Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Settembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01711
EMERGENZA COVID-19. PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA. DIFFERIMENTO DELLE SCADENZE CANONI E/O CORRISPETTIVI DEL DIRITTO DI SUPERFICIE MERCATI COPERTI.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il punto numero 4 del nostro Ordine dei Lavori, la proposta di
deliberazione n. mecc. 202001711/016, presentata dall’Assessore Sacco, che ha come
oggetto:

“Emergenza Covid-19. Provvedimenti a sostegno del commercio su area pubblica.
Differimento delle scadenze canoni e/o corrispettivi del diritto
di superficie mercati coperti.”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola alla Sindaca Appendino per l’illustrazione. Prego.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Illustro io a nome dell’Assessore Sacco, che non può essere presente
oggi in Consiglio. La delibera è stata discussa stamattina in Commissione, so che è stato
anche chiesto un chiarimento, in particolare per quanto riguardava… sul mercato di
corso Racconigi, credo da parte del Presidente Vicario. Mi sembra ci fosse una
condivisione nel merito sostanzialmente prevista di due parti: un intervento sui mercati
coperti... Per quanto riguarda i mercati coperti che sono stati aperti, mantenuti aperti
durante il periodo sostanzialmente Covid, che però ha inciso fortemente sull’attività ed
il movimento delle persone, quindi questo ha generato evidentemente un disagio per le
attività, si interviene con una dilazione del pagamento di quanto dovuto a titolo di
canone, di corrispettivo del diritto di superficie per l’anno 2020 su cinque rate annuali
nel quinquennio ’21-25. Quindi, c’è un intervento permettendo sostanzialmente una
dilazione di pagamento. Per quanto riguarda invece un caso specifico, che credo sia
stato illustrato questa mattina, cioè per quanto riguarda il mercato delle Vallette, a causa
lì invece dell’obbligo di chiusura per un trimestre dell’attività di somministrazione e di
artigianato, e quindi c’è stata una chiusura delle attività, si interviene con una riduzione
dell’importo del canone, che è stato quantificato di conseguenza. Quindi, questo è uno
dei tanti interventi che ha gestito l’Assessorato al Commercio, che peraltro ovviamente
vede tutta un’istruttoria e per cui ringrazio gli Uffici, in particolare dell’Assessorato, per
il lavoro fatto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io mi soffermo su uno dei punti di questa deliberazione, credo che
poi il Collega Lavolta interverrà su un altro dei punti, che riguarda proprio la questione
citata adesso dalla Sindaca Appendino per quello che riguarda il mercato coperto delle
Verbene. Noi, più e più volte, abbiamo posto in quest’Aula, attraverso interpellanze,
mozioni e, in qualche modo, un’azione di moral suasion verso l’Amministrazione,
l’esigenza di adottare provvedimenti straordinari verso quello che è oggettivamente uno
dei pochi poli commerciali, se non forse l’unico, del quartiere Vallette; polo
commerciale che è in strutturale crisi da moltissimi anni e che ha visto
progressivamente via via depauperarsi il suo tessuto commerciale ed economico
attraverso la chiusura di più e più attività commerciali. Ovviamente, intervenire per,
diciamo così, guardare il polo commerciale delle Verbene, non può significare, Sindaca
Appendino, ridurre o posticipare un canone, ridurre un canone di 2.000 euro e
posticiparlo all’anno dopo, ma l’esigenza reale di quel presidio è certamente quella di
non considerare il polo commerciale delle Verbene in quanto polo commerciale, ma,
invece, in quanto presidio sociale, presidio produttivo, presidio in un quartiere che
oggettivamente ha davvero tante e tante difficoltà. Abbiamo più e più volte chiesto
quindi di immaginare un percorso che, attraverso il ripristino dei fondi del vecchio PQ
Vallette, cosa che ci risulterebbe essere avvenuta solo recentemente, rimettesse al centro
la zona in generale della piazza Montale con opere di manutenzione straordinaria;
abbiamo il problema dell’edificio di proprietà comunale che ospita l’Ufficio Postale e,
in generale, il polo delle Verbene che sappiamo bene essere in strutturale difficoltà. Ci
saremmo aspettati, come dire, che una delibera intitolata “Emergenza Covid”, quindi
parte addirittura con un titolo che fa riferimento all’emergenza Covid, facesse un
qualcosa di un pelo più coraggioso che scontare un canone di 2.000 euro, perché il
punto, se vogliamo davvero fare qualcosa di utile a quel quartiere, è mettere delle
