Interventi |
MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Quanti sono i minuti? Cinque, perfetto. Bene, grazie Assessora. Io parto condannando evidentemente l’episodio del taglio delle gomme di questi mezzi e lo faccio perché giustamente l’Assessora ci spronava a fare questa dichiarazione in Aula; la faccio sapendo che il clima che si respira in quell’azienda è un clima oggettivamente insostenibile. Insostenibile perché ci sono una serie di problemi legati agli stipendi, ci sono una serie di problemi legati ai TFR, ci sono una serie di problemi, e annuncio oggi in Aula un accesso agli atti di tutte le mail che sono intercorse tra una serie di soggetti che si occupano di questo e mi auguro di trovare nelle e-mail, di non trovare nelle e-mail delle segnalazioni di cui la Città non ha preso atto, di cui non ha preso fino in fondo la giusta attenzione, come annuncio fino ad oggi la presentazione di un’interpellanza dove farò tutta una serie di domande, perché se mi si dice che questo servizio oggi viene fatto in sicurezza, con il protocollo delle norme Covid, e me lo si dice in Aula, di questo poi si risponde. Si risponde del fatto che noi stiamo dicendo che il problema di Tundo è il Covid. Questa Città, purtroppo, Assessora, con quella ditta si è sempre comportata benissimo, voi avete pagato in anticipo e lei ha ragione a dirlo, peccato che ci sono dipendenti che quello stipendio non l’hanno ancora visto e se lei dice che è uno 0,14% il tema dei disservizi, però noi stiamo facendo uno 0,14% su un problema che è atavico, vada a vedersi cosa non ha passato la sua collega, ecco, forse non so se andate d’accordo, ma senta l’ex Assessora Patti che cosa non ha dovuto passare per questo rimbalzo, sa quanto ci hanno messo quando hanno applicato l’art. 30 ad avere i cedolini? I suoi uffici sa quanto ci hanno messo? No, non lo sa, lo chieda ai suoi uffici e le diranno che ci hanno mesi per sapere quanto questi dipendenti guadagnavano veramente e sa cosa capitava tutte le volte che noi dicevamo che applicavamo l’art. 30? Che Tundo ci mandava una piccola comunicazione, così non applicavamo l’art. 30, ma io non lo dico a lei, ma quanto ci volete mettere a capire che si sta riverificando la stessa storia? Perché i casi sono due: o non riusciamo a leggere la storia di tre-quattro anni fa, e però allora vuol dire non rendersi conto, oppure ci va bene così, ci va bene così e oggi corriamo verso l’articolo 30, poi basta che Tundo, questa ditta, metta qualche soldo sul piatto..., ma è possibile? Siamo il Comune di Torino, possiamo farci dettare le regole del servizio in questo modo? Perché le dico “le regole del servizio”? Perché, secondo lei, questa gente non pagata fino a quando farà il servizio? Fino a quando avrà i soldi da mettere, al posto della ditta, per il carburante? Fino a quando potranno sentirsi dire: “Vorrei il TFR perché devo fare le cure dentali per mia figlia” e la risposta non esiste, perché se chiami Lecce non ti rispondono? Fino a quando questa Maggioranza, che è quella degli ultimi, quella delle politiche sociali, quella dei lavoratori, accetterà questa situazione? Poi oggi scopriamo che i problemi non sono solo di Tundo, perché adesso le responsabilità sono anche della Cooperativa che fa gli accompagnamenti e anche di chi organizza amministrativamente il servizio. Guardi, Assessora, ma noi, come Consiglieri, non guardiamo in faccia nessuno: se la ditta che fa gli accompagnamenti sbaglia, porteremo in Aula quella ditta; se GHI.ME. fa degli errori, porteremo in Aula anche questo come tema, ma il nostro problema è non poter accettare che passivamente questi soggetti, poiché unici ad oggi ad aver risposto a quel tipo di gara, decidano loro come noi dobbiamo gestire un servizio, e lo decino loro perché alla fine della fiera, se tu affami i tuoi dipendenti, prima o poi quei dipendenti non ce la faranno più. E io mi auguro che il lavoro che voi state facendo sia un lavoro che, verso questa triplice triade di soggetti che gestiscono questa partita, sia un lavoro per cui si adeguino a quello che noi chiediamo, che giustamente, Assessora, per lei il bene delle famiglie, il bene dei lavoratori, il bene dei ragazzi e delle ragazze con disabilità è prioritario, ma io alcune domande ce le ho rispetto a come questa ditta sta gestendo questa gara, soprattutto se voi li avete pagati, soprattutto se li avete pagati. E, visto che stiamo risparmiando, perché ci sono almeno 7-8-9-10 mezzi non utilizzati, le chiederò quant’è questo tesoretto per provare a fare una sperimentazione, qualcosa di più, qualcosa di diverso. Ma in Aula mi si dice che i certificati... che è tutto a posto per il Covid, avremo modo di tornarci presto per vedere se ci sono i certificati medici, qual è il protocollo di sanificazione, quello vero, non quello scaricato da Internet, vedere se qualcuno dell’Amministrazione va a controllare se sono sanificati i mezzi, se abbiamo i certificati penali, se stanno pagando tutte le imposte necessarie perché un lavoratore lavori, tutte queste cose qui, se i mezzi sono fuori dal parcheggio perché non ci sono i soldi per pagare il parcheggio per mettere i mezzi all’interno, oppure erano fuori proprio perché è una scelta aziendale tenere i mezzi fuori, tutta una serie di domande alle quali mi auguro di trovare una risposta, perché le segnalazioni... mi auguro che troverò, all’interno delle e-mail, del mio accesso agli atti, dicano che l’Amministrazione non era al corrente di tutti i problemi che ci sono strutturali in quella macchina. Io concludo, Presidente, perché io non lo so se la Cooperativa che si sta occupando dell’accompagnamento sia citata e sia, all’onor delle cronache, a Roma, nel Friuli, nel pesarese, in Puglia, non lo so se la ditta GHI.ME. ogni due per tre ha una vertenza a Roma, in Friuli, nel pesarese o in Puglia, però i giornali delle altre Regioni parlano di questo. Io non voglio che quell’onda lunga si abbatta su questa Città, perché, sa, finché si abbatte sulla vostra Maggioranza e sulla vostra Giunta, poco me ne importa, ma se si abbatte la non gestione del problema su quelle famiglie e sui quei ragazzi e ragazze con disabilità, sarebbe gravissimo e a quel punto io mi auguro che questa Giunta prenda atto, come prese atto due anni fa, che il problema è duplice: o è politico o è di chi dirige la struttura del settore. Inizialmente si cerca di affrontarlo in via politica, perché comunque un Assessorato, un Assessore deve rispondere anche di questo tipo di servizi. Grazie, Presidente. |