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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2020-01861
RIFORMA DEL DECENTRAMENTO E DELLA PARTECIPAZIONE - APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTO DELLA CITT?.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Siamo alle proposte di deliberazione. Punto n. 15, n. mecc. 202001861/002,
deliberazione di iniziativa consiliare presentata dalla Presidente Paoli, il Vicepresidente
Tresso e i Consiglieri Foglietta, Artesio, Versaci e Albano, che ha come oggetto:

“Riforma del Decentramento e della partecipazione -
Approvazione modifiche Statuto della Città”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati sei emendamenti, di cui uno di Commissione, due della Consigliera
Paoli, due del Consigliere Fornari e uno del Consigliere Curatella, sottoscritto anche
dalla Consigliera Montalbano.
Lascio ora la parola alla Consigliera Paoli per l’illustrazione della deliberazione. Prego,
ne ha facoltà.

PAOLI Maura
Grazie, Presidente. A maggio 2019, quando mi è stato affidato il compito di presiedere
la Commissione Speciale Decentramento, ricordo che in Consiglio avevo ringraziato i
Consiglieri che avevano dato disponibilità a seguire la Commissione e mi ero augurata
di raggiungere insieme alcuni obiettivi, primo tra tutti quello di lavorare con energia ed
entusiasmo a questo compito e devo dire che così è stato, quindi voglio rinnovare i miei
ringraziamenti a tutti quei Consiglieri che hanno lavorato con questo spirito.
Un altro obiettivo fondamentale che mi ero e ci eravamo posti è stato quello di
coinvolgere i Presidenti delle Circoscrizioni a ogni nostra Commissione e così è stato, e
anche a loro va il mio sentito ringraziamento, a tutti i Presidenti, ma in particolare alla
Presidente Salerno, che, in quanto Coordinatrice dell’Assemblea dei Presidenti, ho
stalkerato più degli altri per avere un costante confronto; e li ringrazio perché,
nonostante non fossimo sempre d’accordo sulla visione e sulle scelte che poi sono state
prese, hanno sempre però partecipato in maniera produttiva, lasciando da parte qualsiasi
facile polemica politica e in un’ottica scevra da ogni partitismo o interesse personale o
giochi politici, come del resto gli stessi miei colleghi commissari, in particolare il
Vicepresidente Tresso, la Consigliera Foglietta, la Consigliera Artesio e naturalmente i
miei colleghi di Maggioranza, il collega Versaci, la collega Albano, ma anche i
Consiglieri Mensio e Chessa e tutti gli altri che hanno seguito le Commissioni e hanno
partecipato con le loro proposte durante tutto l’anno di lavoro che abbiamo affrontato,
tutti motivati a scrivere il miglior Regolamento possibile, che ovviamente non è la
perfezione, probabilmente non soddisfa tutti, ma credo che si sia cercato di lavorare non
sull’oggi, ma sul domani e questo per me è lo spirito migliore con cui si potesse
lavorare.
Un altro obiettivo che ci eravamo posti era stato quello di rendere la Commissione
itinerante, con la volontà di ascoltare i territori e fare tesoro delle loro osservazioni, non
a fine percorso, ma proprio per la costruzione della proposta stessa. Questo a causa del
lockdown è stato possibile in parte: siamo riusciti, come Commissione, a essere presenti
in quattro Circoscrizioni più o meno a metà del percorso e nelle rimanenti quattro
Circoscrizioni in videoconferenza, purtroppo a percorso quasi terminato. Nonostante
questo, gli spunti che sono arrivati, sia dai Consiglieri Circoscrizionali che direttamente
dai cittadini e dai Comitati, che, devo dire, ci hanno seguito per praticamente tutto il
percorso, anche con numeri importanti e con interventi preziosi, che spesso hanno
influito nelle modifiche statutarie e regolamentari, in particolar modo nella costruzione
della proposta delle Consulte di Quartiere. Davvero li ringrazio per la loro presenza e
partecipazione, in particolare, oltre, appunto, ai cittadini dei Comitati, anche i
Consiglieri Circoscrizionali che hanno seguito le Commissioni comunali e mi hanno
contattato e spronato durante tutto il percorso, e sono stati tanti e di diverse forze
politiche.
Entrando più nel merito, ma sempre in generale sulla riforma, a inizio dei lavori una
delle prime scelte che abbiamo dovuto fare come Commissione è stata quella di
decidere se procedere con il disegno regolamentare, approvato a seguito della riforma
2015/2016, quindi con un lavoro di adempimento e adattamento delle norme necessarie
alla definizione del sistema elettorale delle Circoscrizioni e un lavoro più tecnico di
armonizzazione tra Statuto e Regolamento, lavoro che tra l’altro è stato fatto con perizia
dagli Uffici del Consiglio e del Decentramento, che ci hanno assistito fin dall’inizio,
ricordiamo la Dottoressa Tornoni che aveva impostato il lavoro, ma poi durante tutto il
resto del percorso da tutti gli altri, che ringrazio davvero per il lavoro svolto e
l’importante affiancamento che ci hanno dato, compreso il Segretario Generale.
Naturalmente devo ringraziare anche l’Assessore Giusta, che è stato praticamente
sempre presente, ma anche il resto degli Assessori, ognuno per la propria competenza.
Dicevo, le scelte, la scelta era tra seguire, appunto, la strada già tracciata o cogliere
l’occasione per ripensare il Decentramento e, con mia soddisfazione, abbiamo scelto
questo secondo scenario, ponendoci degli obiettivi base, come quello di rafforzare e
valorizzare il più possibile il ruolo delle Circoscrizioni, andando ad ampliare e
specificare alcune competenze, dando maggiori responsabilità in alcuni casi e andando
invece a lavorare sul potenziamento del rapporto tra Centro e Circoscrizione su
argomenti più complessi, su cui abbiamo deciso, invece, di impostare una regia più
unitaria e quindi più centrale, ma con momenti di confronto più strutturati tra Ente
centrale ed esigenze dei territori.
Abbiamo ragionato sulla possibilità di trasformare le Circoscrizioni in Municipi, ma il
quadro normativo di riferimento in cui ci muoviamo, ovvero la Legge 56 del 2014, la
“Delrio”, non trova applicazione alla Città Metropolitana di Torino e di conseguenza al
Comune di Torino, quindi abbiamo scartato questa opzione, ma abbiamo ragionato
sull’articolo 17, del TUEL, che al comma 5 prevede, per i Comuni con popolazione
superiore ai 300.000 abitanti, la possibilità di particolari e più accentuate forme di
Decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa funzionale. Risulta chiaro,
però, che, in mancanza di delibere attuative e di risorse umane ed economiche che
rafforzino concretamente le deleghe che proponiamo, difficilmente si potrà rendere
effettivo questo rafforzamento, quindi confidiamo che l’indirizzo che abbiamo voluto
dare a questa riforma venga colto sia da questa Giunta che dalle prossime
Amministrazioni e sia sempre più potenziato e consolidato, in base ai principi di
decentramento, sussidiarietà e adeguatezza che abbiamo voluto perseguire.
Un altro obiettivo base condiviso è stato quello di rendere le Circoscrizioni effettivi
attori nella promozione della partecipazione; abbiamo, quindi, rafforzato alcuni
strumenti propri del Consiglio Circoscrizionale, come i pareri e gli ordini del giorno, e
abbiamo ragionato sulle Commissioni di Quartiere, decidendo di eliminarle e sostituirle
con le Consulte di Quartiere. Non entro nel merito, perché avremo modo di farlo
quando discuteremo la delibera con le modifiche del Regolamento, e tra poco invece
andrò più nel dettaglio nelle modifiche statutarie che ci apprestiamo a votare oggi.
Concludo, invece, il discorso generale sulla riforma dicendo che, dopo tutti i
ragionamenti che vi ho descritto e dopo una lunga fase conoscitiva, in cui abbiamo
audito e messo a confronto gli uffici centrali degli Assessorati con quelli decentrati,
ascoltato i problemi che sono derivati dagli accorpamenti fatti in Circoscrizione 2 e 8 sia
dalla parte tecnica, che politica, e della partecipazione dei cittadini, abbiamo
approfondito il tema del risparmio che gli accorpamenti hanno, o meglio, non hanno
prodotto, analizzato la questione dei confini, abbiamo ragionato infatti sulla possibilità
di ridisegnare i confini delle Circoscrizioni, a prescindere dal numero delle
Circoscrizioni stesse, ma riflettendo anche su cosa avrebbe voluto dire procedere con gli
accorpamenti già immaginati. Ci sarebbe piaciuto fare, infatti, un ragionamento in base
a criteri oggettivi, come ad esempio la densità della popolazione, il numero dei servizi,
il verde; purtroppo l’ostacolo più grosso che ci siamo trovati di fronte è stato il tempo e,
in caso di modifica dei confini diversi dalla modifica già prospettata, in particolare
l’Ufficio Elettorale non avrebbe avuto il tempo materiale e di legge per intervenire.
Per tutti questi ragionamenti e motivazioni, la scelta della Commissione è stata quella di
proporre il mantenimento delle attuali otto Circoscrizioni, anche perché, come
scriviamo in delibera, la riduzione con l’accorpamento immaginato nello scorso