risorse economiche, fare un intervento corposo di riqualificazione dell’immobile
comunale adibito ad attività commerciale e questo, ovviamente, così come abbiamo
fatto poco fa sostenendo la delibera dell’Assessore Iaria sulla manutenzione e
l’adeguamento della messa a norma dei nostri immobili, presuppone delle risorse. È
ovvio che questo presuppone anche che vi sia un’attenzione che non sia un’attenzione
formale e che ovviamente quest’attenzione non formale si sostanzi poi in fatti
concludenti. Abbiamo più e più volte sostenuto, di fronte alla reticenza dell’Assessore
Sacco - mi spiace che non ci sia, che non può sentire direttamente, la prego di riferirgli
queste mie parole - che non doveva temere relativamente ad ipotesi di modifica
sostanziale del contratto di concessione di carattere commerciale, in ordine di
un’eventuale ipotesi di danno erariale piuttosto che di altre amenità varie di carattere
tecnico-amministrativo e che noi saremmo stati, come Consiglio Comunale,
assolutamente disponibili a giustificare un provvedimento che invece avrebbe avuto
tutt’altra legittimazione, ritenendo noi di preminente interesse pubblico il mantenimento
del presidio commerciale. Ragioniamo di cifre veramente irrisorie nell’ambito del
Bilancio Comunale, parliamo di 35…38…, meno di 40.000 euro all’anno, ma che per
questi commercianti sono davvero, come dire, comunque troppi. Il problema lì non è
scontare il canone o dilazionare un canone, il problema lì è intervenire decisi
relativamente ad un progetto di riqualificazione e rigenerazione che veda
sostanzialmente ripensare la polarità commerciale del mercato delle Verbene e, come
sempre accade da un po’ di anni a questa parte, a parole non vi batte nessuno, invece,
quando poi si tratta di... e anche a post non vi batte nessuno, cioè anche, come dire, a
meccanismi di comunicazione social, lì siete davvero infallibili, quando poi invece si
tratta di scendere un po’ più nella concretezza pratica dei problemi non ci siete.
Purtroppo, quest’opera chiamata addirittura “Emergenza Covid”, di una dilazione di
questo enorme importo economico, ovviamente uso un po’ di ironia per
sdrammatizzare, anche se la situazione lì è invece piuttosto drammatica, non solo non
servirà a nulla, ma anzi prolungherà un’agonia che il Comune ha tutte le possibilità di
interrompere e rivitalizzare, ovviamente facendo una scelta politica che è quella di
mettere risorse economiche adeguate.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Non è semplice affrontare una categoria importante come quella
degli operatori su suolo pubblico, a fronte dell’emergenza che è alle nostre spalle,
cercando di individuare con loro, si spera, delle soluzioni che possano venire incontro al
disagio economico ed ai danni che quest’emergenza ha prodotto dal punto di vista
economico e sociale, ed è il motivo per cui noi abbiamo accompagnato e condiviso
l’ipotesi che si aprisse un ragionamento completo, in particolare sulle aree che vedono
la proprietà di immobili direttamente della Città di Torino e si avviasse così un
ragionamento con gli operatori. Il provvedimento che stiamo per votare sostanzialmente
ha risolto questo nodo, queste interlocuzioni con due ipotesi di lavoro. La prima: una
dilazione spalmando sul quinquennio 2021-2025 il corrispettivo dovuto
all’Amministrazione del diritto di superficie per ciascuna di queste aree ed un secondo
intento è quello di ridurre il canone dovuto, in particolare, nello specifico, dalla
Cooperativa di Gestione del Centro Commerciale delle Vallette, riducendolo da 38.785
euro a 37.022. Se fossimo in una situazione ordinaria, cioè se ci trovassimo ad
analizzare la difficoltà economica che stanno attraversando questi operatori in un
contesto ordinario, io rivolgerei il mio personale plauso e ringraziamento
all’Amministrazione, all’Assessore Sacco e a tutti coloro i quali hanno, nell’ambito di
quest’interlocuzione, individuato un percorso. L’ottimo è nemico del meglio e
sicuramente quest’ipotesi non è ottima, ma in quelle condizioni date sarebbe stata
sicuramente apprezzabile. C’è un ma, cioè che nel 2017 noi abbiamo iniziato, credo un
po’ tutte le forze politiche, non solo il Partito Democratico, ricordo sicuramente
l’intervento dei Moderati, del Collega Magliano, ricordo un intervento della Lega, ma
ricordo anche un intervento del Movimento 5 Stelle, abbiamo iniziato tutti insieme ad
analizzare la situazione specifica del mercato delle Vallette di via delle Verbene 11 e a
più riprese abbiamo dovuto affrontare un impoverimento di quel tessuto commerciale.
