Interventi |
VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Ringrazio solamente lei, ancora qualcuno si offende. La ringrazio per... la ringrazio, Presidente, a parte gli scherzi, no, ci tengo a precisare una cosa, perché sono state dette delle cose inesatte: più di un anno fa questo Consiglio Comunale, che è titolato a modificare lo Statuto della Città, ha deciso di istituire una Commissione Speciale dove ha avuto il compito di portare una proposta al Consiglio Comunale e, infatti, la stiamo votando. Le ricordo, solamente per correttezza nei confronti di tutti e anche di chi ci ascolta, che la Commissione Decentramento era aperta a tutti, chi voleva poteva partecipare, anche se non era titolare della Commissione, quindi non era una Commissione chiusa e non bisognava essere per forza iscritti per poter partecipare, infatti non a caso partecipavano anche i cittadini e persone... chiunque poteva partecipare. Tolto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, è verissimo, s’informi Consigliera Montalbano. Tolto... facendo questa piccola precisazione, che era dovuta, io, Presidente, ci tengo anche a dire un’altra cosa: quando si modificano gli assetti istituzionali di una Città, soprattutto di una Città come Torino, e si modificano gli statuti, penso che sia corretto coinvolgere tutte le forze politiche e non solo. Perché dico questo? Infatti, non a caso, nel nostro Statuto oggi, per approvare questa delibera servono 27 voti e non ne servono 21, c’è un motivo perché accade questo: perché, quando si modificano gli assetti istituzionali, lo si deve fare cercando di coinvolgere tutti, evitando che una Maggioranza da sola possa stravolgere completamente lo Statuto della Città di Torino, e io credo che sia importante questo e non mi meraviglia il fatto che oggi in questo Consiglio Comunale, su 41 componenti, compresi la Sindaca, ci sia qualcuno che non è d’accordo su questa proposta, anzi, legittimo, anzi, è stato anche utile, come ha ricordato prima la collega - forse Foglietta -, al dibattito. Però io ho partecipato a quella Commissione come membro della Maggioranza, ma non con la casacca politica, perché, ripeto, era fondamentale provare a togliersi la casacca e ragionare nello specifico, perché ho imparato in questi anni, soprattutto nelle storie recenti di questo Paese, che chi prova a cambiare le regole a colpi di Maggioranza, solitamente non fa una bella fine politica, e non parlo solamente a livello locale, ma anche a livello più alto del nostro, perché secondo me il coinvolgimento è fondamentale, perché questa qui è la riforma della Città di Torino perché se no se la Maggioranza o la Minoranza o un qualsiasi altro Gruppo voleva modificare lo Statuto o modificare il Regolamento del Decentramento, poteva scrivere una delibera, mettersi seduti in una stanza con chi riteneva più opportuno, la presentava, la portava qui e poi qui in base ai voti si decideva, però secondo me è stato il percorso più corretto. È stato il percorso più corretto, perché abbiamo avuto la possibilità di confrontarci, ad esempio io non penso che questa sia una riforma perfetta e non è neanche la riforma che mi rispecchia al 100%, però all’interno di un dibattito quando si modifica lo Statuto, è importante anche ascoltare chi la pensa diversamente da te e io su alcune cose ho cambiato idea e su altre non ho cambiato idea, qualcun altro ha cambiato idea su altre cose e questo era il compito della Commissione Speciale, cioè era una Commissione speciale a tempo, proprio per produrre qualcosa di utile e positivo, speriamo positivo. Poi io non sono proprio d’accordissimo che siamo arrivati troppo tardi, perché quando è stato approvato il Regolamento nello scorso mandato, bisognava anche metterlo in pratica, quindi bisognava avere un po’ il tempo sia alle Circoscrizioni per attuarlo, sia al Comune per cercare di capirlo. Io sinceramente ho avuto la possibilità di fare il Consigliere di Circoscrizione nello scorso mandato, non l’ho fatto con questo Regolamento attuale l’ho fatto con uno vecchio, ho avuto la possibilità di conoscere la Circoscrizione e di conoscerne i pregi e i difetti: sicuramente io, ripeto, non è la riforma perfetta, ma secondo me vengono inserite all’intero di questa riforma delle cose molto importanti, che siamo riusciti a mettere dentro anche - lo dico proprio tranquillamente - anche alle volte con pareri contrari di alcuni Presidenti di Circoscrizione, alle volte c’era un mio parere contrario o il parere contrario di qualche altro collega, quindi davvero lo dico con lo spirito costruttivo, nel senso che a questa Commissione non è che ci siamo seduti lì e abbiamo deciso io, la Consigliera Paoli e altri quattro: “Facciamo così e scriviamo”, non è andata così, c’è stato un lavoro lungo di un anno, legittimo che qualcuno non lo condivida, legittimo che qualcuno presenti degli emendamenti, ci mancherebbe altro, siamo qui apposta, però metterei tutto in ordine nel senso che questo è stato deciso dal Consiglio Comunale, poi dopodiché servono i voti, i voti spero ci siano già oggi per approvare questa modifica di statuto, perché penso sia molto importante. Oltre ad aver ascoltato le Circoscrizioni, abbiamo ascoltato anche associazioni, cittadini, e non solo, e io ho imparato molto da questo e, ripeto, ho cambiato idea su alcune cose e non me ne vergogno affatto, anzi, ne sono più che contento, perché, ripeto Presidente, quando si cambiano gli assetti istituzionali della Città, bisogna maneggiarli con cura, perché è importante, perché lo Statuto della Città non è di una Maggioranza, non è della prima Maggioranza che arriva qui, ma è della Città. Io rivendico il lavoro che abbiamo fatto, mi permetto la battuta di prima, ringrazio tutti i colleghi che hanno partecipato a questa Commissione e spero veramente e vivamente che possa essere approvata già oggi questa modifica. Grazie. |