Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Siamo alle proposte di deliberazione. Punto n. 15, n. mecc. 202001861/002, deliberazione di iniziativa consiliare presentata dalla Presidente Paoli, il Vicepresidente Tresso e i Consiglieri Foglietta, Artesio, Versaci e Albano, che ha come oggetto: “Riforma del Decentramento e della partecipazione - Approvazione modifiche Statuto della Città” SICARI Francesco (Presidente) Sono stati presentati sei emendamenti, di cui uno di Commissione, due della Consigliera Paoli, due del Consigliere Fornari e uno del Consigliere Curatella, sottoscritto anche dalla Consigliera Montalbano. Lascio ora la parola alla Consigliera Paoli per l’illustrazione della deliberazione. Prego, ne ha facoltà. PAOLI Maura Grazie, Presidente. A maggio 2019, quando mi è stato affidato il compito di presiedere la Commissione Speciale Decentramento, ricordo che in Consiglio avevo ringraziato i Consiglieri che avevano dato disponibilità a seguire la Commissione e mi ero augurata di raggiungere insieme alcuni obiettivi, primo tra tutti quello di lavorare con energia ed entusiasmo a questo compito e devo dire che così è stato, quindi voglio rinnovare i miei ringraziamenti a tutti quei Consiglieri che hanno lavorato con questo spirito. Un altro obiettivo fondamentale che mi ero e ci eravamo posti è stato quello di coinvolgere i Presidenti delle Circoscrizioni a ogni nostra Commissione e così è stato, e anche a loro va il mio sentito ringraziamento, a tutti i Presidenti, ma in particolare alla Presidente Salerno, che, in quanto Coordinatrice dell’Assemblea dei Presidenti, ho stalkerato più degli altri per avere un costante confronto; e li ringrazio perché, nonostante non fossimo sempre d’accordo sulla visione e sulle scelte che poi sono state prese, hanno sempre però partecipato in maniera produttiva, lasciando da parte qualsiasi facile polemica politica e in un’ottica scevra da ogni partitismo o interesse personale o giochi politici, come del resto gli stessi miei colleghi commissari, in particolare il Vicepresidente Tresso, la Consigliera Foglietta, la Consigliera Artesio e naturalmente i miei colleghi di Maggioranza, il collega Versaci, la collega Albano, ma anche i Consiglieri Mensio e Chessa e tutti gli altri che hanno seguito le Commissioni e hanno partecipato con le loro proposte durante tutto l’anno di lavoro che abbiamo affrontato, tutti motivati a scrivere il miglior Regolamento possibile, che ovviamente non è la perfezione, probabilmente non soddisfa tutti, ma credo che si sia cercato di lavorare non sull’oggi, ma sul domani e questo per me è lo spirito migliore con cui si potesse lavorare. Un altro obiettivo che ci eravamo posti era stato quello di rendere la Commissione itinerante, con la volontà di ascoltare i territori e fare tesoro delle loro osservazioni, non a fine percorso, ma proprio per la costruzione della proposta stessa. Questo a causa del lockdown è stato possibile in parte: siamo riusciti, come Commissione, a essere presenti in quattro Circoscrizioni più o meno a metà del percorso e nelle rimanenti quattro Circoscrizioni in videoconferenza, purtroppo a percorso quasi terminato. Nonostante questo, gli spunti che sono arrivati, sia dai Consiglieri Circoscrizionali che direttamente dai cittadini e dai Comitati, che, devo dire, ci hanno seguito per praticamente tutto il percorso, anche con numeri importanti e con interventi preziosi, che spesso hanno influito nelle modifiche statutarie e regolamentari, in particolar modo nella costruzione della proposta delle Consulte di Quartiere. Davvero li ringrazio per la loro presenza e partecipazione, in particolare, oltre, appunto, ai cittadini dei Comitati, anche i Consiglieri Circoscrizionali che hanno seguito le Commissioni comunali e mi hanno contattato e spronato durante tutto il percorso, e sono stati tanti e di diverse forze politiche. Entrando più nel merito, ma sempre in generale sulla riforma, a inizio dei lavori una delle prime scelte che abbiamo dovuto fare come Commissione è stata quella di decidere se procedere con il disegno regolamentare, approvato a seguito della riforma 2015/2016, quindi con un lavoro di adempimento e adattamento delle norme necessarie alla definizione del sistema elettorale delle Circoscrizioni e un lavoro più tecnico di armonizzazione tra Statuto e Regolamento, lavoro che tra l’altro è stato fatto con perizia dagli Uffici del Consiglio e del Decentramento, che ci hanno assistito fin dall’inizio, ricordiamo la Dottoressa Tornoni che aveva impostato il lavoro, ma poi durante tutto il resto del percorso da tutti gli altri, che ringrazio davvero per il lavoro svolto e l’importante affiancamento che ci hanno dato, compreso il Segretario Generale. Naturalmente devo ringraziare anche l’Assessore Giusta, che è stato praticamente sempre presente, ma anche il resto degli Assessori, ognuno per la propria competenza. Dicevo, le scelte, la scelta era tra seguire, appunto, la strada già tracciata o cogliere l’occasione per ripensare il Decentramento e, con mia soddisfazione, abbiamo scelto questo secondo scenario, ponendoci degli obiettivi base, come quello di rafforzare e valorizzare il più possibile il ruolo delle Circoscrizioni, andando ad ampliare e specificare alcune competenze, dando maggiori responsabilità in alcuni casi e andando invece a lavorare sul potenziamento del rapporto tra Centro e Circoscrizione su argomenti più complessi, su cui abbiamo deciso, invece, di impostare una regia più unitaria e quindi più centrale, ma con momenti di confronto più strutturati tra Ente centrale ed esigenze dei territori. Abbiamo ragionato sulla possibilità di trasformare le Circoscrizioni in Municipi, ma il quadro normativo di riferimento in cui ci muoviamo, ovvero la Legge 56 del 2014, la “Delrio”, non trova applicazione alla Città Metropolitana di Torino e di conseguenza al Comune di Torino, quindi abbiamo scartato questa opzione, ma abbiamo ragionato sull’articolo 17, del TUEL, che al comma 5 prevede, per i Comuni con popolazione superiore ai 300.000 abitanti, la possibilità di particolari e più accentuate forme di Decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa funzionale. Risulta chiaro, però, che, in mancanza di delibere attuative e di risorse umane ed economiche che rafforzino concretamente le deleghe che proponiamo, difficilmente si potrà rendere effettivo questo rafforzamento, quindi confidiamo che l’indirizzo che abbiamo voluto dare a questa riforma venga colto sia da questa Giunta che dalle prossime Amministrazioni e sia sempre più potenziato e consolidato, in base ai principi di decentramento, sussidiarietà e adeguatezza che abbiamo voluto perseguire. Un altro obiettivo base condiviso è stato quello di rendere le Circoscrizioni effettivi attori nella promozione della partecipazione; abbiamo, quindi, rafforzato alcuni strumenti propri del Consiglio Circoscrizionale, come i pareri e gli ordini del giorno, e abbiamo ragionato sulle Commissioni di Quartiere, decidendo di eliminarle e sostituirle con le Consulte di Quartiere. Non entro nel merito, perché avremo modo di farlo quando discuteremo la delibera con le modifiche del Regolamento, e tra poco invece andrò più nel dettaglio nelle modifiche statutarie che ci apprestiamo a votare oggi. Concludo, invece, il discorso generale sulla riforma dicendo che, dopo tutti i ragionamenti che vi ho descritto e dopo una lunga fase conoscitiva, in cui abbiamo audito e messo a confronto gli uffici centrali degli Assessorati con quelli decentrati, ascoltato i problemi che sono derivati dagli accorpamenti fatti in Circoscrizione 2 e 8 sia dalla parte tecnica, che politica, e della partecipazione dei cittadini, abbiamo approfondito il tema del risparmio che gli accorpamenti hanno, o meglio, non hanno prodotto, analizzato la questione dei confini, abbiamo ragionato infatti sulla possibilità di ridisegnare i confini delle Circoscrizioni, a prescindere dal numero delle Circoscrizioni stesse, ma riflettendo anche su cosa avrebbe voluto dire procedere con gli accorpamenti già immaginati. Ci sarebbe piaciuto fare, infatti, un ragionamento in base a criteri oggettivi, come ad esempio la densità della popolazione, il numero dei servizi, il verde; purtroppo l’ostacolo più grosso che ci siamo trovati di fronte è stato il tempo e, in caso di modifica dei confini diversi dalla modifica già prospettata, in particolare l’Ufficio Elettorale non avrebbe avuto il tempo materiale e di legge per intervenire. Per tutti questi ragionamenti e motivazioni, la scelta della Commissione è stata quella di proporre il mantenimento delle attuali otto Circoscrizioni, anche perché, come scriviamo in