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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2020-01875
"PER QUALE MOTIVO NON VIENE COMPLETATO IL TRATTO DELLA PISTA CICLABILE TRA CORSO EMILIA E LUNGO DORA NAPOLI?" PRESENTATA IN DATA 7 SETTEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Grazie, Assessora. Oggi abbiamo... stiamo molto tempo insieme, ho visto, ma è un
piacere quando si risponde, è un piacere certe volte quando qualcosa va meglio e
quando qualcosa invece diventa un po’ un dispiacere. Questa è un’altra interpellanza
che, sinceramente... non è che fa sorridere, fa capire proprio che…, quando uno
progetta, ma lo dico senza nessuna remora e senza essere professore di nessuno, ma
quando uno progetta il tratto della pista ciclabile di corso Vercelli, che va bene, ci
mancherebbe, passa davanti alla Circoscrizione 7 e quindi arriva e si ferma in corso
Emilia, poi abbiamo qualcosa che, per chi non conosce il pezzo, della Circoscrizione 7
stiamo parlando, quindi da corso Emilia a lungo Dora Napoli, ci saranno non più di 100
metri in linea diretta, e non si riesce ad unire un pezzo di ciclabile da corso Vercelli a
quella che diventa poi lungo Dora Napoli, che è quello poi l’innesto su tutto quello che
va a finire su corso Giulio Cesare, o verso via Cigna, come diceva lei, giustamente, ma
c’è già un pezzo, allora qualcosa non funziona. Cioè, riusciamo... scusate, non sono in
Maggioranza, quindi riuscite a fare delle piste ciclabili che sono fatte con due cordoli e
quattro segnaletiche, torno a ripetere, per capirci bene, ma quella di corso Lecce è una,
quella di corso Novara tra via Bologna e corso Palermo, glielo dirò sempre, è l’altra,
cioè fare quella... la si può fare con una spesa neanche di 100 euro, penso, mettendo in
conto, non so quanto costeranno i cordoli, costano poco, ma parliamo di vernici e quindi
a quel punto lì, dato che c’era questo pezzo di strada davanti, si poteva unire,
naturalmente, in via provvisoria, perché a me non piacciono queste piste di quel tratto
che ho detto poc’anzi, perché non sono sicure, a mio parere non sono congegnate come
erano in quel tratto che, invece, passa da corso Palermo per poi andare verso via Cigna,
quindi verso corso Palermo, corso Vercelli, quindi parliamo del controviale di corso
Novara, per capirci, per chi ci sta ascoltando, quindi il controviale di corso Novara, che
va dal Cimitero, per esempio, fino a quello che riguarda poi piazza Baldissera. In questo
caso, invece, noi abbiamo un pezzo di 100 metri nella Circoscrizione 7, che tutti
reclamano e anche alcuni negozianti che stanno su lungo Dora Napoli e che combattono
tutti i giorni contro il degrado e quello che sia, e noi diciamo: “È nel progetto, la
progetteremo insieme”, significa che la progetterà chi verrà dopo, sicuramente, questo
l’ho capito anch’io, ma su questo pezzo, io non credo che ci fosse tanto da fare, cioè il
delimitare la pista ciclabile o il continuamento di corso Vercelli, per far sì che chi si
trova in mezzo alla strada abbia il marciapiede, almeno, a garanzia si poteva fare, visto
che, lo ripeto, non mi piace come è stato fatto negli altri posti, ma se l’abbiamo fatto in
corso Lecce, l’abbiamo fatto in corso Novara, allora perché non farlo in questo piccolo
pezzo di tratto? Lo si unisce, poi quando ci sarà il progetto fantastico di riqualificazione,
quello che arriverà, come mi pare di vedere in fine corsa (incomprensibile), come la
Manifattura Tabacchi, dal 2000 si aspetta la Manifattura Tabacchi, ma non abbiamo mai
visto nessun progetto, e la stessa cosa è su queste piccole cose, ma questa è molto
piccola e si farà sicuramente, altre non le vedo fare. Assessore, le piste ciclabili sono
importanti e sono prioritarie, per quello che lei ha detto spesso e volentieri, ma devono
essere per completezza, competenza e anche per correttezza di quello che può essere
(incomprensibile) che sopra ci vanno poi a viaggiare, dato che oggi diventa difficile
guidare la macchina all’interno di una città come la nostra, impazzita, in cui ci
sfrecciano contromano biciclette, monopattini e via discorrendo, quindi tu hai di tutto e
di più, quindi diventa una guerra, quasi, fra l’automobilista e il ciclopedonista e quello
che va col monopattino, ma è una guerra in cui... è voluta, perché quando non ci sono le
regole, le guerre non portano vincitori, portano sconfitti da ambo le parti, ci sono
automobilisti che sono, naturalmente, coscienti che poi causeranno degli incidenti su
queste piste ciclabili, ci sono, invece, altri che saranno coscienti che invece, andando
con un monopattino senza avere le luci e tutto quanto, potranno incappare in un
incidente e forse anche perdere la vita o rimanere menomati, ma questo è il gioco delle
parti. Però chi sta qua, chi comanda la Città, deve ovviare a questo, dove? Direttamente
cercando di interporre quelle che sono le piste ciclabili, come dicevo poc’anzi, in una
maniera corretta e sicura e non solamente parallela a quello che è (incomprensibile)
stradale, e in seconda e ultima analisi è quella di far sì che quelle regole vengano
rispettate e se non ci sono delle regole cittadine, l’ha detto lei stessa, naturalmente c’è
un Codice della Strada che va rispettato, che dice come si va sulle piste ciclabili e come
si va sui marciapiedi e sulle piste... sulle strade normali. Quindi su questo mi aspetto
quanto prima, naturalmente, una risposta anche abbastanza celere, per migliorare quel
pezzo di strada, quel pezzo di zona che tutte le sere, tutte le notti, noi vediamo di tutto e
di più, c’è lungo Dora Napoli che sembra veramente..., insomma una kasbah come a
Barriera di Milano dalla parte di... largo Montanaro e… (incomprensibile).

PETRARULO Raffaele
Sì, sì, no, basta, con la kasbah concludo tranquillamente, perché tanto la conosciamo
tutti. Grazie.

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