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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01711
EMERGENZA COVID-19. PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA. DIFFERIMENTO DELLE SCADENZE CANONI E/O CORRISPETTIVI DEL DIRITTO DI SUPERFICIE MERCATI COPERTI.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io mi soffermo su uno dei punti di questa deliberazione, credo che
poi il Collega Lavolta interverrà su un altro dei punti, che riguarda proprio la questione
citata adesso dalla Sindaca Appendino per quello che riguarda il mercato coperto delle
Verbene. Noi, più e più volte, abbiamo posto in quest’Aula, attraverso interpellanze,
mozioni e, in qualche modo, un’azione di moral suasion verso l’Amministrazione,
l’esigenza di adottare provvedimenti straordinari verso quello che è oggettivamente uno
dei pochi poli commerciali, se non forse l’unico, del quartiere Vallette; polo
commerciale che è in strutturale crisi da moltissimi anni e che ha visto
progressivamente via via depauperarsi il suo tessuto commerciale ed economico
attraverso la chiusura di più e più attività commerciali. Ovviamente, intervenire per,
diciamo così, guardare il polo commerciale delle Verbene, non può significare, Sindaca
Appendino, ridurre o posticipare un canone, ridurre un canone di 2.000 euro e
posticiparlo all’anno dopo, ma l’esigenza reale di quel presidio è certamente quella di
non considerare il polo commerciale delle Verbene in quanto polo commerciale, ma,
invece, in quanto presidio sociale, presidio produttivo, presidio in un quartiere che
oggettivamente ha davvero tante e tante difficoltà. Abbiamo più e più volte chiesto
quindi di immaginare un percorso che, attraverso il ripristino dei fondi del vecchio PQ
Vallette, cosa che ci risulterebbe essere avvenuta solo recentemente, rimettesse al centro
la zona in generale della piazza Montale con opere di manutenzione straordinaria;
abbiamo il problema dell’edificio di proprietà comunale che ospita l’Ufficio Postale e,
in generale, il polo delle Verbene che sappiamo bene essere in strutturale difficoltà. Ci
saremmo aspettati, come dire, che una delibera intitolata “Emergenza Covid”, quindi
parte addirittura con un titolo che fa riferimento all’emergenza Covid, facesse un
qualcosa di un pelo più coraggioso che scontare un canone di 2.000 euro, perché il
punto, se vogliamo davvero fare qualcosa di utile a quel quartiere, è mettere delle
risorse economiche, fare un intervento corposo di riqualificazione dell’immobile
comunale adibito ad attività commerciale e questo, ovviamente, così come abbiamo
fatto poco fa sostenendo la delibera dell’Assessore Iaria sulla manutenzione e
l’adeguamento della messa a norma dei nostri immobili, presuppone delle risorse. È
ovvio che questo presuppone anche che vi sia un’attenzione che non sia un’attenzione
formale e che ovviamente quest’attenzione non formale si sostanzi poi in fatti
concludenti. Abbiamo più e più volte sostenuto, di fronte alla reticenza dell’Assessore
Sacco - mi spiace che non ci sia, che non può sentire direttamente, la prego di riferirgli
queste mie parole - che non doveva temere relativamente ad ipotesi di modifica
sostanziale del contratto di concessione di carattere commerciale, in ordine di
un’eventuale ipotesi di danno erariale piuttosto che di altre amenità varie di carattere
tecnico-amministrativo e che noi saremmo stati, come Consiglio Comunale,
assolutamente disponibili a giustificare un provvedimento che invece avrebbe avuto
tutt’altra legittimazione, ritenendo noi di preminente interesse pubblico il mantenimento
del presidio commerciale. Ragioniamo di cifre veramente irrisorie nell’ambito del
Bilancio Comunale, parliamo di 35…38…, meno di 40.000 euro all’anno, ma che per
questi commercianti sono davvero, come dire, comunque troppi. Il problema lì non è
scontare il canone o dilazionare un canone, il problema lì è intervenire decisi
relativamente ad un progetto di riqualificazione e rigenerazione che veda
sostanzialmente ripensare la polarità commerciale del mercato delle Verbene e, come
sempre accade da un po’ di anni a questa parte, a parole non vi batte nessuno, invece,
quando poi si tratta di... e anche a post non vi batte nessuno, cioè anche, come dire, a
meccanismi di comunicazione social, lì siete davvero infallibili, quando poi invece si
tratta di scendere un po’ più nella concretezza pratica dei problemi non ci siete.
Purtroppo, quest’opera chiamata addirittura “Emergenza Covid”, di una dilazione di
questo enorme importo economico, ovviamente uso un po’ di ironia per
sdrammatizzare, anche se la situazione lì è invece piuttosto drammatica, non solo non
servirà a nulla, ma anzi prolungherà un’agonia che il Comune ha tutte le possibilità di
interrompere e rivitalizzare, ovviamente facendo una scelta politica che è quella di
mettere risorse economiche adeguate.

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