delibera, la riduzione con l’accorpamento immaginato nello scorso mandato crediamo che non tenga conto delle modificazioni socio-demografiche e del cambiamento dell’assetto urbano avvenuto in questi ultimi anni, e per questo confidiamo che il prossimo Consiglio Comunale possa riprendere il nostro spunto per fare questo tipo di analisi sin dall’inizio del mandato, facendo riferimento anche allo schema di revisione del Piano Regolatore Generale, in un lavoro ovviamente sinergico con gli Uffici, le Circoscrizioni e i cittadini stessi. Entrando, invece, nel merito della delibera e delle modiche statutarie che presentiamo oggi, vado a descrivervi la prima serie di interventi che è stata realizzata tenendo conto dell’importanza di conciliare un linguaggio rispettoso dell’identità di genere, e su questo un particolare ringraziamento va agli Uffici, che hanno fatto un lavorone, e alla Presidente Carlevaris, con cui ci siamo coordinate in attesa della sua delibera vera e propria, che andrà a intervenire in questo senso sull’intero Statuto e che voteremo più tardi. Un’altra modifica: abbiamo soppresso il comma 1 bis, dell’articolo 56, in quanto le disposizioni sul sistema elettorale delle Circoscrizioni basato su collegi plurinominali era nato per disciplinare le elezioni circoscrizionali, in relazione agli ex quartieri, nell’ottica della riduzione a cinque Circoscrizioni; dato che allo stato attuale non è possibile, considerata anche la mancata realizzazione della previsione del comma 4 dell’articolo 88, che necessitava di apposite norme di attuazione che il Consiglio Comunale avrebbe dovuto approvare entro il 31 dicembre 2017, considerato il superamento della riduzione, l’abbiamo eliminato mantenendo l’attuale sistema elettorale. Abbiamo soppresso anche il comma 4 dell’articolo 88, che faceva riferimento a questo articolo. All’articolo 58, che disciplina le competenze del/della Presidente di Circoscrizione, si aggiunge una nuova funzione relativa alla partecipazione e alle Consulte di Quartiere, di cui sarà titolare, garante e responsabile, salvo delega a uno o più coordinatori. Questa aggiunta vuole sottolineare i principi ispiratori del Regolamento del Decentramento, per cui le Circoscrizioni sono organismi di partecipazione, dando quindi la giusta rilevanza e dignità a questa materia. All’articolo 64 viene aggiunto un comma sugli ordini del giorno approvati con una maggioranza qualificata, che dovranno essere discussi dalla Circoscrizione in Commissione Comunale con gli Assessori competenti, e il Consiglio Comunale potrà fare proprie le proposte che arriveranno dalle Circoscrizioni; questo è uno degli strumenti che ci è sembrato giusto aggiungere per rafforzare il ruolo dei Consigli Circoscrizionali. Una serie di modifiche riguardano, invece, gli articoli 57 e 58 sulla decorrenza dei termini entro i quali eleggere la/il Presidente della Circoscrizione, dalla notificazione della proclamazione degli eletti e delle elette alla Direzione della Circoscrizione, in quanto dalla comunicazione della proclamazione al Comune al momento in cui questa comunicazione arriva alla Circoscrizione trascorrono più giorni, si è perciò valutato con gli Uffici questa soluzione. Abbiamo modificato l’articolo 59, riportando le Commissioni da quattro a sei, una richiesta che è arrivata dalle Circoscrizioni e, dato che non implica maggiori oneri di spesa, e, come ci è stato spiegato, la riduzione è stata un aggravio di lavoro per i coordinatori e le coordinatrici e ha creato anche confusione perché non in armonia con le Commissioni Comunali, abbiamo accolto la proposta. L’ultima, ma non meno importante, modifica è quella dell’articolo 66, che riconosce come strumento statutario di partecipazione le Consulte di Quartiere, allo scopo di assicurare una più larga e incisiva partecipazione dei cittadini e delle cittadine nella condivisione di problematiche di interesse pubblico locale. Quando voteremo la delibera di modifica del Regolamento del Decentramento, vedrete che in allegato ci sarà un Regolamento specifico per le Consulte, che abbiamo voluto stilare per andare ad agire dove secondo noi le Commissioni di Quartiere hanno fallito, primo tra tutti proprio la mancanza di un Regolamento chiaro per tutti, con obiettivi che prima non c’erano, c’erano solo obiettivi troppo generali che non hanno permesso di concretizzare l’impegno che veniva chiesto sia ai Consiglieri circoscrizionali, ma soprattutto ai cittadini. Con questo io ho finito la presentazione della deliberazione. Andrei a presentare velocemente gli emendamenti che abbiamo presentato, che sono tre, mentre poi mi riservo di intervenire sugli altri emendamenti. Il primo emendamento, che è proprio l’emendamento n. 1, recepisce le osservazioni tecniche del Segretario Generale, corregge il titolo dell’articolo 64 aggiungendo gli ordini del giorno, e migliora la forma dell’articolo stesso, correggendo dei piccoli refusi. Il secondo, che è l’emendamento n. 3, non c’entra nulla in realtà con il Decentramento, ma abbiamo approfittando di questa modifica statutaria per andare a correggere l’articolo 4, comma 1, inserendo il nuovo Comune di Mappano tra quelli confinanti con Torino. Il terzo, che è l’emendamento n. 4, recepisce il parere delle otto Circoscrizioni, che ci hanno dato otto pareri favorevoli. Con questo ho terminato, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io credo che il lavoro di questa Commissione Speciale è stato, tutto sommato, un buon lavoro, visto il contesto in cui si partiva; sappiamo che siamo partiti abbastanza tardi con questa Commissione e ci abbiamo messo poco più di un anno sostanzialmente, e il lavoro mi sembra sia stato svolto con criteri oggettivamente super partes da parte dei commissari che hanno partecipato. Devo dire che ho apprezzato anche il fatto che alcune posizioni sono state anche riviste, nel corso dello svolgimento delle diverse Commissioni. Tutta la programmazione dell’attività è stata sviluppata secondo una fase conoscitiva, che ha fatto da premessa poi a quella parte di lavorazione, e anche il coinvolgimento delle Circoscrizioni, in primis dei Presidenti, è stato comunque, credo, proficuo, soprattutto per quanto ha riguardato la conoscenza di esperienze che in passato aveva vissuto in prima persona chi aveva vissuto, diciamo, la parte di accentramento di due Circoscrizioni in una, che quindi ha ulteriormente dato elementi per arrivare poi alle posizioni, che sono state quelle che la Presidente Paoli adesso ha testé riassunto. Certo, è un lavoro che poteva essere più radicale, poteva essere più coraggioso, per molti versi; sono state sicuramente riviste delle funzioni in maniera più aderente a quelli che sono i compiti delle Circoscrizioni e che tentano di rafforzare delle competenze per migliorare la possibilità delle Circoscrizioni di essere uno strumento fattivamente più vicino ai cittadini. Credo che, soprattutto in momento come quello che abbiamo vissuto nel corso proprio della parte finale dei lavori della Commissione, cioè quello della fase di pandemia, questo è stato reso maggiormente evidente di dover rafforzare tutta una serie di servizi, soprattutto in capo a quelli che sono i servizi sociali che necessitano di una maggiore garanzia di poter svolgere delle attività di prossimità con maggiore vigore e maggiore risorse soprattutto, perché poi il vero tema è quello di riuscire a credere che il Decentramento sia uno strumento che va quindi potenziato anche con maggiori risorse, non solo in termini economici, ma anche proprio in termini di risorse umane da mettere a disposizione delle Circoscrizioni. Dicevo che si poteva sicuramente avere modo di fare un lavoro più coraggioso, per certi versi; c’è anche un argomento che io credo vada comunque richiamato, che è quello di rivedere un Decentramento in un’accezione addirittura più ampia, che possa dare maggiore respiro alle Circoscrizioni, che sono proprio la cerniera nei confronti dei Comuni contermini, e quindi poter rivedere un Decentramento in un’ottica proprio di un’Area Metropolitana, perché sappiamo che ad oggi tutta una serie di servizi che vengono erogati e anche di visione e di possibilità di fare della programmazione a livello, diciamo, di Circoscrizioni decentrate, deve essere coordinato con quella che è l’attività dei Comuni vicini. Devo dire che, in ogni caso, gli aspetti che sono stati anche richiamati dalla Presidente su quelle che hanno riguardato anche le funzioni dei Comitati di Quartiere, delle possibilità delle Consulte, hanno cercato di andare in questa direzione. Ancora mi sembra necessario, comunque, richiamare il fatto e ringraziare anche del lavoro tutti i colleghi che hanno partecipato, mi è sembrato anche in maniera piuttosto produttiva da parte sia della Maggioranza che della Minoranza, sicuramente dei Presidenti delle Circoscrizioni; io ancora spendo una parola anche per il lavoro svolto dalla Presidentessa Paoli, che comunque ha lavorato seriamente, anche, devo dire, con capacità produttiva notevole, quindi sia nella mediazione che poi nella proposta anche della delibera finale. Mi accodo anche al richiamo nella memoria anche - e mi fa piacer farlo - di Anna Tornoni, che aveva guidato inizialmente, aveva supportato inizialmente questo lavoro e che fa piacere ricordare in quest’Aula. