Interventi |
DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. Come citate note della Divisione Servizi Educativi, del 28 agosto 2020, al personale e alle Organizzazioni Sindacali ed RSU aziendali, ben note a me e alla Sindaca, non si è provveduto, unilateralmente, a stabilire il passaggio a 30 ore di attività didattiche settimanali e a 120 ore di monte ore per gli insegnanti delle scuole e dei Nidi dell'Infanzia. Intanto si chiarisce che le educatrici dei Nidi d'Infanzia già hanno tale orario di 30 ore settimanali, mentre per le insegnanti delle Scuole dell'Infanzia si è dichiarata un’intenzione di modifica, aprendo, come previsto dal contratto collettivo di lavoro, la fase del confronto sindacale. Con le Organizzazioni Sindacali è stata raggiunta una prima intesa, che non aumenta l'orario di lavoro complessivo, ma che utilizza sperimentalmente dal 28 settembre e fino alla sospensione per le festività natalizie, una parte del monte ore obbligatorio delle attività integrative del personale, per fronteggiare la situazione conseguente alle misure anti-Covid e incrementare le ore di attività didattica in compresenza. Non c'è quindi alcuna variazione degli accordi sull'orario di lavoro. A metà novembre è stata prevista, sempre con le Organizzazioni Sindacali, una verifica di tale intesa. Con deliberazione del 10 settembre, la Giunta Comunale, nell’approvare le linee di indirizzo per l'apertura dei servizi per l'Infanzia, ha preso atto della necessità di aumentare la compresenza del personale nelle ore di massima necessità, in modo da poter, per una parte importante della giornata, ovviare alle situazioni di concentrazione di bambini e bambine con tutto il gruppo sezione insieme per lunghi tempi e consentire una proficua attività a gruppi più piccoli, diminuendo in questo modo l'esposizione oraria del personale al contatto con gruppi numerosi e anche quella reciproca dei bambini e assicurando nel contempo un'offerta educativa più adeguata. Per quanto riguarda l'applicazione degli istituti contrattuali a questa nuova situazione, è aperto e sta proseguendo i suoi lavori, il tavolo centrale, con le rappresentanze dei lavoratori per le ulteriori decisioni sull’organizzazione oraria, previo coinvolgimento dei collegi dei docenti. Pertanto, non solo le note della Divisione sono del tutto coerenti col Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli insegnanti e degli educatori e degli Enti Locali, di più, lo stesso Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 14 settembre del 2000, all'articolo 30, attualmente ancora in vigore, prevede che l'attività didattica, cioè il rapporto diretto insegnante-bambini, è di 30 ore settimanali e che la riduzione in misura non inferiore a 25 ore settimanali, è praticabile solo a condizione che i servizi di controllo interno, certifichino che siano realizzati risparmi in misura almeno corrispondente ai maggiori oneri aggiuntivi; sia, in ogni caso, assicurate certificata la salvaguardia del livello qualitativo e quantitativo del servizio offerto alla collettività. Condizioni che, ovviamente, sono a maggior ragione da considerare nella nuova situazione di organizzazione del servizio, nel rispetto delle misure anti-Covid e che non sono in alternativa alle assunzioni, essendo anche stati previsti rinforzi di personale su tutte le qualifiche. Pertanto una limitata e temporanea modifica non del monte ore complessivo, ma delle modalità di effettuazione dell'orario degli insegnanti, è del tutto coerente col Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che, ribadisco, prevede un orario di attività didattica di 30 ore per le insegnanti e quindi superiore a quello che la Città di Torino applica, di 26 ore. Così come peraltro lo stesso monte ore di attività integrative che gli insegnanti attualmente, obbligatoriamente, svolgono pari a 80 ore annue e che non è stato variato, è inferiore a quanto indicato nel medesimo articolo 30, che prevede fino a 20 ore mensili e in ogni caso non meno di 120 ore annuali. Ringrazio, quindi, le Consigliere interpellanti, perché le domande poste consentono di chiarire la correttezza dell'operato degli uffici amministrativi, sotto tutti i punti di vista: amministrativo, di tutela dei diritti dei lavoratori, che conservano una condizione di maggior favore, rispetto al contratto collettivo di lavoro, ma soprattutto a tutela dei diritti delle famiglie e delle bambine e bambini, avendo agito in conformità, riguarda all'indirizzo politico e operativo, che l'Assessorato ha dato per la ripresa dei propri Servizi Educativi, in coerenza con i documenti ministeriali, che, lo ribadisco, è quello di garantire a tutte le bambine e ai bambini la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei Servizi Educativi delle scuole dell'Infanzia in presenza, ma anche con attenzione alla qualità pedagogica delle relazioni e delle esperienze educative e nel rispetto delle modalità tipiche dello sviluppo infantile. Grazie. DI MARTINO Antonietta (Assessora) (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, è rimasto 80, nonostante il contratto nazionale… DI MARTINO Antonietta (Assessora) È rimasto 80, nonostante il contratto nazionale preveda minimo 120. |