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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Ottobre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 24

Comunicazioni della Sindaca su “Gestione e disservizi del servizio scolastico rivolto a persone con disabilità”.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Quanti sono i minuti? Cinque, perfetto. Bene, grazie Assessora. Io
parto condannando evidentemente l’episodio del taglio delle gomme di questi mezzi e
lo faccio perché giustamente l’Assessora ci spronava a fare questa dichiarazione in
Aula; la faccio sapendo che il clima che si respira in quell’azienda è un clima
oggettivamente insostenibile. Insostenibile perché ci sono una serie di problemi legati
agli stipendi, ci sono una serie di problemi legati ai TFR, ci sono una serie di problemi,
e annuncio oggi in Aula un accesso agli atti di tutte le mail che sono intercorse tra una
serie di soggetti che si occupano di questo e mi auguro di trovare nelle e-mail, di non
trovare nelle e-mail delle segnalazioni di cui la Città non ha preso atto, di cui non ha
preso fino in fondo la giusta attenzione, come annuncio fino ad oggi la presentazione di
un’interpellanza dove farò tutta una serie di domande, perché se mi si dice che questo
servizio oggi viene fatto in sicurezza, con il protocollo delle norme Covid, e me lo si
dice in Aula, di questo poi si risponde. Si risponde del fatto che noi stiamo dicendo che
il problema di Tundo è il Covid. Questa Città, purtroppo, Assessora, con quella ditta si è
sempre comportata benissimo, voi avete pagato in anticipo e lei ha ragione a dirlo,
peccato che ci sono dipendenti che quello stipendio non l’hanno ancora visto e se lei
dice che è uno 0,14% il tema dei disservizi, però noi stiamo facendo uno 0,14% su un
problema che è atavico, vada a vedersi cosa non ha passato la sua collega, ecco, forse
non so se andate d’accordo, ma senta l’ex Assessora Patti che cosa non ha dovuto
passare per questo rimbalzo, sa quanto ci hanno messo quando hanno applicato l’art. 30
ad avere i cedolini? I suoi uffici sa quanto ci hanno messo? No, non lo sa, lo chieda ai
suoi uffici e le diranno che ci hanno mesi per sapere quanto questi dipendenti
guadagnavano veramente e sa cosa capitava tutte le volte che noi dicevamo che
applicavamo l’art. 30? Che Tundo ci mandava una piccola comunicazione, così non
applicavamo l’art. 30, ma io non lo dico a lei, ma quanto ci volete mettere a capire che
si sta riverificando la stessa storia? Perché i casi sono due: o non riusciamo a leggere la
storia di tre-quattro anni fa, e però allora vuol dire non rendersi conto, oppure ci va bene
così, ci va bene così e oggi corriamo verso l’articolo 30, poi basta che Tundo, questa
ditta, metta qualche soldo sul piatto..., ma è possibile? Siamo il Comune di Torino,
possiamo farci dettare le regole del servizio in questo modo? Perché le dico “le regole
del servizio”? Perché, secondo lei, questa gente non pagata fino a quando farà il
servizio? Fino a quando avrà i soldi da mettere, al posto della ditta, per il carburante?
Fino a quando potranno sentirsi dire: “Vorrei il TFR perché devo fare le cure dentali per
mia figlia” e la risposta non esiste, perché se chiami Lecce non ti rispondono? Fino a
quando questa Maggioranza, che è quella degli ultimi, quella delle politiche sociali,
quella dei lavoratori, accetterà questa situazione? Poi oggi scopriamo che i problemi
non sono solo di Tundo, perché adesso le responsabilità sono anche della Cooperativa
che fa gli accompagnamenti e anche di chi organizza amministrativamente il servizio.
Guardi, Assessora, ma noi, come Consiglieri, non guardiamo in faccia nessuno: se la
ditta che fa gli accompagnamenti sbaglia, porteremo in Aula quella ditta; se GHI.ME. fa
degli errori, porteremo in Aula anche questo come tema, ma il nostro problema è non
poter accettare che passivamente questi soggetti, poiché unici ad oggi ad aver risposto a
quel tipo di gara, decidano loro come noi dobbiamo gestire un servizio, e lo decino loro
perché alla fine della fiera, se tu affami i tuoi dipendenti, prima o poi quei dipendenti
non ce la faranno più. E io mi auguro che il lavoro che voi state facendo sia un lavoro
che, verso questa triplice triade di soggetti che gestiscono questa partita, sia un lavoro
per cui si adeguino a quello che noi chiediamo, che giustamente, Assessora, per lei il
bene delle famiglie, il bene dei lavoratori, il bene dei ragazzi e delle ragazze con
disabilità è prioritario, ma io alcune domande ce le ho rispetto a come questa ditta sta
gestendo questa gara, soprattutto se voi li avete pagati, soprattutto se li avete pagati. E,
visto che stiamo risparmiando, perché ci sono almeno 7-8-9-10 mezzi non utilizzati, le
chiederò quant’è questo tesoretto per provare a fare una sperimentazione, qualcosa di
più, qualcosa di diverso. Ma in Aula mi si dice che i certificati... che è tutto a posto per
il Covid, avremo modo di tornarci presto per vedere se ci sono i certificati medici, qual
è il protocollo di sanificazione, quello vero, non quello scaricato da Internet, vedere se
qualcuno dell’Amministrazione va a controllare se sono sanificati i mezzi, se abbiamo i
certificati penali, se stanno pagando tutte le imposte necessarie perché un lavoratore
lavori, tutte queste cose qui, se i mezzi sono fuori dal parcheggio perché non ci sono i
soldi per pagare il parcheggio per mettere i mezzi all’interno, oppure erano fuori proprio
perché è una scelta aziendale tenere i mezzi fuori, tutta una serie di domande alle quali
mi auguro di trovare una risposta, perché le segnalazioni... mi auguro che troverò,
all’interno delle e-mail, del mio accesso agli atti, dicano che l’Amministrazione non era
al corrente di tutti i problemi che ci sono strutturali in quella macchina.
Io concludo, Presidente, perché io non lo so se la Cooperativa che si sta occupando
dell’accompagnamento sia citata e sia, all’onor delle cronache, a Roma, nel Friuli, nel
pesarese, in Puglia, non lo so se la ditta GHI.ME. ogni due per tre ha una vertenza a
Roma, in Friuli, nel pesarese o in Puglia, però i giornali delle altre Regioni parlano di
questo. Io non voglio che quell’onda lunga si abbatta su questa Città, perché, sa, finché
si abbatte sulla vostra Maggioranza e sulla vostra Giunta, poco me ne importa, ma se si
abbatte la non gestione del problema su quelle famiglie e sui quei ragazzi e ragazze con
disabilità, sarebbe gravissimo e a quel punto io mi auguro che questa Giunta prenda
atto, come prese atto due anni fa, che il problema è duplice: o è politico o è di chi dirige
la struttura del settore. Inizialmente si cerca di affrontarlo in via politica, perché
comunque un Assessorato, un Assessore deve rispondere anche di questo tipo di servizi.
Grazie, Presidente.

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