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Oggi iniziamo con la prima delle due votazioni che ci porterà a riformare il nostro Decentramento, lavoro che è iniziato - l’hanno detto i colleghi, ma fa piacere farlo al Gruppo consiliare del Partito Democratico - con l’esperta guida della Dottoressa Tornoni, che adesso sta andando avanti con la sapiente guida del Dottor Agagliati. Io non mi addentrerò nei tecnicismi della delibera, l’ha già fatto in maniera più che esaustiva la Presidente Paoli; ci tengo, però, a ringraziare tutta la Commissione Consiliare, il Gruppo consiliare del Partito Democratico, il Presidente di Circoscrizione e tutti i Consiglieri di Circoscrizione che si sono messi a disposizione, che hanno partecipato alle Commissioni convocate e anche, durante il lockdown, alle tantissime riunioni in videoconferenza che abbiamo svolto per affrontare dubbi legittimi, criticità e per poter cercare anche di correggere il tiro laddove la Commissione Speciale Consiliare avesse fallito. Non entrerò adesso in quello che sono le proposte emendative di alcuni colleghi. Dichiaro anticipatamente che il Gruppo consiliare del Partito Democratico voterà a favore degli emendamenti presentati dalla Presidente Paoli; mi riservo, chiaramente, di intervenire sugli emendamenti presentati dagli altri colleghi, che tendo a ringraziare anticipatamente, perché hanno contribuito al dibattito insinuando dei dubbi, soprattutto a fine del lavoro della Commissione, dubbi che ci hanno permesso di valutare quanto fosse buona la nostra proposta e quanto la Commissione Consiliare abbia lavorato bene in un anno e mezzo, coesa e senza aver alcun tipo di criticità e offuscamento. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Sì, grazie Presidente. Allora, arriviamo oggi a votare lo Statuto. La prima volta in cui si è iniziato a parlare di modificare il Regolamento Decentramento, come, appunto, si diceva poc’anzi, 2015/2016, con una proposta sperimentale di accorpamento sulla ex Circoscrizione 10 con la Circoscrizione 2 e sull’ex Circoscrizione 9 con la Circoscrizione 8, per poi arrivare alla tornata successiva - almeno quello era stato previsto - per il passaggio da otto a cinque Circoscrizioni, quindi un passaggio in cui si cercava di capire, con questi primi due accorpamenti, come si andava a rendere più efficiente l’Amministrazione a livello locale, come si era molto più vicini ai cittadini con le Commissioni di Quartiere e via dicendo. Io non faccio parte della Commissione Decentramento e quindi, visto che il TUEL, articolo 6, comma 4, indica che lo Statuto è un tema del Consiglio Comunale, non di una Commissione istituita all’interno del Consiglio Comunale, non essendo io parte della Commissione Decentramento ho atteso che la delibera sullo Statuto arrivasse qui in Aula per poter contribuire alla discussione e partecipare attivamente al percorso. Mi ha fatto piacere, da un certo punto di vista, leggere a pagina 2 della delibera un pezzo che adesso andrò a leggere: “I principi di razionale efficienza organizzativa, di responsabilità di gestione e degli imperativi di razionalizzazione finanziaria generale che si erano voluti perseguire nella precedente riforma...” quindi 2015/2016 “...non solo non hanno fatto emergere rilevanti risparmi,...” quindi abbiamo accorpato due Circoscrizioni e l’Amministrazione non ha risparmiato “...ma hanno causato diverse problematiche organizzative e amministrative, nonché la significativa diminuzione della rappresentanza politica nei territori, questione che è anche emersa dal confronto con diversi comitati di cittadini che hanno segnalato come la riduzione delle Circoscrizioni abbia prodotto un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica”. Questo pezzo che ho letto è la parte della delibera in cui viene spiegato il perché non si procede con l’ulteriore riduzione a cinque Circoscrizioni e attesta quello che in Circoscrizione 2, su cui ho più esperienza, ma mi riportano che anche sulla Circoscrizione 8 la situazione è abbastanza analoga, in cui ci si trova la ex Circoscrizione 10, Mirafiori Sud, che ormai è stata completamente decentrata rispetto al resto di quella che era la Circoscrizione 2, manca la rappresentanza sul territorio, mancano i rappresentanti e manca anche l’organizzazione presente sul territorio, si sta via via anche abbandonando dal punto di vista della presenza dell’Amministrazione, abbiamo discusso della sede della Polizia Municipale, c’è la sede decentrata della Circoscrizione che ormai è usata una volta ogni tanto e via dicendo. Quindi, leggendo questa parte, si va ad attestare quello che i cittadini della Circoscrizione 2 di Mirafiori Sud si sono resi conto sulla propria pelle: questo accorpamento ha creato ulteriori problematiche. E questo mi fa piacere di trovarlo scritto in una delibera di modifica dello Statuto, indica che, come abbiamo già detto più volte, non basta arrivare con l’accetta, tagliando i rappresentati in modo lineare, per avere dei risparmi nella politica, per avere dei risparmi di efficienza è necessario fare dei ragionamenti che sono un po’ più complessi di un taglio lineare; e quindi, a tale scopo, io ho presentato un emendamento in cui semplicemente sostituisco il testo della deliberazione, le cinque parole: “mantenendo, invece, le 8 attuali”, ho proposto di sostituirle con: “rispristinando le 10 Circoscrizioni precedenti la modifica regolamentare 2015/2016” e quindi chiedevo semplicemente, visto che la delibera attesta come l’accorpamento ha creato delle difficoltà ai cittadini, delle problematiche organizzative-amministrative, non ha permesso di risparmiare, che era lo scopo per cui nasceva quell’accorpamento, i cittadini della Circoscrizione 2 e della Circoscrizione 8 non sono cittadini di serie B. Perché sono cittadini di serie B rispetto alle altre sei Circoscrizioni che non avranno l’accorpamento? Mi chiedo come mai quest’aspetto, e quindi ho fatto questa proposta e mi ha sorpreso il parere: non va bene, parere sfavorevole perché non... allora, innanzitutto: “...altera la rappresentazione di un ‘fatto storico’”, ma in delibera è scritto il fatto storico: “L’accorpamento non porta risparmi, non rende efficiente la macchina comunale, crea delle problematiche di tipo organizzativo” è scritto in delibera, l’ho letto poc’anzi. Seconda cosa: non conta il parere del Consiglio Comunale, conta la maggioranza di una Commissione, quindi sovrascrive quello che dice il TUEL, il TUEL, articolo 6, comma 4: “Gli statuti sono deliberati dai rispettivi Consigli”, non dalle Commissioni istituite all’interno di un Consiglio Comunale. Allora, o diciamo che questo emendamento non va bene perché a Bilancio crea delle problematiche dal punto di vista economico, ma andrebbe in contrasto con quello che dice la delibera, la delibera dice che non è il numero di Circoscrizioni che mi fa risparmiare o spendere di più, oppure ci sono altre… è un parere che io vedo che, più che tecnico, è politico, il fatto di non poter ragionare e fermarsi un attimo, visto che si dice che il prossimo Consiglio Comunale istituirà una Commissione che nei primi due anni e mezzo dovrà rivedere il tutto e cercare di riorganizzare su parametri oggettivi, la densità, il costo a metro quadro dell’abitato, il reddito medio di chi vive, le problematiche sociali presenti, le problematiche della mobilità, quindi non un accorpamento fatto sui numeri: “Uniamo una Circoscrizione per fare 150.000 cittadini e chi sono non ci interessa”, quindi facendo delle valutazioni obiettive. A questo punto, ripristiniamo le dieci, tanto la delibera stessa lo dice: non ci sono problemi di tipo economico, perché l’ha detto la delibera stessa, c’è scritto in deliberazione, e poi il prossimo Consiglio Comunale valuterà quali sono i parametri oggettivi su cui muoversi. Questo è il testo dell’emendamento e io credevo - ma da quello che vedo dal parere non è così - che fosse una discussione del Consiglio Comunale, invece noi dobbiamo solo ratificare quello che è stato deciso in una Commissione di cui io non faccio parte, e ringrazio la Consigliera Montalbano che non è stata ringraziata, non so perché, sembra che fosse l’unica a non partecipare e a non intervenire, e anche la Consigliera Scanderebech - che facevano parte della Commissione, ma sembra che non esistessero nei vari ringraziamenti che sono stati fatti poc’anzi - non mi riferivo a lei, Consigliera Foglietta -, perché, non facendo nomi e cognomi, perché per esempio è la Consigliera Montalbano che ha proposto la parte delle Consulte di Quartiere, il fatto di andare a ritrattare da parte... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Per favore, andiamo avanti, grazie. CURATELLA Cataldo Concludo, Presidente. Io ho presentato questo emendamento perché dal testo della delibera l’accorpamento non ha creato degli effettivi risparmi ed è la ragione per cui non si procede con l’ulteriore accorpamento, d’accordo, ma i cittadini delle Circoscrizioni accorpate sono cittadini di serie B che devono pagare sulla loro pelle le problematiche di tipo organizzativo, amministrativo e tutte le problematiche che stanno vivendo nella gestione della loro vita? Io credo che sia opportuno riportare tutti quanti allo stesso livello, senza creare Circoscrizioni di seria A, che non vengono accorpate, con Circoscrizioni di serie B, accorpate con le problematiche, non ci sono problemi economici, perché lo dice la stessa delibera, e quindi il prossimo Consiglio Comunale ragionerà su parametri obiettivi, come è scritto in delibera. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Ringrazio solamente lei, ancora qualcuno si offende. La ringrazio per... la ringrazio, Presidente, a parte gli scherzi, no, ci tengo a precisare una cosa, perché sono state dette delle cose inesatte: più di un anno fa questo Consiglio Comunale, che è titolato a modificare lo Statuto della Città, ha deciso di istituire una Commissione Speciale dove ha avuto il compito di portare una proposta al Consiglio Comunale e, infatti, la stiamo votando. Le ricordo, solamente per correttezza nei confronti di tutti e anche di chi ci ascolta, che la Commissione Decentramento era aperta a tutti, chi voleva poteva partecipare, anche se non era titolare della Commissione, quindi non era una Commissione chiusa e non bisognava essere per forza iscritti per poter partecipare, infatti non a caso partecipavano anche i cittadini e persone... chiunque poteva partecipare. Tolto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, è verissimo, s’informi Consigliera Montalbano. Tolto... facendo questa piccola precisazione, che era dovuta, io, Presidente, ci tengo anche a dire un’altra cosa: quando si modificano gli assetti istituzionali di una Città, soprattutto di una Città come Torino, e si modificano gli statuti, penso che sia corretto coinvolgere tutte le forze politiche e non solo. Perché dico questo? Infatti, non a caso, nel nostro Statuto oggi, per approvare questa delibera servono 27 voti e non ne servono 21, c’è un motivo perché accade questo: perché, quando si modificano gli assetti istituzionali, lo si deve fare cercando di coinvolgere tutti, evitando che una Maggioranza da sola possa stravolgere completamente lo Statuto della Città di Torino, e io credo che sia importante questo e non mi meraviglia il fatto che oggi in questo Consiglio Comunale, su 41 componenti, compresi la Sindaca, ci sia qualcuno che non è d’accordo su questa proposta, anzi, legittimo, anzi, è stato anche utile, come ha ricordato prima la collega - forse Foglietta -, al dibattito. Però io ho partecipato a quella Commissione come membro della Maggioranza, ma non con la casacca politica, perché, ripeto, era fondamentale provare a togliersi la casacca e ragionare nello specifico, perché ho imparato in questi anni, soprattutto nelle storie recenti di questo Paese, che chi prova a cambiare le regole a colpi di Maggioranza, solitamente non fa una bella fine politica, e non parlo solamente a livello locale, ma anche a livello più alto del nostro, perché secondo me il coinvolgimento è fondamentale, perché questa qui è la riforma della Città di Torino perché se no se la Maggioranza o la Minoranza o un qualsiasi altro Gruppo voleva modificare lo Statuto o modificare il Regolamento del Decentramento, poteva scrivere una delibera, mettersi seduti in una stanza con chi riteneva più opportuno, la presentava, la portava qui e poi qui in base ai voti si decideva, però secondo me è stato il percorso più corretto. È stato il percorso più corretto, perché abbiamo avuto la possibilità di confrontarci, ad esempio io non penso che questa sia una riforma perfetta e non è neanche la riforma che mi rispecchia al 100%, però all’interno di un dibattito quando si modifica lo Statuto, è importante anche ascoltare chi la pensa diversamente da te e io su alcune cose ho cambiato idea e su altre non ho cambiato idea, qualcun altro ha cambiato idea su altre cose e questo era il compito della Commissione Speciale, cioè era una Commissione speciale a tempo, proprio per produrre qualcosa di utile e positivo, speriamo positivo. Poi io non sono proprio d’accordissimo che siamo arrivati troppo tardi, perché quando è stato approvato il Regolamento nello scorso mandato, bisognava anche metterlo in pratica, quindi bisognava avere un po’ il tempo sia alle Circoscrizioni per attuarlo, sia al Comune per cercare di capirlo. Io sinceramente ho avuto la possibilità di fare il Consigliere di Circoscrizione nello scorso mandato, non l’ho fatto con questo Regolamento attuale l’ho fatto con uno vecchio, ho avuto la possibilità di conoscere la Circoscrizione e di conoscerne i pregi e i difetti: sicuramente io, ripeto, non è la riforma perfetta, ma secondo me vengono inserite all’intero di questa riforma delle cose molto importanti, che siamo riusciti a mettere dentro anche - lo dico proprio tranquillamente - anche alle volte con pareri contrari di alcuni Presidenti di Circoscrizione, alle volte c’era un mio parere contrario o il parere contrario di qualche altro collega, quindi davvero lo dico con lo spirito costruttivo, nel senso che a questa Commissione non è che ci siamo seduti lì e abbiamo deciso io, la Consigliera Paoli e altri quattro: “Facciamo così e scriviamo”, non è andata così, c’è stato un lavoro lungo di un anno, legittimo che qualcuno non lo condivida, legittimo che qualcuno presenti degli emendamenti, ci mancherebbe altro, siamo qui apposta, però metterei tutto in ordine nel senso che questo è stato deciso dal Consiglio Comunale, poi dopodiché servono i voti, i voti spero ci siano già oggi per approvare questa modifica di statuto, perché penso sia molto importante. Oltre ad aver ascoltato le Circoscrizioni, abbiamo ascoltato anche associazioni, cittadini, e non solo, e io ho imparato molto da questo e, ripeto, ho cambiato idea su alcune cose e non me ne vergogno affatto, anzi, ne sono più che contento, perché, ripeto Presidente, quando si cambiano gli assetti istituzionali della Città, bisogna maneggiarli con cura, perché è importante, perché lo Statuto della Città non è di una Maggioranza, non è della prima Maggioranza che arriva qui, ma è della Città. Io rivendico il lavoro che abbiamo fatto, mi permetto la battuta di prima, ringrazio tutti i colleghi che hanno partecipato a questa Commissione e spero veramente e vivamente che possa essere approvata già oggi questa modifica. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Anch’io voglio ringraziare ovviamente la Presidente Paoli e tutta la Commissione Decentramento. Io ho seguito i lavori della Commissione e sin dall’inizio - probabilmente è una mia deformazione professionale - ho sottolineato la questione dei costi e delle risorse delle Circoscrizioni, sottolineando ovviamente il rapporto cosiddetto “costi-benefici” che c’è tra le Circoscrizioni e poi tutta la struttura politica dell’Ente. Sin dall’inizio a questa mia richiesta mi è stato risposto - mi ricordo un intervento della Consigliera Artesio - che noi dovevamo comunque fare un discorso senza considerare le risorse, ma ipotizzando, diciamo, un Ente con risorse infinite, senza mettere, diciamo, in primo piano la questione del nostro Ente, che è il Comune di Torino, che è il Comune più indebitato d’Italia, con una carenza di personale strutturale, con una scarsità di risorse economiche-finanziarie, e quindi i lavori della Commissione sono iniziati in questo modo, son proseguiti, devo dire, anche in maniera abbastanza proficua, con l’intervento dei Presidenti sulle questioni che riguardavano le competenze, riguardavano, diciamo, le attività che riguardano gli Assessorati dalle Circoscrizioni e anche sulla Consulta di Quartiere è stato un passo in avanti