mandato crediamo che non tenga conto delle modificazioni socio-demografiche e del
cambiamento dell’assetto urbano avvenuto in questi ultimi anni, e per questo
confidiamo che il prossimo Consiglio Comunale possa riprendere il nostro spunto per
fare questo tipo di analisi sin dall’inizio del mandato, facendo riferimento anche allo
schema di revisione del Piano Regolatore Generale, in un lavoro ovviamente sinergico
con gli Uffici, le Circoscrizioni e i cittadini stessi.
Entrando, invece, nel merito della delibera e delle modiche statutarie che presentiamo
oggi, vado a descrivervi la prima serie di interventi che è stata realizzata tenendo conto
dell’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di genere, e su
questo un particolare ringraziamento va agli Uffici, che hanno fatto un lavorone, e alla
Presidente Carlevaris, con cui ci siamo coordinate in attesa della sua delibera vera e
propria, che andrà a intervenire in questo senso sull’intero Statuto e che voteremo più
tardi.
Un’altra modifica: abbiamo soppresso il comma 1 bis, dell’articolo 56, in quanto le
disposizioni sul sistema elettorale delle Circoscrizioni basato su collegi plurinominali
era nato per disciplinare le elezioni circoscrizionali, in relazione agli ex quartieri,
nell’ottica della riduzione a cinque Circoscrizioni; dato che allo stato attuale non è
possibile, considerata anche la mancata realizzazione della previsione del comma 4
dell’articolo 88, che necessitava di apposite norme di attuazione che il Consiglio
Comunale avrebbe dovuto approvare entro il 31 dicembre 2017, considerato il
superamento della riduzione, l’abbiamo eliminato mantenendo l’attuale sistema
elettorale.
Abbiamo soppresso anche il comma 4 dell’articolo 88, che faceva riferimento a questo
articolo. All’articolo 58, che disciplina le competenze del/della Presidente di
Circoscrizione, si aggiunge una nuova funzione relativa alla partecipazione e alle
Consulte di Quartiere, di cui sarà titolare, garante e responsabile, salvo delega a uno o
più coordinatori. Questa aggiunta vuole sottolineare i principi ispiratori del
Regolamento del Decentramento, per cui le Circoscrizioni sono organismi di
partecipazione, dando quindi la giusta rilevanza e dignità a questa materia.
All’articolo 64 viene aggiunto un comma sugli ordini del giorno approvati con una
maggioranza qualificata, che dovranno essere discussi dalla Circoscrizione in
Commissione Comunale con gli Assessori competenti, e il Consiglio Comunale potrà
fare proprie le proposte che arriveranno dalle Circoscrizioni; questo è uno degli
strumenti che ci è sembrato giusto aggiungere per rafforzare il ruolo dei Consigli
Circoscrizionali.
Una serie di modifiche riguardano, invece, gli articoli 57 e 58 sulla decorrenza dei
termini entro i quali eleggere la/il Presidente della Circoscrizione, dalla notificazione
della proclamazione degli eletti e delle elette alla Direzione della Circoscrizione, in
quanto dalla comunicazione della proclamazione al Comune al momento in cui questa
comunicazione arriva alla Circoscrizione trascorrono più giorni, si è perciò valutato con
gli Uffici questa soluzione.
Abbiamo modificato l’articolo 59, riportando le Commissioni da quattro a sei, una
richiesta che è arrivata dalle Circoscrizioni e, dato che non implica maggiori oneri di
spesa, e, come ci è stato spiegato, la riduzione è stata un aggravio di lavoro per i
coordinatori e le coordinatrici e ha creato anche confusione perché non in armonia con
le Commissioni Comunali, abbiamo accolto la proposta.
L’ultima, ma non meno importante, modifica è quella dell’articolo 66, che riconosce
come strumento statutario di partecipazione le Consulte di Quartiere, allo scopo di
assicurare una più larga e incisiva partecipazione dei cittadini e delle cittadine nella
condivisione di problematiche di interesse pubblico locale.
Quando voteremo la delibera di modifica del Regolamento del Decentramento, vedrete
che in allegato ci sarà un Regolamento specifico per le Consulte, che abbiamo voluto
stilare per andare ad agire dove secondo noi le Commissioni di Quartiere hanno fallito,
primo tra tutti proprio la mancanza di un Regolamento chiaro per tutti, con obiettivi che
prima non c’erano, c’erano solo obiettivi troppo generali che non hanno permesso di
concretizzare l’impegno che veniva chiesto sia ai Consiglieri circoscrizionali, ma
soprattutto ai cittadini.
Con questo io ho finito la presentazione della deliberazione. Andrei a presentare
velocemente gli emendamenti che abbiamo presentato, che sono tre, mentre poi mi
riservo di intervenire sugli altri emendamenti.
Il primo emendamento, che è proprio l’emendamento n. 1, recepisce le osservazioni
tecniche del Segretario Generale, corregge il titolo dell’articolo 64 aggiungendo gli
ordini del giorno, e migliora la forma dell’articolo stesso, correggendo dei piccoli refusi.
Il secondo, che è l’emendamento n. 3, non c’entra nulla in realtà con il Decentramento,
ma abbiamo approfittando di questa modifica statutaria per andare a correggere
l’articolo 4, comma 1, inserendo il nuovo Comune di Mappano tra quelli confinanti con
Torino.
Il terzo, che è l’emendamento n. 4, recepisce il parere delle otto Circoscrizioni, che ci
hanno dato otto pareri favorevoli. Con questo ho terminato, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io credo che il lavoro di questa Commissione Speciale è stato, tutto
sommato, un buon lavoro, visto il contesto in cui si partiva; sappiamo che siamo partiti
abbastanza tardi con questa Commissione e ci abbiamo messo poco più di un anno
sostanzialmente, e il lavoro mi sembra sia stato svolto con criteri oggettivamente
super partes da parte dei commissari che hanno partecipato. Devo dire che ho
apprezzato anche il fatto che alcune posizioni sono state anche riviste, nel corso dello
svolgimento delle diverse Commissioni. Tutta la programmazione dell’attività è stata
sviluppata secondo una fase conoscitiva, che ha fatto da premessa poi a quella parte di
lavorazione, e anche il coinvolgimento delle Circoscrizioni, in primis dei Presidenti, è
stato comunque, credo, proficuo, soprattutto per quanto ha riguardato la conoscenza di
esperienze che in passato aveva vissuto in prima persona chi aveva vissuto, diciamo, la
parte di accentramento di due Circoscrizioni in una, che quindi ha ulteriormente dato
elementi per arrivare poi alle posizioni, che sono state quelle che la Presidente Paoli
adesso ha testé riassunto. Certo, è un lavoro che poteva essere più radicale, poteva
essere più coraggioso, per molti versi; sono state sicuramente riviste delle funzioni in
maniera più aderente a quelli che sono i compiti delle Circoscrizioni e che tentano di
rafforzare delle competenze per migliorare la possibilità delle Circoscrizioni di essere
uno strumento fattivamente più vicino ai cittadini. Credo che, soprattutto in momento
come quello che abbiamo vissuto nel corso proprio della parte finale dei lavori della
Commissione, cioè quello della fase di pandemia, questo è stato reso maggiormente
evidente di dover rafforzare tutta una serie di servizi, soprattutto in capo a quelli che
sono i servizi sociali che necessitano di una maggiore garanzia di poter svolgere delle
attività di prossimità con maggiore vigore e maggiore risorse soprattutto, perché poi il
vero tema è quello di riuscire a credere che il Decentramento sia uno strumento che va
quindi potenziato anche con maggiori risorse, non solo in termini economici, ma anche
proprio in termini di risorse umane da mettere a disposizione delle Circoscrizioni.
Dicevo che si poteva sicuramente avere modo di fare un lavoro più coraggioso, per certi
versi; c’è anche un argomento che io credo vada comunque richiamato, che è quello di
rivedere un Decentramento in un’accezione addirittura più ampia, che possa dare
maggiore respiro alle Circoscrizioni, che sono proprio la cerniera nei confronti dei
Comuni contermini, e quindi poter rivedere un Decentramento in un’ottica proprio di
un’Area Metropolitana, perché sappiamo che ad oggi tutta una serie di servizi che
vengono erogati e anche di visione e di possibilità di fare della programmazione a
livello, diciamo, di Circoscrizioni decentrate, deve essere coordinato con quella che è
l’attività dei Comuni vicini. Devo dire che, in ogni caso, gli aspetti che sono stati anche
richiamati dalla Presidente su quelle che hanno riguardato anche le funzioni dei
Comitati di Quartiere, delle possibilità delle Consulte, hanno cercato di andare in questa
direzione. Ancora mi sembra necessario, comunque, richiamare il fatto e ringraziare
anche del lavoro tutti i colleghi che hanno partecipato, mi è sembrato anche in maniera
piuttosto produttiva da parte sia della Maggioranza che della Minoranza, sicuramente
dei Presidenti delle Circoscrizioni; io ancora spendo una parola anche per il lavoro
svolto dalla Presidentessa Paoli, che comunque ha lavorato seriamente, anche, devo
