Interventi |
FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Anch’io voglio ringraziare ovviamente la Presidente Paoli e tutta la Commissione Decentramento. Io ho seguito i lavori della Commissione e sin dall’inizio - probabilmente è una mia deformazione professionale - ho sottolineato la questione dei costi e delle risorse delle Circoscrizioni, sottolineando ovviamente il rapporto cosiddetto “costi-benefici” che c’è tra le Circoscrizioni e poi tutta la struttura politica dell’Ente. Sin dall’inizio a questa mia richiesta mi è stato risposto - mi ricordo un intervento della Consigliera Artesio - che noi dovevamo comunque fare un discorso senza considerare le risorse, ma ipotizzando, diciamo, un Ente con risorse infinite, senza mettere, diciamo, in primo piano la questione del nostro Ente, che è il Comune di Torino, che è il Comune più indebitato d’Italia, con una carenza di personale strutturale, con una scarsità di risorse economiche-finanziarie, e quindi i lavori della Commissione sono iniziati in questo modo, son proseguiti, devo dire, anche in maniera abbastanza proficua, con l’intervento dei Presidenti sulle questioni che riguardavano le competenze, riguardavano, diciamo, le attività che riguardano gli Assessorati dalle Circoscrizioni e anche sulla Consulta di Quartiere è stato un passo in avanti rispetto, invece, alle Commissioni, che avevano obiettivamente... alle Commissioni di Quartiere, che hanno avuto uno scarso successo, per non dire disastroso; poi obiettivamente, nel momento in cui la questione delle risorse non si è mai affrontata o comunque non si è mai entrati nel vivo, verso il termine dei lavori ho evidenziato alla Presidente un maggior approfondimento su questo tema, ma purtroppo non c’è stata occasione, perché bisognava chiudere i lavori, non c’era più tempo e io... obiettivamente la mia unica richiesta è stata quella di avanzare ai Dirigenti del Comune di Torno, che sono quelli che conoscono i conti e conoscono i numeri, una tabella con i costi delle Circoscrizioni su otto e gli eventuali risparmi passando a cinque o a quattro, tabella o comunque numeri che nella Commissione Decentramento non abbiamo mai preso in considerazione, non abbiamo mai affrontato. Una volta ottenuti questa tabella e questi dati, li ho girati a tutti i membri della Commissione, chiedendo appunto una Commissione di approfondimento sia su questi numeri e sia sui lavori della Commissione che c’era stata nella consiliatura precedente con la Presidente Onofri, in cui avevamo chiesto di audire... - mi ricordo anche la Consigliera Scanderebech che l’aveva chiesto - di audire la Presidente Onofri per capire quali erano state le motivazioni che avevano portato la scorsa consiliatura a ridurre le Circoscrizioni a cinque a partire dal 2021; anche su questo tema non c’è stato più spazio, diciamo, da parte della Commissione. A quel punto sono stato costretto ad abbandonare i lavori, perché non c’era più, da parte della Commissione, la volontà di discutere, ma la discussione era già stata presa. Da Consigliere Comunale, quindi, devo ribadire qui in Aula quali erano le mie convinzioni, che mi portavano a una riduzione delle Circoscrizioni e che devo sottolineare anche qui in Aula, perché non possiamo dire, come è scritto in delibera, che “non hanno fatto emergere rilevanti risparmi” e mi spiace, ma i Dirigenti del Comune di Torino invece hanno detto che un eventuale accorpamento da otto a cinque o a quattro porta un risparmio dai 2 ai 3 milioni di euro all’anno, non lo dice Antonio Fornari, lo dicono i Dirigenti del Comune di Torino. E io non ho visto altre tabelle di altri esperti di numeri che abbiano detto il contrario e quindi lo dico ai Consiglieri della Commissione Decentramento e chiunque altro: se avete altre tabelle, se avete altri numeri, portatele, le guardiamo e le valutiamo; io, oltre a quei numeri, non ho visto altro. E quindi lo dico ai Consiglieri principalmente di Maggioranza, e poi sono quelli che hanno votato il Piano di interventi alla Corte dei Conti: noi abbiamo votato un Piano di interventi alla Corte dei Conti, in cui c’era un elenco di impegni che prendeva questo Comune di Torino, uno degli impegni era: “Riduzione delle spese delle Circoscrizioni”. Con questa riforma noi non solo non riduciamo le spese delle Circoscrizioni, ma le aumentiamo perché ritorniamo a otto. Lo Statuto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, perché dal 2021 dovevano diventare cinque, invece noi adesso torniamo a otto e quindi aumentiamo i costi dell’Ente. Io ve lo dico, perché il Piano di interventi lo abbiamo votato noi come Maggioranza, loro non l’hanno votato e secondo me la Corte dei Conti prima o poi ci chiamerà o vi chiamerà, perché io sinceramente questo Statuto e questo Regolamento non voglio votarlo così, perché noi avevamo preso un impegno chiaro di riduzione delle spese delle Circoscrizioni; votando questo Statuto e questo Regolamento, noi quell’impegno lo stiamo sconfessando e potremmo essere chiamati dalla Corte dei Conti a dare delle giustificazioni, a dare delle giustificazioni su questo aumento dei costi dell’Ente. Se voi siete convinti che, invece, quanto scritto nella delibera dello Statuto sia invece corretto, e cioè che una riduzione da dieci a otto e un’eventuale riduzione da otto a cinque non porta a rilevanti risparmi, per me 2 barra 3 milioni di euro sono un risparmio rilevante e sinceramente non vorrei doverli rimettere prossimamente e risarcire il Comune di Torino su questo. E quindi obiettivamente sono