Eravamo…, mentre denunciavamo la necessità di un intervento, avevamo ormai 15
esercizi su 20 che ne ospita tutto il mercato e in quella fase per noi quei 15 erano
comunque già un campanello d’allarme rispetto ad una situazione che meritava
particolare attenzione. Ci siamo ritornati, parlando del trasferimento dell’Ufficio
Postale, ci siamo ritornati, in più di un momento di assemblea con i cittadini, nel
certificare che la riduzione dell’offerta commerciale si stava sovrapponendo ad una più
ampia contrazione dei servizi offerti in quella porzione di territorio. Bene, oggi,
nonostante quelle denunce, ripeto, del Collega Magliano, del Partito Democratico, della
Lega e anche di alcuni Colleghi del Movimento 5 Stelle, ci porta a registrare e a
fotografare quella realtà con nove esercizi commerciali; ci sono stato sabato, quindi
posso anche dettagliarli: un bar, tre macellerie, una farmacia, un tabaccaio, una
parrucchiera e due gastronomie. Questo a dimostrare il fatto che, dal momento in cui il
Consiglio Comunale ha avviato un approfondimento e una discussione specifica su quel
mercato, ad oggi ben sei attività commerciali hanno chiuso la saracinesca. Ora, è tutta
colpa del Covid? Sicuramente il Covid…, l’emergenza sanitaria ha aggravato una
situazione che era già di per sé grave, altrimenti il Consiglio Comunale non si sarebbe
esercitato a più riprese a discutere di quel tema. Immaginare che la soluzione, rispetto a
tutto quello che io - e chiedo scusa -, velocemente, sommariamente e malamente ho
riassunto…, con una soluzione di questo tipo, che è quella che noi dovremmo votare,
cioè con una riduzione di 1.000 euro, cioè da 38.785 a 37.022 - in realtà sono di più,
1.762 euro, diviso per questi nove esercizi commerciali -, stiamo praticamente…, il
Consiglio Comunale di oggi è chiamato sostanzialmente a ridurre di poco più di 200
euro di canone annuo per ciascuno di questi operatori in un mercato che, a breve, credo
collasserà, ma è una facile previsione. È una facile previsione, perché non solo basta
frequentarlo quel posto per capirlo, ma perché è la logica conseguenza dell’inerzia che
ha accompagnato questa discussione; abbiamo vissuto una simmetria, una distanza, tra
quella che era l’enfasi comunicativa, la preoccupazione del Consiglio Comunale e
l’intervento dell’Amministrazione. Da questo punto di vista, quindi, ripeto, nonostante,
di per sé, questo sia un provvedimento utile, è assolutamente scarso nella misura in cui
non tiene conto di quelle che sono le reali difficoltà di quel mercato specifico. Per
quanto riguarda la dilazione ha già detto il Collega, io non mi voglio ripetere. È chiaro
che se noi andiamo ad analizzare il tema specifico di Porta Palazzo ed ancora più nel
dettaglio una delle quattro aree interessate da questo provvedimento, probabilmente
questo rappresenterà una boccata d’ossigeno; di questo noi ci compiacciamo ed anzi
siamo contenti che l’Amministrazione uno sforzo lo abbia fatto, ma nel complesso
questo provvedimento mi pare che non colga né le esigenze manifestate da parte del
Consiglio Comunale, né le preoccupazioni a più riprese dei cittadini, né, e chiudo su
questo, una petizione dettagliata e circostanziata che fin dal 2018 ha accompagnato
questa discussione. Quindi, credo che, coerentemente a quanto diceva prima chi mi ha
preceduto, difficile sarebbe, da parte nostra, accompagnare con entusiasmo il voto di
questa delibera.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Per chi ha seguito nell’ultimo anno, nell’ultimo anno e mezzo il
problema delle Vallette, è abbastanza uno schiaffo alla storia di quel luogo. Parentesi,
storia che ha oggettivamente una sua genesi non legata a quest’Amministrazione.
