Interventi |
DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i Consiglieri e le Consigliere. Rispondo volentieri a questa richiesta di comunicazioni sul servizio di trasporto dei disabili, come peraltro ho sempre fatto, essendo un tema che ho sempre curato con particolare attenzione per assicurare il diritto allo studio ai bambini con disabilità, ringrazio per tanto i Consiglieri interpellanti. In particolare, ringrazio la Consigliera Foglietta per avere correttamente precisato che il servizio è affidato alla ditta Tundo per gli autisti e per i mezzi, alla ditta GHI.ME. per la gestione amministrativa e alla Cooperativa Animazione & Territorio per l’accompagnamento, non è una precisazione superflua, ma sostanziale se si chiede di dare conto di problematiche del servizio, poiché per il suo corretto funzionamento tutti i soggetti sono tenuti a svolgere al meglio il proprio ruolo. Sono da aggiungere ancora, oltre ovviamente al committente che è l’Amministrazione comunale, anche le scuole e gli utenti, che colgo l’occasione per ringraziare per la collaborazione, ognuno con il proprio ruolo nel rispetto delle regole di un servizio che è collettivo e che sicuramente è complesso anche per le dimensioni. Non per nulla, a seguito della mozione approvata dal Consiglio si è costituito l’Osservatorio per il trasporto dei disabili che nell’integrazione e nel dialogo tra tutti i soggetti coinvolti basa il processo di miglioramento. In questa complessità si inseriscono anche le problematiche della ditta Tundo sul pagamento degli stipendi, di cui anche darò conto degli opportuni aggiornamenti in questa sede. Il servizio di trasporto scolastico per disabili relativo all’anno scolastico 20-21 è iniziato il 21 settembre 2020 e vede attualmente impegnati circa 39 equipaggi, autisti e accompagnatori, in altrettanti mezzi, gli utenti coinvolti attualmente nel servizio sono 326. Nelle prima settimane di attività, le segnalazioni sono per la maggior parte ritardi, anche di modesta entità, dovuti anche al cospicuo numero di variazioni orarie richieste dall’utenza dopo l’inizio delle lezioni, circa un centinaio e che richiedono dunque una riprogrammazione delle linee. Questa è una difficoltà che si registra tutti gli anni nelle prime settimane di scuola per vari motivi: perché gli orari scolastici possono essere provvisori o anche le famiglie possono avere necessità, sopraggiunte, di modificare l’orario precedentemente dichiarato, quest’anno si aggiungono anche le variazioni per le necessità delle scuole di organizzare gli ingressi scaglionati. Per quanto riguarda le anomalie riguardanti i ritardi segnalati è necessario ricordare che anche questi casi sono previsti dal capitolato di gara per le diverse ragioni che possono causarli. Il capitolato precisa che - anche quando i ritardi vanno intesi come disservizi - e cito testualmente: “Gli orari di presenza dei bus presso i punti di prelevamento dell’utenza dovranno prevedere sempre un margine compreso tra i 5 e i 15 minuti rispetto agli orari di attivazione del servizio, questo sia in anticipo rispetto all’orario, sia oltre l’orario. Nella nota informativa emanata dagli uffici, si dice chiaramente che l’organizzazione di un servizio così ampio e complesso - che ripeto è un servizio collettivo - prevede necessariamente la tolleranza delle scuole e delle famiglie richiedenti rispetto agli orari proposti, che quindi si intendono rispettati se effettuati con 15 minuti di anticipo o di ritardo”. Questa mia precisazione va nel segno di quanto richiedono i Consiglieri nelle loro dichiarazioni ai giornali e che condivido al 100% sul fatto che occorrono regole precise, le regole ci sono e vanno rispettate da tutti per ridurre al minimo gli errori. Nella nota informativa è espressamente citata la modalità per segnalare le irregolarità in forma scritta, ma anche in tempo reale, cioè nel momento in cui si verificano, essendo la ditta GHI.ME. disponibile a ricevere segnalazioni dalle ore 06.30 del mattino alle ore 18.00 e