rispetto, invece, alle Commissioni, che avevano obiettivamente... alle Commissioni di Quartiere, che hanno avuto uno scarso successo, per non dire disastroso; poi obiettivamente, nel momento in cui la questione delle risorse non si è mai affrontata o comunque non si è mai entrati nel vivo, verso il termine dei lavori ho evidenziato alla Presidente un maggior approfondimento su questo tema, ma purtroppo non c’è stata occasione, perché bisognava chiudere i lavori, non c’era più tempo e io... obiettivamente la mia unica richiesta è stata quella di avanzare ai Dirigenti del Comune di Torno, che sono quelli che conoscono i conti e conoscono i numeri, una tabella con i costi delle Circoscrizioni su otto e gli eventuali risparmi passando a cinque o a quattro, tabella o comunque numeri che nella Commissione Decentramento non abbiamo mai preso in considerazione, non abbiamo mai affrontato. Una volta ottenuti questa tabella e questi dati, li ho girati a tutti i membri della Commissione, chiedendo appunto una Commissione di approfondimento sia su questi numeri e sia sui lavori della Commissione che c’era stata nella consiliatura precedente con la Presidente Onofri, in cui avevamo chiesto di audire... - mi ricordo anche la Consigliera Scanderebech che l’aveva chiesto - di audire la Presidente Onofri per capire quali erano state le motivazioni che avevano portato la scorsa consiliatura a ridurre le Circoscrizioni a cinque a partire dal 2021; anche su questo tema non c’è stato più spazio, diciamo, da parte della Commissione. A quel punto sono stato costretto ad abbandonare i lavori, perché non c’era più, da parte della Commissione, la volontà di discutere, ma la discussione era già stata presa. Da Consigliere Comunale, quindi, devo ribadire qui in Aula quali erano le mie convinzioni, che mi portavano a una riduzione delle Circoscrizioni e che devo sottolineare anche qui in Aula, perché non possiamo dire, come è scritto in delibera, che “non hanno fatto emergere rilevanti risparmi” e mi spiace, ma i Dirigenti del Comune di Torino invece hanno detto che un eventuale accorpamento da otto a cinque o a quattro porta un risparmio dai 2 ai 3 milioni di euro all’anno, non lo dice Antonio Fornari, lo dicono i Dirigenti del Comune di Torino. E io non ho visto altre tabelle di altri esperti di numeri che abbiano detto il contrario e quindi lo dico ai Consiglieri della Commissione Decentramento e chiunque altro: se avete altre tabelle, se avete altri numeri, portatele, le guardiamo e le valutiamo; io, oltre a quei numeri, non ho visto altro. E quindi lo dico ai Consiglieri principalmente di Maggioranza, e poi sono quelli che hanno votato il Piano di interventi alla Corte dei Conti: noi abbiamo votato un Piano di interventi alla Corte dei Conti, in cui c’era un elenco di impegni che prendeva questo Comune di Torino, uno degli impegni era: “Riduzione delle spese delle Circoscrizioni”. Con questa riforma noi non solo non riduciamo le spese delle Circoscrizioni, ma le aumentiamo perché ritorniamo a otto. Lo Statuto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, perché dal 2021 dovevano diventare cinque, invece noi adesso torniamo a otto e quindi aumentiamo i costi dell’Ente. Io ve lo dico, perché il Piano di interventi lo abbiamo votato noi come Maggioranza, loro non l’hanno votato e secondo me la Corte dei Conti prima o poi ci chiamerà o vi chiamerà, perché io sinceramente questo Statuto e questo Regolamento non voglio votarlo così, perché noi avevamo preso un impegno chiaro di riduzione delle spese delle Circoscrizioni; votando questo Statuto e questo Regolamento, noi quell’impegno lo stiamo sconfessando e potremmo essere chiamati dalla Corte dei Conti a dare delle giustificazioni, a dare delle giustificazioni su questo aumento dei costi dell’Ente. Se voi siete convinti che, invece, quanto scritto nella delibera dello Statuto sia invece corretto, e cioè che una riduzione da dieci a otto e un’eventuale riduzione da otto a cinque non porta a rilevanti risparmi, per me 2 barra 3 milioni di euro sono un risparmio rilevante e sinceramente non vorrei doverli rimettere prossimamente e risarcire il Comune di Torino su questo. E quindi obiettivamente sono in difficoltà nel dover sostenere le otto Circoscrizioni, perché poi, oltre alla questione meramente economica, c’è anche una questione politica: da una parte c’è stato appena adesso un referendum in cui i cittadini hanno dato un’indicazione chiara sulla riduzione dei costi della politica e sulla riduzione dei parlamentari, il Comune di Torino e il Consiglio Comunale di Torino invece va nella direzione opposta, di aumentare i Consiglieri di Circoscrizione o comunque di tenerli e quindi di non rispettare una sorta di volontà popolare, che era quella di ridurre i costi della politica, che era un pilastro del Movimento 5 Stelle, della forza politica di cui io faccio parte, era nel programma elettorale: se andate a leggere il programma elettorale del 2016, il Movimento 5 Stelle nel programma elettorale aveva detto anche quello, di rendere efficienti e efficaci le Circoscrizioni, perché in questo momento rimanere a otto non rende efficienti e efficaci le Circoscrizioni, perché la situazione attuale del Comune di Torino, lo ripeto, non è una situazione ottimale, abbiamo i Servizi Sociali che sono già strutturati su quattro Circoscrizioni perché non abbiamo la possibilità di averne di più e quindi i servizi, le ASL sono già strutturate su quattro quadranti, sarebbero su quattro macro-aree, i Servizi Sociali la stessa cosa, i servizi che riguardano il suolo pubblico o comunque altri servizi amministrativi - c’era una delibera di poco fa del dottor Spoto - sono già inquadrati su quattro macro-aree, perché non abbiamo la possibilità di dividere il personale su più Circoscrizioni. Abbiamo avuto per quattro anni Presidenti di Circoscrizione che si sono lamentati per carenze di personale, che cosa fa la politica invece? Perché è questo che sta facendo. Dice: “Non ce ne frega niente della situazione del Comune di Torino, dei conti del Comune di Torino, noi continuiamo a rimanere su otto Circoscrizioni, continuiamo ad avere più di cento Consiglieri di Circoscrizione, più quattro Presidenti. Se poi il Comune di Torino attraverso le proprie risorse non riesce a garantire dei servizi e dovrà chiudere magari delle sedi anagrafiche, a noi non interessa, l’importante è avere la rappresentanza popolare e avere dei Consiglieri di Circoscrizione”, sinceramente, io ve lo dico, a me, come portavoce del Movimento 5 Stelle, questa riforma non mi piace, non la condivido e lo evidenzio qui in Aula. Ovviamente la stessa cosa da parte del Partito Democratico, che aveva votato nella scorsa consiliatura la riduzione a cinque Circoscrizioni e che ora torna indietro a otto, però da parte del Partito Democratico a queste giravolte siamo un po’ abituati, quindi non è una novità, quindi da quel punto di vista lì non ci meravigliamo più che cinque anni fa avevano votato per cinque e adesso votano per otto, su quello non... Quello di cui mi meraviglio invece è da parte del Movimento 5 Stelle, cioè una forza politica che aveva fatto del cavallo di battaglia la riduzione dei costi della politica, l’aveva inserita nel programma elettorale, ora torna indietro, perché purtroppo dobbiamo evidenziarlo, noi abbiamo alcune Circoscrizioni..., faccio l’esempio della Circoscrizione 1, che costa di più rispetto a quanti sono i soldi che gestisce, costa circa 280.000 euro all’anno e ne gestisce 240.000. Ma secondo voi un’azienda privata può andare avanti se spende di più rispetto a quello che incassa? No, il giorno dopo porta i libri in Tribunale e fallisce. Invece noi continuiamo a mantenere alcune Circoscrizioni che costano di più rispetto ai soldi che poi gestiscono, direttamente o indirettamente. C’è qualcosa che in questa riforma non va e che io ho chiesto invano, nelle Commissioni Decentramento, di discuterne, ma non c’è stata possibilità perché ormai si era deciso così e non si poteva più tornare indietro, non si poteva più discutere e a me spiace, spiace perché obbiettivamente come Gruppo consiliare… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, va beh... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, allora... SICARI Francesco (Presidente) Lasciamolo andare avanti, grazie. FORNARI Antonio Volevo solo finire. E quindi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma tanto chi di dovere conosce già tutte le forze politiche, su come hanno votato e la possibilità di cambiare poi successivamente, non è importante. Quello che è importante in questa riforma del Decentramento è che, purtroppo per i cittadini, per quanto riguarda i servizi offerti ai cittadini, non ci sarà né un miglioramento, rimanendo a otto Circoscrizioni, perché le sedi anagrafiche, l’abbiamo visto in questo mandato, alcune sedi sono state chiuse e altre... probabilmente nel prossimo mandato ne chiuderanno altre, perché la situazione dell’Ente non migliorerà nei prossimi cinque anni, lo vediamo adesso con il lockdown che sta andando avanti, la situazione non migliorerà e i conti dell’Ente non miglioreranno. Eppure gli unici che non dovranno fare dei risparmi chi sono? Sono i politici, la politica non deve fare risparmi perché deve garantire rappresentanza sul territorio. Però poi diciamo... facendo le consulte di quartiere diciamo però ai cittadini di avvicinarsi alla politica e di farlo in maniera gratuita, questo è un messaggio sbagliato e che io ribadisco col mio voto contrario, ma nemmeno contrario perché sinceramente partecipare in una discussione su un voto in cui non c’è stata poi la possibilità di confrontarci mi pare veramente riduttivo e quindi non parteciperò al voto, perché non ha molto senso partecipare a una discussione del genere. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente, ma il lavoro svolto in Commissione è stato sicuramente un buonissimo lavoro. Una cara persona che da anni non c’è più una volta mi disse: “L’ottimo è nemico del buono”, quindi secondo noi abbiamo raggiunto il massimo possibile con la Commissione, una Commissione che ha lavorato in modo veramente bipartisan su un tema centrale per la Città. Io, quando mi è stato chiesto di far parte della Commissione, mi è stato chiesto appunto per l’intendimento che avevo e ho espresso anche con una mozione ormai da qualche anno sull’efficientamento di alcuni servizi. Se vogliamo parlare di costi della politica, parliamo di costi della politica; se vogliamo parlare di risparmi, facciamolo come lo fanno nelle grandi aziende, visto che è stato citato questo paragone, che io a volte rinnego, diffido dall’usare me stesso, abiuro in altri casi, perché confrontare un ente pubblico con un’azienda privata e come voler confrontare l’insalata con le pere, però l’efficientamento si può fare e si deve fare in tutte le sedi, che siano esse private o pubbliche. Ricordo che la proposta sulla rivisitazione, appunto, di alcune competenze, in modo particolare sulle competenze tecniche, sulla gestione del Verde, quella, sì, porterebbe un risparmio, indipendentemente dal numero delle Circoscrizioni, e questa è una cosa che abbiamo discusso anche in Commissione con i Presidenti e che è stata alla fine recepita e sarà poi oggetto di discussione nel Regolamento; quella è un’efficienza che si fa sui costi. Se andiamo a vedere i costi della politica, intesi come gettoni di presenza dei Consiglieri, stiamo sbagliando secondo me, stiamo sbagliando non tanto dal punto della rappresentatività, io su questo non discuto, ma stiamo sbagliando mira; secondo me l’Ente, tutto l’Ente, lo dico chiaramente, ha bisogno di efficienza, ma questo lo dobbiamo fare e lo dobbiamo fare perché comunque le risorse sono sempre meno da una parte e dobbiamo continuare a dare lo stesso livello di servizi cercando di efficientare. Io me ne sono reso conto con la Sanità regionale in questi giorni che cosa vorrebbe dire fare efficienza in un certo ambito, le assicuro che lì di lavoro ce ne sarebbe veramente tanto e purtroppo non si sta facendo in una situazione di emergenza come questa, figuriamoci nella normale situazione. Detto questo, questo è uno degli aspetti, senza voler togliere o dare merito a qualcuno sulle Consulte di Quartiere, è stata un’esperienza, quella delle Commissioni di quartiere, che è stata giudicata non fallimentare, ma non riuscita pienamente, quello che forse era nello spirito iniziale del precedente Regolamento, quindi si è modificata quella parte lì. Tra l’altro, anticipo quello che credo sarà detto poi nella discussione del Regolamento, lasciare veramente adito e competenze alle Circoscrizioni di scegliere quali sono i quartieri, perché oggi abbiamo delle aggregazioni di quartieri che non sono quelli dove i cittadini si riconoscono, io ho fatto sempre l’esempio in Commissione - chi l’ha seguita - di Pozzo Strada, che in realtà è dentro Borgata Lesna, Zona Aereonautica e poi la zona più vicina al centro di Pozzo Strada, che sono tre ambiti completamente diversi come elementi culturali, sociali, sociologici, eccetera. Detto questo, questo è un elemento ed è l’elemento che mi ha portato, a un certo punto, d’accordo con la Presidente Paoli, anche a fare quella rappresentazione di immaginare per il futuro, non ovviamente per questa Commissione, una rielaborazione dei confini delle attuali Circoscrizioni, perché quello che è stato fatto l’altra volta forse non era l’ottimo e non era neanche buono, cioè prendere due Circoscrizioni e accorparle così forse non ha funzionato, dico forse, questo è quello che è stato anche rappresentato in alcune occasioni dalla Commissione. Allora la rivisitazione è fatta su altri parametri: dalla popolazione, alle condizioni socio-economiche, ai centri di servizio, al verde, eccetera, si può e si deve fare, e da quello poi scaturirà il vero numero delle Circoscrizioni. Io oggi non sono in grado di dire se otto, cinque, sei, perché ci vanno degli studi, delle analisi, che devono essere molto più approfondite di quelle che può fare una semplice, cioè una semplice, che può fare la Commissione nel periodo in cui si è deciso di lavorare. Su questo io auspico che la prossima consiliatura, la prossima Amministrazione si concentri: prendere tutti quegli elementi, delimitare anche gli elementi oggettivi di costo, perché alcune rappresentazioni ci sono state fatte, probabilmente porteranno anche a immaginare una divisione diversa dalle Circoscrizioni, cercando di mantenere ovviamente quelli che sono i limiti attuali dei quartieri chiamiamoli “storici”, però sono tutti elementi che non possiamo e non abbiamo potuto, non tanto per motivi..., anche per motivi di tempo, ma anche per motivi di opportunità, di arrivare a un Regolamento che fosse compiuto, farlo in questa sede, per questo Regolamento e per questo Statuto. Io mi auguro seriamente che questo sia un lavoro bipartisan che lasciamo alla prossima consiliatura, indipendentemente da chi ci sarà, e spero, mi auguro che porterà avanti per ridefinire quegli elementi territoriali, che sono le Circoscrizioni, secondo delle basi logiche e oggettive. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io mi collego a tutti i ringraziamenti e innanzitutto, oltre a ringraziare la Commissione e la sua Presidente e il Vicepresidente per come hanno lavorato, io ringrazio i Consiglieri proprio partendo da quello che ho sentito dire dal collega Versaci, perché penso che quello che abbia detto in questa sede il collega Versaci a mio giudizio sia l’essenza della democrazia: quando cambi le regole del gioco, le cambi sapendo che in questo momento stai governando, ma potresti anche non governare in futuro e lo devi fare tendendo conto di tutte le istanze e di tutte le sensibilità, questo l’hanno fatto i padri costituenti, e che questo sia stato l’atteggiamento del Gruppo di Maggioranza che poteva tirare dritto, in nome di un’ideologia o in nome di una promessa elettorale, che però poi, entrando nella vita di governo della Città, ci si è dovuti rendere conto che i luoghi della democrazia sono le Circoscrizioni, sono un luogo in cui chi oggi prova a candidarsi mettendoci la faccia, perché sono luoghi dove si esprime una preferenza, dove un politico può essere valutato da chi lo ha votato, e non votato la volta dopo, e il fatto che si sia deciso di far rimanere le Circoscrizioni a otto non è una sconfitta, è una vittoria e lo dico al Consigliere che è intervenuto prima accusando i suoi colleghi di non aver ottemperato a un pezzo del programma elettorale. Guardi, Consigliere, io rifuggo dalle assise che vengono costituite per estrazione, come Grillo spesso dice, che non si fida del Parlamento e lo vorrebbe per estrazione, perché poi, se questo capitasse, rischiamo di avere certi interventi che sento spesso fare da lei in quest’Aula, che sembra capitato qui per estrazione, senza aver guardato cosa ha voluto dire fare un lavoro. Io ho partecipato in parte, in parte ai lavori della Commissione, ma so esattamente che se il Movimento 5 Stelle, come le altre forze politiche di quest’Aula, hanno a cuore la rappresentanza della gente, a difesa dei poteri forti, a difesa di quelle multinazionali che attaccate, a difesa di chi vorrebbe, invece che un Sindaco, un Amministratore Delegato, noi dovremmo averne di più di Circoscrizioni, anche se sono fallibili, sbagliate, magari