Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io mi collego a tutti i ringraziamenti e innanzitutto, oltre a ringraziare la Commissione e la sua Presidente e il Vicepresidente per come hanno lavorato, io ringrazio i Consiglieri proprio partendo da quello che ho sentito dire dal collega Versaci, perché penso che quello che abbia detto in questa sede il collega Versaci a mio giudizio sia l’essenza della democrazia: quando cambi le regole del gioco, le cambi sapendo che in questo momento stai governando, ma potresti anche non governare in futuro e lo devi fare tendendo conto di tutte le istanze e di tutte le sensibilità, questo l’hanno fatto i padri costituenti, e che questo sia stato l’atteggiamento del Gruppo di Maggioranza che poteva tirare dritto, in nome di un’ideologia o in nome di una promessa elettorale, che però poi, entrando nella vita di governo della Città, ci si è dovuti rendere conto che i luoghi della democrazia sono le Circoscrizioni, sono un luogo in cui chi oggi prova a candidarsi mettendoci la faccia, perché sono luoghi dove si esprime una preferenza, dove un politico può essere valutato da chi lo ha votato, e non votato la volta dopo, e il fatto che si sia deciso di far rimanere le Circoscrizioni a otto non è una sconfitta, è una vittoria e lo dico al Consigliere che è intervenuto prima accusando i suoi colleghi di non aver ottemperato a un pezzo del programma elettorale. Guardi, Consigliere, io rifuggo dalle assise che vengono costituite per estrazione, come Grillo spesso dice, che non si fida del Parlamento e lo vorrebbe per estrazione, perché poi, se questo capitasse, rischiamo di avere certi interventi che sento spesso fare da lei in quest’Aula, che sembra capitato qui per estrazione, senza aver guardato cosa ha voluto dire fare un lavoro. Io ho partecipato in parte, in parte ai lavori della Commissione, ma so esattamente che se il Movimento 5 Stelle, come le altre forze politiche di quest’Aula, hanno a cuore la rappresentanza della gente, a difesa dei poteri forti, a difesa di quelle multinazionali che attaccate, a difesa di chi vorrebbe, invece che un Sindaco, un Amministratore Delegato, noi dovremmo averne di più di Circoscrizioni, anche se sono fallibili, sbagliate, magari non si riesce ad entrare nel merito, magari hanno dei problemi e su questo bisognerà organizzarsi per far sì che non ci siano sovrapposizioni di competenze, come diceva Mensio, ma la democrazia è un costo e io lo difenderò sempre quel costo, perché quando la democrazia non è più un costo, c’è qualcuno che ti ha già comprato tutto. E visto che voi nascete proprio per fare la guerra a chi provava a comprare spazi di libertà e spazi di partecipazione, il suo intervento è fuori luogo. Mi scusi Presidente, mi sono rivolto al Consigliere, adesso continuerò con la Presidenza. Per cui, io sono assolutamente contento che si sia trovata questa sintesi, ma provate a chiedere a chi oggi vive nell’ex Circoscrizione 10 se è contento di quell’accorpamento. Abbiamo affrontano il tema della Stazione dei Vigili, cioè l’idea di accorpare per efficientare deve essere una cosa che dobbiamo guardare con grande attenzione, grande attenzione, perché l’efficienza non vuol dire la miglior rappresentanza, questo me lo aspetto da chi arriva da una tradizione liberale, me lo aspetto da un repubblicano, da qualcuno che dice: “Ma sì, alla fine la democrazia è un costo, tagliamo su questi costi e decidiamo noi qual è il bene della gente”. Invece io in questi anni ho imparato - e concludo - che a volte il bene della gente ha bisogno di un percorso e qualcuno rinuncia a un pezzo di sé per poter arrivare a un compimento che tenga dentro le istanze di tutti. Per cui, io sono soddisfatto del lavoro fatto. Certo, cinque anni fa, secondo me, e come Gruppo, abbiamo avuto tanto da dire sulla scelta, perché le Circoscrizioni, per assurdo, era giusto mantenerle per come erano. Non può essere il criterio... guardi, Presidente, il criterio non può essere quello del denaro quando si parla di rappresentanza, perché se no a quel punto vale tutto, perché prima o poi decideranno: “La rappresentanza è un costo e la togliamo. Beh, ma anche istruire la gente, è meglio non averla istruita, è meglio non averla acculturata. Beh, è meglio non riuscire a dare un servizio alle persone in difficoltà, si arrangino” e lì inizia un piano inclinato, quello sì, veramente preoccupante, e se costeranno di più io mi prendo la responsabilità di dire: “Però è un costo che noi dovremmo sostenere e, per assurdo, cercare di essere ancora migliori nella rappresentanza, se quel costo è un costo che riguarda i nostri cittadini”. Per cui, io ringrazio veramente il lavoro fatto, ringrazio anche chi nel corso di questi cinque anni ha cambiato idea, anche alcuni cambiamenti rispetto alcune prospettive li abbiamo avuti anche noi; ringrazio per il lavoro che si è fatto, di cui parlava il Presidente Versaci, perché quello è il lavoro che ci è chiesto, affermare che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide, e quando si parla di regole del gioco e della possibilità di rappresentare il maggior numero di cittadini possibili, quella sì è una cosa alla quale non possiamo sottrarci. Per cui, è evidente che il mio voto sarà favorevole. Grazie, Presidente. |