dire, con capacità produttiva notevole, quindi sia nella mediazione che poi nella
proposta anche della delibera finale. Mi accodo anche al richiamo nella memoria anche
- e mi fa piacer farlo - di Anna Tornoni, che aveva guidato inizialmente, aveva
supportato inizialmente questo lavoro e che fa piacere ricordare in quest’Aula.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Oggi iniziamo con la prima delle due votazioni che ci porterà a
riformare il nostro Decentramento, lavoro che è iniziato - l’hanno detto i colleghi, ma fa
piacere farlo al Gruppo consiliare del Partito Democratico - con l’esperta guida della
Dottoressa Tornoni, che adesso sta andando avanti con la sapiente guida del Dottor
Agagliati. Io non mi addentrerò nei tecnicismi della delibera, l’ha già fatto in maniera
più che esaustiva la Presidente Paoli; ci tengo, però, a ringraziare tutta la Commissione
Consiliare, il Gruppo consiliare del Partito Democratico, il Presidente di Circoscrizione
e tutti i Consiglieri di Circoscrizione che si sono messi a disposizione, che hanno
partecipato alle Commissioni convocate e anche, durante il lockdown, alle tantissime
riunioni in videoconferenza che abbiamo svolto per affrontare dubbi legittimi, criticità e
per poter cercare anche di correggere il tiro laddove la Commissione Speciale Consiliare
avesse fallito. Non entrerò adesso in quello che sono le proposte emendative di alcuni
colleghi. Dichiaro anticipatamente che il Gruppo consiliare del Partito Democratico
voterà a favore degli emendamenti presentati dalla Presidente Paoli; mi riservo,
chiaramente, di intervenire sugli emendamenti presentati dagli altri colleghi, che tendo a
ringraziare anticipatamente, perché hanno contribuito al dibattito insinuando dei dubbi,
soprattutto a fine del lavoro della Commissione, dubbi che ci hanno permesso di
valutare quanto fosse buona la nostra proposta e quanto la Commissione Consiliare
abbia lavorato bene in un anno e mezzo, coesa e senza aver alcun tipo di criticità e
offuscamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Sì, grazie Presidente. Allora, arriviamo oggi a votare lo Statuto. La prima volta in cui si
è iniziato a parlare di modificare il Regolamento Decentramento, come, appunto, si
diceva poc’anzi, 2015/2016, con una proposta sperimentale di accorpamento sulla ex
Circoscrizione 10 con la Circoscrizione 2 e sull’ex Circoscrizione 9 con la
Circoscrizione 8, per poi arrivare alla tornata successiva - almeno quello era stato
previsto - per il passaggio da otto a cinque Circoscrizioni, quindi un passaggio in cui si
cercava di capire, con questi primi due accorpamenti, come si andava a rendere più
efficiente l’Amministrazione a livello locale, come si era molto più vicini ai cittadini
con le Commissioni di Quartiere e via dicendo.
Io non faccio parte della Commissione Decentramento e quindi, visto che il TUEL,
articolo 6, comma 4, indica che lo Statuto è un tema del Consiglio Comunale, non di
una Commissione istituita all’interno del Consiglio Comunale, non essendo io parte
della Commissione Decentramento ho atteso che la delibera sullo Statuto arrivasse qui
in Aula per poter contribuire alla discussione e partecipare attivamente al percorso.
Mi ha fatto piacere, da un certo punto di vista, leggere a pagina 2 della delibera un
pezzo che adesso andrò a leggere: “I principi di razionale efficienza organizzativa, di
responsabilità di gestione e degli imperativi di razionalizzazione finanziaria generale
che si erano voluti perseguire nella precedente riforma...” quindi 2015/2016 “...non solo
non hanno fatto emergere rilevanti risparmi,...” quindi abbiamo accorpato due
Circoscrizioni e l’Amministrazione non ha risparmiato “...ma hanno causato diverse
problematiche organizzative e amministrative, nonché la significativa diminuzione della
rappresentanza politica nei territori, questione che è anche emersa dal confronto con
diversi comitati di cittadini che hanno segnalato come la riduzione delle Circoscrizioni
abbia prodotto un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica”. Questo
pezzo che ho letto è la parte della delibera in cui viene spiegato il perché non si procede
con l’ulteriore riduzione a cinque Circoscrizioni e attesta quello che in Circoscrizione 2,
su cui ho più esperienza, ma mi riportano che anche sulla Circoscrizione 8 la situazione
è abbastanza analoga, in cui ci si trova la ex Circoscrizione 10, Mirafiori Sud, che ormai
è stata completamente decentrata rispetto al resto di quella che era la Circoscrizione 2,
manca la rappresentanza sul territorio, mancano i rappresentanti e manca anche
l’organizzazione presente sul territorio, si sta via via anche abbandonando dal punto di
vista della presenza dell’Amministrazione, abbiamo discusso della sede della Polizia
Municipale, c’è la sede decentrata della Circoscrizione che ormai è usata una volta ogni
tanto e via dicendo. Quindi, leggendo questa parte, si va ad attestare quello che i
cittadini della Circoscrizione 2 di Mirafiori Sud si sono resi conto sulla propria pelle:
questo accorpamento ha creato ulteriori problematiche. E questo mi fa piacere di
trovarlo scritto in una delibera di modifica dello Statuto, indica che, come abbiamo già
detto più volte, non basta arrivare con l’accetta, tagliando i rappresentati in modo
lineare, per avere dei risparmi nella politica, per avere dei risparmi di efficienza è
necessario fare dei ragionamenti che sono un po’ più complessi di un taglio lineare; e
quindi, a tale scopo, io ho presentato un emendamento in cui semplicemente sostituisco
il testo della deliberazione, le cinque parole: “mantenendo, invece, le 8 attuali”, ho
proposto di sostituirle con: “rispristinando le 10 Circoscrizioni precedenti la modifica
regolamentare 2015/2016” e quindi chiedevo semplicemente, visto che la delibera
attesta come l’accorpamento ha creato delle difficoltà ai cittadini, delle problematiche
organizzative-amministrative, non ha permesso di risparmiare, che era lo scopo per cui
nasceva quell’accorpamento, i cittadini della Circoscrizione 2 e della Circoscrizione 8
non sono cittadini di serie B. Perché sono cittadini di serie B rispetto alle altre sei
Circoscrizioni che non avranno l’accorpamento? Mi chiedo come mai quest’aspetto, e
quindi ho fatto questa proposta e mi ha sorpreso il parere: non va bene, parere
sfavorevole perché non... allora, innanzitutto: “...altera la rappresentazione di un ‘fatto
storico’”, ma in delibera è scritto il fatto storico: “L’accorpamento non porta risparmi,
non rende efficiente la macchina comunale, crea delle problematiche di tipo
organizzativo” è scritto in delibera, l’ho letto poc’anzi. Seconda cosa: non conta il
parere del Consiglio Comunale, conta la maggioranza di una Commissione, quindi
sovrascrive quello che dice il TUEL, il TUEL, articolo 6, comma 4: “Gli statuti sono
deliberati dai rispettivi Consigli”, non dalle Commissioni istituite all’interno di un
Consiglio Comunale. Allora, o diciamo che questo emendamento non va bene perché a
Bilancio crea delle problematiche dal punto di vista economico, ma andrebbe in
contrasto con quello che dice la delibera, la delibera dice che non è il numero di
Circoscrizioni che mi fa risparmiare o spendere di più, oppure ci sono altre… è un
parere che io vedo che, più che tecnico, è politico, il fatto di non poter ragionare e
fermarsi un attimo, visto che si dice che il prossimo Consiglio Comunale istituirà una
Commissione che nei primi due anni e mezzo dovrà rivedere il tutto e cercare di
riorganizzare su parametri oggettivi, la densità, il costo a metro quadro dell’abitato, il
reddito medio di chi vive, le problematiche sociali presenti, le problematiche della
mobilità, quindi non un accorpamento fatto sui numeri: “Uniamo una Circoscrizione per
fare 150.000 cittadini e chi sono non ci interessa”, quindi facendo delle valutazioni
obiettive. A questo punto, ripristiniamo le dieci, tanto la delibera stessa lo dice: non ci
sono problemi di tipo economico, perché l’ha detto la delibera stessa, c’è scritto in
deliberazione, e poi il prossimo Consiglio Comunale valuterà quali sono i parametri
oggettivi su cui muoversi. Questo è il testo dell’emendamento e io credevo - ma da
quello che vedo dal parere non è così - che fosse una discussione del Consiglio
Comunale, invece noi dobbiamo solo ratificare quello che è stato deciso in una
Commissione di cui io non faccio parte, e ringrazio la Consigliera Montalbano che non
è stata ringraziata, non so perché, sembra che fosse l’unica a non partecipare e a non
intervenire, e anche la Consigliera Scanderebech - che facevano parte della
Commissione, ma sembra che non esistessero nei vari ringraziamenti che sono stati fatti
poc’anzi - non mi riferivo a lei, Consigliera Foglietta -, perché, non facendo nomi e
cognomi, perché per esempio è la Consigliera Montalbano che ha proposto la parte delle
Consulte di Quartiere, il fatto di andare a ritrattare da parte... (INTERVENTI FUORI
MICROFONO).

