Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2020-01884
"I SERVIZI PER L'INFANZIA, TRA IL NUOVO SISTEMA INTEGRATO E LE MODIFICHE UNILATERALI" PRESENTATA IN DATA 9 SETTEMBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all'interpellanza n. mecc. 202001884/002, sono presentatrici le Consigliere
Artesio, Pollicino e Albano. Risponde sempre l’Assessora Di Martino al titolo:

“I servizi per l’infanzia, tra il nuovo sistema integrato e le modifiche unilaterali”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do la parola all'Assessora di Martino. Ah, mi scusi, no, si deve segnare. Okay.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Va bene? Sì. Grazie, Presidente. Questa interpellanza richiama quella precedente, quindi
per alcune cose dovrò ripetere, ovviamente approfondisco nel merito la nuova
impostazione. Allora, sull'orario di lavoro del personale dei Servizi Educativi, ripeto,
non sono state introdotte le modifiche unilaterali, come lascia intendere il titolo
dell'interpellanza, ma con le note della Direzione si è dichiarata un'intenzione, aprendo
come previsto dal contratto collettivo di lavoro, la fase del confronto sindacale. L'intesa
raggiunta con le Organizzazioni Sindacali e aziendali ed RSU, integra un importante
investimento di risorse per il rinforzo della compagine dei dipendenti, assegnato ai
Servizi Educativi, prevedendo l'immissione in servizio di circa 300 persone, tra
assunzioni a tempo indeterminato, determinato e altre forme contrattuali. Il
rafforzamento, anche, dei servizi di sostegno, all'inserimento scolastico delle bambine e
dei bambini disabili e di assistenza in sezione e pulizia. Sono state poste le basi per
affrontare questo periodo, che, come, opportunamente, riconosce la Consigliera Artesio,
è particolarmente impegnativo per tutte le figure professionali, compresi anche i
dipendenti amministrativi, che contribuiscono anch’essi al funzionamento dei Nidi
d'Infanzia e delle Scuole dell'Infanzia. Ritengo che la proposta fatta con le note della
Divisione, poi discussa e condivisa con le Organizzazioni Sindacali, sia ragionevole e
sostenibile, anche in considerazione della successione dei provvedimenti dei Governi
centrali e regionali che, solo in prossimità della data di apertura dei servizi, hanno
chiarito le condizioni di funzionamento dei servizi stessi. In questo quadro, l'intesa
raggiunta con le Organizzazioni Sindacali, nel rispetto, come dicevo prima, sia del
contratto collettivo nazionale, che degli accordi integrativi, sulle possibilità di poter
mettere a disposizione dei servizi, una parte del monte ore delle attività integrative che
non è stato variato come numero, quindi rimane di 80 ore, per un periodo definito e
sperimentale, con l'obiettivo di assicurare una maggior compresenza negli orari di
maggior necessità, permette di affrontare la riapertura con una disponibilità di risorse,
che consente di organizzare il servizio, in una situazione che quest'anno è
particolarmente inedita e complessa. È già previsto che a metà novembre si
verificheranno, con le Organizzazioni Sindacali, gli esiti delle disposizioni
organizzative predisposte, mentre sta proseguendo i suoi lavori il tavolo centrale per le
decisioni ulteriori sull'organizzazione oraria, di cui parlava prima anche la Consigliera
Parlacino, e l'applicazione degli istituti contrattuali. Quindi c’è ancora un percorso che
si sta facendo e quindi non tutte le situazioni sono ancora state definite. Pur nella fatica
del momento, tutti siamo consapevoli che nella ripresa dei Servizi Educativi, occorreva
armonizzare le necessità del contrasto alla diffusione dell'epidemia, con quelle delle
famiglie, di avere un'estensione di servizio adeguato, e dei bambini, di un progetto
pedagogico di qualità, questa è stata ed è la priorità, assicurare il rientro in presenza di
tutte le bambine e i bambini in sicurezza, con attenzione alla qualità pedagogica, come
dicevo prima. Mentre è andato avanti il percorso intrapreso con l'approvazione delle
linee di indirizzo, sul sistema integrato dei servizi per l'infanzia e in particolare le
relazioni con gli altri attori del sistema, tenendo conto della situazione nuova,
determinata dalla pandemia e della priorità che ho appena citato, che in questo momento
non può essere ignorata e assume una rilevanza strategica per il servizio. Relazioni che
si sono concretizzate, con la partecipazione di personale dei gestori, dei Nidi in appalto
e convenzionati e delle Scuole d’Infanzia convenzionate, ai gruppi di lavoro organizzati
durante la sospensione delle attività educative e didattiche, da cui sono scaturite le
proposte di organizzazione in questa fase di emergenza e nuove linee pedagogiche ed
educative coerenti con essa. Sempre in attuazione del nuovo modello integrato 0-6, è
stato approvato dalla Giunta il protocollo d'intesa per avviare il nuovo sistema di
iscrizione alla Scuola dell'Infanzia, mediante un unico applicativo per tutti i gestori, in
modo che le famiglie possano avere il quadro complessivo dell'offerta e presentare
un'unica domanda on-line qualunque sia il gestore scelto. Infine, è stato costituito un
tavolo di lavoro permanente con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, sulle
questioni legate alla ripresa delle attività educative e scolastiche e la tutela delle imprese
e dei lavoratori dell'indotto scolastico. Il tavolo, che ha trovato l'accordo su obiettivi
comuni e modalità di lavoro, si riunirà periodicamente, per monitorare la situazione dei
comparti nel corso dell'anno scolastico. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, grazie, Assessore Di Martino. Passo subito la parola alla Consigliera Artesio,
per i cinque minuti assegnati.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Che la situazione straordinaria richiedesse un cambiamento nei modelli
organizzativi, ai fini della tutela della sicurezza di tutte le componenti della comunità
scolastica, pur nella qualità dell'offerta educativa, è assolutamente scontato, persino
ovvio, per quanto faticoso. Quindi, da questo punto di vista, la cooperazione che anche
le Organizzazioni Sindacali hanno dimostrato nella sottoscrizione dell'intesa che varrà
fino alla fine del mese di novembre mi pare che sia in armonia con il quadro nel quale ci
stiamo tutti quanti: istituzioni, organizzazioni intermedie e popolazione, muovendo. La
questione che io ponevo è, al di là degli aspetti di carattere organizzativo, che sono stati
fin qui concordati, ha però una caratteristica di tipo strategico, nel senso che, è pur vero,
e credo che non ci si azzarderà a far diversamente, che l'Amministrazione ha assunto
l'impegno, perché le modifiche che sono state finora introdotte sulle modalità di utilizzo
del tempo di lavoro, non siano quelle a regime, ma siano quelle della fase transitoria.