anche al sabato dalle ore 06.45 alle 14.00 per risolvere le urgenze del momento. Sulle numerosità dei disservizi, dall’inizio dal servizio al 9 ottobre sono state segnalati e registrati 13 disservizi agli utenti pari a una percentuale dello 0,14% rispetto alle corse effettuate complessivamente che sono 9.000 - una percentuale che non possiamo di certo definire alta - questi disservizi sono solo in parte dovuti al trasporto, infatti, alcuni derivano da anomalie nel servizio di accompagnamento, altri da anomalie nel servizio di gestione amministrativa. Senza nulla togliere al disagio di chi ha subito ritardi o mancati passaggi è evidente che la valutazione del funzionamento non può basarsi su giudizi generici di numerosità dei disservizi, ma deve avvenire sulla base di riscontri oggettivi e circostanziati, per cui se i Consiglieri hanno informazioni diverse sarebbe opportuna e gradita una collaborazione nel verificare con la Divisione le situazioni che vengono segnalate direttamente a loro. In questo numero di 13 è ricompreso anche il disservizio del 6 ottobre dovuto ad atti vandalici che hanno interessato 3 mezzi: uno subito sostituito in quanto l’anomalia consistente nel taglio delle gomme risultava già evidente prima della partenza; gli altri due sostituiti quando già in esercizio e lontani dal punto di partenza; ciò ha comportato tempi tecnici non compatibili con il rispetto della programmazione oraria dell’attività e conseguente parziale mancata erogazione del servizio per alcuni utenti delle 2 linee coinvolte che sono stati comunque avvisati del disguido. Colgo l’occasione per esprimere la mia ferma condanna, che auspico condivisa in maniera esplicita anche dai Consiglieri, nei confronti di questi atti vandalici che non sono giustificabili per alcun motivo essendo atti criminali che impattano sul buon funzionamento del servizio a danno delle famiglie. Per quanto riguarda le segnalazioni che richiedono la riprogrammazione del servizio per le variazioni di orario, occorre precisare che nella già citata nota dell’ufficio sono espressamente indicati i termini da rispettare durante il corso dell’anno scolastico per l’inoltro delle richieste da parte delle scuole, per il conseguente inoltro del report da parte della ditta GHI.ME. alle scuole e infine la data di attivazione delle variazioni. Variazioni che non possono essere fatte in tempi brevissimi perché possono comportare la riprogrammazione dell’intera linea e coinvolgere più utenti e quindi anche qui le regole sono molto chiare. La richiesta di comunicazione della Consigliera Foglietta pone il tema dei disservizi in relazione alla variazione di gestione a causa del Covid-19, nonostante queste variazioni fossero a suo dire prevedibili. In proposito, per quanto riguarda il rispetto della normativa relativa all’emergenza Covid, va detto che non ha comportato disservizi, in quanto il servizio di trasporto per disabili è ripreso nel giugno 2020 per i Centri Estivi cittadini, con un numero ridotto di mezzi, considerate le necessità del servizio, con il rispetto di tutte le norme in materie e in attuazione di un protocollo condiviso con le imprese erogative del servizio. Tale protocollo è attualmente applicato ed è stata fornita inoltre a tutti gli utenti informativa in merito; chiarisco che non è previsto l’obbligo della visiera per gli accompagnatori essendo stata citata dai giornali questa circostanza come inadempienza. Il servizio relativo all’anno scolastico 20-21 è quindi potuto iniziare in sicurezza con procedure previste e già collaudate nel periodo dei Centri Estivi, non ha comportato disservizi sotto questo punto di vista, mentre le richieste di variazione della programmazione, eventualmente dovute a cambiamenti dell’orario scolastico per qualsivoglia motivo, e anche a seguito di decisioni sugli orari degli scaglionamenti, non si può certo dire che questi fossero prevedibili in alcun modo prima della loro comunicazione da parte delle famiglie e delle scuole. La situazione dell’impresa