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, andiamo avanti, grazie.

CURATELLA Cataldo
Concludo, Presidente. Io ho presentato questo emendamento perché dal testo della
delibera l’accorpamento non ha creato degli effettivi risparmi ed è la ragione per cui non
si procede con l’ulteriore accorpamento, d’accordo, ma i cittadini delle Circoscrizioni
accorpate sono cittadini di serie B che devono pagare sulla loro pelle le problematiche
di tipo organizzativo, amministrativo e tutte le problematiche che stanno vivendo nella
gestione della loro vita? Io credo che sia opportuno riportare tutti quanti allo stesso
livello, senza creare Circoscrizioni di seria A, che non vengono accorpate, con
Circoscrizioni di serie B, accorpate con le problematiche, non ci sono problemi
economici, perché lo dice la stessa delibera, e quindi il prossimo Consiglio Comunale
ragionerà su parametri obiettivi, come è scritto in delibera. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Ringrazio solamente lei, ancora qualcuno si offende. La ringrazio
per... la ringrazio, Presidente, a parte gli scherzi, no, ci tengo a precisare una cosa,
perché sono state dette delle cose inesatte: più di un anno fa questo Consiglio
Comunale, che è titolato a modificare lo Statuto della Città, ha deciso di istituire una
Commissione Speciale dove ha avuto il compito di portare una proposta al Consiglio
Comunale e, infatti, la stiamo votando. Le ricordo, solamente per correttezza nei
confronti di tutti e anche di chi ci ascolta, che la Commissione Decentramento era
aperta a tutti, chi voleva poteva partecipare, anche se non era titolare della
Commissione, quindi non era una Commissione chiusa e non bisognava essere per forza
iscritti per poter partecipare, infatti non a caso partecipavano anche i cittadini e
persone... chiunque poteva partecipare. Tolto questo... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, no, è verissimo, s’informi Consigliera Montalbano. Tolto...
facendo questa piccola precisazione, che era dovuta, io, Presidente, ci tengo anche a dire
un’altra cosa: quando si modificano gli assetti istituzionali di una Città, soprattutto di
una Città come Torino, e si modificano gli statuti, penso che sia corretto coinvolgere
tutte le forze politiche e non solo. Perché dico questo? Infatti, non a caso, nel nostro
Statuto oggi, per approvare questa delibera servono 27 voti e non ne servono 21, c’è un
motivo perché accade questo: perché, quando si modificano gli assetti istituzionali, lo si
deve fare cercando di coinvolgere tutti, evitando che una Maggioranza da sola possa
stravolgere completamente lo Statuto della Città di Torino, e io credo che sia importante
questo e non mi meraviglia il fatto che oggi in questo Consiglio Comunale, su 41
componenti, compresi la Sindaca, ci sia qualcuno che non è d’accordo su questa
proposta, anzi, legittimo, anzi, è stato anche utile, come ha ricordato prima la collega -
forse Foglietta -, al dibattito. Però io ho partecipato a quella Commissione come
membro della Maggioranza, ma non con la casacca politica, perché, ripeto, era
fondamentale provare a togliersi la casacca e ragionare nello specifico, perché ho
imparato in questi anni, soprattutto nelle storie recenti di questo Paese, che chi prova a
cambiare le regole a colpi di Maggioranza, solitamente non fa una bella fine politica, e
non parlo solamente a livello locale, ma anche a livello più alto del nostro, perché
secondo me il coinvolgimento è fondamentale, perché questa qui è la riforma della Città
di Torino perché se no se la Maggioranza o la Minoranza o un qualsiasi altro Gruppo
voleva modificare lo Statuto o modificare il Regolamento del Decentramento, poteva
scrivere una delibera, mettersi seduti in una stanza con chi riteneva più opportuno, la
presentava, la portava qui e poi qui in base ai voti si decideva, però secondo me è stato
il percorso più corretto. È stato il percorso più corretto, perché abbiamo avuto la
possibilità di confrontarci, ad esempio io non penso che questa sia una riforma perfetta e
non è neanche la riforma che mi rispecchia al 100%, però all’interno di un dibattito
quando si modifica lo Statuto, è importante anche ascoltare chi la pensa diversamente da
te e io su alcune cose ho cambiato idea e su altre non ho cambiato idea, qualcun altro ha
cambiato idea su altre cose e questo era il compito della Commissione Speciale, cioè era
una Commissione speciale a tempo, proprio per produrre qualcosa di utile e positivo,
speriamo positivo. Poi io non sono proprio d’accordissimo che siamo arrivati troppo
tardi, perché quando è stato approvato il Regolamento nello scorso mandato, bisognava
anche metterlo in pratica, quindi bisognava avere un po’ il tempo sia alle Circoscrizioni
per attuarlo, sia al Comune per cercare di capirlo. Io sinceramente ho avuto la possibilità
di fare il Consigliere di Circoscrizione nello scorso mandato, non l’ho fatto con questo
Regolamento attuale l’ho fatto con uno vecchio, ho avuto la possibilità di conoscere la
Circoscrizione e di conoscerne i pregi e i difetti: sicuramente io, ripeto, non è la riforma
perfetta, ma secondo me vengono inserite all’intero di questa riforma delle cose molto
importanti, che siamo riusciti a mettere dentro anche - lo dico proprio tranquillamente -
anche alle volte con pareri contrari di alcuni Presidenti di Circoscrizione, alle volte c’era
un mio parere contrario o il parere contrario di qualche altro collega, quindi davvero lo
dico con lo spirito costruttivo, nel senso che a questa Commissione non è che ci siamo
seduti lì e abbiamo deciso io, la Consigliera Paoli e altri quattro: “Facciamo così e
scriviamo”, non è andata così, c’è stato un lavoro lungo di un anno, legittimo che
qualcuno non lo condivida, legittimo che qualcuno presenti degli emendamenti, ci
mancherebbe altro, siamo qui apposta, però metterei tutto in ordine nel senso che questo
è stato deciso dal Consiglio Comunale, poi dopodiché servono i voti, i voti spero ci
siano già oggi per approvare questa modifica di statuto, perché penso sia molto
importante. Oltre ad aver ascoltato le Circoscrizioni, abbiamo ascoltato anche
associazioni, cittadini, e non solo, e io ho imparato molto da questo e, ripeto, ho
cambiato idea su alcune cose e non me ne vergogno affatto, anzi, ne sono più che
contento, perché, ripeto Presidente, quando si cambiano gli assetti istituzionali della
Città, bisogna maneggiarli con cura, perché è importante, perché lo Statuto della Città
non è di una Maggioranza, non è della prima Maggioranza che arriva qui, ma è della
Città. Io rivendico il lavoro che abbiamo fatto, mi permetto la battuta di prima, ringrazio
tutti i colleghi che hanno partecipato a questa Commissione e spero veramente e
vivamente che possa essere approvata già oggi questa modifica. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Anch’io voglio ringraziare ovviamente la Presidente Paoli e tutta
la Commissione Decentramento. Io ho seguito i lavori della Commissione e sin
dall’inizio - probabilmente è una mia deformazione professionale - ho sottolineato la
questione dei costi e delle risorse delle Circoscrizioni, sottolineando ovviamente il
rapporto cosiddetto “costi-benefici” che c’è tra le Circoscrizioni e poi tutta la struttura
politica dell’Ente. Sin dall’inizio a questa mia richiesta mi è stato risposto - mi ricordo
un intervento della Consigliera Artesio - che noi dovevamo comunque fare un discorso
senza considerare le risorse, ma ipotizzando, diciamo, un Ente con risorse infinite, senza
mettere, diciamo, in primo piano la questione del nostro Ente, che è il Comune di
Torino, che è il Comune più indebitato d’Italia, con una carenza di personale strutturale,
con una scarsità di risorse economiche-finanziarie, e quindi i lavori della Commissione
sono iniziati in questo modo, son proseguiti, devo dire, anche in maniera abbastanza
proficua, con l’intervento dei Presidenti sulle questioni che riguardavano le competenze,
riguardavano, diciamo, le attività che riguardano gli Assessorati dalle Circoscrizioni e
anche sulla Consulta di Quartiere è stato un passo in avanti rispetto, invece, alle
Commissioni, che avevano obiettivamente... alle Commissioni di Quartiere, che hanno