non si riesce ad entrare nel merito, magari hanno dei problemi e su questo bisognerà organizzarsi per far sì che non ci siano sovrapposizioni di competenze, come diceva Mensio, ma la democrazia è un costo e io lo difenderò sempre quel costo, perché quando la democrazia non è più un costo, c’è qualcuno che ti ha già comprato tutto. E visto che voi nascete proprio per fare la guerra a chi provava a comprare spazi di libertà e spazi di partecipazione, il suo intervento è fuori luogo. Mi scusi Presidente, mi sono rivolto al Consigliere, adesso continuerò con la Presidenza. Per cui, io sono assolutamente contento che si sia trovata questa sintesi, ma provate a chiedere a chi oggi vive nell’ex Circoscrizione 10 se è contento di quell’accorpamento. Abbiamo affrontano il tema della Stazione dei Vigili, cioè l’idea di accorpare per efficientare deve essere una cosa che dobbiamo guardare con grande attenzione, grande attenzione, perché l’efficienza non vuol dire la miglior rappresentanza, questo me lo aspetto da chi arriva da una tradizione liberale, me lo aspetto da un repubblicano, da qualcuno che dice: “Ma sì, alla fine la democrazia è un costo, tagliamo su questi costi e decidiamo noi qual è il bene della gente”. Invece io in questi anni ho imparato - e concludo - che a volte il bene della gente ha bisogno di un percorso e qualcuno rinuncia a un pezzo di sé per poter arrivare a un compimento che tenga dentro le istanze di tutti. Per cui, io sono soddisfatto del lavoro fatto. Certo, cinque anni fa, secondo me, e come Gruppo, abbiamo avuto tanto da dire sulla scelta, perché le Circoscrizioni, per assurdo, era giusto mantenerle per come erano. Non può essere il criterio... guardi, Presidente, il criterio non può essere quello del denaro quando si parla di rappresentanza, perché se no a quel punto vale tutto, perché prima o poi decideranno: “La rappresentanza è un costo e la togliamo. Beh, ma anche istruire la gente, è meglio non averla istruita, è meglio non averla acculturata. Beh, è meglio non riuscire a dare un servizio alle persone in difficoltà, si arrangino” e lì inizia un piano inclinato, quello sì, veramente preoccupante, e se costeranno di più io mi prendo la responsabilità di dire: “Però è un costo che noi dovremmo sostenere e, per assurdo, cercare di essere ancora migliori nella rappresentanza, se quel costo è un costo che riguarda i nostri cittadini”. Per cui, io ringrazio veramente il lavoro fatto, ringrazio anche chi nel corso di questi cinque anni ha cambiato idea, anche alcuni cambiamenti rispetto alcune prospettive li abbiamo avuti anche noi; ringrazio per il lavoro che si è fatto, di cui parlava il Presidente Versaci, perché quello è il lavoro che ci è chiesto, affermare che ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide, e quando si parla di regole del gioco e della possibilità di rappresentare il maggior numero di cittadini possibili, quella sì è una cosa alla quale non possiamo sottrarci. Per cui, è evidente che il mio voto sarà favorevole. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Prego, il Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio la Presidente e la Vicepresidente e tutti i Commissari. Io credo che questa Commissione Speciale si sia svolta sicuramente come una Commissione estremamente tecnica e in cui si è lavorato senza etichette di partito. Si sono stabiliti alcuni valori molto importanti, quello della partecipazione dei cittadini e delle cittadine, sulle necessità di coinvolgere i torinesi nelle decisioni. Io ritengo che il documento che impegna l’Amministrazione, che parla appunto di controllo di risultati, di trasparenze e confronto, sia un ottimo documento, però devo anche dire che, nel rafforzare il ruolo di Circoscrizione come luogo di confronto e partecipazione, purtroppo ci siamo imbattuti in qualche problemino che secondo me non è stato superato. Allora, questa è stata una ricerca anche conoscitiva, si sono coinvolte le Circoscrizioni e si sono sperate quelle che erano le Commissioni di Quartiere con le Consulte, insomma, si è lavorato tanto su quelle che erano le competenze, poi in ultima battuta però ci siamo trovati con il numero, e il numero in qualche modo ha creato quelle che poi sono state le divergenze e, insomma, la Commissione si è un po’ divisa su questa cosa. Io ritengo che rimangano e permangano quindi due criticità evidenti: la prima è la asimmetria tra le Circoscrizioni già aggregate e le circoscrizioni non aggregate e quindi tra maxi-circoscrizioni e micro-circoscrizioni e quindi anche i diversi costi; credo che il problema dei costi non sia ultimo, non sia primo, ma neanche ultimo, ma che esista già di fatto un accorpamento di servizi - sono stati citati i Servizi Sociali, le ASL - e io devo dire che quando si parla che non è più aderente al contesto odierno e alle tendenze descritte il contesto attuale, è vero, ma forse non abbiamo avuto abbastanza tempo per riuscire a ridisegnare, ecco, forse il problema è proprio che è mancato ancora il ridisegno. Io non ho cambiato idea, io sono stata Consigliera di Circoscrizione 1, ho ritenuto che fosse il primo anello di congiunzione dei cittadini con le istituzioni, ma adesso abbiamo anche le Commissioni, le Consulte di Quartiere. Noi dobbiamo sicuramente ancora lavorare molto su questo decentramento e non possiamo più farlo noi, proprio perché i tempi sono in qualche modo scaduti, quindi le cose buone le teniamo come buone, però, come dico, mancano ancora delle parti fondamentali e sostanziali nella verifica anche di quelle che sono state poi e saranno poi le competenze ridefinite. Io non voglio impegnare le future Amministrazioni alle otto Circoscrizioni, ritengo che sia importante mettere un importante rilievo a quelli che sono i quartieri, perché sono storici e storicizzati e quindi credo che in qualche modo chi verrà dopo di noi debba di nuovo ripensare e ripensare e ridisegnare e rivedere i confini, perché poi alla fine non ci si sente mai appartenere alla Circoscrizione, ma quasi tutti parlano sempre e solo del quartiere in cui abitano e non della Circoscrizione. Io devo dire che ci ho pensato molto, perché non volevo assolutamente offendere, infatti, ho mandato in Aula... sono stata tra quelli che hanno votato il mandare in Aula questo documento, non volevo offendere il lavoro della Commissione, però lo trovo un lavoro a metà e quindi in qualche modo dovrei dare un mezzo voto, ma non si possono dare i mezzi voti e quindi a questo punto io paleso la mia astensione da questa deliberazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi? Può replicare la Presidente Paoli, prego. PAOLI Maura Grazie, ma proprio velocemente. Io ringrazio ancora una volta i Consiglieri intervenuti, che hanno partecipato alla costruzione della riforma e ringrazio chi voterà favorevolmente, tutti, in particolare ho nominato anche chi ha firmato la deliberazione, senza voler offendere nessuno. Devo ammettere, però, che alcuni interventi mi hanno lasciata un po’ basita: il percorso della Commissione è stato lungo, a volte anche con discussioni accese, si è cercato di essere il più inclusivi possibili, almeno quando c’era la volontà di venirsi incontro; certo è che, se dopo un percorso di più di un anno si propone di rimettere in discussione le basi dalle quali siamo partiti, io non posso e non voglio accettarlo, per rispetto soprattutto di chi ha lavorato costantemente e chi ha seguito tutte le Commissioni dall’inizio alla fine, non per metà, senza addormentarsi e nonostante la pesantezza degli argomenti o magari proprio non ha partecipato. Aggiungo, agganciandomi al mio discorso iniziale, che un’altra delle volontà che avevo espresso a maggio del 2019 era stata quella di strutturare i lavori in modo che ci fosse una fase di studio prima della fase propositiva di modifica, proprio perché credevo che fosse importante avere tutti le stesse basi, perché credo che questa sia una riforma delicata e non faccia bene a nessuno sparare proposte senza i necessari approfondimenti. Quindi, davvero mi spiace, perché, come dicevo, c’è stato un clima e un livello molto alto di discussione durante tutto il percorso, e arrivare a fine di un percorso a dare i numeri come se stessimo giocando a tombola è davvero squalificante per il lavoro fatto, ma anche per chi lo propone. Tra l’altro, la prima Commissione che abbiamo fatto è stata proprio quella sulle risorse e sul personale; ritornare sul tema a fine lavori, dopo un anno di lavoro della Commissione in cui abbiamo discusso e concordato che quello che avremmo perso sarebbe stato maggiore del guadagno con la riduzione, quindi perdendo gli spazi democratici al presidio sul territorio, valevano di più di 2 milioni, tra l’altro esagerando. Forse, se al momento della discussione, quando abbiamo parlato dell’articolo 2 del Regolamento sulla zonizzazione, che è stato fatto più o meno ad aprile in Commissione, non in momenti causali, anche perché la programmazione dei lavori è stata sempre condivisa, se qualcuno avesse proposto quattro, dieci, dodici Circoscrizioni, avrebbe potuto aprire un dibattito, fare un approfondimento, delle valutazioni tecniche ed economiche di fattibilità, ma così non è stato, le proposte non sono arrivate; mentre valutazioni tecniche ed economiche le abbiamo fatte per restare a otto. Che si arrivi oggi, a fine lavori, o comunque l’altro ieri, a proporre quattro, dieci o venti Circoscrizioni per me non è accettabile, proprio per tutelare il lavoro di chi ha partecipato. E con questo dico anche che il parere sugli emendamenti, e sugli emendamenti Fornari e sull’emendamento Curatella, per me è contrario. SICARI Francesco (Presidente) Allora, ci sono altri interventi? No. Quindi possiamo procedere con la votazione degli emendamenti. SICARI Francesco (Presidente) Iniziamo con la votazione dell’emendamento n. 1, presentato a prima firma Paoli. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 27 più 1, 28, contrari 0 e astenuti 4. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’emendamento n. 2, presentato dal Consigliere Fornari, che ha parere tecnico sfavorevole. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 0, contrari 31 e astenuti 2. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo all’emendamento n. 2 bis, presentato dal Consigliere Curatella e dalla Consigliera Montalbano. Possiamo procedere con la votazione. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 3, contrari 25 più 1, quindi 26, e astenuti 5. Il Consiglio non approva. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’emendamento n. 3, presentato dalla Consigliera Paoli. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 28 più 1, 29, contrari 0 e astenuti 4. Il Consiglio approva. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’emendamento n. 4, sempre presentato dalla Consigliera Paoli. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 27 più 1, 28, contrari 0 e astenuti 5. Il Consiglio approva. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con la votazione dell’emendamento n. 5, presentato dal Consigliere Fornari. Prego, procediamo con l’illustrazione dell’emendamento. Prego. FORNARI Antonio Questo emendamento nasce dalla lettera E) dell’articolo 58, in cui si dice che è titolare delle funzioni relative alla partecipazione e alle Consulte di Quartiere solo il Presidente della Circoscrizione. Sinceramente l’idea della nascita delle Consulte di Quartiere era nata come organismo autonomo, indipendente dal Consiglio di Circoscrizione e dal Presidente di Circoscrizione; poi non si capisce perché in sede di Commissione del Decentramento è venuta fuori questa, diciamo, volontà di avere il Presidente di Circoscrizione o un suo delegato, quindi un coordinatore, presente a queste Consulte di Quartiere, perché, se sono degli organi autonomi, devono essere autonomi fino in fondo. Io, membro della Consulta di Quartiere, voglio essere libero di poter dire qualsiasi cosa sia sul Presidente o su un coordinatore, e non avere “il grande fratello” lì presente; anziché la telecamera, abbiamo il Presidente di Circoscrizione che è lì che controlla i lavori delle Consulte di Quartiere. A me non sembra una grande idea questa e quindi ho proposto questo emendamento da togliere, in modo da lasciare le Consulte di Quartiere veramente autonome, indipendenti, che possano decidere quando trovarsi, dove trovarsi, di poter andare a prendere le chiavi di Circoscrizione del luogo e decidere l’orario, invece qui dobbiamo far decidere tutto al Presidente di Circoscrizione, che ha già molteplici incarichi, molteplici attività, ma deve anche convocare le Consulte di Quartiere, andare ad aprire, essere presente, andare poi a chiudere, cioè io la trovo abbastanza assurda questa cosa e quindi ho proposto questo emendamento. Lasciamo che le Consulte di Quartiere siano veramente degli organi autonomi, perché altrimenti non ha senso fare una democrazia diretta... SICARI Francesco (Presidente) Per favore, un attimo. Per favore, le mascherine. Consigliera Montalbano, la tenga alzata, la tenga su. Grazie. Vada avanti. FORNARI Antonio Sì, quindi, come vi dicevo, diamo una piena libertà e autonomia a queste Consulte di Quartiere. Se vogliamo far partecipare i cittadini, i cittadini devono essere liberi di poter dire qualsiasi cosa e non avere un Presidente di Circoscrizione che controlla i lavori di queste Consulte, altrimenti il rischio qual è? È un altro rischio di fallimento, come sono state già le Commissioni di Quartiere. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Chiedo comunque il parere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Me lo dice a verbale? Prego. PAOLI Maura Parere contrario. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con la votazione dell’emendamento n. 5, presentato dal Consigliere Fornari. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 1, contrari 28 più 1, quindi 29 contrari, e 5 astenuti. Il Consiglio non approva. SICARI Francesco (Presidente) Passiamo ora alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi, qualora... Non ci sono dichiarazioni... Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io volevo confermare che non parteciperò al voto, ma allo stesso tempo non voglio prendere lezioni di democrazia da chi è intervenuto prima, in cui sottolineava l’ampia convergenza che c’è stata questa volta, ma nella scorsa consiliatura ovviamente lo Statuto e il Regolamento del Decentramento furono votati in terza votazione solo dalla Maggioranza. Quindi, in passato è stato votato solo dalla Maggioranza e a colpi di Maggioranza, non rispettando né i lavori della Commissione del Decentramento, perché la Commissione del Decentramento Onofri aveva votato per cinque Circoscrizioni, cinque; poi qui in Aula, non si sa bene per quale accordi, le Circoscrizioni sono diventate otto, quindi direi che lezioni di democrazia da qualche Consigliere è meglio evitarle, perché poi la storia tanto recente, di cinque anni fa, dice l’esatto contrario, okay? Quindi, di conseguenza, la mia partecipazione a questo voto è già stata... non ci sarà, perché, lo ribadisco, lasciare otto Circoscrizioni significa aumentare i costi dell’Ente e quindi quando la Corte dei Conti chiederà spiegazioni, poi saranno i Consiglieri che hanno votato questo Statuto e questa delibera a doverle fornire, perché vi ricordo che su questa delibera non c’è un voto di un Assessore, non c’è un parere di un Dirigente, ma lo state votando solo voi Consiglieri di Maggioranza, che dovete spiegare poi alla Corte dei Conti il perché l’avete votata, quindi io ve lo sottolineo perché comunque è un qualcosa che poi verrà fuori e di conseguenza so che siete attenti, però io ve lo sottolineo, ve lo sottolineo perché comunque funziona così e purtroppo il Piano di interventi con la Corte dei Conti io l’ho votato e quindi, in coerenza, non parteciperò a questo voto. Presidente un minimo di silenzio, per favore. SICARI Francesco (Presidente) Vada avanti, grazie. FORNARI Antonio No, perché questo chiacchiericcio con i Consiglieri in piedi, io vorrei continuare, magari... SICARI Francesco (Presidente) Per favore andiamo avanti, grazie. FORNARI Antonio E quindi ribadisco, io non so il Consigliere che prima parlava di democrazia, io i miei concittadini o quelli che conosco in periferia mi chiedono maggiori servizi, sedi anagrafiche, il taglio dell’erba, la manutenzione delle strade; non mi hanno mai chiesto come mai mancano 25 Consiglieri di Circoscrizione, mi hanno chiesto migliori servizi, non mi hanno mai chiesto dove si riunisce il Consiglio di Circoscrizione e quali sono i Consiglieri di Circoscrizione o il Presidente di Circoscrizione, mi hanno sempre chiesto migliori servizi. Noi con questo voto, invece, gli diciamo che è più importante, in questo Ente, ribadire che servono di più i politici anziché le risorse per dare dei servizi ai cittadini. Questa è la risposta che oggi volete dare, che io ovviamente contesto e quindi non parteciperò al voto. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altre dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi? Allora possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come emendata. Ricordo che in prima votazione è necessaria la maggioranza qualificata. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 28 più 1, 29, contrari 0, astenuti 5. Il Consiglio approva. |