Tundo. Per quanto riguarda la situazione dell’impresa Tundo va ricordato che a partire dal periodo gennaio-giugno 2019 e nell’anno scolastico 19-20 fino al periodo del lockdown il servizio è stato reso regolarmente e con un buon standard qualitativo. Un monitoraggio che avevo raccontato in questa sede in Consiglio dopo i primi mesi alla fine di novembre 2019 segnalava che nei primi mesi di scuola non erano state riscontrate irregolarità rilevanti relativamente all’erogazione del servizio, salvo alcuni ritardi, modesti per la loro entità, con percentuale dello 0,15%, anche sul fronte degli stipendi i ritardi erano stati minimi e fino al periodo del lockdown sono stati pagati. Come noto nel periodo del lockdown molte imprese di trasporto sono entrate in crisi per la mancata erogazione dei servizi, questo fatto è stato riconosciuto anche dal Governo che con il Decreto-legge cosiddetto “Rilancio” ha istituito nello stato di previsione del MIT un fondo di 20 milioni destinato a ristorare le imprese esercenti il servizio di trasposto scolastico delle perdite di fatturato per Covid-19. I fondi ancora non sono stati erogati e i Comuni, tra cui anche il nostro, tramite ANCI hanno sollecitato il decreto del MIT, di concerto con il Ministero Istruzione, per la definizione dei criteri di riparto. Anche l’impresa Tundo, che opera nel trasporto scolastico in tutt’Italia, ha visto una importante riduzione del suo fatturato a causa della chiusura dei servizi e i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. Questa premessa sulle difficoltà sulle imprese di trasporto non è da leggersi come una difesa a Tundo, perché la mia attenzione è sempre prioritariamente rivolta al servizio, alle famiglie, ai lavoratori, ma va intesa quale dovere da parte mia della corretta rappresentazione di tutti i dati di fatto. Nell’estate del 2020 i lavoratori hanno lamentato la mancata effettuazione dei pagamenti per i servizi prestati nei mesi di giugno-luglio e agosto. Sempre per fornire la corretta dimensione del problema preciso che questa situazione non riguarda l’intero servizio scolastico che era sospeso, ma ha coinvolto i lavorato impiegati nei servizi estivi, cioè circa una decina. Inoltre, i lavoratori hanno segnalato la mancata erogazione della quattordicesima mensilità, infine ex dipendenti Tundo, ora assorbiti dalla Cooperativa che effettua il servizio di accompagnamento, hanno lamentato la mancata corrispondenza del TFR. L’impresa afferma di averlo pagato a circa il 50% di loro e, a causa di un errore, di aver erogato alle stesse persone due volte tale pagamento. L’Amministrazione, pur non potendo interferire nell’organizzazione delle imprese e influire sulle dinamiche interne quando queste coinvolgono competenze di natura prettamente sindacale, ha tuttavia ritenuto di svolgere in questo ambito una funzione di raffreddamento conflittuale e di facilitatore di dialogo tra le parti in causa: lavoratori, imprese e utenti. Ad inizio settembre è stato istituito a questo scopo un tavolo con i Sindacati e l’impresa al fine di dirimere le controversie con i lavoratori riguardanti principalmente questi due oggetti: il pagamento stipendi e le difficoltà di rapporti con i referenti dell’impresa a Torino. L’impresa al termine dell’incontro si è impegnata a pagare la quattordicesima in tempi brevi e successivamente a pagare gli stipendi arretrati nel mese di settembre e poi i TFR ancora mancanti. L’Amministrazione ha provveduto, l’Amministrazione comunale ha provveduto al pagamento delle fatture di giugno-luglio e agosto, anche in anticipo rispetto alla loro scadenza, per dar modo all’impresa di disporre della liquidità necessaria per pagare gli stipendi dovuti ai lavoratori impiegati nel servizio estivo. Tuttavia, non abbiamo ricevuto nei tempi previsti, malgrado le ripetute sollecitazioni, l’evidenza che gli stipendi arretrati siano stati corrisposti, mentre per le quattordicesime dirò tra poco. Pertanto la Città di Torino ha comunicato all’impresa, in data 2 ottobre 