Quando i Comuni hanno iniziato a prendere gli immobili e dire ai soggetti che vi
abitavano dentro di farci una bella cooperativa, così ognuno di questi era padrone del
proprio destino, era evidente che si stava costruendo la possibilità di un fallimento quasi
certo, soprattutto per quei luoghi e quei supermercati o quelle strutture commerciali che
non avevano un favore rispetto alla loro collocazione territoriale. Perché era semplice,
una volta uno aveva il suo spazio, affittava direttamente dalla Città e, nel caso in cui
fosse andata male la sua avventura imprenditoriale, il rapporto con la Città era legato
uno ad uno. Creando questa cooperazione, creando questo modus operandi con le
cooperative in cui si diceva a questi soggetti di mettersi insieme e che solo la
cooperativa di gestione avrebbe avuto un rapporto con la Città…, questo ha fatto sì che
nei luoghi - e su questo il centro delle Vallette in via delle Verbene ne è un esempio -…,
questo ha fatto sì che man mano che chiudevano le realtà della cooperativa, afferenti a
quella cooperativa, i costi si spalmavano su tutti quelli che rimanevano e questo ha fatto
sì che all’interno di questa struttura, lentamente, per tutta una serie di policy in parte
sbagliate di chi governava la cooperativa - perché chi va a vedere la struttura si rende
conto che non sono stati fatti investimenti e soprattutto quella è una zona che
fondamentalmente ha avuto colpi più forti da parte della crisi economica -…, questo ha
fatto sì che noi ci troviamo oggi - e mi fa piacere che qualcuno vada anche a visitare
quel posto - di fronte ad un deserto, deserto in cui hanno chiuso tanti soggetti. Mi
ricordo, ad esempio, una delle ultime realtà che ha provato a combattere fino all’ultimo,
la merceria che era all’interno, quello che è rimasto di fatto si fa carico del costo di tutta
la struttura. Beh, vedete Colleghi, a me spiace che non ci sia la Collega Montalbano,
perché mi pare che su questo lei abbia speso tante parole in quest’Aula, però io c’ero
nelle Commissioni in cui i vostri funzionari dicevano che il PQ per quella zona era
sprecato, che il Piano che era fondamentalmente già pensato insieme al Politecnico non
erano in grado di gestirlo. Io ero in Commissione quando si è provato a parlare con
ATC per sviluppare tutta quella piazza dove oggi c’è la Posta e che lentamente anche lì
è un servizio che va in dismissione. Io c’ero quando non si è dato credito e fiducia a
quei commercianti all’interno di quella struttura. Come oggi vedere che il Covid
permette a queste realtà, che ha avuto negli anni un po’ di sconto sull’assicurazione, un
po’ di sconto - mi pare, magari ricordo male - sulla fideiussione, cioè di fatto noi
abbiamo fatto l’elemosina a questi soggetti che chiedevano invece un rilancio. Vedere
che oggi l’attenzione per quel tipo di periferie è di 1.762,98 euro è oggettivamente uno
schiaffo a tutti i tentativi che alcuni di noi hanno fatto in questi anni per provare a
risollevare quello spazio. Per cui ben venga quest’intervento rispetto agli altri soggetti,
ben venga qualsiasi tipo di attenzione da parte della Giunta nei confronti di chi ha avuto
una perdita economica legata al Covid, ma vedere il mercato delle Vallette di via delle
Verbene 11 all’interno di questa delibera è oggettivamente uno schiaffo alla storia di chi
oggi è ancora lì, di chi non ce l’ha fatta, perché quello era uno dei luoghi sui quali si
sarebbe dovuta misurare la vostra capacità di sostenere il piccolo commercio, perché
