Interventi |
MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Per chi ha seguito nell’ultimo anno, nell’ultimo anno e mezzo il problema delle Vallette, è abbastanza uno schiaffo alla storia di quel luogo. Parentesi, storia che ha oggettivamente una sua genesi non legata a quest’Amministrazione. Quando i Comuni hanno iniziato a prendere gli immobili e dire ai soggetti che vi abitavano dentro di farci una bella cooperativa, così ognuno di questi era padrone del proprio destino, era evidente che si stava costruendo la possibilità di un fallimento quasi certo, soprattutto per quei luoghi e quei supermercati o quelle strutture commerciali che non avevano un favore rispetto alla loro collocazione territoriale. Perché era semplice, una volta uno aveva il suo spazio, affittava direttamente dalla Città e, nel caso in cui fosse andata male la sua avventura imprenditoriale, il rapporto con la Città era legato uno ad uno. Creando questa cooperazione, creando questo modus operandi con le cooperative in cui si diceva a questi soggetti di mettersi insieme e che solo la cooperativa di gestione avrebbe avuto un rapporto con la Città…, questo ha fatto sì che nei luoghi - e su questo il centro delle Vallette in via delle Verbene ne è un esempio -…, questo ha fatto sì che man mano che chiudevano le realtà della cooperativa, afferenti a quella cooperativa, i costi si spalmavano su tutti quelli che rimanevano e questo ha fatto sì che all’interno di questa struttura, lentamente, per tutta una serie di policy in parte sbagliate di chi governava la cooperativa - perché chi va a vedere la struttura si rende conto che non sono stati fatti investimenti e soprattutto quella è una zona che fondamentalmente ha avuto colpi più forti da parte della crisi economica -…, questo ha fatto sì che noi ci troviamo oggi - e mi fa piacere che qualcuno vada anche a visitare quel posto - di fronte ad un deserto, deserto in cui hanno chiuso tanti soggetti. Mi ricordo, ad esempio, una delle ultime realtà che ha provato a combattere fino all’ultimo, la merceria che era all’interno, quello che è rimasto di fatto si fa carico del costo di tutta la struttura. Beh, vedete Colleghi, a me spiace che non ci sia la Collega Montalbano, perché mi pare che su questo lei abbia speso tante parole in quest’Aula, però io c’ero nelle Commissioni in cui i vostri funzionari dicevano che il PQ per quella zona era sprecato, che il Piano che era fondamentalmente già pensato insieme al Politecnico non erano in grado di gestirlo. Io ero in Commissione quando si è provato a parlare con ATC per sviluppare tutta quella piazza dove oggi c’è la Posta e che lentamente anche lì è un servizio che va in dismissione. Io c’ero quando non si è dato credito e fiducia a quei commercianti all’interno di quella struttura. Come oggi vedere che il Covid permette a queste realtà, che ha avuto negli anni un po’ di sconto sull’assicurazione, un po’ di sconto - mi pare, magari ricordo male - sulla fideiussione, cioè di fatto noi abbiamo fatto l’elemosina a questi soggetti che chiedevano invece un rilancio. Vedere che oggi l’attenzione per quel tipo di periferie è di 1.762,98 euro è oggettivamente uno schiaffo a tutti i tentativi che alcuni di noi hanno fatto in questi anni per provare a risollevare quello spazio. Per cui ben venga quest’intervento rispetto agli altri soggetti, ben venga qualsiasi tipo di attenzione da parte della Giunta nei confronti di chi ha avuto una perdita economica legata al Covid, ma vedere il mercato delle Vallette di via delle Verbene 11 all’interno di questa delibera è oggettivamente uno schiaffo alla storia di chi oggi è ancora lì, di chi non ce l’ha fatta, perché quello era uno dei luoghi sui quali si sarebbe dovuta misurare la vostra capacità di sostenere il piccolo commercio, perché quello è un piccolo commercio all’interno delle periferie e chi ha in mente com’è andata questa storia alla fine della fiera ha visto che avreste avuto tutti gli strumenti eccezionali per salvare quel luogo, tutti gli strumenti. Addirittura, io mi sono permesso di dire: la Città si ricompri, si ricompri quella struttura, chi paga l’affitto lo paghi alla Città e, se qualcuno non sta occupando gli spazi sarà la Città a non avere gli spazi occupati. Mi ricordo che quando feci quest’affermazione alcuni funzionari sorrisero, perché quando ti ricapita di fare un giocattolo per cui io fingo di trattarti come un imprenditore, così le perdite sono tutte tue e l’affitto lo devi dare a me. Qual è la somma di questo? Che sono in ritardo con gli affitti e sono saltate decine di posti di lavoro e di piccoli commercianti o artigiani che erano all’interno di quella struttura. Per cui, bene ogni tipo di intervento che potete fare per ridurre o dilazionare i pagamenti causa Covid, però è oggettivamente uno schiaffo vedere “Le Verbene” scritto su questa delibera, è uno schiaffo a quelle periferie nelle quali avete mietuto voti, pensate in quella zona a quanti ne avete presi, mi sa che quello che accadrà il prossimo anno sarà di sicuro che in quello spazio lì sarà difficile che qualcuno vi apra la porta, semmai avrete il coraggio di andare ancora in quegli spazi. |