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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2020-01861
RIFORMA DEL DECENTRAMENTO E DELLA PARTECIPAZIONE - APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTO DELLA CITT?.
Interventi
VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Ringrazio solamente lei, ancora qualcuno si offende. La ringrazio
per... la ringrazio, Presidente, a parte gli scherzi, no, ci tengo a precisare una cosa,
perché sono state dette delle cose inesatte: più di un anno fa questo Consiglio
Comunale, che è titolato a modificare lo Statuto della Città, ha deciso di istituire una
Commissione Speciale dove ha avuto il compito di portare una proposta al Consiglio
Comunale e, infatti, la stiamo votando. Le ricordo, solamente per correttezza nei
confronti di tutti e anche di chi ci ascolta, che la Commissione Decentramento era
aperta a tutti, chi voleva poteva partecipare, anche se non era titolare della
Commissione, quindi non era una Commissione chiusa e non bisognava essere per forza
iscritti per poter partecipare, infatti non a caso partecipavano anche i cittadini e
persone... chiunque poteva partecipare. Tolto questo... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, no, è verissimo, s’informi Consigliera Montalbano. Tolto...
facendo questa piccola precisazione, che era dovuta, io, Presidente, ci tengo anche a dire
un’altra cosa: quando si modificano gli assetti istituzionali di una Città, soprattutto di
una Città come Torino, e si modificano gli statuti, penso che sia corretto coinvolgere
tutte le forze politiche e non solo. Perché dico questo? Infatti, non a caso, nel nostro
Statuto oggi, per approvare questa delibera servono 27 voti e non ne servono 21, c’è un
motivo perché accade questo: perché, quando si modificano gli assetti istituzionali, lo si
deve fare cercando di coinvolgere tutti, evitando che una Maggioranza da sola possa
stravolgere completamente lo Statuto della Città di Torino, e io credo che sia importante
questo e non mi meraviglia il fatto che oggi in questo Consiglio Comunale, su 41
componenti, compresi la Sindaca, ci sia qualcuno che non è d’accordo su questa
proposta, anzi, legittimo, anzi, è stato anche utile, come ha ricordato prima la collega -
forse Foglietta -, al dibattito. Però io ho partecipato a quella Commissione come
membro della Maggioranza, ma non con la casacca politica, perché, ripeto, era
fondamentale provare a togliersi la casacca e ragionare nello specifico, perché ho
imparato in questi anni, soprattutto nelle storie recenti di questo Paese, che chi prova a
cambiare le regole a colpi di Maggioranza, solitamente non fa una bella fine politica, e
non parlo solamente a livello locale, ma anche a livello più alto del nostro, perché
secondo me il coinvolgimento è fondamentale, perché questa qui è la riforma della Città
di Torino perché se no se la Maggioranza o la Minoranza o un qualsiasi altro Gruppo
voleva modificare lo Statuto o modificare il Regolamento del Decentramento, poteva
scrivere una delibera, mettersi seduti in una stanza con chi riteneva più opportuno, la
presentava, la portava qui e poi qui in base ai voti si decideva, però secondo me è stato
il percorso più corretto. È stato il percorso più corretto, perché abbiamo avuto la
possibilità di confrontarci, ad esempio io non penso che questa sia una riforma perfetta e
non è neanche la riforma che mi rispecchia al 100%, però all’interno di un dibattito
quando si modifica lo Statuto, è importante anche ascoltare chi la pensa diversamente da
te e io su alcune cose ho cambiato idea e su altre non ho cambiato idea, qualcun altro ha
cambiato idea su altre cose e questo era il compito della Commissione Speciale, cioè era
una Commissione speciale a tempo, proprio per produrre qualcosa di utile e positivo,
speriamo positivo. Poi io non sono proprio d’accordissimo che siamo arrivati troppo
tardi, perché quando è stato approvato il Regolamento nello scorso mandato, bisognava
anche metterlo in pratica, quindi bisognava avere un po’ il tempo sia alle Circoscrizioni
per attuarlo, sia al Comune per cercare di capirlo. Io sinceramente ho avuto la possibilità
di fare il Consigliere di Circoscrizione nello scorso mandato, non l’ho fatto con questo
Regolamento attuale l’ho fatto con uno vecchio, ho avuto la possibilità di conoscere la
Circoscrizione e di conoscerne i pregi e i difetti: sicuramente io, ripeto, non è la riforma
perfetta, ma secondo me vengono inserite all’intero di questa riforma delle cose molto
importanti, che siamo riusciti a mettere dentro anche - lo dico proprio tranquillamente -
anche alle volte con pareri contrari di alcuni Presidenti di Circoscrizione, alle volte c’era
un mio parere contrario o il parere contrario di qualche altro collega, quindi davvero lo
dico con lo spirito costruttivo, nel senso che a questa Commissione non è che ci siamo
seduti lì e abbiamo deciso io, la Consigliera Paoli e altri quattro: “Facciamo così e
scriviamo”, non è andata così, c’è stato un lavoro lungo di un anno, legittimo che
qualcuno non lo condivida, legittimo che qualcuno presenti degli emendamenti, ci
mancherebbe altro, siamo qui apposta, però metterei tutto in ordine nel senso che questo
è stato deciso dal Consiglio Comunale, poi dopodiché servono i voti, i voti spero ci
siano già oggi per approvare questa modifica di statuto, perché penso sia molto
importante. Oltre ad aver ascoltato le Circoscrizioni, abbiamo ascoltato anche
associazioni, cittadini, e non solo, e io ho imparato molto da questo e, ripeto, ho
cambiato idea su alcune cose e non me ne vergogno affatto, anzi, ne sono più che
contento, perché, ripeto Presidente, quando si cambiano gli assetti istituzionali della
Città, bisogna maneggiarli con cura, perché è importante, perché lo Statuto della Città
non è di una Maggioranza, non è della prima Maggioranza che arriva qui, ma è della
Città. Io rivendico il lavoro che abbiamo fatto, mi permetto la battuta di prima, ringrazio
tutti i colleghi che hanno partecipato a questa Commissione e spero veramente e
vivamente che possa essere approvata già oggi questa modifica. Grazie.

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