avuto uno scarso successo, per non dire disastroso; poi obiettivamente, nel momento in
cui la questione delle risorse non si è mai affrontata o comunque non si è mai entrati nel
vivo, verso il termine dei lavori ho evidenziato alla Presidente un maggior
approfondimento su questo tema, ma purtroppo non c’è stata occasione, perché
bisognava chiudere i lavori, non c’era più tempo e io... obiettivamente la mia unica
richiesta è stata quella di avanzare ai Dirigenti del Comune di Torno, che sono quelli
che conoscono i conti e conoscono i numeri, una tabella con i costi delle Circoscrizioni
su otto e gli eventuali risparmi passando a cinque o a quattro, tabella o comunque
numeri che nella Commissione Decentramento non abbiamo mai preso in
considerazione, non abbiamo mai affrontato. Una volta ottenuti questa tabella e questi
dati, li ho girati a tutti i membri della Commissione, chiedendo appunto una
Commissione di approfondimento sia su questi numeri e sia sui lavori della
Commissione che c’era stata nella consiliatura precedente con la Presidente Onofri, in
cui avevamo chiesto di audire... - mi ricordo anche la Consigliera Scanderebech che
l’aveva chiesto - di audire la Presidente Onofri per capire quali erano state le
motivazioni che avevano portato la scorsa consiliatura a ridurre le Circoscrizioni a
cinque a partire dal 2021; anche su questo tema non c’è stato più spazio, diciamo, da
parte della Commissione. A quel punto sono stato costretto ad abbandonare i lavori,
perché non c’era più, da parte della Commissione, la volontà di discutere, ma la
discussione era già stata presa. Da Consigliere Comunale, quindi, devo ribadire qui in
Aula quali erano le mie convinzioni, che mi portavano a una riduzione delle
Circoscrizioni e che devo sottolineare anche qui in Aula, perché non possiamo dire,
come è scritto in delibera, che “non hanno fatto emergere rilevanti risparmi” e mi
spiace, ma i Dirigenti del Comune di Torino invece hanno detto che un eventuale
accorpamento da otto a cinque o a quattro porta un risparmio dai 2 ai 3 milioni di euro
all’anno, non lo dice Antonio Fornari, lo dicono i Dirigenti del Comune di Torino. E io
non ho visto altre tabelle di altri esperti di numeri che abbiano detto il contrario e quindi
lo dico ai Consiglieri della Commissione Decentramento e chiunque altro: se avete altre
tabelle, se avete altri numeri, portatele, le guardiamo e le valutiamo; io, oltre a quei
numeri, non ho visto altro. E quindi lo dico ai Consiglieri principalmente di
Maggioranza, e poi sono quelli che hanno votato il Piano di interventi alla Corte dei
Conti: noi abbiamo votato un Piano di interventi alla Corte dei Conti, in cui c’era un
elenco di impegni che prendeva questo Comune di Torino, uno degli impegni era:
“Riduzione delle spese delle Circoscrizioni”. Con questa riforma noi non solo non
riduciamo le spese delle Circoscrizioni, ma le aumentiamo perché ritorniamo a otto. Lo
Statuto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, perché dal 2021 dovevano
diventare cinque, invece noi adesso torniamo a otto e quindi aumentiamo i costi
dell’Ente. Io ve lo dico, perché il Piano di interventi lo abbiamo votato noi come
Maggioranza, loro non l’hanno votato e secondo me la Corte dei Conti prima o poi ci
chiamerà o vi chiamerà, perché io sinceramente questo Statuto e questo Regolamento
non voglio votarlo così, perché noi avevamo preso un impegno chiaro di riduzione delle
spese delle Circoscrizioni; votando questo Statuto e questo Regolamento, noi
quell’impegno lo stiamo sconfessando e potremmo essere chiamati dalla Corte dei Conti
a dare delle giustificazioni, a dare delle giustificazioni su questo aumento dei costi
dell’Ente. Se voi siete convinti che, invece, quanto scritto nella delibera dello Statuto sia
invece corretto, e cioè che una riduzione da dieci a otto e un’eventuale riduzione da otto
a cinque non porta a rilevanti risparmi, per me 2 barra 3 milioni di euro sono un
risparmio rilevante e sinceramente non vorrei doverli rimettere prossimamente e
risarcire il Comune di Torino su questo. E quindi obiettivamente sono in difficoltà nel
dover sostenere le otto Circoscrizioni, perché poi, oltre alla questione meramente
economica, c’è anche una questione politica: da una parte c’è stato appena adesso un
referendum in cui i cittadini hanno dato un’indicazione chiara sulla riduzione dei costi
della politica e sulla riduzione dei parlamentari, il Comune di Torino e il Consiglio
Comunale di Torino invece va nella direzione opposta, di aumentare i Consiglieri di
Circoscrizione o comunque di tenerli e quindi di non rispettare una sorta di volontà
popolare, che era quella di ridurre i costi della politica, che era un pilastro del
Movimento 5 Stelle, della forza politica di cui io faccio parte, era nel programma
elettorale: se andate a leggere il programma elettorale del 2016, il Movimento 5 Stelle
nel programma elettorale aveva detto anche quello, di rendere efficienti e efficaci le
Circoscrizioni, perché in questo momento rimanere a otto non rende efficienti e efficaci
le Circoscrizioni, perché la situazione attuale del Comune di Torino, lo ripeto, non è una
situazione ottimale, abbiamo i Servizi Sociali che sono già strutturati su quattro
Circoscrizioni perché non abbiamo la possibilità di averne di più e quindi i servizi, le
ASL sono già strutturate su quattro quadranti, sarebbero su quattro macro-aree, i Servizi
Sociali la stessa cosa, i servizi che riguardano il suolo pubblico o comunque altri servizi
amministrativi - c’era una delibera di poco fa del dottor Spoto - sono già inquadrati su
quattro macro-aree, perché non abbiamo la possibilità di dividere il personale su più
Circoscrizioni. Abbiamo avuto per quattro anni Presidenti di Circoscrizione che si sono
lamentati per carenze di personale, che cosa fa la politica invece? Perché è questo che
sta facendo. Dice: “Non ce ne frega niente della situazione del Comune di Torino, dei
conti del Comune di Torino, noi continuiamo a rimanere su otto Circoscrizioni,
continuiamo ad avere più di cento Consiglieri di Circoscrizione, più quattro Presidenti.
Se poi il Comune di Torino attraverso le proprie risorse non riesce a garantire dei servizi
e dovrà chiudere magari delle sedi anagrafiche, a noi non interessa, l’importante è avere
la rappresentanza popolare e avere dei Consiglieri di Circoscrizione”, sinceramente, io
ve lo dico, a me, come portavoce del Movimento 5 Stelle, questa riforma non mi piace,
non la condivido e lo evidenzio qui in Aula. Ovviamente la stessa cosa da parte del
Partito Democratico, che aveva votato nella scorsa consiliatura la riduzione a cinque
Circoscrizioni e che ora torna indietro a otto, però da parte del Partito Democratico a
queste giravolte siamo un po’ abituati, quindi non è una novità, quindi da quel punto di
vista lì non ci meravigliamo più che cinque anni fa avevano votato per cinque e adesso
votano per otto, su quello non... Quello di cui mi meraviglio invece è da parte del
Movimento 5 Stelle, cioè una forza politica che aveva fatto del cavallo di battaglia la
riduzione dei costi della politica, l’aveva inserita nel programma elettorale, ora torna
indietro, perché purtroppo dobbiamo evidenziarlo, noi abbiamo alcune Circoscrizioni...,
faccio l’esempio della Circoscrizione 1, che costa di più rispetto a quanti sono i soldi
che gestisce, costa circa 280.000 euro all’anno e ne gestisce 240.000. Ma secondo voi
un’azienda privata può andare avanti se spende di più rispetto a quello che incassa? No,
il giorno dopo porta i libri in Tribunale e fallisce. Invece noi continuiamo a mantenere
alcune Circoscrizioni che costano di più rispetto ai soldi che poi gestiscono,
direttamente o indirettamente. C’è qualcosa che in questa riforma non va e che io ho
chiesto invano, nelle Commissioni Decentramento, di discuterne, ma non c’è stata
possibilità perché ormai si era deciso così e non si poteva più tornare indietro, non si
poteva più discutere e a me spiace, spiace perché obbiettivamente come Gruppo
consiliare… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, va beh... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). No, allora...

