Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazi, Presidente. Chiedo all'Assessora di poter avere quanto letto in Aula, anche perché ha fatto tutta una serie di affermazioni legate alle mie domande, risposte legate alle mie domande che però vale la pena poi approfondire avendo il testo davanti. Veda, Assessora, facciamo così: quando avete incontrato i manifestanti qua sotto io dirò che non era lei, ma che era un suo assistente, un suo assistente a cui è stato detto, e poi chi era presente il video che è stato fatto me ne potrà dar buona conferma, che il suo assistente o comunque qualcuno dell'Amministrazione non sapeva neanche che cosa c'era scritto sull'App, cioè voi non sapevate che i gestori non davano nessun tipo di indicazione rispetto a dove lasciare i monopattini, o meglio, se ne davano una era contraria o non completamente uguale al nostro Codice della Strada e l'avete scoperto perché avete incontrato una delegazione di disabili. Provate a dirmi che non è vero. Provate a dirmi che non è vero che voi quando avete chiesto a queste persone attraverso il vostro bando di idee vi siete preoccupati fin da subito di rendere edotti tutti coloro che acquistavano questo servizio che i soggetti, che i fornitori questo servizio informazioni in modo preciso e puntuale i nostri cittadini che un monopattino su un marciapiede diventa una barriera architettonica per i nostri disabili. Ditemi che avete chiamato queste aziende e gli avete detto che avevate necessità che nell'App fosse scritto con chiarezza che una bicicletta in sharing messa di traverso su uno scivolo non permetteva a una persona con disabilità di muoversi su quello scivolo, ditemelo. Sono tutte risposte che non potete dare perché completamente nubilati dalla vostra voglia di fare la guerra alle automobili con altri sistemi di mobilità su questa Città non vi siete resi conto che stavate danneggiando gli ultimi, gli ultimi sono quelli che hanno le liste di attesa dei buoni taxi, gli ultimi sono quelli che non vedono e vanno in giro con un bastone bianco, gli ultimi sono quelli che vivono su una carrozzina e devono muoversi per questa città su una carrozzina, ma forse a voi interessa di più chi si muove su due ruote, chi si muove su un monopattino, chi si muove su una bicicletta e non ha nessuna, nessuna, nessuna considerazione di chi è meno fortunato di lui. Responsabilità vostra che noi abbiamo dei cittadini incivili? Certo che no, ma responsabilità di una classe dirigente di chi fa politica e pensa di farlo per il bene di tutti, non solo per quelli che odiano le auto, del provare a dire: “Guarda che se acquisti questo servizio del monopattino, questo servizio in sharing della bicicletta, devi mettere i monopattini e lasciare le biciclette in luoghi che non destino intralcio per chi ha una mobilità ridotta”, c'era scritto questo? No. Vi siete posti il problema? No. Vi siete resi conto durante la riunione di lunedì scorso, durante la riunione di lunedì scorso quando avete incontrato queste persone, lunedì o mercoledì quando abbiamo celebrato il Consiglio, che forse quello che c'era scritto sull’App non era esattamente quello che aveva in mente lei, Assessora. Adesso fate le caccie al tesoro, fate quello che volete, va bene tutto per riparare al danno, ma è questo quello che a me preoccupa, che quando pensate a delle policy, Disability Manager neanche a parlarne, quello lo chiamate dopo tutte le volte che un Consigliere, che sia Magliano, che sia Tresso e vi dice: “Guardate che avete anche nominato uno”. Il massimo è stato mandare una comunicazione un mese fa che avevamo il Disability Manager. In verità questa Città ce l’ha da qualche anno e anche voi l'avete nominato da parecchi mesi, però lo avete comunicato adesso. Ma questo è tipico, è tipico di chi vuole far cambiare le abitudini delle persone rispetto alla mobilità e si dimentica, si dimentica di chi ha una disabilità. Detto ciò io prendo atto di quello che lei ha detto, è evidente che ormai la frittata è fatta, non sono le foto che io le ho allegato, mi pare che siano abbastanza esaustive, certo è che se lei mi contrappone l'idea di lasciare una bici che non dia fastidio alle auto e quindi la lasciano che dia fastidio ai cittadini è un problema di educazione stradale, di educazione civica delle persone, però non può neanche esistere che un Assessorato non si ponga il problema prima, prima, questo è il tema. Detto ciò, ognuno quando…, perché sa, e concludo veramente, loro potevano atterrare come volevano, questo di sicuro, potevano arrivare sulla nostra città senza un bando e quindi fare ciò che gli pareva, dopodiché poi l'Amministrazione fa vedere che è un'Amministrazione e non aspetta che ci siano 150 persone in carrozzina qua sotto che le dicono che un monopattino lasciato di traverso sul marciapiede di fatto rende quel marciapiede non accessibile. Detto questo leggerò con attenzione quello che ha detto in Aula, però rimane il fatto che in termini di programmazione per voi la disabilità è veramente l'ultima delle priorità |