Però, è altrettanto vero che quel tipo di organizzazione oraria di servizio in sezione e di
formazione e dei momenti di pausa durante l'arco della prestazione di servizio, non è
l'esito, semplicemente, di una trattativa tra le parti, ma è l'esito di un progressivo ben
precedente alla legislazione sul sistema formativo integrato, percorso che la Città di
Torino ha compiuto nell'arco di qualche decennio, relativamente all’approfondimento
della qualità educativa dei propri servizi, e così, se è pur vero che il Contratto Collettivo
Nazionale, per quello che riguarda gli Enti Locali, prevede le 30 ore intese come
standard massimo, è però altrettanto vero che nulla vieta agli Enti Locali di applicare
delle modalità di quell'orario di carattere diverso come è avvenuto nella Città di Torino.
Avvenuto nella Città di Torino, proprio in analogia a quella che è la modalità
organizzativa del tempo di docenza e di attività educativa della Scuola per l'Infanzia
Statale. Quindi la questione che io pongo è che la modifica dell'orario che è stata
concordata in condizioni di emergenza per le Scuole per l'Infanzia Comunali è una
necessità che il Comune ha mostrato e che ha cercato di governare con questo metodo,
non è un aspetto ordinario che abbia caratterizzato anche altri soggetti gestori della
Scuola per l'Infanzia, non perlomeno quello della Scuola per l'Infanzia Statale. Quindi,
il Comune di Torino si è trovato a dover intervenire sull'orario, perché era stretto in una
morsa tra la doverosa e condivisibile necessità di continuare a mantenere l'offerta
educativa nella tutela della sicurezza e la non sufficiente dotazione organica o
possibilità di assunzioni di altro personale, a seguito di quello che io giudico: “Una
sciagurata riduzione del personale degli Enti Locali”. Questo è il tema, basterebbe,
serenamente, ammettere che si è cercato di fare il meglio con la collaborazione di tutti,
perché ci si è trovati in un sistema che era già fortemente stressato, dal punto di vista
delle dotazioni organiche e delle progressive fuoriuscite delle condizioni di salute del
personale addetto, cioè tutto quello che fino a sei mesi fa l'Amministrazione ci
raccontava, per spiegarci che avrebbe dovuto ridurre sezioni di scuola per l'infanzia
Comunale verso le scuole Statali, perché le caratteristiche del nostro sistema erano
quelle che ho finito di descrivere e però la scuola materna statale, la scuola per l'infanzia
statale le modifiche di orario non le ha fatte. Quindi, assumiamo il dato che si sta
cercando di navigare al meglio possibile in un mare periglioso, dove alle onde d'urto
improvvise della pandemia c'erano le onde sottotraccia delle sotto datazioni di
investimenti in formazione e personale in questo settore. Basta essere chiari, basta
essere chiari e tutto si comprende e non diventa oggetto di polemica. Quindi, da questo
punto di vista, io non ho nulla da aggiungere sulle scelte che sono state fatte, se non
pretendere una certa continuità nell'essere espliciti e sinceri nelle comunicazioni, perché
non si può dire: “Andremo verso la direzione di uniformare i modelli gestionali”,
pensando che il modello gestionale non sia quello più favorevole, che in questo
momento è quello dell’infanzia statale. Vuole l'Assessore il nome del sistema formativo
integrato, andare a proporre alla scuola per l'infanzia statale di passare dalle 26 alle 30
ore? Vorrei vederla. Quindi, io ho concluso questa discussione su questa interpellanza,
la giudico esaurita. So che ci saranno non esaurite altre relazioni di carattere sindacale
per le modalità più di dettaglio, ma mi rassicura il fatto che si sta nell'alveo degli
accordi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Artesio. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non c’è il
fatto personale nell’interpellanza. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, qui
siamo nella trattazione delle interpellanze, quindi io la ringrazio, Assessora Di Martino.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)