Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io credo che il lavoro di questa Commissione Speciale è stato, tutto sommato, un buon lavoro, visto il contesto in cui si partiva; sappiamo che siamo partiti abbastanza tardi con questa Commissione e ci abbiamo messo poco più di un anno sostanzialmente, e il lavoro mi sembra sia stato svolto con criteri oggettivamente super partes da parte dei commissari che hanno partecipato. Devo dire che ho apprezzato anche il fatto che alcune posizioni sono state anche riviste, nel corso dello svolgimento delle diverse Commissioni. Tutta la programmazione dell’attività è stata sviluppata secondo una fase conoscitiva, che ha fatto da premessa poi a quella parte di lavorazione, e anche il coinvolgimento delle Circoscrizioni, in primis dei Presidenti, è stato comunque, credo, proficuo, soprattutto per quanto ha riguardato la conoscenza di esperienze che in passato aveva vissuto in prima persona chi aveva vissuto, diciamo, la parte di accentramento di due Circoscrizioni in una, che quindi ha ulteriormente dato elementi per arrivare poi alle posizioni, che sono state quelle che la Presidente Paoli adesso ha testé riassunto. Certo, è un lavoro che poteva essere più radicale, poteva essere più coraggioso, per molti versi; sono state sicuramente riviste delle funzioni in maniera più aderente a quelli che sono i compiti delle Circoscrizioni e che tentano di rafforzare delle competenze per migliorare la possibilità delle Circoscrizioni di essere uno strumento fattivamente più vicino ai cittadini. Credo che, soprattutto in momento come quello che abbiamo vissuto nel corso proprio della parte finale dei lavori della Commissione, cioè quello della fase di pandemia, questo è stato reso maggiormente evidente di dover rafforzare tutta una serie di servizi, soprattutto in capo a quelli che sono i servizi sociali che necessitano di una maggiore garanzia di poter svolgere delle attività di prossimità con maggiore vigore e maggiore risorse soprattutto, perché poi il vero tema è quello di riuscire a credere che il Decentramento sia uno strumento che va quindi potenziato anche con maggiori risorse, non solo in termini economici, ma anche proprio in termini di risorse umane da mettere a disposizione delle Circoscrizioni. Dicevo che si poteva sicuramente avere modo di fare un lavoro più coraggioso, per certi versi; c’è anche un argomento che io credo vada comunque richiamato, che è quello di rivedere un Decentramento in un’accezione addirittura più ampia, che possa dare maggiore respiro alle Circoscrizioni, che sono proprio la cerniera nei confronti dei Comuni contermini, e quindi poter rivedere un Decentramento in un’ottica proprio di un’Area Metropolitana, perché sappiamo che ad oggi tutta una serie di servizi che vengono erogati e anche di visione e di possibilità di fare della programmazione a livello, diciamo, di Circoscrizioni decentrate, deve essere coordinato con quella che è l’attività dei Comuni vicini. Devo dire che, in ogni caso, gli aspetti che sono stati anche richiamati dalla Presidente su quelle che hanno riguardato anche le funzioni dei Comitati di Quartiere, delle possibilità delle Consulte, hanno cercato di andare in questa direzione. Ancora mi sembra necessario, comunque, richiamare il fatto e ringraziare anche del lavoro tutti i colleghi che hanno partecipato, mi è sembrato anche in maniera piuttosto produttiva da parte sia della Maggioranza che della Minoranza, sicuramente dei Presidenti delle Circoscrizioni; io ancora spendo una parola anche per il lavoro svolto dalla Presidentessa Paoli, che comunque ha lavorato seriamente, anche, devo dire, con capacità produttiva notevole, quindi sia nella mediazione che poi nella proposta anche della delibera finale. Mi accodo anche al richiamo nella memoria anche - e mi fa piacer farlo - di Anna Tornoni, che aveva guidato inizialmente, aveva supportato inizialmente questo lavoro e che fa piacere ricordare in quest’Aula. Grazie, Presidente. |