Interventi |
MONTALBANO Deborah Grazie, Vicepresidente. Assessora, questa è un’interpellanza che era stata protocollata in data 10 giugno e, se ho capito bene, mi pare di capire che lei sostanzialmente qui ha detto che si è ancora in una fase di valutazione rispetto un po’ al punto 2), cioè quando chiedevo per quale motivo, al fine di evitare gli assembramenti, non era possibile incrementare il numero delle corse. Mi rendo conto da ciò che mi ha appena detto che sostanzialmente siamo ancora in quella fase di valutazione se rafforzare oppure no alcune linee sensibili. Intanto, però i decreti mi pare essere in atto già da diversi mesi e mi pare che abbiano ricevuto, loro stessi, alcune proroghe e mi pare anche che sui mezzi pubblici, adesso qui è un caso specifico la linea 70, perché, le spiego, avevo ricevuto direttamente delle segnalazioni da chi usufruisce di quella linea e quindi, svolgendo il mio ruolo istituzionale, avevo optato per protocollare quest’interpellanza. Ma, devo dirle, io uso molto i mezzi di trasporto, senza andare troppo lontano, questa mattina per venire qui in Comune ho utilizzato la linea 3 e, Assessora, lei dovrebbe vedere che cosa non c’è sui mezzi di trasporto. Non c’è il distanziamento sociale, ma neanche a sognarlo e non c’è neanche la suddivisione dei posti a sedere. Cioè, tutti si siedono dove c’è posto, chi non trova posto, sta in piedi. Io oggi mentre venivo qui, pensando che affrontavamo questa discussione con lei in Consiglio, mi guardavo intorno e mi rendevo proprio conto che sui mezzi è come un po’ se il Covid non esistesse o non sia mai esistito. E quindi, facendomi portavoce di quest’istanza che era, insomma, era un esempio specifico della linea 70, se siamo ancora in una fase di valutazione, forse è meglio dirci che mancano i mezzi. Cioè, diciamoci che non abbiamo i mezzi per rafforzare queste linee e che sui mezzi pubblici il distanziamento sociale e il rispetto dei decreti non lo possiamo garantire, però almeno siamo onesti, siamo onesti e forse, forse facciamo anche una figura un po’ migliore che continuare a rimbalzare la palla e dirci che si è in una fase di valutazione. Siamo ad ottobre, siamo ad ottobre ed il Covid è scoppiato a febbraio, ecco. Il rispetto dei decreti non è per il cittadino un obbligo e per le istituzioni un quando riuscirò, se riuscirò, altrimenti anche no. E quindi, cosa posso dirle, non posso ritenermi di certo soddisfatta di questa sua non risposta. Come Consigliera Comunale le trasmetto la mia preoccupazione in tal senso, perché poi a volte mi pare che abbiamo due pesi e due misure, nel senso che in alcuni contesti riusciamo ad essere davvero molto severi e poi in altri contesti prendiamo tempo, perché non siamo nelle condizioni di rispettare i decreti sul distanziamento sociale o sugli assembramenti. Ecco che però è poi da qui che arriva la confusione del cittadino ed anche quel senso poi di non rispetto da parte del cittadino di quelle che sono le normative e le prerogative a cui in primis le istituzioni dovrebbero attenersi e soprattutto dovrebbero garantire per poter mettere il cittadino nella condizione di piena sicurezza sanitaria. |