SICARI Francesco (Presidente)
Lasciamolo andare avanti, grazie.

FORNARI Antonio
Volevo solo finire. E quindi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma tanto
chi di dovere conosce già tutte le forze politiche, su come hanno votato e la possibilità
di cambiare poi successivamente, non è importante. Quello che è importante in questa
riforma del Decentramento è che, purtroppo per i cittadini, per quanto riguarda i servizi
offerti ai cittadini, non ci sarà né un miglioramento, rimanendo a otto Circoscrizioni,
perché le sedi anagrafiche, l’abbiamo visto in questo mandato, alcune sedi sono state
chiuse e altre... probabilmente nel prossimo mandato ne chiuderanno altre, perché la
situazione dell’Ente non migliorerà nei prossimi cinque anni, lo vediamo adesso con il
lockdown che sta andando avanti, la situazione non migliorerà e i conti dell’Ente non
miglioreranno. Eppure gli unici che non dovranno fare dei risparmi chi sono? Sono i
politici, la politica non deve fare risparmi perché deve garantire rappresentanza sul
territorio. Però poi diciamo... facendo le consulte di quartiere diciamo però ai cittadini
di avvicinarsi alla politica e di farlo in maniera gratuita, questo è un messaggio sbagliato
e che io ribadisco col mio voto contrario, ma nemmeno contrario perché sinceramente
partecipare in una discussione su un voto in cui non c’è stata poi la possibilità di
confrontarci mi pare veramente riduttivo e quindi non parteciperò al voto, perché non ha
molto senso partecipare a una discussione del genere. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente, ma il lavoro svolto in Commissione è stato sicuramente un
buonissimo lavoro. Una cara persona che da anni non c’è più una volta mi disse:
“L’ottimo è nemico del buono”, quindi secondo noi abbiamo raggiunto il massimo
possibile con la Commissione, una Commissione che ha lavorato in modo veramente
bipartisan su un tema centrale per la Città. Io, quando mi è stato chiesto di far parte
della Commissione, mi è stato chiesto appunto per l’intendimento che avevo e ho
espresso anche con una mozione ormai da qualche anno sull’efficientamento di alcuni
servizi. Se vogliamo parlare di costi della politica, parliamo di costi della politica; se
vogliamo parlare di risparmi, facciamolo come lo fanno nelle grandi aziende, visto che è
stato citato questo paragone, che io a volte rinnego, diffido dall’usare me stesso, abiuro
in altri casi, perché confrontare un ente pubblico con un’azienda privata e come voler
confrontare l’insalata con le pere, però l’efficientamento si può fare e si deve fare in
tutte le sedi, che siano esse private o pubbliche. Ricordo che la proposta sulla
rivisitazione, appunto, di alcune competenze, in modo particolare sulle competenze
tecniche, sulla gestione del Verde, quella, sì, porterebbe un risparmio,
indipendentemente dal numero delle Circoscrizioni, e questa è una cosa che abbiamo
discusso anche in Commissione con i Presidenti e che è stata alla fine recepita e sarà poi
oggetto di discussione nel Regolamento; quella è un’efficienza che si fa sui costi. Se
andiamo a vedere i costi della politica, intesi come gettoni di presenza dei Consiglieri,
stiamo sbagliando secondo me, stiamo sbagliando non tanto dal punto della
rappresentatività, io su questo non discuto, ma stiamo sbagliando mira; secondo me
l’Ente, tutto l’Ente, lo dico chiaramente, ha bisogno di efficienza, ma questo lo
dobbiamo fare e lo dobbiamo fare perché comunque le risorse sono sempre meno da una
parte e dobbiamo continuare a dare lo stesso livello di servizi cercando di efficientare.
Io me ne sono reso conto con la Sanità regionale in questi giorni che cosa vorrebbe dire
fare efficienza in un certo ambito, le assicuro che lì di lavoro ce ne sarebbe veramente
tanto e purtroppo non si sta facendo in una situazione di emergenza come questa,
figuriamoci nella normale situazione. Detto questo, questo è uno degli aspetti, senza
voler togliere o dare merito a qualcuno sulle Consulte di Quartiere, è stata
un’esperienza, quella delle Commissioni di quartiere, che è stata giudicata non
fallimentare, ma non riuscita pienamente, quello che forse era nello spirito iniziale del
precedente Regolamento, quindi si è modificata quella parte lì. Tra l’altro, anticipo
quello che credo sarà detto poi nella discussione del Regolamento, lasciare veramente
adito e competenze alle Circoscrizioni di scegliere quali sono i quartieri, perché oggi
abbiamo delle aggregazioni di quartieri che non sono quelli dove i cittadini si
riconoscono, io ho fatto sempre l’esempio in Commissione - chi l’ha seguita - di Pozzo
Strada, che in realtà è dentro Borgata Lesna, Zona Aereonautica e poi la zona più vicina
al centro di Pozzo Strada, che sono tre ambiti completamente diversi come elementi
culturali, sociali, sociologici, eccetera.
Detto questo, questo è un elemento ed è l’elemento che mi ha portato, a un certo punto,
d’accordo con la Presidente Paoli, anche a fare quella rappresentazione di immaginare
per il futuro, non ovviamente per questa Commissione, una rielaborazione dei confini
delle attuali Circoscrizioni, perché quello che è stato fatto l’altra volta forse non era
l’ottimo e non era neanche buono, cioè prendere due Circoscrizioni e accorparle così
forse non ha funzionato, dico forse, questo è quello che è stato anche rappresentato in
alcune occasioni dalla Commissione. Allora la rivisitazione è fatta su altri parametri:
dalla popolazione, alle condizioni socio-economiche, ai centri di servizio, al verde,
eccetera, si può e si deve fare, e da quello poi scaturirà il vero numero delle
Circoscrizioni. Io oggi non sono in grado di dire se otto, cinque, sei, perché ci vanno
degli studi, delle analisi, che devono essere molto più approfondite di quelle che può
fare una semplice, cioè una semplice, che può fare la Commissione nel periodo in cui si
è deciso di lavorare. Su questo io auspico che la prossima consiliatura, la prossima
Amministrazione si concentri: prendere tutti quegli elementi, delimitare anche gli
elementi oggettivi di costo, perché alcune rappresentazioni ci sono state fatte,
probabilmente porteranno anche a immaginare una divisione diversa dalle
Circoscrizioni, cercando di mantenere ovviamente quelli che sono i limiti attuali dei
quartieri chiamiamoli “storici”, però sono tutti elementi che non possiamo e non
abbiamo potuto, non tanto per motivi..., anche per motivi di tempo, ma anche per motivi
di opportunità, di arrivare a un Regolamento che fosse compiuto, farlo in questa sede,
per questo Regolamento e per questo Statuto. Io mi auguro seriamente che questo sia un
lavoro bipartisan che lasciamo alla prossima consiliatura, indipendentemente da chi ci
sarà, e spero, mi auguro che porterà avanti per ridefinire quegli elementi territoriali, che
sono le Circoscrizioni, secondo delle basi logiche e oggettive. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io mi collego a tutti i ringraziamenti e innanzitutto, oltre a
ringraziare la Commissione e la sua Presidente e il Vicepresidente per come hanno
lavorato, io ringrazio i Consiglieri proprio partendo da quello che ho sentito dire dal
collega Versaci, perché penso che quello che abbia detto in questa sede il collega
Versaci a mio giudizio sia l’essenza della democrazia: quando cambi le regole del
gioco, le cambi sapendo che in questo momento stai governando, ma potresti anche non
governare in futuro e lo devi fare tendendo conto di tutte le istanze e di tutte le
sensibilità, questo l’hanno fatto i padri costituenti, e che questo sia stato l’atteggiamento
del Gruppo di Maggioranza che poteva tirare dritto, in nome di un’ideologia o in nome
di una promessa elettorale, che però poi, entrando nella vita di governo della Città, ci si
è dovuti rendere conto che i luoghi della democrazia sono le Circoscrizioni, sono un
luogo in cui chi oggi prova a candidarsi mettendoci la faccia, perché sono luoghi dove si
esprime una preferenza, dove un politico può essere valutato da chi lo ha votato, e non
votato la volta dopo, e il fatto che si sia deciso di far rimanere le Circoscrizioni a otto
non è una sconfitta, è una vittoria e lo dico al Consigliere che è intervenuto prima
accusando i suoi colleghi di non aver ottemperato a un pezzo del programma elettorale.
Guardi, Consigliere, io rifuggo dalle assise che vengono costituite per estrazione, come
Grillo spesso dice, che non si fida del Parlamento e lo vorrebbe per estrazione, perché
poi, se questo capitasse, rischiamo di avere certi interventi che sento spesso fare da lei
in quest’Aula, che sembra capitato qui per estrazione, senza aver guardato cosa ha
voluto dire fare un lavoro. Io ho partecipato in parte, in parte ai lavori della
Commissione, ma so esattamente che se il Movimento 5 Stelle, come le altre forze
politiche di quest’Aula, hanno a cuore la rappresentanza della gente, a difesa dei poteri
forti, a difesa di quelle multinazionali che attaccate, a difesa di chi vorrebbe, invece che
un Sindaco, un Amministratore Delegato, noi dovremmo averne di più di
Circoscrizioni, anche se sono fallibili, sbagliate, magari non si riesce ad entrare nel
merito, magari hanno dei problemi e su questo bisognerà organizzarsi per far sì che non
ci siano sovrapposizioni di competenze, come diceva Mensio, ma la democrazia è un
costo e io lo difenderò sempre quel costo, perché quando la democrazia non è più un
costo, c’è qualcuno che ti ha già comprato tutto. E visto che voi nascete proprio per fare
la guerra a chi provava a comprare spazi di libertà e spazi di partecipazione, il suo
intervento è fuori luogo. Mi scusi Presidente, mi sono rivolto al Consigliere, adesso
continuerò con la Presidenza. Per cui, io sono assolutamente contento che si sia trovata
questa sintesi, ma provate a chiedere a chi oggi vive nell’ex Circoscrizione 10 se è
contento di quell’accorpamento. Abbiamo affrontano il tema della Stazione dei Vigili,
cioè l’idea di accorpare per efficientare deve essere una cosa che dobbiamo guardare
con grande attenzione, grande attenzione, perché l’efficienza non vuol dire la miglior
rappresentanza, questo me lo aspetto da chi arriva da una tradizione liberale, me lo
aspetto da un repubblicano, da qualcuno che dice: “Ma sì, alla fine la democrazia è un
costo, tagliamo su questi costi e decidiamo noi qual è il bene della gente”. Invece io in
questi anni ho imparato - e concludo - che a volte il bene della gente ha bisogno di un
percorso e qualcuno rinuncia a un pezzo di sé per poter arrivare a un compimento che
tenga dentro le istanze di tutti. Per cui, io sono soddisfatto del lavoro fatto. Certo,
cinque anni fa, secondo me, e come Gruppo, abbiamo avuto tanto da dire sulla scelta,
perché le Circoscrizioni, per assurdo, era giusto mantenerle per come erano. Non può
essere il criterio... guardi, Presidente, il criterio non può essere quello del denaro quando
si parla di rappresentanza, perché se no a quel punto vale tutto, perché prima o poi
decideranno: “La rappresentanza è un costo e la togliamo. Beh, ma anche istruire la
gente, è meglio non averla istruita, è meglio non averla acculturata. Beh, è meglio non
riuscire a dare un servizio alle persone in difficoltà, si arrangino” e lì inizia un piano
inclinato, quello sì, veramente preoccupante, e se costeranno di più io mi prendo la
responsabilità di dire: “Però è un costo che noi dovremmo sostenere e, per assurdo,
cercare di essere ancora migliori nella rappresentanza, se quel costo è un costo che
riguarda i nostri cittadini”.
Per cui, io ringrazio veramente il lavoro fatto, ringrazio anche chi nel corso di questi
cinque anni ha cambiato idea, anche alcuni cambiamenti rispetto alcune prospettive li
abbiamo avuti anche noi; ringrazio per il lavoro che si è fatto, di cui parlava il
Presidente Versaci, perché quello è il lavoro che ci è chiesto, affermare che ciò che ci
unisce è più forte di ciò che ci divide, e quando si parla di regole del gioco e della
possibilità di rappresentare il maggior numero di cittadini possibili, quella sì è una cosa
alla quale non possiamo sottrarci. Per cui, è evidente che il mio voto sarà favorevole.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Prego, il Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio la Presidente e la Vicepresidente e tutti i Commissari.
Io credo che questa Commissione Speciale si sia svolta sicuramente come una
Commissione estremamente tecnica e in cui si è lavorato senza etichette di partito. Si
sono stabiliti alcuni valori molto importanti, quello della partecipazione dei cittadini e
delle cittadine, sulle necessità di coinvolgere i torinesi nelle decisioni. Io ritengo che il
documento che impegna l’Amministrazione, che parla appunto di controllo di risultati,
di trasparenze e confronto, sia un ottimo documento, però devo anche dire che, nel
rafforzare il ruolo di Circoscrizione come luogo di confronto e partecipazione,
purtroppo ci siamo imbattuti in qualche problemino che secondo me non è stato
superato. Allora, questa è stata una ricerca anche conoscitiva, si sono coinvolte le
Circoscrizioni e si sono sperate quelle che erano le Commissioni di Quartiere con le
Consulte, insomma, si è lavorato tanto su quelle che erano le competenze, poi in ultima
battuta però ci siamo trovati con il numero, e il numero in qualche modo ha creato
quelle che poi sono state le divergenze e, insomma, la Commissione si è un po’ divisa
su questa cosa. Io ritengo che rimangano e permangano quindi due criticità evidenti: la
prima è la asimmetria tra le Circoscrizioni già aggregate e le circoscrizioni non
aggregate e quindi tra maxi-circoscrizioni e micro-circoscrizioni e quindi anche i diversi
costi; credo che il problema dei costi non sia ultimo, non sia primo, ma neanche ultimo,
ma che esista già di fatto un accorpamento di servizi - sono stati citati i Servizi Sociali,
le ASL - e io devo dire che quando si parla che non è più aderente al contesto odierno e
alle tendenze descritte il contesto attuale, è vero, ma forse non abbiamo avuto
abbastanza tempo per riuscire a ridisegnare, ecco, forse il problema è proprio che è
mancato ancora il ridisegno. Io non ho cambiato idea, io sono stata Consigliera di
Circoscrizione 1, ho ritenuto che fosse il primo anello di congiunzione dei cittadini con
le istituzioni, ma adesso abbiamo anche le Commissioni, le Consulte di Quartiere. Noi
dobbiamo sicuramente ancora lavorare molto su questo decentramento e non possiamo
più farlo noi, proprio perché i tempi sono in qualche modo scaduti, quindi le cose buone
le teniamo come buone, però, come dico, mancano ancora delle parti fondamentali e
sostanziali nella verifica anche di quelle che sono state poi e saranno poi le competenze
ridefinite. Io non voglio impegnare le future Amministrazioni alle otto Circoscrizioni,
ritengo che sia importante mettere un importante rilievo a quelli che sono i quartieri,
perché sono storici e storicizzati e quindi credo che in qualche modo chi verrà dopo di
noi debba di nuovo ripensare e ripensare e ridisegnare e rivedere i confini, perché poi
alla fine non ci si sente mai appartenere alla Circoscrizione, ma quasi tutti parlano
sempre e solo del quartiere in cui abitano e non della Circoscrizione. Io devo dire che ci
ho pensato molto, perché non volevo assolutamente offendere, infatti, ho mandato in
Aula... sono stata tra quelli che hanno votato il mandare in Aula questo documento, non
volevo offendere il lavoro della Commissione, però lo trovo un lavoro a metà e quindi
in qualche modo dovrei dare un mezzo voto, ma non si possono dare i mezzi voti e
quindi a questo punto io paleso la mia astensione da questa deliberazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi? Può replicare la Presidente Paoli, prego.

