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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01312
IMU - IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA. APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE PER L'ANNO 2020.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Ma mi pare che l’Assessore abbia illustrato di fatto entrambe le
delibere, rispetto al tema dell’IMU. Io mi permetto solo, a seguito di un lavoro che
abbiamo provato a fare con l’Assessore, dopo un mio intervento in Commissione di…,
però alcune osservazioni sono state recepite, ma di fatto penso che fossero più che altro
frutto di una svista da parte della percezione e concezione di quelle che sono le realtà
del mondo del no-profit, nel senso che l’iscrizione almeno a un albo, piuttosto che a un
altro il codice del Terzo Settore, sono tutta una materia in evoluzione che, in qualche
modo però, l’Amministrazione ha voluto tenerne conto se no rischiavamo di tagliare
fuori tutte le cooperative sociali, ma al di là di quello, l’emendamento è arrivato, però
c’è un aspetto che a mio giudizio, lo dico in termini politici, poi annuncio Presidente
che non parteciperò al voto. Perché la legge del 27 dicembre 2019, la 160, legge di
Bilancio 2020, permetteva al Comune di fare, fondamentalmente, due cose: la prima era
quella di prendere da soggetti privati, degli immobili per le finalità istituzionali
dell’Ente e riconoscere a questi soggetti privati, di fatto, l’esenzione dell’IMU, ma la
stessa norma… e su questo il Comune si è adeguato e ci mancherebbe, se un privato ha
un bene sul quale potrebbe pagare l’IMU e in questo momento quel bene non è
utilizzato, se lo concede a titolo gratuito al Comune, non paga l’IMU. La norma, ma su
questo anche gli Uffici…, quando abbiamo avuto questo momento di approfondimento
tecnico, mi han detto: “Questa è una scelta assolutamente della politica”. La norma
prevedeva anche, però, al di là delle agevolazioni che noi diamo alle realtà del no-profit,
quelle di cui si è parlato in Commissione, che sono state inserite all’interno del
Regolamento, quindi tutte le osservazioni tecniche e le osservazioni di no-profit su no-
profit sono state recepite, di fatto poco cambia rispetto all’anno precedente, c’è stato
solo un adeguamento, abbiamo cercato di evitare che la cooperazione sociale saltasse
fuori per un refuso. Però c’era un’altra opportunità e lo dico ai colleghi che spesso e
volentieri si occupano del mondo dell’associazionismo, c’era anche la possibilità che un
soggetto profit che in questo momento era nelle disponibilità di un bene e questo bene
non era utilizzato, potesse concedere a un soggetto no-profit, meglio se all’interno del
codice del Terzo Settore, quindi un Ente del Terzo Settore, meglio ancora se ONLUS,
sappiamo bene che però la disciplina delle ONLUS è in continua mutazione, quindi in
questo momento le ONLUS stanno decidendo, non essendo più prevista come
fattispecie all’interno del codice del Terzo Settore, devono decidere che cosa diventare,
se organizzazione di volontariato, o di promozione sociale o fondazioni. C’era la
possibilità di dare a questi privati, quindi a soggetti profit o a cittadini, la possibilità di
concedere a titolo gratuito questo bene, a una realtà del Terzo Settore, che potevamo
codificare come abbiamo codificato nelle delibera dopo, quando si parla del
Regolamento disciplina della nuova imposta municipale propria e concedendo questo
bene alla realtà del Terzo Settore o ONLUS… e ONLUS, a quel punto un’esenzione
IMU. Questo non è stato utilizzato dalla Città, lo si poteva fare perché la Legge 160, che
era la legge di Bilancio 2020 lo ha previsto come novità, la scelta politica è stata non
recepire questo pezzo, cioè recepire il fatto che se un privato lo dà alla Città, la Città dà
al privato questa esenzione, ma se invece un privato verso un soggetto del Terzo
Settore, questo non lo abbiamo recepito. Poteva avere un senso e io però ho capito,
anche dall’interlocuzione, che non vi era spazio di una mediazione politica, poteva
avere un senso soprattutto in questa fase, in cui noi abbiamo decine e decine di
associazioni che rischiano di non poter più fare la loro attività all’interno degli spazi che
avevano in precedenza causa distanziamento, abbiamo decine e decine di associazioni
che hanno un problema enorme rispetto al fatto che voi il 1° gennaio gli chiederete tutti
i canoni di locazione, che avete procrastinato durante l’anno, ma quelli rimangono e su
questo, con il Presidente Giovara, cercheremo di fare un atto dove ci auguriamo che su
questo l’Amministrazione voglia sentirci. Abbiamo associazioni, abbiamo…, vi
ricordate avete messo come Maggioranza, come Giunta, nelle disponibilità del mondo
del Terzo Settore, due scuole, quella in via Negarville e un’altra scuola che però sono
state ritirate col piano dell’emergenza Covid e anche se non sono state utilizzate
dall’Amministrazione, ancora non sono tornate nelle disponibilità di un bando sul Terzo
Settore. Per cui io mi ero ripromesso di…, almeno dirlo in Aula come testimonianza
politica che, la Legge 160 ci avrebbe permesso questo tipo di attività, io non so che tipo
di spesa fiscale ne sarebbe giunta, cioè non so quanto ci avremmo perso, però intanto
sarebbe stata un’indicazione politica, per la quale iniziavamo a dire a un cittadino con
una casa o con un bene: “Guarda se lo dai a un soggetto del Terzo Settore la tua IMU è
zero”, idem vale per i soggetti profit, perché la legge ce lo permette e avremmo
comunque iniziato a rendere corresponsabili questi soggetti, di una possibilità di
concedere questi beni a realtà, che vi assicuro, almeno per chi di voi frequenta il mondo
dell’associazionismo sa bene di che cosa parlo, che oggi con i distanziamenti, perché
l’associazionismo è l’ultimo di cui si sono occupati i decreti per capire come si può
ripartire a fare attività coi disabili, con i malati, con i bimbi, con tutta una serie di
soggetti che spesso sono coloro che frequentano questo mondo associativo. È
un’occasione mancata, a mio giudizio, perché non penso che questo primo anno, anche
perché poi stiamo approvando questo tipo di Regolamento e di imposte verso la fine
dell’anno, per cui è anche un po', ma questo è quanto ci tocca fare per quello che è
successo nel nostro paese, però era un inizio e concludo Presidente, era l’inizio per poter
iniziare a dire: “Guarda, caro cittadino che hai un bene che non usi, guarda, cara azienda
che hai un bene che non usi, perché non immagini di poterlo dare a chi, forse, con quel
bene potrebbe fare un’attività sociale, culturale, importante?” e si iniziava a introdurre
un criterio che è molto presente nei paesi di diritto anglosassone, per cui la
responsabilità di tenere in piedi con minor costi, per chi è proprietario, se li mette nelle
disponibilità del mondo associativo, si poteva iniziare a far crescere un patto virtuoso,
che in altri paesi permette alle associazioni di fare tante attività. Io so che, penso già
domani, forse, ci sarà una manifestazione, da questo punto di vista, perché tante sono le
realtà che vorrebbero essere ascoltate dall’Amministrazione, affinché
l’Amministrazione metta nelle disponibilità del mondo del Terzo Settore i suoi spazi. Se
questo non avviene, purtroppo, perché non avviene ormai da tanto tempo, almeno
concedere ad un privato che ha questa sensibilità, l’esenzione dell’IMU, visto che è
permesso dalla Legge 160 del nostro Paese, sarebbe stato, quantomeno, opportuno o
quantomeno un tentativo di cambiare verso rispetto a questa impostazione politica.
Grazie.

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