2020, l’avvio della procedura prevista ai sensi dell’art. 30, comma 6, del Decreto legislativo 50/2016, chiedendo come previsto dalla legge di provvedere al pagamento delle retribuzioni dovute al personale entro 15 giorni. Come prevede la procedura amministrativa, nel caso in cui l’impresa non contesti formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta nel termine dei 15 giorni o non provveda al pagamento delle retribuzioni, la Città previa adozione di tutti gli atti previsti e l’acquisizione della documentazione necessaria per i pagamenti che richiede tempi amministrativi non brevi - è bene chiarirlo anche questo - erogherà direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo dal relativo importo delle somme dovute all’affidatario del contratto, tranne che per i TFR mancanti, che non rientrano perché sono relativi ad un contratto di lavoro già concluso. Chiarisco da subito che l’attivazione dell’art. 30 è un procedimento amministrativo che non è da intendersi automatico al primo ritardo e la prima cosa da sapere è che vanno utilizzate allo scopo le somme corrispondenti alle fatture presentate e liquidate, cioè controllate negli importi in modo che corrispondano al servizio tenendo conto dei pagamenti già tempestivamente effettuati alla ditta e che il servizio ha funzionato in modo ridotto nel periodo estivo con conseguenti bassi importi delle fatture, non avremmo potuto agire prima nell’avvio dell’art. 30 pagando stipendi e quattordicesime mancando il montante di fatture da utilizzare, ma appena possibile l’abbiamo fatto. Quindi, procedimento art. 30 è stato avviato ed è arrivata una prima risposta dalla ditta Tundo che in data 9 ottobre ha fatto pervenire alla Città le distinte di pagamento ai dipendenti delle quattordicesime e ha dichiarato per iscritto che a stretto giro provvederà al pagamento degli stipendi arretrati, ovviamente vigileremo su questo e non interrompiamo in ogni caso la procedura dell’art. 30. Infine, è prevista quale ulteriore azione ai fini della soluzione dei problemi, evidenziati dai lavoratori e dai sindacati, che sono anche problemi di rapporti sindacali interni non solo dei pagamenti degli stipendi, è prevista l’apertura a breve di un tavolo di conciliazione in Prefettura che già dispone agli atti di una relazione a mia firma della situazione sopra descritta. Grazie, Presidente. DI MARTINO Antonietta Una brevissima replica. Ho detto, nella risposta alle comunicazioni, che chiedevo la collaborazione dei Consiglieri nel far pervenire alla Divisione le richieste specifiche circostanziate, quindi non ho nessun problema a rispondere alle domande che il Consigliere Magliano o altri Consiglieri vogliono farmi e smentisco che ci sia un’attesa passiva da parte della Città. Io non ero presente nel 2018, ma conosco bene quello che è successo, perché è stato uno dei miei primi fronti di cui occuparmi e me ne sono occupata nella maniera più precisa possibile. Mi sono attardata nelle risposta anche su procedimenti amministrativi, perché applicare l’articolo 30... - l’ho spiegato nel dettaglio, ma lo dico in maniera molto più semplice - non si applica con lo schiocco di dita al ritardo, ma ci sono dei procedimenti da seguire e dei tempi tecnici e ho spiegato il motivo per cui la Città non ha potuto farlo immediatamente. In ogni caso gli stipendi non mancano da sei-sette mesi, bisogna anche essere precisi. Poi il problema Tundo esiste, nessuno lo vuole negare, ma allora, se parliamo dello stipendio di giugno, su Centri Estivi che sono iniziati alla fine del mese, gli stipendi di giugno dovrebbero arrivare a luglio, quindi non c’è un ritardo di sei mesi partendo dall’inizio, e la quattordicesima si eroga in agosto, ma questo non è un problema è solo una precisazione. Quindi, nessuno nega che esista il problema, ma non si dica che la Città attente passivamente gli eventi o si fa comandare dalla ditta Tundo, la Città agisce appena può farlo, sempre nell’ottica del servizio, dei lavoratori e delle famiglie. Grazie. |