PAOLI Maura
Grazie, ma proprio velocemente. Io ringrazio ancora una volta i Consiglieri intervenuti,
che hanno partecipato alla costruzione della riforma e ringrazio chi voterà
favorevolmente, tutti, in particolare ho nominato anche chi ha firmato la deliberazione,
senza voler offendere nessuno. Devo ammettere, però, che alcuni interventi mi hanno
lasciata un po’ basita: il percorso della Commissione è stato lungo, a volte anche con
discussioni accese, si è cercato di essere il più inclusivi possibili, almeno quando c’era
la volontà di venirsi incontro; certo è che, se dopo un percorso di più di un anno si
propone di rimettere in discussione le basi dalle quali siamo partiti, io non posso e non
voglio accettarlo, per rispetto soprattutto di chi ha lavorato costantemente e chi ha
seguito tutte le Commissioni dall’inizio alla fine, non per metà, senza addormentarsi e
nonostante la pesantezza degli argomenti o magari proprio non ha partecipato.
Aggiungo, agganciandomi al mio discorso iniziale, che un’altra delle volontà che avevo
espresso a maggio del 2019 era stata quella di strutturare i lavori in modo che ci fosse
una fase di studio prima della fase propositiva di modifica, proprio perché credevo che
fosse importante avere tutti le stesse basi, perché credo che questa sia una riforma
delicata e non faccia bene a nessuno sparare proposte senza i necessari approfondimenti.
Quindi, davvero mi spiace, perché, come dicevo, c’è stato un clima e un livello molto
alto di discussione durante tutto il percorso, e arrivare a fine di un percorso a dare i
numeri come se stessimo giocando a tombola è davvero squalificante per il lavoro fatto,
ma anche per chi lo propone. Tra l’altro, la prima Commissione che abbiamo fatto è
stata proprio quella sulle risorse e sul personale; ritornare sul tema a fine lavori, dopo un
anno di lavoro della Commissione in cui abbiamo discusso e concordato che quello che
avremmo perso sarebbe stato maggiore del guadagno con la riduzione, quindi perdendo
gli spazi democratici al presidio sul territorio, valevano di più di 2 milioni, tra l’altro
esagerando. Forse, se al momento della discussione, quando abbiamo parlato
dell’articolo 2 del Regolamento sulla zonizzazione, che è stato fatto più o meno ad
aprile in Commissione, non in momenti causali, anche perché la programmazione dei
lavori è stata sempre condivisa, se qualcuno avesse proposto quattro, dieci, dodici
Circoscrizioni, avrebbe potuto aprire un dibattito, fare un approfondimento, delle
valutazioni tecniche ed economiche di fattibilità, ma così non è stato, le proposte non
sono arrivate; mentre valutazioni tecniche ed economiche le abbiamo fatte per restare a
otto. Che si arrivi oggi, a fine lavori, o comunque l’altro ieri, a proporre quattro, dieci o
venti Circoscrizioni per me non è accettabile, proprio per tutelare il lavoro di chi ha
partecipato. E con questo dico anche che il parere sugli emendamenti, e sugli
emendamenti Fornari e sull’emendamento Curatella, per me è contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, ci sono altri interventi? No. Quindi possiamo procedere con la votazione degli
emendamenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Iniziamo con la votazione dell’emendamento n. 1, presentato a prima firma Paoli.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 27 più 1, 28, contrari 0 e astenuti 4.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con l’emendamento n. 2, presentato dal Consigliere Fornari, che ha
parere tecnico sfavorevole. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 0, contrari 31 e astenuti 2.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo all’emendamento n. 2 bis, presentato dal Consigliere Curatella e dalla
Consigliera Montalbano. Possiamo procedere con la votazione. Prego, Consiglieri,
votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 3, contrari 25 più 1, quindi 26, e astenuti 5. Il Consiglio non approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con l’emendamento n. 3, presentato dalla Consigliera Paoli. Prego,
Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 28 più 1, 29, contrari 0 e astenuti 4. Il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con l’emendamento n. 4, sempre presentato dalla Consigliera Paoli.
Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 27 più 1, 28, contrari 0 e astenuti 5. Il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con la votazione dell’emendamento n. 5, presentato dal Consigliere
Fornari. Prego, procediamo con l’illustrazione dell’emendamento. Prego.