quello è un piccolo commercio all’interno delle periferie e chi ha in mente com’è andata
questa storia alla fine della fiera ha visto che avreste avuto tutti gli strumenti eccezionali
per salvare quel luogo, tutti gli strumenti. Addirittura, io mi sono permesso di dire: la
Città si ricompri, si ricompri quella struttura, chi paga l’affitto lo paghi alla Città e, se
qualcuno non sta occupando gli spazi sarà la Città a non avere gli spazi occupati. Mi
ricordo che quando feci quest’affermazione alcuni funzionari sorrisero, perché quando ti
ricapita di fare un giocattolo per cui io fingo di trattarti come un imprenditore, così le
perdite sono tutte tue e l’affitto lo devi dare a me. Qual è la somma di questo? Che sono
in ritardo con gli affitti e sono saltate decine di posti di lavoro e di piccoli commercianti
o artigiani che erano all’interno di quella struttura. Per cui, bene ogni tipo di intervento
che potete fare per ridurre o dilazionare i pagamenti causa Covid, però è oggettivamente
uno schiaffo vedere “Le Verbene” scritto su questa delibera, è uno schiaffo a quelle
periferie nelle quali avete mietuto voti, pensate in quella zona a quanti ne avete presi, mi
sa che quello che accadrà il prossimo anno sarà di sicuro che in quello spazio lì sarà
difficile che qualcuno vi apra la porta, semmai avrete il coraggio di andare ancora in
quegli spazi.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Russi.

RUSSI Andrea
Grazie, Presidente. No, più che altro spiace parlare per quanto riguarda questa delibera
soltanto della situazione Vallette, perché comunque è un altro degli interventi dettati
dall’emergenza che comunque va a dilazionare il 50% del canone di tutti i mercati
coperti per una cifra di più di 200 milioni di euro sugli anni successivi e quindi è un
provvedimento molto importante ed è un altro, comunque, sacrificio di Bilancio che
viene fatto da quest’Amministrazione. Per quanto riguarda Vallette, beh ovviamente in
sede di programmazione lavori per la III Commissione si era stabilito di fare una
Commissione a parte per parlare solo di quello, quindi ci sarà modo e tempo per
parlarne. Non bisogna assolutamente dimenticare quanto comunque
quest’Amministrazione per Vallette abbia fatto. Soltanto a fine luglio è stata deliberata
una spesa di 1.400.000 euro per interventi su piazza Montale e Pollarolo e su tutta una
serie di altri interventi che verranno portati avanti. Non più di una settimana fa c’è stata
una Commissione in Circoscrizione 5 dove si è parlato della situazione delle Vallette e
si è parlato di una serie di interventi di impermeabilizzazione dell’area proprio
antistante il Centro Commerciale, che saranno alla base per i successivi interventi
sull’area. Si è anche parlato di interessi su quell’area da parte di…, questo sempre nella
Commissione della Circoscrizione, da parte di Gruppi che sono interessati a rivalutare
quella zona, bisognerà vedere se poi alcune cose andranno avanti, però non si può dire
che non ci sia un interesse. Quindi, questa è una delibera sicuramente molto importante
e invito il Consiglio Comunale a votare favorevolmente. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ci sono interventi.
Dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi? Non ci sono dichiarazioni di voto. Allora,
possiamo procedere con la votazione della deliberazione. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo allora la votazione.
Favorevoli 19, contrari 0, astenuti 2. Il Consiglio approva.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)