanti, se lo vorranno.
Per quanto attiene al punto 1) dell’interpellanza, si riportano nella seguente tabella le
violazioni presenti negli applicativi informatici in uso alla data del 22 settembre 2020.
Numero sanzioni accertate sono in totale 1.963 e adesso ve le dividerò, è un po’ difficile
leggere la tabella, ma ci proverò, in modo tale che sia comprensibile, le divido per
tipologia di sanzioni e quindi per descrizione. Quindi, sono 1.963 in tutto, di cui: 1.778
sono ai sensi del Decreto Legge 25 marzo 2020 numero 19, articolo 4, misure per
l’emergenza epidemiologica; 48 per il Decreto Regionale del 21 marzo 2020 numero
34; 81 per il Decreto Legge 16 maggio 2020 numero 33 articolo 2, comma 1, in
relazione all’articolo 3, comma 2 per misure e utilizzo mascherine e 56 Legge 35/20,
modifica Legge numero 7420 vigente dal 16 luglio 2020, articolo 4, comma 1, Decreto
Legislativo 19/20 ed articolo 1, comma 8 Decreto Legislativo 33/20 “Misure per
l’emergenza epidemiologica”. L’importo delle sanzioni è... quindi questo totale fa
1.963. Per quanto riguarda l’importo delle sanzioni, è da 400 euro a 1.000 euro, con il
pagamento di 280 euro entro cinque giorni in misura scontata, oppure di 400 euro entro
60 giorni in misura ridotta. Se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le
sanzioni sono aumentate di un terzo, da 533,33 a 1.333,33; pagamento di euro 373,34
entro cinque giorni in misura scontata, oppure di euro 533,33 entro 60 giorni in misura
ridotta. Fino al 22 maggio 2020 la sanzione era da 400 euro a 3.000, pagamenti in
misura scontata del 30% entro cinque giorni, pari a 280; mentre invece ridotta, entro 60
giorni, a 400 euro; poi c’è stato il cambiamento alla luce del nuovo inquadramento
normativo.
Per quanto riguarda... invece, in merito al punto 2), come ribadito da diversi giuristi,
non appena avutasi notizia della sentenza di cui trattasi, nessun Giudice ordinario,
tantomeno il Giudice di Pace, può sancire l’incostituzionalità di una norma. Il giudizio
di costituzionalità è riservato alla Corte Costituzionale e la sentenza non ha quindi
alcuna rilevanza sotto il profilo giuridico, perché viziata da incompetenza assoluta del
Giudice che l’ha emessa.
Per quanto riguarda il punto 3), mi sono ovviamente confrontata con il dottor Lubbia, il
Direttore Finanziario, il quale mi conferma che, alla luce anche di quanto definito al
punto 1) e punto 2), in particolare al punto 2), non verrà istituito alcun fondo.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Sindaca. Adesso può rispondere il Consigliere Curatella per cinque minuti.
Prego, ne ha facoltà.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Allora, io mi sono forse perso, sul primo punto, l’ammontare
complessivo delle sanzioni, nel senso che sono 1.963, suddivise a seconda dei vari
Decreti Legge o Regionali, con appunto le sanzioni da 400 a 1.000 euro, ma mi sono
perso l’ammontare complessivo di queste sanzioni, ma se la Sindaca mi gira la nota,
probabilmente lo vedrò direttamente dalla tabella. Allora, io questa interpellanza
l’avevo presentata a valle di quella sentenza. Bene, c’è quest’aspetto legato
all’incompetenza, mi spiego meglio, al fatto che tutta la parte legata alla competenza
giuridica non ricade sotto il Giudice di Pace, però comunque è già un primo segnale. Io,
dalle informazioni che ho, ci sono state tutta una serie di esposti che sono stati
presentati da cittadini ed attività in relazione anche ed in conseguenza anche di questa
sentenza in cui, almeno precedentemente i vari Decreti Legge, si basava sul fatto che i
primi DPCM in particolare erano stati avviati senza aver dato adito al Parlamento di
esprimersi in merito alle modalità di azione e all’avvio di ogni procedura di emergenza
ed in particolare si faceva riferimento al fatto che il Decreto Legge, che permetteva
l’istituzione da parte del Governo di alcune azioni di emergenza, riguardava eventi
naturali, catastrofi legate all’azione dell’uomo, ma non tutta la parte legata a questa
emergenza. Quindi, va bene, ringrazio per la risposta. Vedremo poi nei prossimi mesi
cosa accadrà e se dovessero esserci delle novità in merito.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Consigliere Curatella.
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