FORNARI Antonio
Questo emendamento nasce dalla lettera E) dell’articolo 58, in cui si dice che è titolare
delle funzioni relative alla partecipazione e alle Consulte di Quartiere solo il Presidente
della Circoscrizione. Sinceramente l’idea della nascita delle Consulte di Quartiere era
nata come organismo autonomo, indipendente dal Consiglio di Circoscrizione e dal
Presidente di Circoscrizione; poi non si capisce perché in sede di Commissione del
Decentramento è venuta fuori questa, diciamo, volontà di avere il Presidente di
Circoscrizione o un suo delegato, quindi un coordinatore, presente a queste Consulte di
Quartiere, perché, se sono degli organi autonomi, devono essere autonomi fino in fondo.
Io, membro della Consulta di Quartiere, voglio essere libero di poter dire qualsiasi cosa
sia sul Presidente o su un coordinatore, e non avere “il grande fratello” lì presente;
anziché la telecamera, abbiamo il Presidente di Circoscrizione che è lì che controlla i
lavori delle Consulte di Quartiere. A me non sembra una grande idea questa e quindi ho
proposto questo emendamento da togliere, in modo da lasciare le Consulte di Quartiere
veramente autonome, indipendenti, che possano decidere quando trovarsi, dove trovarsi,
di poter andare a prendere le chiavi di Circoscrizione del luogo e decidere l’orario,
invece qui dobbiamo far decidere tutto al Presidente di Circoscrizione, che ha già
molteplici incarichi, molteplici attività, ma deve anche convocare le Consulte di
Quartiere, andare ad aprire, essere presente, andare poi a chiudere, cioè io la trovo
abbastanza assurda questa cosa e quindi ho proposto questo emendamento. Lasciamo
che le Consulte di Quartiere siano veramente degli organi autonomi, perché altrimenti
non ha senso fare una democrazia diretta...

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, un attimo. Per favore, le mascherine. Consigliera Montalbano, la tenga
alzata, la tenga su. Grazie. Vada avanti.

FORNARI Antonio
Sì, quindi, come vi dicevo, diamo una piena libertà e autonomia a queste Consulte di
Quartiere. Se vogliamo far partecipare i cittadini, i cittadini devono essere liberi di poter
dire qualsiasi cosa e non avere un Presidente di Circoscrizione che controlla i lavori di
queste Consulte, altrimenti il rischio qual è? È un altro rischio di fallimento, come sono
state già le Commissioni di Quartiere. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Chiedo comunque il parere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Me lo dice
a verbale? Prego.

PAOLI Maura
Parere contrario.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con la votazione dell’emendamento n. 5, presentato dal Consigliere
Fornari. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 1, contrari 28 più 1, quindi 29 contrari, e 5 astenuti. Il Consiglio non
approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi, qualora... Non ci sono
dichiarazioni... Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Io volevo confermare che non parteciperò al voto, ma allo stesso
tempo non voglio prendere lezioni di democrazia da chi è intervenuto prima, in cui
sottolineava l’ampia convergenza che c’è stata questa volta, ma nella scorsa consiliatura
ovviamente lo Statuto e il Regolamento del Decentramento furono votati in terza
votazione solo dalla Maggioranza. Quindi, in passato è stato votato solo dalla
Maggioranza e a colpi di Maggioranza, non rispettando né i lavori della Commissione
del Decentramento, perché la Commissione del Decentramento Onofri aveva votato per
cinque Circoscrizioni, cinque; poi qui in Aula, non si sa bene per quale accordi, le
Circoscrizioni sono diventate otto, quindi direi che lezioni di democrazia da qualche
Consigliere è meglio evitarle, perché poi la storia tanto recente, di cinque anni fa, dice
l’esatto contrario, okay? Quindi, di conseguenza, la mia partecipazione a questo voto è
già stata... non ci sarà, perché, lo ribadisco, lasciare otto Circoscrizioni significa
aumentare i costi dell’Ente e quindi quando la Corte dei Conti chiederà spiegazioni, poi
saranno i Consiglieri che hanno votato questo Statuto e questa delibera a doverle
fornire, perché vi ricordo che su questa delibera non c’è un voto di un Assessore, non
c’è un parere di un Dirigente, ma lo state votando solo voi Consiglieri di Maggioranza,
che dovete spiegare poi alla Corte dei Conti il perché l’avete votata, quindi io ve lo
sottolineo perché comunque è un qualcosa che poi verrà fuori e di conseguenza so che
siete attenti, però io ve lo sottolineo, ve lo sottolineo perché comunque funziona così e
purtroppo il Piano di interventi con la Corte dei Conti io l’ho votato e quindi, in
coerenza, non parteciperò a questo voto. Presidente un minimo di silenzio, per favore.

SICARI Francesco (Presidente)
Vada avanti, grazie.

FORNARI Antonio
No, perché questo chiacchiericcio con i Consiglieri in piedi, io vorrei continuare,
magari...

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore andiamo avanti, grazie.

FORNARI Antonio
E quindi ribadisco, io non so il Consigliere che prima parlava di democrazia, io i miei
concittadini o quelli che conosco in periferia mi chiedono maggiori servizi, sedi
anagrafiche, il taglio dell’erba, la manutenzione delle strade; non mi hanno mai chiesto
come mai mancano 25 Consiglieri di Circoscrizione, mi hanno chiesto migliori servizi,
non mi hanno mai chiesto dove si riunisce il Consiglio di Circoscrizione e quali sono i
Consiglieri di Circoscrizione o il Presidente di Circoscrizione, mi hanno sempre chiesto
migliori servizi. Noi con questo voto, invece, gli diciamo che è più importante, in
questo Ente, ribadire che servono di più i politici anziché le risorse per dare dei servizi
ai cittadini. Questa è la risposta che oggi volete dare, che io ovviamente contesto e
quindi non parteciperò al voto.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altre dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi? Allora possiamo procedere con
la votazione della deliberazione così come emendata. Ricordo che in prima votazione è
necessaria la maggioranza qualificata. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 28 più 1, 29, contrari 0, astenuti 5. Il Consiglio approva.
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