in difficoltà nel dover sostenere le otto Circoscrizioni, perché poi, oltre alla questione meramente economica, c’è anche una questione politica: da una parte c’è stato appena adesso un referendum in cui i cittadini hanno dato un’indicazione chiara sulla riduzione dei costi della politica e sulla riduzione dei parlamentari, il Comune di Torino e il Consiglio Comunale di Torino invece va nella direzione opposta, di aumentare i Consiglieri di Circoscrizione o comunque di tenerli e quindi di non rispettare una sorta di volontà popolare, che era quella di ridurre i costi della politica, che era un pilastro del Movimento 5 Stelle, della forza politica di cui io faccio parte, era nel programma elettorale: se andate a leggere il programma elettorale del 2016, il Movimento 5 Stelle nel programma elettorale aveva detto anche quello, di rendere efficienti e efficaci le Circoscrizioni, perché in questo momento rimanere a otto non rende efficienti e efficaci le Circoscrizioni, perché la situazione attuale del Comune di Torino, lo ripeto, non è una situazione ottimale, abbiamo i Servizi Sociali che sono già strutturati su quattro Circoscrizioni perché non abbiamo la possibilità di averne di più e quindi i servizi, le ASL sono già strutturate su quattro quadranti, sarebbero su quattro macro-aree, i Servizi Sociali la stessa cosa, i servizi che riguardano il suolo pubblico o comunque altri servizi amministrativi - c’era una delibera di poco fa del dottor Spoto - sono già inquadrati su quattro macro-aree, perché non abbiamo la possibilità di dividere il personale su più Circoscrizioni. Abbiamo avuto per quattro anni Presidenti di Circoscrizione che si sono lamentati per carenze di personale, che cosa fa la politica invece? Perché è questo che sta facendo. Dice: “Non ce ne frega niente della situazione del Comune di Torino, dei conti del Comune di Torino, noi continuiamo a rimanere su otto Circoscrizioni, continuiamo ad avere più di cento Consiglieri di Circoscrizione, più quattro Presidenti. Se poi il Comune di Torino attraverso le proprie risorse non riesce a garantire dei servizi e dovrà chiudere magari delle sedi anagrafiche, a noi non interessa, l’importante è avere la rappresentanza popolare e avere dei Consiglieri di Circoscrizione”, sinceramente, io ve lo dico, a me, come portavoce del Movimento 5 Stelle, questa riforma non mi piace, non la condivido e lo evidenzio qui in Aula. Ovviamente la stessa cosa da parte del Partito Democratico, che aveva votato nella scorsa consiliatura la riduzione a cinque Circoscrizioni e che ora torna indietro a otto, però da parte del Partito Democratico a queste giravolte siamo un po’ abituati, quindi non è una novità, quindi da quel punto di vista lì non ci meravigliamo più che cinque anni fa avevano votato per cinque e adesso votano per otto, su quello non... Quello di cui mi meraviglio invece è da parte del Movimento 5 Stelle, cioè una forza politica che aveva fatto del cavallo di battaglia la riduzione dei costi della politica, l’aveva inserita nel programma elettorale, ora torna indietro, perché purtroppo dobbiamo evidenziarlo, noi abbiamo alcune Circoscrizioni..., faccio l’esempio della Circoscrizione 1, che costa di più rispetto a quanti sono i soldi che gestisce, costa circa 280.000 euro all’anno e ne gestisce 240.000. Ma secondo voi un’azienda privata può andare avanti se spende di più rispetto a quello che incassa? No, il giorno dopo porta i libri in Tribunale e fallisce. Invece noi continuiamo a mantenere alcune Circoscrizioni che costano di più rispetto ai soldi che poi gestiscono, direttamente o indirettamente. C’è qualcosa che in questa riforma non va e che io ho chiesto invano, nelle Commissioni Decentramento, di discuterne, ma non c’è stata possibilità perché ormai si era deciso così e non si poteva più tornare indietro, non si poteva più discutere e a me spiace, spiace perché obbiettivamente come Gruppo consiliare… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, va beh... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, allora... FORNARI Antonio Volevo solo finire. E quindi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma tanto chi di dovere conosce già tutte le forze politiche, su come hanno votato e la possibilità di cambiare poi successivamente, non è importante. Quello che è importante in questa riforma del Decentramento è che, purtroppo per i cittadini, per quanto riguarda i servizi offerti ai cittadini, non ci sarà né un miglioramento, rimanendo a otto Circoscrizioni, perché le sedi anagrafiche, l’abbiamo visto in questo mandato, alcune sedi sono state chiuse e altre... probabilmente nel prossimo mandato ne chiuderanno altre, perché la situazione dell’Ente non migliorerà nei prossimi cinque anni, lo vediamo adesso con il lockdown che sta andando avanti, la situazione non migliorerà e i conti dell’Ente non miglioreranno. Eppure gli unici che non dovranno fare dei risparmi chi sono? Sono i politici, la politica non deve fare risparmi perché deve garantire rappresentanza sul territorio. Però poi diciamo... facendo le consulte di quartiere diciamo però ai cittadini di avvicinarsi alla politica e di farlo in maniera gratuita, questo è un messaggio sbagliato e che io ribadisco col mio voto contrario, ma nemmeno contrario perché sinceramente partecipare in una discussione su un voto in cui non c’è stata poi la possibilità di confrontarci mi pare veramente riduttivo e quindi non parteciperò al voto, perché non ha molto senso partecipare a una discussione del genere. Grazie. |