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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2020-01861
RIFORMA DEL DECENTRAMENTO E DELLA PARTECIPAZIONE - APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTO DELLA CITT?.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io mi collego a tutti i ringraziamenti e innanzitutto, oltre a
ringraziare la Commissione e la sua Presidente e il Vicepresidente per come hanno
lavorato, io ringrazio i Consiglieri proprio partendo da quello che ho sentito dire dal
collega Versaci, perché penso che quello che abbia detto in questa sede il collega
Versaci a mio giudizio sia l’essenza della democrazia: quando cambi le regole del
gioco, le cambi sapendo che in questo momento stai governando, ma potresti anche non
governare in futuro e lo devi fare tendendo conto di tutte le istanze e di tutte le
sensibilità, questo l’hanno fatto i padri costituenti, e che questo sia stato l’atteggiamento
del Gruppo di Maggioranza che poteva tirare dritto, in nome di un’ideologia o in nome
di una promessa elettorale, che però poi, entrando nella vita di governo della Città, ci si
è dovuti rendere conto che i luoghi della democrazia sono le Circoscrizioni, sono un
luogo in cui chi oggi prova a candidarsi mettendoci la faccia, perché sono luoghi dove si
esprime una preferenza, dove un politico può essere valutato da chi lo ha votato, e non
votato la volta dopo, e il fatto che si sia deciso di far rimanere le Circoscrizioni a otto
non è una sconfitta, è una vittoria e lo dico al Consigliere che è intervenuto prima
accusando i suoi colleghi di non aver ottemperato a un pezzo del programma elettorale.
Guardi, Consigliere, io rifuggo dalle assise che vengono costituite per estrazione, come
Grillo spesso dice, che non si fida del Parlamento e lo vorrebbe per estrazione, perché
poi, se questo capitasse, rischiamo di avere certi interventi che sento spesso fare da lei
in quest’Aula, che sembra capitato qui per estrazione, senza aver guardato cosa ha
voluto dire fare un lavoro. Io ho partecipato in parte, in parte ai lavori della
Commissione, ma so esattamente che se il Movimento 5 Stelle, come le altre forze
politiche di quest’Aula, hanno a cuore la rappresentanza della gente, a difesa dei poteri
forti, a difesa di quelle multinazionali che attaccate, a difesa di chi vorrebbe, invece che
un Sindaco, un Amministratore Delegato, noi dovremmo averne di più di
Circoscrizioni, anche se sono fallibili, sbagliate, magari non si riesce ad entrare nel
merito, magari hanno dei problemi e su questo bisognerà organizzarsi per far sì che non
ci siano sovrapposizioni di competenze, come diceva Mensio, ma la democrazia è un
costo e io lo difenderò sempre quel costo, perché quando la democrazia non è più un
costo, c’è qualcuno che ti ha già comprato tutto. E visto che voi nascete proprio per fare
la guerra a chi provava a comprare spazi di libertà e spazi di partecipazione, il suo
intervento è fuori luogo. Mi scusi Presidente, mi sono rivolto al Consigliere, adesso
continuerò con la Presidenza. Per cui, io sono assolutamente contento che si sia trovata
questa sintesi, ma provate a chiedere a chi oggi vive nell’ex Circoscrizione 10 se è
contento di quell’accorpamento. Abbiamo affrontano il tema della Stazione dei Vigili,
cioè l’idea di accorpare per efficientare deve essere una cosa che dobbiamo guardare
con grande attenzione, grande attenzione, perché l’efficienza non vuol dire la miglior
rappresentanza, questo me lo aspetto da chi arriva da una tradizione liberale, me lo
aspetto da un repubblicano, da qualcuno che dice: “Ma sì, alla fine la democrazia è un
costo, tagliamo su questi costi e decidiamo noi qual è il bene della gente”. Invece io in
questi anni ho imparato - e concludo - che a volte il bene della gente ha bisogno di un
percorso e qualcuno rinuncia a un pezzo di sé per poter arrivare a un compimento che
tenga dentro le istanze di tutti. Per cui, io sono soddisfatto del lavoro fatto. Certo,
cinque anni fa, secondo me, e come Gruppo, abbiamo avuto tanto da dire sulla scelta,
perché le Circoscrizioni, per assurdo, era giusto mantenerle per come erano. Non può
essere il criterio... guardi, Presidente, il criterio non può essere quello del denaro quando
si parla di rappresentanza, perché se no a quel punto vale tutto, perché prima o poi
decideranno: “La rappresentanza è un costo e la togliamo. Beh, ma anche istruire la
gente, è meglio non averla istruita, è meglio non averla acculturata. Beh, è meglio non
riuscire a dare un servizio alle persone in difficoltà, si arrangino” e lì inizia un piano
inclinato, quello sì, veramente preoccupante, e se costeranno di più io mi prendo la
responsabilità di dire: “Però è un costo che noi dovremmo sostenere e, per assurdo,
cercare di essere ancora migliori nella rappresentanza, se quel costo è un costo che
riguarda i nostri cittadini”.
Per cui, io ringrazio veramente il lavoro fatto, ringrazio anche chi nel corso di questi
cinque anni ha cambiato idea, anche alcuni cambiamenti rispetto alcune prospettive li
abbiamo avuti anche noi; ringrazio per il lavoro che si è fatto, di cui parlava il
Presidente Versaci, perché quello è il lavoro che ci è chiesto, affermare che ciò che ci
unisce è più forte di ciò che ci divide, e quando si parla di regole del gioco e della
possibilità di rappresentare il maggior numero di cittadini possibili, quella sì è una cosa
alla quale non possiamo sottrarci. Per cui, è evidente che il mio voto sarà favorevole.
Grazie, Presidente.

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