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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01711
EMERGENZA COVID-19. PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA. DIFFERIMENTO DELLE SCADENZE CANONI E/O CORRISPETTIVI DEL DIRITTO DI SUPERFICIE MERCATI COPERTI.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Non è semplice affrontare una categoria importante come quella
degli operatori su suolo pubblico, a fronte dell’emergenza che è alle nostre spalle,
cercando di individuare con loro, si spera, delle soluzioni che possano venire incontro al
disagio economico ed ai danni che quest’emergenza ha prodotto dal punto di vista
economico e sociale, ed è il motivo per cui noi abbiamo accompagnato e condiviso
l’ipotesi che si aprisse un ragionamento completo, in particolare sulle aree che vedono
la proprietà di immobili direttamente della Città di Torino e si avviasse così un
ragionamento con gli operatori. Il provvedimento che stiamo per votare sostanzialmente
ha risolto questo nodo, queste interlocuzioni con due ipotesi di lavoro. La prima: una
dilazione spalmando sul quinquennio 2021-2025 il corrispettivo dovuto
all’Amministrazione del diritto di superficie per ciascuna di queste aree ed un secondo
intento è quello di ridurre il canone dovuto, in particolare, nello specifico, dalla
Cooperativa di Gestione del Centro Commerciale delle Vallette, riducendolo da 38.785
euro a 37.022. Se fossimo in una situazione ordinaria, cioè se ci trovassimo ad
analizzare la difficoltà economica che stanno attraversando questi operatori in un
contesto ordinario, io rivolgerei il mio personale plauso e ringraziamento
all’Amministrazione, all’Assessore Sacco e a tutti coloro i quali hanno, nell’ambito di
quest’interlocuzione, individuato un percorso. L’ottimo è nemico del meglio e
sicuramente quest’ipotesi non è ottima, ma in quelle condizioni date sarebbe stata
sicuramente apprezzabile. C’è un ma, cioè che nel 2017 noi abbiamo iniziato, credo un
po’ tutte le forze politiche, non solo il Partito Democratico, ricordo sicuramente
l’intervento dei Moderati, del Collega Magliano, ricordo un intervento della Lega, ma
ricordo anche un intervento del Movimento 5 Stelle, abbiamo iniziato tutti insieme ad
analizzare la situazione specifica del mercato delle Vallette di via delle Verbene 11 e a
più riprese abbiamo dovuto affrontare un impoverimento di quel tessuto commerciale.
Eravamo…, mentre denunciavamo la necessità di un intervento, avevamo ormai 15
esercizi su 20 che ne ospita tutto il mercato e in quella fase per noi quei 15 erano
comunque già un campanello d’allarme rispetto ad una situazione che meritava
particolare attenzione. Ci siamo ritornati, parlando del trasferimento dell’Ufficio
Postale, ci siamo ritornati, in più di un momento di assemblea con i cittadini, nel
certificare che la riduzione dell’offerta commerciale si stava sovrapponendo ad una più
ampia contrazione dei servizi offerti in quella porzione di territorio. Bene, oggi,
nonostante quelle denunce, ripeto, del Collega Magliano, del Partito Democratico, della
Lega e anche di alcuni Colleghi del Movimento 5 Stelle, ci porta a registrare e a
fotografare quella realtà con nove esercizi commerciali; ci sono stato sabato, quindi
posso anche dettagliarli: un bar, tre macellerie, una farmacia, un tabaccaio, una
parrucchiera e due gastronomie. Questo a dimostrare il fatto che, dal momento in cui il
Consiglio Comunale ha avviato un approfondimento e una discussione specifica su quel
mercato, ad oggi ben sei attività commerciali hanno chiuso la saracinesca. Ora, è tutta
colpa del Covid? Sicuramente il Covid…, l’emergenza sanitaria ha aggravato una
situazione che era già di per sé grave, altrimenti il Consiglio Comunale non si sarebbe
esercitato a più riprese a discutere di quel tema. Immaginare che la soluzione, rispetto a
tutto quello che io - e chiedo scusa -, velocemente, sommariamente e malamente ho
riassunto…, con una soluzione di questo tipo, che è quella che noi dovremmo votare,
cioè con una riduzione di 1.000 euro, cioè da 38.785 a 37.022 - in realtà sono di più,
1.762 euro, diviso per questi nove esercizi commerciali -, stiamo praticamente…, il
Consiglio Comunale di oggi è chiamato sostanzialmente a ridurre di poco più di 200
euro di canone annuo per ciascuno di questi operatori in un mercato che, a breve, credo
collasserà, ma è una facile previsione. È una facile previsione, perché non solo basta
frequentarlo quel posto per capirlo, ma perché è la logica conseguenza dell’inerzia che
ha accompagnato questa discussione; abbiamo vissuto una simmetria, una distanza, tra
quella che era l’enfasi comunicativa, la preoccupazione del Consiglio Comunale e
l’intervento dell’Amministrazione. Da questo punto di vista, quindi, ripeto, nonostante,
di per sé, questo sia un provvedimento utile, è assolutamente scarso nella misura in cui
non tiene conto di quelle che sono le reali difficoltà di quel mercato specifico. Per
quanto riguarda la dilazione ha già detto il Collega, io non mi voglio ripetere. È chiaro
che se noi andiamo ad analizzare il tema specifico di Porta Palazzo ed ancora più nel
dettaglio una delle quattro aree interessate da questo provvedimento, probabilmente
questo rappresenterà una boccata d’ossigeno; di questo noi ci compiacciamo ed anzi
siamo contenti che l’Amministrazione uno sforzo lo abbia fatto, ma nel complesso
questo provvedimento mi pare che non colga né le esigenze manifestate da parte del
Consiglio Comunale, né le preoccupazioni a più riprese dei cittadini, né, e chiudo su
questo, una petizione dettagliata e circostanziata che fin dal 2018 ha accompagnato
questa discussione. Quindi, credo che, coerentemente a quanto diceva prima chi mi ha
preceduto, difficile sarebbe, da parte nostra, accompagnare con entusiasmo il voto di
questa delibera.

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