Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l'interpellanza meccanografico 202001670/002 sempre del Capogruppo Magliano, che ha come oggetto: “L'Amministrazione è intenta a rimirar la beltà della mobilità alternativa; i cittadini invece devono fare i conti con bici e monopattini parcheggiati senza criterio.” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l'Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) In questa interpellanza mi viene chiesto conto della gestione dei servizi in sharing sia di monopattini che di biciclette, sia per quanto riguarda, mi viene scritto, per impedire un abbandono così invasivo, sia per quanto riguarda i controlli e quindi anche le sanzioni che sono state date in questo ultimo anno. Allora, vorrei ricordare, c'è stato anche un incontro diciamo di un gruppo di cittadini che si sono presentati qui in Comune due lunedì fa per parlare di queste tematiche, soprattutto per quanto riguarda la posa, la sosta di biciclette e monopattini in sharing sui marciapiedi. Allora, innanzitutto da quel giorno abbiamo verificato che le società dei gestori inserissero all'interno delle nuove applicazioni il divieto di posare i monopattini sui marciapiedi, come appunto impegno che era stato preso. Da lì sono iniziati anche dei corsi di guida sicura, sono iniziati due domeniche fa, con un gruppo rappresentativo di cittadini e, appunto, questa parte di comunicazione sarà sempre più attiva proprio perché è utile a tutti gli utenti della strada riuscire a capire anche le modifiche del nostro nuovo Codice della Strada. Dall'altra parte il 2 ottobre è stato richiesto dal nostro Gruppo ANCI, quindi dai vari Assessori della mobilità delle grandi città d'Italia, che è stato molto diciamo attivo in questi mesi durante il lockdown, di aprire un tavolo a livello ministeriale per chiedere tre punti fondamentali: uno, rafforzare la comunicazione a livello nazionale su questo tema, uno, standardizzare le regole e le procedure di tutta questa mobilità in sharing, che è stato un avvento sul nostro territorio, ma ogni Comune è andato un po' a sé, e per ultimo approfondire, come dicevamo, i nuovi aspetti del Codice della Strada proprio per avere delle interpretazioni univoche a livello nazionale. Come Amministrazione invece cosa stiamo facendo? Innanzitutto organizzare degli stalli, quindi delle aree di sosta per diciamo i mezzi in sharing. Ricordo che il nostro bando, la nostra manifestazione di interesse era per uno sharing free floating, quindi non station based, quindi monopattini e biciclette non vengono chiuse in determinate aree della città, ma sono i free floating. Avremmo potuto evitarlo? No, perché non so se vi ricordate le lunghe vicissitudini che abbiamo vissuto a livello nazionale, i gestori dei monopattini potrebbero arrivare comunque, quindi noi abbiamo fatto una manifestazione di interesse che gestisca un minimo l'arrivo dei gestori dei flussi in sharing, ma non possiamo obbligarli a farli station based. Quindi cosa faremo: faremo degli stalli in giro per la città, saranno al termine 500, 500 aree che prevedono degli archetti per posizionare le biciclette private, perché anche i privati cittadini non sanno bene dove posizionare le biciclette in giro per la città; delle aree per il flusso libero, quindi biciclette e monopattini e delle aree per i motoveicoli. In questo modo sicuramente ci sarà più ordine nelle nostre strade, sempre grazie alla buona volontà dei cittadini. Per fare questo abbiamo trovato dei modi per incentivarli, innanzitutto il 10 di ottobre partirà una caccia al tesoro, spero che parteciperanno in molti, dove gli utenti dei vari gestori dei monopattini formeranno delle squadre, delle squadre che se vinceranno daranno, grazie ai genitori che hanno messo a disposizione delle risorse, risorse economiche a varie associazioni ONLUS e ai partecipanti verrà detto: “Se vedi monopattini in giro per la città posizionati in modo non congruo prendili e portali in questi nuovi stalli che la città ha realizzato”, questo da una parte per incentivare appunto l'utilizzo di questi stalli, dall'altra parte per far capire che l'utente finale, che a volte veramente lo fa con tutta la buona fede, cerca di non intralciare cosa? Le autovetture, perché chissà perché cerchiamo sempre di non dare fastidio agli autoveicoli e quindi posizionano il monopattino e le biciclette sul marciapiede tentando di non intralciare le auto e a volte non si rende conto che ci sono utenti che invece hanno bisogno di utilizzare i marciapiedi o magari anche le pareti dei palazzi. Quindi sicuramente la comunicazione farà tantissimo, verranno date delle risorse aggiuntive quindi agli utenti più virtuosi, ci saranno molti gestori che daranno diciamo un bonus in denaro quindi per usufruire dell'affitto successivo, quindi a minor prezzo, quindi saranno tutti incentivi in positivo. In più parallelamente ci saranno le sanzioni, quindi dall'altra parte aumenteranno le sanzioni, purtroppo non ricadranno sull'utente finale ultimo, ma sui gestori, che a loro volta si rivarranno sul cittadino e sull'utente proprio perché i Vigili possono vedere qual è la ditta che ha lasciato il monopattino in posti non corretti. Quindi da una parte buona comunicazione, incentivi, nuove aree e dall'altra parte sanzioni. Mi chiedeva appunto, in un punto, quante sanzioni sono state date. Io le posso dire nel 2020 fino alla data del 2 settembre perché era questa la data in cui ho raccolto i dati, con i monopattini sono state date 210 sanzioni per i motivi più vari, quindi dalla circolazione senza mantenersi a destra, dal trasporto di passeggeri o al passaggio con il rosso. Per quanto riguarda i velocipedi sono stati dati sempre fino a tale data 304 sanzioni con le motivazioni anche qui più varie, soprattutto appunto la circolazione senza mantenersi a destra, conduzione non a mano del mezzo, recando intralcio ai pedoni quindi in zone pedonali e passaggio con il rosso semaforico. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazi, Presidente. Chiedo all'Assessora di poter avere quanto letto in Aula, anche perché ha fatto tutta una serie di affermazioni legate alle mie domande, risposte legate alle mie domande che però vale la pena poi approfondire avendo il testo davanti. Veda, Assessora, facciamo così: quando avete incontrato i manifestanti qua sotto io dirò che non era lei, ma che era un suo assistente, un suo assistente a cui è stato detto, e poi chi era presente il video che è stato fatto me ne potrà dar buona conferma, che il suo assistente o comunque qualcuno dell'Amministrazione non sapeva neanche che cosa c'era scritto sull'App, cioè voi non sapevate che i gestori non davano nessun tipo di indicazione rispetto a dove lasciare i monopattini, o meglio, se ne davano una era contraria o non completamente uguale al nostro Codice della Strada e l'avete scoperto perché avete incontrato una delegazione di disabili. Provate a dirmi che non è vero. Provate a dirmi che non è vero che voi quando avete chiesto a queste persone attraverso il vostro bando di idee vi siete preoccupati fin da subito di rendere edotti tutti coloro che acquistavano questo servizio che i soggetti, che i fornitori questo servizio informazioni in modo preciso e puntuale i nostri cittadini che un monopattino su un marciapiede diventa una barriera architettonica per i nostri disabili. Ditemi che avete chiamato queste aziende e gli avete detto che avevate necessità che nell'App fosse scritto con chiarezza che una bicicletta in sharing messa di traverso su uno scivolo non permetteva a una persona con disabilità di muoversi su quello scivolo, ditemelo. Sono tutte risposte che non potete dare perché completamente nubilati dalla vostra voglia di fare la guerra alle automobili con altri sistemi di mobilità su questa Città non vi siete resi conto che stavate danneggiando gli ultimi, gli ultimi sono quelli che hanno le liste di attesa dei buoni taxi, gli ultimi sono quelli che non vedono e vanno in giro con un bastone bianco, gli ultimi sono quelli che vivono su una carrozzina e devono muoversi per questa città su una carrozzina, ma forse a voi interessa di più chi si muove su due ruote, chi si muove su un monopattino, chi si muove su una bicicletta e non ha nessuna, nessuna, nessuna considerazione di chi è meno fortunato di lui. Responsabilità vostra che noi abbiamo dei cittadini incivili? Certo che no, ma responsabilità di una classe dirigente di chi fa politica e pensa di farlo per il bene di tutti, non solo per quelli che odiano le auto, del provare a dire: “Guarda che se acquisti questo servizio del monopattino, questo servizio in sharing della bicicletta, devi mettere i monopattini e lasciare le biciclette in luoghi che non destino intralcio per chi ha una mobilità ridotta”, c'era scritto questo? No. Vi siete posti il problema? No. Vi siete resi conto durante la riunione di lunedì scorso, durante la riunione di lunedì scorso quando avete incontrato queste persone, lunedì o mercoledì quando abbiamo celebrato il Consiglio, che forse quello che c'era scritto sull’App non era esattamente quello che aveva in mente lei, Assessora. Adesso fate le caccie al tesoro, fate quello che volete, va bene tutto per riparare al danno, ma è questo quello che a me preoccupa, che quando pensate a delle policy, Disability Manager neanche a parlarne, quello lo chiamate dopo tutte le volte che un Consigliere, che sia Magliano, che sia Tresso e vi dice: “Guardate che avete anche nominato uno”. Il massimo è stato mandare una comunicazione un mese fa che avevamo il Disability Manager. In verità questa Città ce l’ha da qualche anno e anche voi l'avete nominato da parecchi mesi, però lo avete comunicato adesso. Ma questo è tipico, è tipico di chi vuole far cambiare le abitudini delle persone rispetto alla mobilità e si dimentica, si dimentica di chi ha una disabilità. Detto ciò io prendo atto di quello che lei ha detto, è evidente che ormai la frittata è fatta, non sono le foto che io le ho allegato, mi pare che siano abbastanza esaustive, certo è che se lei mi contrappone l'idea di lasciare una bici che non dia fastidio alle auto e quindi la lasciano che dia fastidio ai cittadini è un problema di educazione stradale, di educazione civica delle persone, però non può neanche esistere che un Assessorato non si ponga il problema prima, prima, questo è il tema. Detto ciò, ognuno quando…, perché sa, e concludo veramente, loro potevano atterrare come volevano, questo di sicuro, potevano arrivare sulla nostra città senza un bando e quindi fare ciò che gli pareva, dopodiché poi l'Amministrazione fa vedere che è un'Amministrazione e non aspetta che ci siano 150 persone in carrozzina qua sotto che le dicono che un monopattino lasciato di traverso sul marciapiede di fatto rende quel marciapiede non accessibile. Detto questo leggerò con attenzione quello che ha detto in Aula, però rimane il fatto che in termini di programmazione per voi la disabilità è veramente l'ultima delle priorità. |